20/05/2010
Nessun commento
[ id=2596 w=320 h=240 float=left] Sembra lontanissimo quel giorno nel quale io e Salvio mettemmo per la prima volta il piede sull’isola e non immaginavamo che Ustica sarebbe rimasta così profondamente impressa nei nostri cuori e nel bagaglio di esperienze ed emozioni che fa di noi degli uomini. Ormai sono molti anni che ci veniamo e ci sentiamo un po’ parte della sua comunità, custodi della magia del mare e dei suoi fondali, del verde intenso della campagna e del nero della terra, degli intensi profumi che ci avvolgono e ci stordiscono, sensazioni che ci aiutano a vivere più positivamente lo stress e i problemi quotidiani che ci tengono compagnia a casa nostra, nella vita di tutti i giorni. Via Calvario è parte di tutto questo, un posto intimo che noi percorrevamo diverse volte al giorno, diretti al nostro appuntamento con il mare, un vicolo dove ridere e parlare a bassa voce, bisbigliando per non disturbare il riposo della gente. Quante volte l’ abbiamo percorso in tua compagnia, piccolo grande uomo del mare, silenzioso e umile custode dei suoi segreti, tenero compagno di lunghe e appassionate chiacchierate, quando noi ti ascoltavamo in religioso silenzio, attenti ad assorbire ogni tua parola, ogni tuo gesto. Tu per noi sei Ustica, la tua carne e la tua anima si sono fusi con la terra e il mare e noi continueremo a venire a trovarti, ansiosi di ricevere i tuoi lunghi e forti abbracci e osservare emozionati le lacrime che apparivano sui tuoi occhi. A presto Robertino.
Alfredo Arturi