Gruppo Consiliare di Minoranza
La sensazione che la campagna elettorale sia iniziata si percepisce dalla comparsa sui social di riflessioni elaborate da navigati attori che, dopo che hanno calcato i palcoscenici della politica usticese, senza ottenere né successo personale né successo di pubblico, tentano di accreditarsi come soggetto politico estraneo alle vicende degli ultimi anni disconoscendo il grado di parentela (metaforico) che li lega al caro Sindaco ed ai consiglieri della maggioranza.
Il tentativo è facile da capire, basta cercare di accumunare maggioranza ed opposizione in un unico calderone nel quale infilare le responsabilità di una amministrazione incapace ed il gioco è fatto.
Adesso arrivo “IO” e vedrete cosa sono capace di fare!
Già, “arrivo IO” ma, da dove?: da Marte, dalla Luna o dall’esilio cui sono stati confinati con l’ordine di tacere?.
Si perché non si è trattato solo di un esilio fisico, quello patito, ma anche verbale poiché in quattro anni di vicende politiche gravi, che hanno segnato l’attuale amministrazione, non abbiamo avuto la possibilità di ascoltare un pensiero, una testimonianza di esistenza in vita, una riflessione, non diciamo critica perché sarebbe stato chiedere troppo, ma almeno obiettiva.
Troppo facile arrivare oggi è cercare di intorbidire le acque per potersi nascondere, la gente sa bene cosa abbiamo fatto in cinque anni di opposizione e l’unico giudizio che accettiamo è quello che gli Usticesi manifesteranno con il loro voto.
Noi abbiamo la coscienza a posto e ci sottoporremo al giudizio dei cittadini con le carte in regola e la consapevolezza di avere agito per il bene comune: dalla vicenda del depuratore che ci vede costituiti in giudizio nel processo che vedrà come imputato il Sindaco, allo scandalo della scuola che abbiamo messo in luce grazie alla commissione di indagine da noi promossa e presieduta, alla vicenda dei trasporti sotto gli occhi di tutti, al disastro dei conti del comune determinato con ostinazione ed arroganza da quattro incapaci, dal lodo del campo sportivo che senza l’intervento nostro avrebbe determinato un ulteriore buco in bilancio, alla vicenda del cimitero messa in luce quattro anni fa nel corso di un consiglio che ancora oggi ricordiamo per la violenza verbale ed anche fisica cui fummo sottoposti, alla denuncia in consiglio della distruzione delle villette il cui progetto venne difeso dal Sindaco e dall’assessore di punta, alla denuncia della discarica a cielo aperto all’ex macello nonostante il Sindaco continui a dichiarare di avere fatto dissequestrare l’area di trasferenza, in contrada arso, grazie alla quale si è potuta iniziare la raccolta differenziata (balle).
Come dire, non abbiamo paura di nulla ma soprattutto non abbiamo paura di essere catalogati tra gli “ignavi” che Dante colloca nel vestibolo dell’inferno dandone la definizione di ” anime triste di coloro che visser sanza infamia e sanza lodo” ed a riprova di ciò, come si faceva a scuola nei confronti degli studenti poco preparati, vi diciamo: scegliete voi un argomento a piacere e su quello ci confrontiamo, ma prima documentatevi bene perché rischiate di fare più cattiva figura di quella che fin qui avete fatto.
Ustica, 10 Gennaio 2018
Gruppo Consiliare di Minoranza
Le recenti elezioni regionali hanno consegnato un risultato elettorale che rende necessarie alcune considerazioni ed obbligatoria una precisa richiesta, perché quello che è accaduto domenica 5 novembre cambia irrimediabilmente lo stato delle cose. Infatti, se non abbiamo chiesto le dimissioni del Sindaco a seguito delle vicende giudiziarie che lo hanno visto, e lo vedono, coinvolto, non possiamo oggi non chiedere a lui ed al suo cerchio magico di dimettersi e liberare Ustica dalla loro cattiva amministrazione.
E’ un atto dovuto chiesto non solo da noi, ma principalmente reclamato dai cittadini attraverso quella che è la massima espressione di democrazia: il voto popolare.
Già, perché con il loro voto, domenica, i cittadini usticesi hanno in modo elegante ma efficace sfiduciato il Sindaco Attilio Licciardi e la sua giunta, inviando loro un avviso di sfratto esecutivo dalle stanze del Comune.
E, soprattutto, non faccia finta di non avere capito il messaggio, scrivendo “post” di disappunto sul comportamento degli usticesi nei suoi confronti, quasi gli dovessero delle scuse.
Come dice un noto giornalista televisivo “si faccia una domanda e si dia una risposta” sul perché il Sindaco di Ganci raccoglie più di 9000 preferenze in una lista di supporto al candidato di sinistra nel comprensorio madonita e lui solo 120 preferenze tra le fila del PD, come rappresentante della corrente del Ministro Orlando, ad Ustica.
Il segnale dato con il voto dai cittadini è chiaro, così come chiaro è il fallimento dell’esperienza amministrativa della Giunta del PD di Ustica con Sindaco Attilio Licciardi.
I Consiglieri di minoranza “ L’ Isola “
Ustica, 11 Novembre 2017
Legge elettorale. Le regole si scrivono tutti insieme, se possibile. Farle a colpi di maggioranza è uno stile che abbiamo sempre contestato.
Matteo Renzi
Gruppo Consiliare di Minoranza
COMUNICATO ELETTORALE
Il candidato sindaco Salvatore Militello unitamente ai Consiglieri comunali del gruppo di minoranza “L’Isola” comunicano di votare “NO” al referendum costituzionale del 4 dicembre ed invitano i loro Elettori ad andare a votare e votare “NO”
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[ id=16152 w=320 h=240 float=left] È la domanda che da più parti e con molta insistenza viene posta in questi giorni:
Quali criteri verranno adottati ad Ustica per la formazione delle liste elettorali e se ci saranno volti nuovi.
Purtroppo, finora, la regola adottata dai “capi” di turno è stata quella di scegliere i candidati basandosi esclusivamente sulla quantità di voti che il candidato si presumeva potesse ottenere (parentela, “comparato”… ecc.)
In questo modo la capacità tecnica, che è essenziale per poter amministrare un Comune, è stata fortemente penalizzata a favore della “capacità di consensi”; non è stato sufficiente, quindi, riempire il recipiente se poi all’interno c’era solo acqua piovana.
Per cambiare in meglio è necessario attingere elementi idonei ad un simile compito che abbiano destrezza, attitudine, tanto tempo a disposizione e soprattutto siano sensibili alle problematiche del paese e non ad “altri motivi” che escono dagli obiettivi che le esigenze del benessere collettivo pongono.
L’imparzialità (l’onestà la diamo per scontata) è un altro attributo da prendere in seria considerazione, perché la “capacità” di un amministratore, specie in un piccolo comune come il nostro, implica anche che questi sia particolarmente imparziale.
Quindi, coloro che hanno a cuore le sorti di Ustica (i “capi” per intenderci) devono evitare la competizione conflittuale, perché soltanto un gruppo coeso su pochi punti ben definiti a priori, con il necessario coinvolgimento dei giovani, in un’Isola unita, potrà assumere, svolgere, guidare con gradualità e sicurezza, le importanti iniziative di rilancio e di sviluppo di cui appunto l’Isola ha urgente bisogno.
Se al contrario ci troveremo ancora di fronte a casi di cattiva gestione, allora non è solo colpa di chi non è in grado di amministrare, ma anche di chi, nella consapevolezza di tale incapacità, non ha fatto nulla per impedirlo e/o evitarlo!
Noi faremo del nostro meglio per far sì che questi segnali diventino, prima o poi, realtà.
Pietro Bertucci
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Lo scorso anno d’Estate mi trovavo in piazza e discutendo con persone anziane e non, ho chiesto loro quale sindaco di Ustica ricordavano ancora con piacere.
Tutti (di destra, sinistra,centro) mi hanno risposto che Lillo Maggiore era stato il migliore.
La cosa strana è stata che di lui non ricordavano nessuna opera urbana in particolare ma, la bontà e l’infinita sua generosità nel donarsi agli altri.
Allora speriamo Usticesi, le persone buone e corrette esistono, basta cercarle!!!
Saluti, Angela