Ustica sape

Inaugurazione punto vendita frutta e verdura


 Inaugurazione punto vendita frutta e verdura

Ustica, invito inaugurazione “USTICA VILLAGGIO LETTERARIO”


Invito inaugurazione USTICA VILLAGGIO LETTERARIO

Inaugurazione punto vendita frutta e verdura


 

Inaugurazione punto vendita frutta e verdura

Inaugurazione del Museo-Laboratorio Scienze della Terra Isola di Ustica presso la Rocca della Falconiera

Inaugurazione MuseoInaugurazione MuseoInaugurazione MuseoInaugurazione MuseoInaugurazione MuseoInaugurazione Museo

Marilene Robershaw Manfrè inaugura l’organo restaurato della chiesa di Ustica (26-05-2012

Ci mancherà la sua professionalità, la sua moralità, la sua simpatia. Con grande stima ed affetto. ar

COMMENTO

Dalla California, Marlene, Robershaw Manfrè

Thank you Pietro for recording with your camera one of the most inportant moments of my life. PLaying the organ at the San Ferdinando Re Church in Ustica. I will never forget it.

Marlene Robershaw, Manfre

Grazie Pietro per aver filmato con la tua fotocamera uno dei momenti più grandi della mia vit. L’onore di suonare il vecchio organo della Chiesa di San Ferdinando Re in Ustica. Non lo dimenticherò mai.

Marlene Robershaw, Manfre

 

Bottega d’arte Nino Bertucci – Inaugurazione mostra


Bottega d'arte Nino Bertucco - Inaugurazione mostra

Inaugurazione della biblioteca comunale – locali dell’Ex Settebello.

Oggi è stata inaugurata la biblioteca comunale – locali dell’Ex Settebello.
Per l’occasione Davide Camarrone ha presentato il suo ultimo libro “Lampaduza” – edito da Sellerio.

 

inaugurazione biblioteca comunale IMG_8409 IMG_8423 IMG_8426 IMG_8429 IMG_8430 IMG_8435

VEN 9 MAG ore 18 | (inaugurazione) mostra fotografica MEDITERRANEO –


[ id=22328 w=320 h=240 float=left]

Inaugurazione mostra sulla storia Geo-Vulcanologica di Ustica


[ id=21798 w=320 h=240 float=left] USTICA PRIMA DELL’UOMO: il titolo di questa mostra è intensamente evocativo poiché rimanda a un tempo remoto, in cui l’isola emergeva e si modellava, ben prima della comparsa di qualsiasi civiltà umana. Un tempo remoto, ma non per questo inconoscibile: anzi, ricostruito in una sequenza di eventi, grazie agli studi di numerosi ricercatori venuti a Ustica negli ultimi decenni.

Ideata e curata da Franco Foresta Martin, la mostra – che sarà inaugurata mercoledì 16 aprile, alle ore 18,30, nei locali dell’Antico Municipio di Ustica -descrive in una ventina di pannelli la storia geo-vulcanologica dell’isola, da quando essa ha cominciato a formarsi come un monte vulcanico sottomarino a quando è emersa con una serie di spettacolari eruzioni, fino all’esaurimento della sua attività.

“Figlia” di un Piano dell’Offerta Formativa promosso dal Centro Studi presso l’Istituto Scolastico Comprensivo di Ustica, la mostra ha fatto il suo esordio pubblico nel Capoluogo siciliano l’anno scorso (ottobre 2013) presso il Museo universitario G. Gemmellaro di Palermo, dove è rimasta esposta per oltre quattro mesi, visitata e apprezzata da migliaia di studenti e insegnanti.

“Questa mostra possiede un duplice valore, scientifico e didattico – ha ricordato Il direttore del museo Gemmellaro professor Valerio Agnesi, nel salutare la partenza dell’exhibit verso la casa madre usticese- è stata concepita dal collega Franco Foresta Martin, geologo e giornalista scientifico del Corriere della Sera, per conto del Centro Studi di Ustica, nell’ambito dell’attività didattica condotta da questa meritevole associazione presso l’istituto scolastico dell’isola; ed è stata realizzata grazie all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) che ha sponsorizzato i pannelli e fornito alcuni degli strumenti che arricchiscono l’esposizione. Per il nostro museo è stata l’occasione di esporre per la prima volta campioni di rocce e di fossili usticesi custoditi da decenni nei nostri depositi”.

Anche a Ustica la mostra dei pannelli sarà accompagnata dall’esposizione di numerosi reperti geologici e palentologici, alla cui raccolta hanno contribuito, accanto al curatore, numerosi studenti usticesi.

Giorgio Tranchina

 

 

 

Ustica: Inaugurazione Club Juventus

[ id=21663 w=320 h=240 float=center]

 

Inaugurazione mostra fotografica Obiettivo Birmania


[ id=21583 w=320 h=240 float=left] SABATO 5 APRILE ore 19 inaugurazione mostra fotografica OBIETTIVO BIRMANIA di Marcella Croce
Museo delle Marionette trav. Via Butera Palermo

La mostra resterà aperta fino al 19 aprile negli orari di apertura del museo
PAGODE – ACQUA – VITA QUOTIDIANA – MERCATI – BAMBINI – CELEBRAZIONI – FEDE – RITRATTI

Le foglie di betel artisticamente disposte, il gregge di papere portato al pascolo, la barca del lago Inle remata con il piede, la tonaca del monacello questuante che si riflette nei colori rosso oro della sua pagoda, le mille magie e i mille templi di Bagan, splendidi in ogni possibile luce e  prospettiva: con otto semplici didascalie e 26 foto, la mostra OBIETTIVO BIRMANIA si addentra in questo Paese da molti considerato quintessenza dell’Asia.

Con le immagini dei fedeli che (altro…)

Inaugurazione Busto in onore del nostro illustre concittadino e sindaco di Ustica Lillo Maggiore


[ id=20611 w=320 h=240 float=center]

Inaugurazione mostra “Ustica Prima Dell’uomo”


Centro Studi Ustica

USTICA PRIMA DELL’UOMO
Mostra del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica
sulla storia geo-vulcanologia dell’isola, con un focus sui vulcani della Sicilia
nell’ambito della manifestazione Le Vie dei Tesori
Museo G.G. Gemmellaro, corso Tukory
dal 12 ottobre 2013 ore 18.00 Ingresso libero.

Ustica è l’unica isola della provincia di Palermo. Eppure pochi palermitani sanno che questa isola, che si trova ad appena 60 km dalla costa, prima ancora che sede di antiche civiltà preistoriche, oltre che prima Area Marina Protetta d’Italia e laboratorio internazionale di diving, è uno scrigno di tesori geologici e vulcanologici unico nel Tirreno Meridionale.

La mostra USTICA PRIMA DELL’UOMO del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, che si inaugura il 12 ottobre nei locali del Museo G.G. Gemmellaro di Palermo, descrive le sconosciute e inesplorate (ai più) singolarità geo-vulcanologiche dell’isola palermitana.

Seguendo un criterio cronologico, la mostra racconta attraverso pannelli, campioni di rocce, minerali, fossili e postazioni didattiche, la storia naturale di Ustica, a partire da un milione di anni fa, quando nel Mar Tirreno si aprì una profonda frattura da cui risalì il magma che avrebbe lentamente edificato un monte vulcanico alto oltre 2.000 metri. Un processo, questo, che differenzia Ustica dalle vicine Eolie -nate invece dallo sprofondamento e dalla fusione di un lembo di crosta terrestre-, facendo della piccola dirimpettaia di Palermo l’unico complesso vulcanico emerso di tipo anorogenico del Tirreno Meridionale.

Per quasi mezzo milione anni Ustica fu un monte vulcanico sottomarino; poi, sollevandosi ancora, emerse e continuò la sua attività con una spettacolare successione di eruzioni di varia natura, generate da una molteplicità di crateri. L’isola fu teatro ora di impetuose colate di lava del tutto simili a quelli dell’Etna; ora di fragorose esplosioni con bombe, ceneri e lapilli come quelle dello Stromboli. Oltre 400.000 anni fa ci fu pure un’eruzione esplosiva degna del Vesuvio, che liberò un’energia paragonata a diecimila bombe atomiche di tipo Hiroshima, sollevando una colonna eruttiva di oltre 10 km. La storia vulcanologica di Ustica si concluse 130.000 anni fa, con l’eruzione della Falconiera. Da allora il vulcano usticese è entrato in letargo.

Le testimonianze di questa storia movimentata e avvincente, sotto forma di antiche bocche vulcaniche, lave consolidate, depositi di cenere, fumarole estinte, eccetera, sono oggi concentrate in appena 8 km quadrati di superficie; e si intrecciano con i sedimenti e i fossili depositati sull’isola dalle grandi oscillazioni del livello del mare.

La mostra offre anche una serie di proposte di itinerari, per ammirare tutte queste meraviglie che hanno nello stesso tempo valenza paesaggistica, turistica, ma anche, per scienziati e studenti, di ricerca e di didattica.

Concepita da Franco Foresta Martin, usticese di nascita, divulgatore scientifico e geologo, la mostra fa seguito a un progetto didattico del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica in collaborazione con l’Istituto Scolastico Comprensivo di Ustica, ed è stata realizzata col prezioso contributo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che ha sponsorizzato i pannelli espositivi.

Il Museo G.G. Gemmellaro dell’Università di Palermo, oltre all’allestimento di tutto l’exhibit, ha curato in particolare una sezione dedicata ai vulcani della Sicilia.

L’inaugurazione della Mostra sarà preceduta dalla conferenza di Franco Foresta Martin Ustica s’inabisserà?, rievocazione della crisi sismica del 1906 che portò all’evacuazione dell’isola, tratta dall’omonimo libro di recente pubblicazione (F. Foresta Martin, G. Calcara, V. Ailara, Ustica s’inabisserà?- cronistoria della sequenza sismica del 196 che causò l’abbandono dell’isola, collana Le Ossidiane ed. Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, 2011).

[ id=19796 w=320 h=240 float=center]

 

Presentazione e inaugurazione della mostra “Ustica, la Verità inConfessabile”


[ id=18855 w=320 h=240 float=left] Ieri, sabato 10 Agosto, è stata presentata ad Ustica la mostra “Ustica, La Verità inConfessabile”, che documenta come la stampa nazionale ha raccontato la vicenda del disastro aereo del DC9 Itavia da quel 27 giugno 1980 fino ad oggi. Nei locali del Centro Accoglienza in Piazza Umberto I sono intervenuti il Sindaco Attilio Licciardi, il Presidente dell’ARS, On. Giovanni Ardizzone, il Presidente del Consiglio Comunale di Ustica, Giuseppe Mancuso, il vice sindaco, Giovanni Tranchina, il giornalista Felice Cavallaro, il Presidente del Centro Studi “Isola di Ustica”, Franco Foresta Martin, e Gaetano Nava, controllore di volo in pensione, all’epoca in servizio alla sala radar di Ciampino.

Nel ripercorrere brevemente le drammatiche fasi della vicenda che vide irrimediabilmente coinvolte nella strage 81 vittime innocenti, come in uno scenario di guerra in pieno mar Tirreno, il Sindaco ha sottolineato l’importanza di relazioni politico-istituzionali e di come memoria e ricordo siano elementi essenziali per la crescita di una comunità civile. Parla di uno Stato che è stato dichiarato colpevole “di non aver garantito la sicurezza in volo” dalla corte di Cassazione, esprimendo amarezza per il fatto che i responsabili non siano mai stati puniti, di come le indagini siano state depistate già dai primi momenti di indagine della tragedia, associando ad Ustica la paternità di quella denominazione “Strage di Ustica”, considerato che la tragedia si è consumata al largo dell’isola di Ponza, come riportano i primi giornali dell’epoca. Parla di “verità inconfessabili sugli equilibri politico-militari” e avanza la richiesta, in nome di tutti i cittadini italiani e di quelli usticesi, che venga fatta luce e che i parenti delle vittime possano almeno sapere che sia stata fatta giustizia per i loro cari. Nell’avviare l’apertura della mostra ringrazia il lavoro collettivo dell’Amministrazione Comunale, in particolare del Funzionario Enrico Tranchina, il campo di volontariato di Legambiente che ha costruito un modello in cartapesta del DC-9 Itavia, e il valido aiuto della cooperativa “Nido d’Argento”che garantirà l’apertura della mostra al pubblico tutte le sere dalle 19,00 fino alla fine di Agosto.

Come sottolinea Giuseppe Mancuso, la mostra ha la finalità di far prendere coscienza non solo alla cittadinanza, ma anche alle Istituzioni ed invita il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ad avere un occhio di riguardo per le diverse realtà locali delle isole siciliane.

Felice Cavallaro testimonia un ricordo personale di quella sera del 27 giugno 1980, quando, essendo presente ad Ustica in vacanza, l’occasione mondana sia stata improvvisamente scossa dalle prime voci della tragedia che si stava consumando oltre l’orizzonte del mare di Ustica, ma di cui nessuno dall’isola intravedeva le tracce, eppure l’intera popolazione presente al momento si sentì emotivamente coinvolta nell’evento, nonostante non si fosse effettivamente materializzato sotto i propri occhi.

All’aspetto emotivo si unisce il Giovanni Tranchina, che ha riferito delle testimonianze dei parenti delle vittime, incontrati a Palermo nel porticato dell’ARS durante la prima inaugurazione della mostra, e dei quali si fa portavoce di come nei loro animi oltre a quell’immenso dolore prenda piede la preoccupazione che tutto cada nell’oblio e che la verità non venga mai a galla, dati i reiterati tentativi di risollevare anche lo Stato italiano da questa responsabilità, ricordando in proposito le parole amareggiate del giudice Priore che tanto impegno ha profuso nel chiarimento della vicenda.

Nella sequela di omissioni, occultamenti, false verità, depistaggi che si sono avvicendati in 33 anni, Franco Foresta Martin, come già nel semestrale Lettera n.42-43, ha riferito di come il geologo e ricercatore del CNR Paolo Colantoni, quella sera ad Ustica con la nave oceanografica Bannok, sia stato chiamato ad intervenire urgentemente con tutto l’ equipaggio, in quanto nave più vicina al luogo del disastro. Nel tentativo disperato di salvare qualcuna delle vittime si precipitarono in un mare in burrasca verso il punto indicato dalle autorità marittime, ma, giunti in prossimità di quelle coordinate, ricevettero l’ordine di virare di quasi 90° a Ovest. Solo all’alba vennero avvisati dell’avvistamento del cono di prua del relitto dell’aereo sospinto dal vento sulla rotta del traghetto Civitavecchia-Olbia, ed effettuarono il primo recupero del relitto, ancora tra le onde. Fin da quei primi momenti ci si cominciò ad interrogare su quale fosse la verità, ma, chiosa Franco Foresta Martin, “La prima verità è che a Ustica non è caduto un aereo”.

Gaetano Nava, che quella notte non era in servizio, ha riferito che tra colleghi quella rotta aerea Ponza- Cagliari-Palermo è sempre stata definita “Il triangolo delle Bermuda italiano”, a causa delle frequenti esercitazioni di volo militari che destano nelle sale radar interessate non poche preoccupazioni. Ha riferito di come quella sera chi era di turno nella sala radar  di Ciampino, perdendo improvvisamente i contatti con quel volo IH0870 del  DC9 Itavia  proveniente da Bologna diretto a Palermo, abbia subito attivato le tre fasi previste dal codice d’emergenza relativo: INCERTEZZA, ALLARME, DISASTRO.

Giovanni Ardizzone ha ricordato che da Bologna è partita l’iniziativa di non dimenticare la cosiddetta “Strage di Ustica”, avendo istituito un Museo della Memoria su quella tragedia, e che da Bologna è stata richiamata l’attenzione sul fatto che il 50% delle vittime erano siciliani. Gli Uffici dell’archivio storico ed il film di Marco Risi “Il muro di gomma” hanno contribuito alla realizzazione della mostra, inaugurata il 13 giugno 2013 a Palermo alla presenza della Presidente della Camera, Laura Boldrini, e poi replicata a Bologna il 27 giugno.

Sottolinea che il compito delle istituzioni è quello di risvegliare le comunità civile, anche attraverso le commemorazioni. Aggiunge che, nonostante l’accaduto non abbia avuto luogo ad Ustica, la comunità usticese ha “adottato” quelle vittime. L’obiettivo che la mostra raggiungesse un numero cospicuo di persone è stato realizzato, avendo scelto come periodo proprio quello estivo, col fine di risvegliare le coscienze. Parla di “de-stagionalizzare” il turismo, nelle isole spesso relegato ai meri fini della fruizione del mare, consapevole della ricchezza storica di Ustica che affonda le sue radici nel neolitico. Raccogliendo l’invito del sindaco di Ustica, si impegna a coinvolgere l’Assessorato all’Identità Siciliana, la Fondazione Federico II e a chiamare in causa in prima persona l’On. Forgione affinché intervenga per la pubblicazione in rete di iniziative da parte delle isole siciliane e per la promozione di nuove. Riferisce come si stia già lavorando a livello di ARS per metabolizzare le risorse delle diverse realtà siciliane e come vi siano dei disegni di legge che dovrebbero sancire l’avvio di una significativa collaborazione tra le isole siciliane e l’ARS.

Dopo i vari interventi si è proceduto alla visita della mostra presso i locali dell’ex “Settebello”.

Antonella Carrubba

[nggallery id=767]

Inaugurazione mostra didattica “Ustica prima dell’uomo”


[nggallery id=720]

Oggetto: Inaugurazione mostra didattica “Ustica prima dell’uomo”

A coronamento del Piano dell’Offerta Formativa “Ustica, un vulcano da scoprire”, sviluppata nel corso dell’anno scolastico dal Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica per gli studenti di tutti i gradi dell’Istituto Comprensivo “Saveria Profeta”, è stata inaugurata oggi (3 giugno 2013) la mostra “Ustica prima dell’uomo”, che racconta la storia evolutiva dell’isola, dalla nascita circa un milione di anni fa, fino alla conclusione dell’attività eruttiva circa 100.000 anni fa.

Presenti il Sindaco Aldo Messina, il (altro…)

Inaugurazione mostra artistica


[ id=16968 w=320 h=240 float=center]

Inaugurazione Bar


[ id=15607 w=320 h=240 float=center]

Parrocchia San Ferdinando Re – Inaugurazione nuovo Crocifisso


[ id=15398 w=320 h=240 float=center] [ id=15397 w=320 h=240 float=center]

Inaugurazione nuovo Tabernacolo


[ id=15392 w=320 h=240 float=left] Oggi 2 Dicembre nella celebrazione Eucaristica delle 11,00 è stato inaugurato il nuovo Tabernacolo che si trova nella navata destra della nostra Parrocchia. Da oggi tutti i fedeli possono ritirarsi in preghiera in un luogo che sarà solo per la preghiera alla Santa Eucaristia.

Nella S.S. Messa delle ore 18,00 sarà benedetto il Crocifisso che sarà innalzato sull’ Altare.

 

  • CONTATTAMI


  • WEBCAM - USTICA PORTO

  • WEBCAM SPALMATORE


  • WEBCAM USTICA PORTO


  • WEBCAM USTICA PORTO


  • WEBCAM PORTO PALERMO


  • VENTI


  • VENTI


  • NAVI


  • Privacy

    Licenza Creative Commons
    Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported. DMCA.com
  • TRADUTTORE

  • COME RAGGIUNGERE USTICA

  • Il Libro per tutti i genitori!

  • Hanno detto sul blog

  • Maggio 2024
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  
  • ASD Ustica

    ASD Ustica