Ustica sape

Ustica, pescatori rammendano le reti

Ustica, pescatori, rammendano, reti
Ustica, pescatori, rammendano, reti

 

Ustica, reti pronte per essere imbarcate


 reti pronte per essere imbarcate
Ustica, reti pronte per essere imbarcate

Pescatori seduti sul molo a rammendare (“sarciri”) le reti


 seduti sul molo a rammendare le reti
Pescatori seduti sul molo a rammendare le reti

Reti da rammendare


 reti da rammendare
reti da rammendare

Ustica, reti stese ad asciugare sulla banchina


 Reti stese sulla banchina
Reti stese ad asciugare sulla banchina

Peschereccio “tramontana” di ritorno dopo aver calato le reti


 Tramontana di ritorno dopo aver calatole reti
peschereccio “tramontana”

Ustica, padre e figlio sistemano le reti


 Padre e figlio sistemano le reti  (1)

Reti pronte per essere imbarcate sui pescherecci


Pescherecci - reti

Ustica alba, recupero reti – Gabbiani in cerca di cibo


Ustica alba, recupero reti - Gabbiani in cerca di cibo

Gabbiani che seguono le barche dei pescatori mentre recuperano le reti


gabbiani seguono barche

Ustica: Posizionamento rete anti meduse


 Abbiamo ricevuto proteste e polemiche molto forti su chi ha autorizzata un “posizionamento” delle reti in un  modo così assurdo e difficile da comprendere.

Tralasciando le proteste e le polemiche trascrivo sommariamente quanto, da quasi tutti, evidenziato: – La rete messa in quel modo è controproducente, pericolosa e non serve allo scopo…
I bagnanti credendo di avere una protezione dalla rete “anti meduse” va in acqua tranquilla, possibilmente senza precauzioni e potrebbe venire facilmente a contatto con i filamenti urticanti delle meduse.
P.S. Anche se sono soldi provenienti dalla CEE, non è detto che devono essere sperperati senza alcun profitto/utilità/giovamento… –
Rete anti meduse

 

Reti antimeduse per la protezione dei bagnanti

 reti antimeduse

Nell’area marina protetta di Ustica  prende il via domani una delle iniziative del progetto europeo  Med-jellyrisk: la messa in opera di reti antimeduse per la  protezione dei bagnanti. Il progetto, coordinato dal prof. Stefano Piraino (Università  del Salento), è stato finanziato per un ammontare di  2,33  milioni dalla Unione Europea attraverso lo strumento europeo di  vicinato e partenariato per la cooperazione transfrontaliera nel  bacino del Mediterraneo (www.enpicbcmed.eu) ed è finalizzato a  sviluppare strumenti per la mitigazione degli impatti causati  dall’aumento di meduse nel Mediterraneo, che rappresentano una  crescente minaccia per le attività umane in prossimità di zone  costiere (incluse le attività ricreative, la pesca e  l’acquacultura). Il Consorzio Med-jellyrisk è capitanato dal  Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare  (Conisma) ed è costituito da istituti di ricerca di Italia  (Università del Salento), Spagna (Icm-csic, Barcelona), Malta  (UoM, University of Malta), e Tunisia (Fsb, Facultè Sciences de  Bizerte; e Inat, institute nationale agronomique de Tunisie).  Al fine di promuovere lo sviluppo socio-economico e del  territorio incentrato su innovazione e ricerca, creando sinergie  tra le potenzialità dei paesi che si affacciano sul  Mediterraneo, il progetto prevede l’attuazione di diverse fasi  nel triennio 2013-2015. Tra queste, il monitoraggio integrato  delle proliferazioni di meduse, degli impatti antropogenici e  climatici sul fenomeno e degli impatti socioeconomici, anche per  il settore turistico, causati dal fenomeno delle proliferazioni  di meduse, nelle acque costiere.  Il progetto è fortemente sostenuto dall’Assessorato regionale  al Territorio e Ambiente: «Le acque del Mediterraneo – dice  l’assessore Mariarita Sgarlata  – hanno registrato una  proliferazione  progressiva di meduse. Causa di questo fenomeno  da un lato i cambiamenti climatici in corso, dall’altro  l’impatto di alcune attività antropiche, quali il trasporto  marittimo e lo sfruttamento di risorse naturali. Questo fenomeno  ha impatti diretti sulle attività umane, ricreative, turistiche  e produttive, nelle aree costiere».

Fonte Giornale di Sicilia

Gabbiano impegnato nella pulizia delle reti


Gabbiano impegnato nella pulizia delle reti

Reti da pesca “impardata” pronti per la pesca successiva


 reti da pesca pronti per la pesca successiva

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