a Maria Gambino
ad Alfonso Santoro
a Giuseppe Billitteri i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
^^^^^^^^^^^^^
Stamattina dal porto di Palermo si sono sollevate tante proteste per i cambiamenti di programma effettuati all’ultimo minuto sull’anticipo della partenza da Ustica senza preavviso ai fornitori, e a tutti coloro che si svegliano al mattino con dei programmi di lavoro ben definiti e si recano al porto per iniziare la giornata.
Si può capire il perché della logica nell’ effettuare dei controlli in orari in cui la nave dovrebbe espletare un servizio pubblico e non durante tutto il tempo che comunque rimane ferma in porto a Palermo ?????
Penso non sia costituzionalmente corretto da parte di un Ente pubblico come la Capitaneria di Porto imporre degli orari per delle visite cadenzate che possono essere programmate in modo differente senza ledere il lavoro di tanti padri di famiglia che ci forniscono le materie prime su quest’isola.
Ovviamente un fornitore che ha bisogno di tempo per consegnare la merce non può imbarcarsi per rischiare di rimanere a Ustica in quanto la nave deve scappare ad effettuare dei controlli in porto a Palermo.
Cosa sarebbe cambiato se gli stessi fossero stati effettuati al rientro in porto all’orario normale??? Spero non si tratti del risparmio dello straordinario da pagare a chi effettuerebbe le visite alle 18.00 ?!?!?!? A quel punto ci sarebbe davvero da pensare che siamo alla frutta …….mettendo una comunità sotto scacco per pochi euro……..
E’ possibile riuscire a sapere qualcosa ? Grazie in anticipo.
Salvatore Tranchina
Oggi per visite ed ispezioni capitaneria di porto programmate a Palermo alle ore 15,00 il M/T sibilla ormeggerà’ solo in cala santa Maria e partirà per Palermo alle ore 12,00
L’IGNORANZA È UNA PATOLOGIA CHE COLPISCE MOLTE PERSONE.
I SINTOMI SONO: LA CATTIVERIA, LA PRESUNZIONE, L’INVIDIA E LA CATTIVA EDUCAZIONE
(TOTÒ).
Ad Pier Silvio Ongaro
a Tony Basile
a Giuseppe Ciancio
i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
^^^^^^^^^^^^^
Oggi si festeggia S. Fulvio.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.
Da Ustica Claudio La valle 13-3-2010
Carissimo Pietro,
ormai non posso fare a meno di accendere giornalmente il computer e dare uno sguardo al Tuo sito usticasape ricco di notizie e di immagini che, come me e sicuramente tutti gli usticesi che risiedono altrove, ricevono delle emozioni ripercorrendo col pensiero i momenti passati …..
Il 7 marzo, hai pubblicato una foto che risale agli anni 70 circa, quella del SEMAFORO con mio padre Diego La Valle ed un aviere. Nel vederla mi si è ristretto il cuore perché avrei voluto che quell’imponente edificio storico fosse ancora esistente e magari oggi adibito a museo.
Mi chiedo :
– Chi ha avuto la felice idea di abbatterlo?…
– Perché nessuno è intervenuto per impedirlo?…
Io, personalmente, tengo custoditi tanti bei ricordi. Ho trascorso, stupende, giornate con mio padre che puntualmente con la sua fiat 1100 di colore avorio, si recava su per lavoro. Tra le tante mansioni che svolgeva, ricordo in particolare, le trasmissioni del bollettino meteorologico. Allora
tutto veniva fatto a mano e per me assistere era come un gioco e mi divertivo tanto quando stavo con lui.
Mio padre con molta cura estraeva, dagli strumenti posti sul terrazzo del SEMAFORO, la fascetta di cartoncino bruciata dai raggi del sole e calcolava la temperatura, il vento, l’umidità e se pioveva anche la quantità di pioggia venuta giù… Il tutto veniva trasmesso all’Aeroporto di Boccadifalco ogni quattro ore, con la mitica frase da 00 a 05 e subito da Boccadifalco, davano l’ok per ricevere il bollettino aggiornato.
Per me, il SEMAFORO era la seconda casa, si festeggiava il Natale, la Pasqua e le scampagnate varie come il 1 maggio, il 25 aprile ecc. Insomma, non mancavano mai le occasioni per stare riuniti con la famiglia del M.llo Sorce, M.llo Montaperto, M.llo Giordano, M.llo, Nuzzaci, con gli avieri di leva, e anche con l’unico civile Carmelo Palmisano.
Ricordo che ogni pomeriggio, l’aviere di turno mi veniva a prendere a casa con la jeep e mi portava su, per ordine di mio padre, visto che da piccolo ero un ribelle, al contrario di mio fratello Luigi e mia sorella Maria Teresa . Mio malgrado, mi mettevo a studiare (e guai se non lo facevo!!!) insieme all’aviere e Palmisano.
Ma, il mio unico pensiero, era quello di andare a giocare con i miei compagni al palchetto, sotto la chiesa, che per noi ragazzi, era il ritrovo, così, appena mi capitava l’occasione, scappavo dal SEMAFORO percorrendo il sentiero all’interno del boschetto a velocità sostenuta e mi nascondevo tra un cespuglio ed un altro per paura che qualche militare mi riportava indietro e così tra un’impresa ed un’ altra, arrivavo in paese tutto malconcio ma felice di ritrovarmi con i miei amici.
Ho tanta nostalgia di quell’edificio e di quei momenti trascorsi. Quando il mio sguardo è rivolto verso la cima della collina e vedo quella orribile PALLA BIANCA, mi viene da piangere e mi chiedo:
Perché è stato fatto questo?…..
Per i più giovani – questo “monumento” (detto “Semaforo”) era la stazione meteo che è stata abbattuta, dopo l’incidente aereo avvenuto il 27 giugno 1880 nel mar Tirreno meridionale, nel tratto compreso tra l’Isola di Ustica e quella di Ponza, per far posto al radar…
Ma come donna vi assicuro che non vi è niente di più complesso del cuore, ancora oggi non si conoscono i suoi meccanismi. Nei ragionamenti del cervello c’è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono le emozioni.
(Rita Levi-Montalcini)
A Maria Salerno (Germania) i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
^^^^^^^^^^^^^
Oggi si festeggia S. Giuditta.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.
Sono molto felice quando un gruppo di Americani, conosciuti nei miei incontri per caso o nelle consuete riunioni a New Orleans, in un tour in Sicilia, programmano di visitare anche la nostra Isola,
Questa mattina ho ricevuto una telefonata di ringraziamento per i consigli dati loro e mi hanno detto:
“Di ringraziare Vittorio “Ciprea” per quanto ha fatto vedere loro, anche se in poco tempo… – Ustica è bellissima e ritorneranno per visitarla tutta e incontrare anche qualche parente… – Mi è stato chiesto anche, perché a conoscenza tramite usticasape, l’installazione delle Webcam alla Falconiera, per continuare a mantenere sempre vivo questo bel ricordo…” Non deludiamoli!
Sono certa che, ancor prima di mettere il tuo piede sulla banchina del mio porto, ti attraverserà una forza invisibile di calma e serenità, che sarà capace di mutare in un attimo il tuo umore, ma non l’amore che Tu hai per Me.
E quando terminerà il tuo estivo soggiorno, presterai senza interessi tutte le tue attenzioni al prossimo ritorno, pertanto starai pomeriggi interi, assieme alla tua nemica pioggia, a programmare le tue nuove scelte, a calcolare le tue piccole rinunce e a scendere a patti coi tuoi galeotti compromessi, pur di essere presente l’anno successivo QUI da ME.
Mio malgrado, dopo tanti millenni, non mi sono mai abituata alla solitudine e nemmeno ai miei inverni, poiché fra i miei sensuali fianchi o fra i miei feraci campi spontaneamente ogni anno nasce e cresce in me un aulentissimo fiore colorato che porta il nome di: “Gioia di Vivere”.
Questi ha la grande capacità di mutare tristi eventi in dolci passioni, nonché una banale infatuazione in un grande amore unico come quello che Tu hai per Me.
Mi riconoscerai tuo malgrado in ogni arso scoglio, in ogni mio tortuoso sentiero e persino in ogni malinconica mia grotta, e mi amerai ugualmente pure se ho avuto mille amanti.
Solo grazie al silenzio dei miei tramonti, la mia TERRA è riuscita ad ascoltare la tua anima, mentre è stato il vento che mi ha sussurrato i tuoi sentimenti, ed oggi sono immensamente felice, che fra Cielo e Mare li ho recepiti e amati.
Di sicuro tu non disperi per questa mia lontananza, che a volte dall’emozione la lingua ti attanaglia, ma sarà il tuo verbo a dare voce ai tuoi muti sogni, e così per conquistarmi nuovamente cavalcherete insieme ogni giorno sulle mie amiche onde.
Forse un dì ti sveglierai ma non di certo qui, e lontano continuerai a giocare in mezzo ad un’assolata piazza, o fra cento vicoli ombrosi, e lo farai in quell’immenso multiverso parallelo, dove andremo a gioire soltanto dopo e non adesso.
Mentre oggi tu passando dal bianco edificio di pace, ove una volta fiancheggiava il profumato alloro, potrai serenamente ascoltare la sacra voce dei tuoi assenti amici, che all’unisono ti saluteranno allo stesso modo componendo un profondo e religioso silenzio.
IO per TE ho un’anima talmente sensibile che saprei distinguere i miei pochi amanti fra mille ruffiani. Poiché li saprei riconoscere ancor prima che aprano bocca, ed è questo che mi permetterà di vivere per mille anni ancora.
Pietro Fiorito