Cifre astronomiche per le tratte sociali d’inverno. I costi gonfiati dal duopolio Siremar – Ustica Lines
Lo spreco viaggia sottocoperta. Sugli aliscafi vuoti che d’inverno raggiungono le isole minori. Tratte sociali, le chiamano. La Regione paga per garantire anche i cittadini dei luoghi più disagiati. Ma quanto paga? Cifre astronomiche. Eccole: ottomila euro per una corsa fra Lampedusa e Linosa, addirittura undicimila euro per una corsa fra Palermo e Ustica. Una corsa significa andata e ritorno, stop. Le somme finiscono nelle casse dei vettori privati che garantiscono i collegamenti, a titolo di rimborso per gli incassi che, specie nella stagione fredda, sono bassi.
Ma è proprio il numero dei passeggeri a fornire, in una sorta di specchio rovesciato, maggiori dettagli sulle dimensioni dello sperpero. Sull’aliscafo fra Palermo e Ustica, ad esempio, in questo periodo si imbarcano in media venti passeggeri al giorno: vuol dire che per ogni singolo passeggero la Regione paga un contributo da 550 euro. Ancora più impressionante il dato che riguarda i viaggiatori fra Lampedusa e Linosa: quattro al giorno. Ciascuno di loro costa all’amministrazione duemila euro.
Sono, d’altra parte, i costi del duopolio. Due le società che, in un mercato sostanzialmente chiuso, hanno in gestione i servizi di trasporto via aliscafo con le isole minori: Ustica Lines e Compagnia delle isole, nata dalla privatizzazione della Siremar. Ustica Lines, in particolare, si occupa delle tratte cui abbiamo appena accennato.
Fonte: Repubblica.it Palermo
di Antonio Fraschilla Emanuele Lauria