Sabato scorso eravamo presenti all’assemblea indetta dal sindaco sul tema: “Elezioni comunali 2018 – proviamo a costruire un percorso unitario e condiviso”.
Un “appello” sentito e richiesto dalla stragrande maggioranza degli usticesi, che avrebbe dovuto raccogliere tanta gente, ma che è risultato inascoltato. La gente avrebbe preferito che un “allenatore” perdente/sconfitto non partecipasse alla formazione della squadra…
All’inizio e per tutta l’assemblea abbiamo visto il volto del sindaco tirato e dai suoi occhi trasparire tanto disappunto e delusione, probabilmente legati agli ultimi insuccessi elettorali, personali e del suo partito (PD). Lo abbiamo anche visto privo di determinazione, che non avevamo mai notato in passato.
Proviamo a trascrivere i punti salienti dell’intervento del sindaco tratti dai nostri appunti.
Dopo aver ricordato l’esito delle elezioni politiche che ha visto il successo del Movimento 5 Stelle e del Centro Destra, e la sconfitta del Partito Democratico, fa presente che un mese fa ha lanciato un appello: – “Proviamo a lavorare per un percorso unitario e condiviso” con l’intenzione di spiegare quali sarebbero state le sue intenzione.
“Io – ha proseguito il sindaco – avevo invitato personalmente Salvatore Militello, mio competitore nelle ultime elezioni comunali e mi ha detto che non sarebbe venuto. Oggi non siamo in campagna elettorale ma siamo in una fase preparatoria e questo incontro potrebbe essere utile tra qualche mese. Vista la mia esperienza politica maturata ad Ustica dal 1994 dove ho fatto, nel bene e nel male, il sindaco per 14 anni, penso di avere la responsabilità, insieme a tutti voi non di indicare la strada (che non mi permetterei mai, in particolar modo oggi che è una assemblea trasversale), ma di cercare, con voi, un percorso unitario e condiviso. È invece molto importante sentire quello che direte voi sul futuro dell’Isola. In considerazione del fatto che sono stato sulla scena politica dal 1994 al 2018, mi sento di avere anche la responsabilità di indicare una possibilità, e dare qualche suggerimento. Il mio appello pubblicato su Ustica Sape e su Buongiorno Ustica ha avuto delle risposte quasi tutte positive.
L’appello, tra l’altro, è legato ad una mia prospettiva, in quanto non sarò nella partita delle prossime elezioni amministrative per impegni personali familiari, di lavoro e politici. Ho ritenuto, comunque, opportuno provare a gettare le basi ed incanalare la preparazione alle prossime elezioni in merito al dibattito e alla formazione della lista o delle liste. Comunque mi metterò a disposizione di quanti ritengono di prendere in considerazione la mia esperienza maturata dal 1994 ad oggi.
Nel periodo che sono stato impegnato come sindaco ritengo di aver fatto il mio dovere e sento di avere la coscienza apposto. Ho subito un danno economico non indifferente con responsabilità enormi che si assumono, e non ci sono soldi per poterle pagare ad Ustica come in tanti altri posti.
Non mi sarei aspettato il gesto infame e vile del taglio dei copertoni. Chi lo ha fatto si dovrebbe vergognare. Sono certo che qualcuno si sarà arrabbiato quando ho affrontato la battaglia contro la corruzione nei trasporti marittimi, e ora è stato dimostrato che era assolutamente tutto vero quanto dicevo.
Ho fatto delle cose buone e commesso anche degli errori, dei quali mi assumo le responsabilità in prima persona.”
Questo, per sommi capi, quanto detto dal Sindaco che noi condividiamo per quanto concerne la lista unica per cercare di eliminare il clima di forte conflittualità che ha compromesso persino forti rapporti di amicizia, per provare a costruire un percorso unitario che selezioni le forze migliori e le migliori persone che vogliono impegnarsi per il futuro amministrativo della nostra isola.
Siamo altrettanto convinti che l’appello all’unione, per essere credibile, sarebbe dovuto venire molto prima, in tempi non sospetti, e non quando “il bambino” si è accorto che “il Re era nudo”…!
(seguiranno interventi dei presenti)
Pietro Bertucci