“È un grande risultato l’approvazione in Commissione Bilancio al Senato dell’emendamento che stanzia 9 milioni di euro fino al 2024 per l’indennità di sede disagiata a favore di tutti i docenti le scuole delle piccole isole. Si tratta di un provvedimento che ho fortemente voluto, che arriva dopo mesi d’impegno e dopo l’approvazione poche settimane fa di una specifica risoluzione della Commissione Cultura”.
Così Vittoria Casa, presidente commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera. “Tre milioni di euro l’anno serviranno a scongiurare vicende inaccettabili come quella che si è verificata quest’anno ad Ustica, dove fino a metà ottobre i cancelli della scuola per l’infanzia di sono rimasti chiusi”.
“Occorreva un forte incentivo per garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti e per preservare le comunità locali. Ora c’è. Ringrazio i colleghi del Senato” conclude Vittoria Casa
Il caso di Ustica
Un caso, quello di Ustica, di cui la stessa Presidente della commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera si era interessata, perché fino a metà ottobre la scuola per l’infanzia era ancora chiusa perché mancavano gli insegnanti.
Trattandosi di una sede disagiata infatti gli insegnanti preferiscono di solito scegliere sedi più confortevoli dal punto di vista della raggiungibilità. L’indennità di sede disagiata potrà dunque diventare un incentivo per rendere la sede scolastica in piccola isola alla pari di altre.
Avrebbe prima versato le dosi in una garza e poi fatto la puntura, ma con la siringa vuota. Determinanti, per le indagini, le immagini delle telecamere piazzate dalla Digos e le intercettazioni. Più di 8 i casi emersi: ci sarebbe il coinvolgimento di un’altra operatrice in servizio presso l’hub e un membro della polizia in servizio alla questura
Un’infermiera, in servizio all’hub vaccini della Fiera del Mediterraneo, avrebbe versato il vaccino contro il Covid contenuto nella siringa in una garza e poi avrebbe fatto finta di iniettare la dose a cittadini compiacenti. A scoprirlo sono stati i poliziotti della Digos, che oggi hanno fermato tre persone accusate di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato.
Determinanti, per le indagini, le immagini delle telecamere piazzate nell’hub e le intercettazioni. I tre sono accusati di avere imbastito un accordo secondo il quale l’infermiera, dietro compenso, avrebbe finto di vaccinare gli altri due indagati e due familiari di uno dei due. La stessa infermiera avrebbe inoltre effettuato altre otto false vaccinazioni, tra cui un’altra infermiera in servizio presso l’hub e un membro della polizia in servizio alla questura di Palermo. Bloccati tutti i falsi green pass derivanti dalle false vaccinazioni. Le indagini, al momento, hanno escluso il coinvolgimento dei medici operanti alla Fiera del Mediterraneo e dei responsabili dell’hub.
I fermati sono il leader No Vax Filippo Accetta, l’infermiera Anna Maria Lo Brano e Giuseppe Tomasino. Il provvedimento di fermo dovrà essere validato da un gip. Otto le perquisizioni effettuate e 11 i green pass bloccati. Secondo quanto emerso dalle indagini la tariffa per la falsa vaccinazione era 400 euro.
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