Da Palermo Today
Avrebbe prima versato le dosi in una garza e poi fatto la puntura, ma con la siringa vuota. Determinanti, per le indagini, le immagini delle telecamere piazzate dalla Digos e le intercettazioni. Più di 8 i casi emersi: ci sarebbe il coinvolgimento di un’altra operatrice in servizio presso l’hub e un membro della polizia in servizio alla questura
Un’infermiera, in servizio all’hub vaccini della Fiera del Mediterraneo, avrebbe versato il vaccino contro il Covid contenuto nella siringa in una garza e poi avrebbe fatto finta di iniettare la dose a cittadini compiacenti. A scoprirlo sono stati i poliziotti della Digos, che oggi hanno fermato tre persone accusate di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato.
Il vaccino in una garza e l’iniezione con la siringa vuota | video
Determinanti, per le indagini, le immagini delle telecamere piazzate nell’hub e le intercettazioni. I tre sono accusati di avere imbastito un accordo secondo il quale l’infermiera, dietro compenso, avrebbe finto di vaccinare gli altri due indagati e due familiari di uno dei due. La stessa infermiera avrebbe inoltre effettuato altre otto false vaccinazioni, tra cui un’altra infermiera in servizio presso l’hub e un membro della polizia in servizio alla questura di Palermo. Bloccati tutti i falsi green pass derivanti dalle false vaccinazioni. Le indagini, al momento, hanno escluso il coinvolgimento dei medici operanti alla Fiera del Mediterraneo e dei responsabili dell’hub.
Costa: “Vicenda sconcertante, ci sentiamo traditi”
I fermati sono il leader No Vax Filippo Accetta, l’infermiera Anna Maria Lo Brano e Giuseppe Tomasino. Il provvedimento di fermo dovrà essere validato da un gip. Otto le perquisizioni effettuate e 11 i green pass bloccati. Secondo quanto emerso dalle indagini la tariffa per la falsa vaccinazione era 400 euro.
Fonte Palermo Today