Una giornata indimenticabile per la famiglia Caminita, proveniente da New Orleans, quella di visitare Ustica, la terra che ha dato loro i natali. Un viaggio da tempo programmato per rinsaldare quei vincoli affettivi e rivivere il calore umano e le tradizioni che sono state raccontate e tramandate loro verbalmente dai genitori e dai nonni.
Per ritardi causa scioperi aerei si sono fermati sull’Isola solamente nove ore e quindi non hanno potuto attuare quanto programmato in precedenza: – quello di andare all’anagrafe, al Cimitero e incontrare quanto più possibili famiglie “Caminita”. Hanno promesso che ritorneranno perché Ustica è rimasta nei loro cuori.
Il solo Caminita incontrato, ma non per caso, è stato “Peppe” impeccabile guida nel giro in barca con soste per bagno nelle limpide e cristalline acque e visita grotte.
Ottima accoglienza è stata quella al ristorante Sabrina dove sono stati preparati, appositamente per loro, ottimi piatti tipici della cucina usticese. Sono stati serviti antipasti e primi piatti a base di pesce e di verdure e come secondo piatto una tanuta freschissima in crosta di sale. Alla fine, non è mancato il classico squisito gelato casareccio.
È stata una breve visita ma sufficiente per raccogliere informazioni, anche da parte dello “storico” Vito Ailara, che li hanno fatto sentire di appartenere a questi luoghi.
Prima di partire hanno espresso un ringraziamento per quanti hanno favorito la splendida e calorosa accoglienza con una promessa: “ritorneremo! Ustica ci mancherà”.
Una considerazione è d’obbligo – il turismo di ritorno e delle radici per la nostra Isola, che ha sofferto molto l’emigrazione, ha un (altro…)
Il comune di Ustica prepara un piano per accogliere nell’isola i profughi ucraini. Verrà messo a disposizione dei profughi un ex albergo in disuso da 40 anni, oggi di proprietà del comune, che potrà accoglierne fino ad 80, ma l’amministrazione comunale sta già pensando ad altre strutture dove sarà possibile ospitarne degli altri.
“Il nostro progetto è già stato comunicato in prefettura questa mattina, attendiamo l’ok definitivo per renderlo operativo – spiega il sindaco di Ustica, Salvatore Militello – oltre alla struttura alberghiera, in queste ore stiamo valutando anche altre strutture comunali da destinare ai profughi ucraini. Inoltre stiamo accogliendo anche la disponibilità di alcune famiglie dell’isola che sarebbero disposte ad offrire ospitalità ai profughi, anche in abitazioni private. L’insularità potrebbe essere un problema per quanto riguarda il loro trasferimento ed anche il loro eventuale adattamento, ma potrebbe anche essere una risorsa perché in un’isola ci si sente più al sicuro e accolti come in una grande famiglia”.
Fonte: SICILIA 2.0 news
COMMENTO
Da Milano Costantino Tranchina
Al signor Sindaco Comune di Ustica, Salvatore Militello.
Un plauso particolare per la sua civiltà e bontà. Ho avuto notizie attraverso, USTICA SAPE.
Penso che lo stabile sia l’HOTEL SAN BARTOLOMEO .
Non mancherà alla sua attenzione di ricondurlo in una civile abitazione, completando una derattizzazione molto accurata
L’estate scorsa trovandomi nelle adiacenze ho notato un via vai di topi più grossi di un gatto.
Mi consenta di rinnovare i complimenti.
Costantino Tranchina
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Ieri pomeriggio Franco Foresta Martin al centro accoglienza ha tenuto una interessante conferenza sul tema “Ustica singolarità emergente”. Successivamente, ha accompagnato un gruppo di turisti e volontari del WWF, vogliosi di apprendere la nostra storia, in una escursione alla Rocca della Falconiera con una visita al museogeo-vulcanologico.
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L’accoglienza migliore? Il sorriso. La miglior medicina? L’ottimismo. La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto
(Madre Teresa)