Molte mani fanno l’opera leggera.”
“Gli uomini si associano tra loro per le varie necessità di cui hanno bisogno; e quando hanno raccolto in un’unica sede molte persone per ricevere aiuto dalla comunanza reciproca, nasce quella coabitazione cui diamo il nome di città.”
PLATONE
L’uomo nella sua arroganza si crede un’opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.
Charles Darwin
L’uomo nella sua arroganza si crede un’opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.
Charles Darwin
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COMMENTO
Dalla California Agostino Caserta
Veramente sarebbe molto interessante, nell’interesse di tutti, viste anche le imminenti elezioni, di sapere come e per quale motivo e’ successo questo fiasco del nuovo Acquario.
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Da Gela Sebastiano Spampinato
Ma perchè non si cerca di sapere di chi è la colpa di questa opera incompiuta?
Per avere tutte le informazioni in merito al premio Rosa d’Eventi svoltosi ad Ustica il 4 Agosto 2012 e alle tre opere vincitrici – sezione Poesia – sezione Narrativa – sezione Comics clicca il link sotto riportato
Premio Nazionale Opera Edita Rosa d’Eventi Isola di Ustica 2012
Con la presente, desidero ringraziare pubblicamente il Presidente della Regione Sicilia On. R.Lombardo, per la sensibilità dimostrata nei confronti della comunità usticese finanziando con un contributo straordinario per un importo di € 100.000,00 il progetto della messa in opera di boe ed ormeggi nella Cala S. Maria di Ustica(Catenarie).
Sono orgoglioso e nello stesso tempo soddisfatto per l’attenzione a noi rivolta da parte del Presidente Lombardo che non appena gli ho portato personalmente l’istanza si è
immedesimato nel nostro grave problema ed anche in ricordo della (seppur brevissima) vacanza passata a Ustica nell’Agosto 2011, che gli ha consentito di conoscere le bellezze
naturali dell’Isola e l’affettuosa accoglieza dei suoi abitanti, si è premurato personalmente di risolvere un problema di fondamentale importanza per l’economia usticese.
Grazie ancora Presidente da parte della comunità usticese.
Con gratitudine.
Leonardo Cannilla- Presidente del Consiglio Comunale di Ustica
Premio Nazionale Opera Edita Rosa d’Eventi Isola di Ustica 2012
Che la messa in sicurezza della Cala Santa Maria sia da ritenere opera prioritaria, ritengo che mai nessuno l’abbia messo in dubbio.
Da sempre questa esigenza è stata avvertita da tutti noi, tanto è che a metà degli anni novanta l’amministrazione comunale, consapevole dell’importanza di tale realizzazione, diede incarico agli ingg. Mallandrino e Napolitano di redigere il “Piano regolatore del porto”, strumento questo indispensabile per poter effettuare lavori nell’ambito delle opere marittime. Purtroppo tale complemento urbanistico non è andato a buon fine, di conseguenza nessuna opera marittima sarebbe stata realizzabile, se non fosse intervenuta una provvidenziale legge regionale che autorizzava i comuni costieri a richiedere alle Capitanerie di Porto di appartenenza la dichiarazione della necessità di mettere in sicurezza i porti o gli approdi esistenti, consentendo così di poter realizzare nuove opere marittime anche in assenza di Piano Regolatore. Ci si è immediatamente attivati per l’ottenimento di tale indispensabile dichiarazione, ottenuta la quale venne richiesto ed ottenuto, da parte dell’Assessorato Regionale LL.PP., un finanziamento di sette miliardi delle vecchie lire, certamente non sufficiente per tutte le opere necessarie, ma adeguato per dare inizio alle opere occorrenti per la messa in sicurezza della Cala Santa Maria. Purtroppo tale somma è andata irrimediabilmente persa.
Fatta questa doverosa precisazione , ritengo sia necessario ricordare a tutti noi che messa in sicurezza, non significa rendere operabile la cala Santa Maria con qualunque condizione di tempo. Ammettendo, per assurdo, che si riuscisse ad ottenere un finanziamento di una cinquantina di milioni di euro (pura utopia considerando l’attuale situazione del nostro paese) si riuscirebbe, esclusivamente, a proteggere la cala dal levante e dallo scirocco, rimanendo sempre aperta ai venti di mezzogiorno e libeccio, da tali tenti ci si potrà difendere soltanto con l’approdo di Punta Spalmatore.
Nessuno mai ha sostenuto che il pontile Spalmatore sia prioritario rispetto alla Cala S. Maria ma, si è semplicemente asserito che, essendo lo Spalmatore riparato dai venti del primo e del secondo quadrante ( venti questi, che lo si ripete, rendono non operabile cala Santa Maria e approdo di Cala Cimitero) la disponibilità di un pontile in tale zona risolverebbe l’annoso problema della nave che fa ritorno a Palermo senza essere riuscita ad ormeggiarsi, riportando passeggeri e mezzi al porto di partenza.
Altro fattore da tenere presente è che la realizzazione delle opere per mettere in sicurezza la Cala Santa Maria non si sa quando potranno essere realizzate in quanto richiedono ingenti risorse, mentre l’approdo Spalmatore, grazie alla modesta somma occorrente , potrebbe trovare soluzione, risolvendo prima la parte autorizzativa, nel volgere di pochi mesi.
Il completamento del pontile Spalmatore è reso possibile poiché non trattasi di nuova opera, se così fosse sarebbe necessaria l’esistenza di un valido piano regolatore, strumento questo che l’isola non ha, bensì del completamento di un’opera esistente.
Tutto ciò premesso mi auguro che, in special modo, da parte di chi non vive i disagi di noi isolani, non continui a osteggiare il completamento del pontile Spalmatore sostenendo che bisogna dare la priorità alla Cala Santa Maria, opera questa che noi tutti ci auguriamo possa essere al più presto realizzata e che essi abbiano la capacità di ottenere le risorse all’uopo necessarie, fermo restando la necessità di disporre del terzo approdo per i motivi di cui si è detto prima.
Salvatore Compagno
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Che dire ? semplicemente esauriente. Non c’è altra espressione per etichettare il contenuto di questa ripetizione sul cui giovamento ritengo non ci saranno dubbi di sorta. Opportuno poi, forte e pertinente quel richiamo “a chi non vive i disagi di noi isolani” che certamente non sarà passato inosservato. In queste ore si stanno esternando frenetici scambi di speranze per il nuovo Anno; è il caso a questo punto di aggiungerne una: che sull’argomento con competenza illustrato e articolato da Salvatore Compagno si passi ora “dal dire al fare”; sappiamo bene, ironia della sorte, che “c’è di mezzo il mare”; nel veccho detto probabilmente è previsto che sia calmo ma nella realtà usticese spesso è di cattivo umore. Se ne tenga conto.
COMUNE DI USTICA
Al direttore Generale Ministero Ambiente dr Renato Grimaldi
Al presidente Regione Siciliana On Raffaele lombardo
All’Assessore Regionale Territorio Ambiente On. Gianmaria Sparma
All’assessore Regionale Risorse agricole ed Alimentari On. Elio D’Antrassi
All’Ill.mo sig presidente Commissione attività produttive ARS On. Salvino Caputo
All’Illmo Sig Presidente Provincia Regionale di Palermo dr Giovanni Avanti
Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste dssa Rosaria Barresi
Assessorato Regionale territorio ed Ambiente ing Roberto Scalia
Assessorato Regionale risorse agricole ed Alimentari dr Giacomo Genna
Assessorato regionale Agricoltura dr Salvatore Ticali
Provincia di Palermo Area ambiente, direzione Tutela ambientale Ing Angelo Troja
e p.c. Sig Assessori – sig Presidente Consiglio – responsabile attività produttive – Stazione Carabinieri Ustica – Al cons Giovanni Palmisano – Al Sig Nicola Longo – Al Sig Giuseppe Mancuso
OGGETTO: Danni alle culture ad opera di fauna selvatica, prevalentemente da Oryctolagus cuniculus e misura 121 del PSR 2007-2013
La scrivente amministrazione ha più volte sensibilizzato quanti in indirizzo sui danni alle culture, specie quelle “ di nicchia” quali lenticchie e cicerchie, determinato dall’abnorme numero prevalentemente di conigli selvatici ( Oryctolagus cuniculus) ma anche di tordi,cornacchie, colombi e passeri.
Dopo alcuni incontri svoltisi presso i locali della Provincia Regionale di Palermo, si è concordato un sopralluogo degli Enti Locali coinvolti che è stato regolarmente effettuato l’11.03.11 ( vedi verbale redatto dalla Provincia regionale di Palermo a prot 0043875 del 20.04.11).
A seguito di questo, documentata, grazie anche alla consulenza del prof Bruno Massa del dipartimento Demetra dell’Università di Palermo, l’effettiva consistenza del problema, si è concordata pertanto un’azione di allontanamento rivolta ovviamente ai soli conigli, che comunque successivamente non è stata né programmata né eseguita.
Si chiede pertanto
• che il coniglio selvatico venga considerato animale nocivo e dannoso soprattutto per le culture di nicchia dell’Isola di Ustica;
• che venga immediatamente finanziato ed eseguito il piano di allontanamento dei conigli a difesa dell’habitat naturalistico dell’isola;
• che venga previsto all’interno della misura 121 del PSR 2007-2013, attualmente aperta sino a novembre 2011, la possibilità di recintare nelle isole minori siciliane i terreni con reti in grado di contenere i conigli;
• Che sia prevista la possibilità di abbattimento dei conigli adeguando la normativa regionale 33/97 .
Si resta in attesa vs riscontro
IL SINDACO
dr Aldo Messina