Ustica sape

Come rendere appetibile Ustica


Cari Signori,

alcune riflessioni

In economia bisogna prima di tutto fare molta attenzione e considerare non solo l’idea ma anche tanti altri fattori che sono implicitamente connessi alla realizzazione stessa del progetto imprenditoriale.

E’ giusto pensare a questa iniziativa come ad un progetto che crei ricchezza e che dia la possibilità di portare benefici in termini economici a tutto il territorio.

Intendo con questo premettere che la natura di questa iniziativa nasce dalla necessità di rendere appetibile Ustica cosi da poter aumentare il fatturato delle aziende e dell’indotto ad esso correlato sia in maniera diretta che in maniera indiretta.

Per capirci meglio è importante visto che l’operazione di marketing e collegata ad un progetto, avere chiare quali sono i requisiti e i passi necessari per la realizzazione.

Per sviluppare un’idea imprenditoriale occorre analizzare i bisogni che si intendono soddisfare e quindi il sistema di produzione che si intende offrire. In pratica, bisogna avere le idee chiare almeno su tre cose: cosa si vuol vendere, a chi, come fare per produrre il prodotto o erogare il servizio.

L’idea imprenditoriale, quindi, deve essere posta in relazione al mercato, centrata sui bisogni di categorie rilevanti di clienti e comparata con altri offerenti nel nostro caso non vi sono offerenti. Inoltre, bisogna valutare come organizzarsi per realizzare tutto ciò.

I caratteri essenziali dell’impresa sono: la professionalità, l’attività finalizzata al lucro, l’organizzazione del lavoro, del capitale, delle risorse, lo scopo di produrre o scambiare beni o servizi. Una delle prime scelte che deve fare chi inizia un lavoro in proprio è la scelta della forma giuridica.

Il mio progetto che anticipava forse i tempi, chiamato USTICAL’ISOLA DA VIVERE” realizzato nell’estate del 2009, il quale a dire di molti è stato grandioso e ben organizzato ha cercato di realizzare in parte quello che oggi al contrario di allora tutti voi siete d’accordo vada realizzato, nasceva per compensare come allora e ora, la carenza di una classe Politica dirigenziale, la consapevolezza di una concorrenza europea e di una crisi globale che avrebbe da li a poco ridotto l’isola e la sua economia nelle condizioni attuali.

Il progetto mirava alla realizzazione di un soggetto interessato a vendere l’immagine dell’isola attraverso le risorse storiche, scientifiche, ambientali e le tante istituzioni presenti nel territorio di fatto presentando e realizzando un programma di manifestazioni al cui interno interagivano i vari soggetti sopra citati fornendo gli imput necessari a catturare la dovuta attenzione verso quello che credo sia un patrimonio storico e ambientale davvero unico USTICA.

All’interno del progetto non vi è stato possibile, anche se contattato da me personalmente avere la partecipazione del centro studi che a mio avviso sarebbe stato titolato a fornire brevi cenni storici che avrebbero come detto prima a catturare l’interesse dei visitatori e avrebbe anche aiutato a dare l’immagine allo stesso Centro Studi, ma non ricordo il motivo per cui non è stato possibile la collaborazione diretta, ma ricordo che indirettamente veniva espressamente fatto notare la sua esistenza e importanza nei tanti interventi serali.

Ancor prima della manifestazione Ustica l’Isola da Vivere” da me ideata, avevo di fatto dopo aver chiesto le autorizzazioni, posizionato un Tavolino, un ombrellone un lumetto ad Olio ed un pannello con la cartina di Ustica, sotto il centro accoglienza dove davo informazioni gratuite ai turisti consigliando loro le tante cose da vedere e visitare, ma purtroppo sono stato costretto, dopo un ordinanza comunale che riportava come causa dello sgombro “IMPATTO AMBIENTLE” a togliere il tanto contestato tavolino e le due sedie.

Forse era prematuro allora pensare in anticipo e mettere in pratica idee per il bene dell’isola?

Mi auguro che al più presto vi sia la possibilità di scegliere una squadra di amministratori giovani e che abbiano concetti e voglia per risollevare l’intera economia Usticese.

Oggi ascoltando i tanti interventi e le tante cose che si vorrebbero realizzare ad Ustica proprio per la stessa motivazione di allora ma con l’esperienza di oggi, mi chiedo se non sia necessario evitare di fare distinzioni fra i commercianti, gli operatori turistici e i semplici cittadini visto che la mia visione del problema coinvolge direttamente e indirettamente tutti tanto da essere convinto che conviviamo tutti gli stessi problemi nello stesso momento e per tanto tutti devono essere coinvolti nel finanziare un eventuale soggetto giuridico che voglia presentare un progetto.

Negli anni ho sempre assistito alla raccolta di fondi per le varie festività religiose o meno, ma la mia domanda era sempre la stessa, cosa è in programma? Ma come sempre non esisteva un progetto con un programma.

Un progetto è un’iniziativa con una durata determinata, motivata da obiettivi chiari, volta a realizzare uno specifico prodotto o servizio o risultato attraverso l’impiego di risorse materiali, finanziarie e umane.

Saluti

Vincenzo Pizzurro

 

Una risposta

  1. Caro Vincenzo,
    ho letto con interesse il tuo intervento su “Come rendere appetibile Ustica”. Si tratta di un proposito che, in linea di principio, non può che trovare consensi.
    Il Centro Studi che mi onoro di rappresentare, con le sue varie attività culturali: mostre, conferenze, incontri con autori di libri successo, concerti, passeggiate naturalistiche storiche e archeologiche, eccetera, da quindici anni opera anche nel senso di “rendere appetibile Ustica”, con un massimo d’impegno nella stagione estiva, quando più alto è l’afflusso turistico.
    E, ci tengo a sottolinearlo, si tratta di iniziative non riservate ai soci del Centro Studi, ma tutte aperte al pubblico, senza alcun onere economico per i partecipanti.
    Il Centro Studi ha un suo organo di coordinamento delle attività che si chiama Direttivo, composto da una dozzina di persone, che sottopone al vaglio tutte le proposte, ne valuta la fattibilità, anche in termini economici e di energie individuali (dato che svolgiamo tutti opera di volontariato), prima di definire i programmi operativi.
    Ebbene, non mi risulta che il nostro Direttivo abbia mai ricevuto una tua proposta relativa ai progetti culturali e ricreativi cui fai riferimento nel tuo intervento. Se ci fosse pervenuta non avremmo esitato a prenderla in considerazione e discuterla.
    Mi dispiace che tu non ricordi le circostanze di quella che valuti un nostra disattenzione. Ma non ci possiamo fare carico di un disguido che non è dipeso da noi.
    Cordialmente,

    Franco Foresta Martin
    Presidente del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

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