L’isola di Pasqua è uno dei luoghi più lontani da altre terre abitate esistenti al mondo. Colonizzata nel 5° secolo DC da genti provenienti da altre isole del Pacifico, costituisce l’estremità orientale dell’arcipelago polinesiano. Alcuni dei nativi parlano ancora l’antica lingua Rapa Nui, malgrado nessuno usi o comprenda più il suo alfabeto del quale sopravvivono alcune iscrizioni. Il mistero avvolge sia le motivazioni che il sistema di trasporto delle gigantesche sculture Moai che aggiungono fascino alle notevoli bellezze naturali dell’isola.

Marcella Croce. Dopo una laurea in letteratura inglese all’Università di Palermo e una borsa di studio Fulbright presso il Mt. Holyoke College (USA), ha conseguito il dottorato di ricerca in letteratura italiana presso la Università del Wisconsin.
Per oltre venti anni è stata coordinatrice e docente del Programma Elderhostel per studenti americani della Terza Età. E’ docente e organizzatrice del semestre all’estero che gli studenti di Union College (Schenectady NY. USA) frequentano a Palermo dal 2002. Per conto del Ministero degli Affari Esteri è stata docente di italiano all’Università di Isfahan (Iran) e di Kyoto (Giappone).
Ha pubblicato vari libri sulle tradizioni popolari siciliane, tra cui ‘Viaggio nella Sicilia profonda’ (Kalòs). Le sue pubblicazioni “Eat smart in Sicily” (Ginkgo Press) e “Guida ai sapori perduti” (Kalòs) sono state presentate in Istituti Italiani di Cultura di diversi paesi del mondo. Due suoi libri sui pupi e carretti siciliani sono stati recentemente tradotti in inglese e raccolti nel volume ‘Chivalric Folk Traditions in Sicily’ (McFarland).
Dal 2011 è responsabile del Centro Studi Avventure nel Mondo di Palermo che organizza attività culturali relative al viaggio.