Da PalermoToday
Diego Altezza
“Con l’avvento della stagione primaverile è volontà dell’Amministrazione Comunale procedere ad effettuare interventi manutentivi sul verde pubblico quali la potatura di piante nelle proprietà comunali. Si rende necessario procedere alla potatura e ridimensionamento della chioma degli alberi di grosso fusto e per la sicurezza e l’incolumità pubblica…” questo è quanto si legge nella Deliberazione della Giunta Comunale Ustica n. 15 del 11/03/2022. Sull’isola di Ustica, i lavori manutentivi del verde pubblico, sono stati oggetto di affidamento diretto (per una somma complessiva di 7.930,00 euro, IVA inclusa) ad una ditta non specializzata né in ambito agricolo né in materia di potatura alberi e piante. Nei giorni scorsi sono già partiti i primi interventi di selvaggia potatura, riguardanti gli oleandri che si trovano in prossimità della zona case popolari ad Ustica.
La Referente Legambiente presidio Ustica fa sapere che “gli oleandri sono stati piantati da ragazzi usticesi più di trent’anni fa, donati al Comune di Ustica dalla Provincia di Palermo, per abbellire la zona case popolari”. Vero è che la potatura delle piante è necessaria sia per eliminare i rami pericolanti, onde evitare danni a persone e/o cose, che per riequilibrare e rinvigorire la pianta. In ogni caso, nel Decreto 10 marzo 2020 Ministero dell’Ambiente Cam per la gestione del verde pubblico, è assolutamente sconsigliabile e deleteria la potatura radicale, eccessiva ed inopportuna (capizzolatura) in ambiente urbano. Questa non è la prima volta che ad Ustica accade una faccenda simile. Nel marzo 2021 si è verificata la medesima situazione: ficus ed erythrine capitozzate in maniera radicale, nei pressi di piazza Capitano Longo, Piazza Umberto I, Via Mattarella, e Largo Padiglione. Insomma: le segnalazioni provenienti dai cittadini e dai referenti di Legambiente, riguardo gli interventi di estrema potatura degli scorsi anni, non sono state accolte positivamente. Il “potatore selvaggio” ha colpito ancora
Fonte: PalermoToday