Ustica sape

Come si manteneva in vita una aragosta


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Ustica: Come eravamo


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Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Come uno che afferra le ombre e insegue il vento,
così chi si appoggia ai sogni.

(Siracide

(inviato da salvio Foglia)

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Essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga
maggiore del semplice fatto di respirare.

(PABLO NERUDA)

(inviato da Eliana Dominici)

 

Ustica – Messa in sicurezza Cala Santa Maria: Come?…


Dalla lettura dell’intervista rilasciata dal Sindaco ad Usticasape emerge una miscellanea di notizie che, non nascondo, hanno generato anche in me, che conosco i fatti, una gran confusione, pertanto cercherò di chiarire, anche a me stesso, mettendoli in ordine temporale, gli accadimenti verificatesi nel corso degli anni.

Nell’anno 1999 il Comune di Ustica rendendosi conto, che la diga foranea (banchina Sailem) presentava degli ingrottamenti consequenziali all’indebolimento della mantellata esterna che ne minavano la stabilità diede incarico, con regolare delibera di Giunta, agli ingegneri Mallandrino e Napolitano di redigere un progetto per il consolidamento e la riqualificazione del suddetto molo.

Il progetto prevedeva oltre al rafforzamento ed alla riqualificazione della banchina SAILEM, anche le stesse opere per la banchina “Barresi”..Il progetto venne finanziato dal “Patto Territoriale Pantelleria e Isole Minori” per l’importo di due miliardi e mezzo ed i lavori , tranne qualche dettaglio, sono stati regolarmente eseguiti.

L’emanazione della Legge Regionale 2 settembre 1998 n. 21 che all’art. 5 disponeva che L’Assessore Regionale per il Territorio e l’Ambiente, qualora esistesse la necessità di mettere in sicurezza strutture portuali, poteva autorizzare la realizzazione di opere marittime volte al completamento di strutture esistenti e realizzate in assenza di piano regolatore dei porti, diede la possibilità di richiedere all’Autorità Marittima la certificazione che per la struttura portuale sussistevano le condizioni di (altro…)

Progetto del sindaco: come raggiungere Ustica

[ id=10171 w=320 h=240 float=left] Il Sindaco mostra il progetto per fronteggiare il continuo “isolamento” di Ustica. Noi, confortati dal parere di esperti, abbiamo consigliato l’attracco alternativo a punta Spalmatore  in quanto darebbe meno “appigli di approdo” a chi “gestisce” i natanti e sarebbe anche  accessibile in riferimento al costo.

Bellissima foto di come eravamo


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Vapore – Come eravamo


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Consigli: come evitare il ripetersi di ulteriori, seri incidenti

[ id=9397 w=320 h=240 float=left] Non è possibile che quasi ogni anno, sempre allo stesso posto o nelle zone adiacenti si debba assistere a disgrazie che, francamente con un po’ di giudizio e di buon senso, si potrebbero evitare. Disgrazie che lasciano scossi e addolorati familiari, isolani , turisti e incidono negativamente sulla buona immagine della nostra isola. Da persona competente, purtroppo, mi dispiace affermarlo, si ha a che fare con persone che, personalmente, non riesco a definire se incoscienti, stupide ed esibizioniste o semplicemente ignoranti nel senso che non riescono a valutare giudiziosamente le situazioni nelle quali, pericolosamente, si vanno a cacciare. Evidentemente le statistiche che ogni anno i mass-media riportano su questo tipo di disgrazie non lasciano nessun monito. Anche i bambini sanno, soltanto per averlo sentito dire dai più grandi che quando le condizioni del mare non lo permettono non si deve fare il bagno. E’ evidente che nella sua vita questa persona di età matura che si va a cercare guai non ha mai avuto qualcuno che l’abbia messo in guardia da questo tipo di pericoli. Anche se si è esperti nuotatori, a quella età, deve prevalere la ragione, dimostrando rispetto per se stessi, per il mare e per le forze della natura in genere. Fortunatamente, questa volta, grazie a Dio e all’intervento degli uomini delle istituzioni locali, vedi vigili del fuoco, capitaneria di porto e Vigili Urbani che hanno messo a repentaglio la loro incolumità, tutto si è risolto nel migliore dei modi. Alla persona coinvolta nell’incidente vadano i miei più fraterni ed affettuosi auguri per un pronto recupero fisico. Poco tempo fa, durante la settimana della Rassegna delle Attività subacquee, ho letto alcuni articoli riguardanti l’istituzione di corsi per patenti nautiche e per assistenti bagnanti rivolti ai giovani. L’idea è ottima ma sarebbe ancora migliore se si concretizzasse oppure, come tante altre cose, è stata frutto di retorica enfatizzante di particolari momenti . Chi è l’Ente che dovrebbe indire ed organizzare questi corsi? E una volta qualificati questi giovani si è in grado finanziariamente di assumerli, almeno per i tre mesi estivi? Da tecnico di nuoto, da assistente bagnanti, da maestro di salvamento della Federazione Italiana Nuoto e forte di un esperienza di oltre quarant’anni nel settore, sostengo che l’opera dell’assistente bagnanti da molti sottovalutata, o quanto meno non valutata adeguatamente, è di vitale importanza perché nel momento della disgrazia bisogna intervenire con la massima tempestività e chi dovrà intervenire non è certo il medico che in quel momento è assente. Solo e soltanto il cosiddetto “ Bagnino “, in servizio sul posto può intervenire e risolvere il problema nella buona percentuale dei casi. A questo punto sento il doveroso bisogno di dare al nostro sig. Sindaco il mio modestissimo suggerimento. Non è difficile , per questi sopracitati e validissimi motivi trovare le risorse a costo di fare a meno di qualcosa di secondaria importanza o, al limite, rinunciare anche alla collaborazione di qualche assessore esterno/esterno – invisibile. Nel frattempo si adoperi affinché possano essere posizionati, lungo le coste maggiormente frequentate dai bagnanti un maggior numero di cartelli da valere da deterrente con su scritto: COSTE SPROVVISTE DI SERVIZIO DI ASSISTENZA BAGNANTI. “ E’ SEVERAMENTE VIETATO TUFFARSI IN MARE QUANDO LE CONDIZIONI METEO-MARINE NON LO PERMETTONO “. Inoltre faccio presente che ad Ustica ci sono 6/7 assistenti bagnanti brevettati, a suo tempo, dal sottoscritto che potrebbero essere utili alla causa in questione. Causa per la quale nel futuro, se dovesse occorrere la mia opera di maestro di salvamento per normali corsi di aggiornamento o per brevettare nuovi assistenti , sono ben lieto di mettermi a disposizione, logicamente a titolo esclusivamente gratuito. Questa disponibilità la considero come facente parte di una nobile opera di volontariato per il bene comune. G.nni Martucci

 

 

Emulati divertimenti come in passato


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Come eravamo…


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Anche gli emigrati Eoliani possono tornare come residenti


Apprendiamo con piacere che anche i “cugini” Emigrati Eoliani possono ritornare come residenti grazie alla Ustica Lines e alla N.G.I.

“Federalberghi Isole Eolie manifesta la propria soddisfazione per le iniziative di Sergio La Cava (N.G.I.) e Vittorio Morace (Usticalines) di aver esteso a tutti i natii delle Isole Eolie la possibilità di usufruire del biglietto residente. 

Auspichiamo – ha sottolineato il presidente Del Bono – che tale iniziativa venga assunta anche da Siremar e che possa costituire l’inizio di una serie di attività promozionali volte a favorire sempre di più il “turismo di ritorno”.

Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

Lipari Biz
a cura di Peppe Paino”

 

Flora e Fauna Marina


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Un Ticket anche per i sub…


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COMMENTI:

Da Palermo Marco Daricelli

E’ già incredibile che, adesso che la riserva sta “passando di mano”, il “vecchio gestore” cambi le regole (guarda caso, come ogni anno all’inizio della stagione….). Ma la cosa buffa è che, oltre a non avere servizi di nessun genere, i diving ed i sub privati (che ricordo a tutti essere dei sub con uguali diritti ed uguali doveri dei sub dei diving) non vengono messi a conoscenza del bilancio della riserva! L’ammiraglio in pensione raccoglie soldi dai diving e ora anche dai sub, ma non rende mai pubblico ciò che viene fatto con tali capitali.

Probabilmente l’ammiraglio in pensione non ha notato che Ustica è una riserva atipica…. nelle altre riserve, oltre ai settori A, B o C, ci sono anche litorali di “non riserva”, cosa che evidentemente ad Ustica non capita. Allora il sub è COSTRETTO a pagare il “ticket” se vuol fare immersione, non può scegliere di andare altrove.

Tale ticket, poi, si somma all’altro PIZZO, quello di 2 euro già pagati quando si è messo piede su uno dei mezzi che porta ad Ustica. Ma tutti questi ticket a che servono?? E’ possibile leggere un bilancio dell’AMP? NO!!! ma il sito è ben aggiornato? NO!!! Esiste qualcosa che possa far ipotizzare che questi soldi vengano integralmente investiti in qualcosa???? io non l’ho ancora scoperto!

Forse sarebbe più costruttivo, invece di sparare “tasse” come è stato fatto finora, mostrare i conti dell’azienda (NON A FINI DI LUCRO) che è l’AMP e spiegare per quale motivo occorrono introiti nuovi!

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Da Palermo Maria Teresa Giordano

Leggendo l’articolo ed, in particolare, la risposta e la “giustificazione” fornita dall’Ammiraglio Pace sorge spontanea una domanda:”Quis custodiet custodes?”

(Chi controlla il controllore?)

Recita – Come momenti di aggregazione


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Come eravamo


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Aldo Messina: Il territorio non può essere trattato come pratica burocratica


comune-ustica-5COMUNE DI USTICA

Al Ministero Ambiente Sig Vice Capo di Gabinetto Vicario dr Paola Lucarelli

al Capo di Gabinetto Presidente regione sicilia dssa P atrizia Monterosso e dr Salvatore Cianciolo

Assessore Regionale Territorio Regione Siciliana On. Gianmaria Sparma

Al Presidente Provincia Regionale di Palermo dr Giovanni Avanti

Al Comandante Capitaneria di Porto Palermo Dr Francesco Carpinteri

Ministero Ambiente Sig Direttore Generale dr Renato Grimaldi

e p.c. Sig assessori – Sig Presidente del consiglio – UTC

OGGETTO: AMP Isola di Ustica ( riferimento nota Minambiente 0013246 del 28.04.11 GAB 2011)

In riferimento alla nota in oggetto, si evidenzia che nella riunione svoltasi il il 23 marzo presso il Ministero dell’ Ambiente tutti gli intervenuti sono stati concordi nel ritenere che si dovessero completare i passaggi, immotivatamente sospesi, per il definitivo affidamento all’Amministrazione Comunale della gestione dell’A.M.P. Isola di Ustica. In particolare il Presidente della Provincia di Palermo, Dr Giovanni Avanti, nel suo intervento che ha ricevuto il nostro elogio, nel condividere tale ipotesi, ha dichiarato la propria disponibilità a confortare il Comune in questa scelta ed ad accogliere l’ipotesi consortile solo dopo esplicita richiesta della scrivente amministrazione. Il delegato dell’ Assessore regionale al Territorio ha inoltre informato i presenti che è di prossima approvazione la norma che prevede il ruolo dei Comuni nella gestione delle Riserve Terrestri della Regione Sicilia.

Ciò premesso, confermo la mia impossibilità a partecipare all’incontro di Roma del 25 maggio (essendo relatore ad Udine al Congresso Nazionale di Otorinolaringoiatria) al quale comunque saranno presenti nostri rappresentanti e tra questi si propone il direttore delegato, prof Marco Arculeo.

Essendo stato cassato il nostro precedente piano di gestione esclusivamente a causa della minore disponibilità economica ministeriale, ci impegniamo, come da richiesta in oggetto, entro il 17 maggio ad inviarne uno che ottemperi alle indicazioni. In quest’ottica si evidenzia però che la missiva ministeriale non specifica la disponibilità di risorse economiche e si resta in attesa di una loro indicazione in merito.

Relativamente al personale, si è più volte dichiarato che questa amministrazione dispone già delle Unità di personale assunte da questo Comune e pertanto si è già in linea con i disposti di legge. Né si comprende quale possa essere l’utilità di individuare altro personale, magari non residente sull’isola ( come quello attualmente in servizio per la Riserva Terrestre), con illogico esborso economico per la P.A.. Ad ulteriore conforto il Consiglio Comunale di Ustica, su proposta dello scrivente, ha approvato, all’unanimità dei voti, la convenzione con l’Università degli Studi di Palermo per attività di tirocinio ed orientamento ( delibera n. 18 del 29.03.11)

In ogni caso appare utile che ogni scelta sulla gestione dell’A.M.P. , sulla quale il Ministero ha competenza esclusiva, venisse intrapresa non a seguito di un semplice studio degli atti amministrativi ma anche chiedendo l’opinione dei cittadini residenti che “ pagano sulla propria pelle” gli effetti delle diverse gestioni sia della Riserva Terrestre che di quella Marina..

Il territorio lo si ama, lo si conosce e soprattutto lo si difende vivendolo, conoscendolo e non certo trattandolo come una qualsiasi pratica burocratica.

 

IL SINDACO

dr Aldo Messina

 

Piano Cardoni – Come eravamo…


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Semina come passatempo


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Come eravamo


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COMMENTO:

Dalla California Agostino Caserta

oggi e’ weekend ho piu’ tempo mi sento scatenato e voglio ” smorfiare” anche questa foto. Il bambino sono io, mio padre e’ quello con le mani in tasca e lavorava al vecchio municipio ( quando non era impegnato a fare qualche briscola al bar ), l’altra persona e’ Germano Tranchina, compare di mio padre, accanito cacciatore e possidente. La foto e’ del 1950. La piazza comunque appariva molto piu’ grande e per salire in Chiesa si dovevano fare sei scalini in meno…..

Nuccio


Ustica … come eravamo


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COMMENTO:

Dalla California Agostino Caserta

Bella foto. Non esisteva il ” Faraglione” ma esisteva la bella spiaggetta ” Sutta a za’ Luca”.

Nuccio

 

 

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