Ustica sape

Un 6 Agosto 1945 da ricordare.


 

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Erano le 8,15 di quel mattino; una superfortezza volante statunitense, il quadrimotore B-29 “Enola Gay”, sganciava su Hiroshima la prima bomba atomica con effetti che risultarono decisivi per le sorti belliche del Giappone quanto devastanti per quella città ed i suoi abitanti con distruzioni e perdite di vite umane in proporzioni apocalittiche, vittime all’istante e dopo più tempo delle radiazioni nocive che la micidiale arma aveva sprigionato nell’assordante esplosione. “Little boy”, questo il nome quasi accattivante che fu dato a quell’ordigno tremendamente distruttivo frutto di esperimenti iniziati e conclusi qualche anno prima nel deserto del New Mexico in gran segreto;Un 6 Agosto 1945 da ricordare. un “bimbo”, lungo tre metri dal peso di cinque tonnellate; un “bimbo” che provocò un’ecatombe; un “bimbo” che non ne fece nascere e crescere tanti altri; un “bimbo” che meglio sarebbe stato se non fosse mai venuto al mondo. Sono trascorsi 70 anni da quando quella colonna di fumo alzatasi lentamente a forma di fungo ha rappresentato e sempre rappresenterà il “logo” di un annientamento di esseri umani e luoghi da non dimenticare.

Per ricordare, il Centro Studi, nella presunzione se non nella certezza di rappresentare il sentimento della intera comunità usticese e dei turisti italiani e stranieri che occasionalmente in questo giorno si trovano in vacanza graditi ospiti della nostra Isola, espone idealmente in piazza l’enorme striscione “USTICA RICORDA HIROSHIMA”; organizza, sempre idealmente, che insieme, mano nella mano, nel segno della pace e del ripudio di tutte le guerre, formino una catena umana intorno all’isola; che alla Rocca della Falconiera un nugolo di bambini al tramonto sulle note del “silenzio” accennata da una tromba liberino tantissimi palloncini colorati con la scritta “PACE” con la speranza, questa in tutti reale, che allontanandosi nel cielo possano raggiungere in ogni parte della terra i luoghi giusti e poi finire nel cuore degli uomini giusti.

a cura di Mario Oddo

Una foto per ricordare un Amico


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Piazza con alcuni locali da ricordare


[ id=20475 w=320 h=240 float=left] Piazza – sulla destra si nota il Salone di Alfredo Favaloro (barbiere), la casa di Amoroso, il tabacchino di Munzio Maggiore e in fondo la bottega di Adolfo Patricolo dove spesso si usava il “baratto”: si portavano uova, capperi, legumi, verdura ecc in cambio di olio, pasta, mortadella ecc.

Los Angeles – Foto da ricordare


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COMMENTO

Da Milano Costantino Tranchina 

ciao Sal, chi lo doveva dire che alla tua veneranda età .. scusami giovane età dovevi provare certe emozioni complimenti.

Un grosso abbraccio Costantino

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Da San Diego CA Marlene Robershaw Manfrè

well, here is Salvatore Compagno from Ustica with the “Hot” Marilyn Monroe in Hollywood !!!!

Tom Robershaw Manfre

 

Domenica da ricordare


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Alcuni importanti interventi da ricordare…


angelo-longo (3)Giorni or sono, ho incontrato Attilio Licciardi in PIAZZA A USTICA e, dopo molti anni, forse tre lustri, ci siamo scambiati qualche pensiero.–ENTRAMBI SEGNATI DA TERRIBILI ESPERIENZE, che inevitabilmente fanno riflettere… Attilio sorridendo mi ha rimproverato un eccesso di punzecchiature, su USTICA SAPE, io ho risposto ricordandogli che lui mi aveva rivolto la peggiore accusa, per altro su un sito inaccessibile: “Avere firmato una petizione popolare, ultimo baluardo della democrazia, perché spinto da “odio politico”. Va aggiunto inoltre che detta petizione, con la quale si chiedeva di lasciare il VECCHIO COMUNE LIBERO DA ASSERVIMENTI alla Riserva marina per essere utilizzato per importanti avvenimenti culturali e istituzionale, aveva visto come proponente e primo firmatario della citata PETIZIONE NICOLA LONGO mentore di ATTILIO E FONDATORE DEL P.C.I A USTICA.

Penso che oggi abbiamo dei buoni motivi per cambiare ROTTA, ( “Omaggio agli amici Comandanti Giuseppe Bertolini e Calogero Pitruzzella) e , PRUA AL MARE, AVANTI TUTTA. Riconquistiamo quell’Unita’ lo stimolo per cercare di salvare il salvabile, recuperare quanto possibile.

Viviamo in pieno autunno etico, finanziario, la politica (in minuscolo) non offre piu’ alcuna credibilita’, i cittadini alle prese con gravi problemi di sopravvivenza non sono piu’ disposta a credere ad alcun, tanto meno ai politicanti di basso lignaggio.

Abbiamo in passato creduto nei Partiti, a USTICA c’erano la DC, IL PSI, IL PCI, ILPSDI, E ANCHE UNO SPARUTO gruppo di Liberali. I Partiti aggregavano, creavano l’orgoglio del gruppo. Oso ricordare, al di la’ delle mie capacita’, il poliambulatorio, ultimo finanziamento novembre 1990, Sindaco TAORMINA, (UN MILIARDO CINQUECENTO MILIONI). La storica conquista del LICEO SCIETIFICO, NEL 1995 GABRIELLA BERTACCI ha conseguito tra le prime la maturita’ scientifica. Forse qualcuno che aveva visto male il liceo non aveva tutti i torti perche’ il rischio che dalla CULTURA NASCESSE QUALCHE SPIRITO LIBERO, come in effetti e’ successo, aveva ragione. Non si puo’ non ricordare il buon FILIPPO FIORINO CHE CON mano tremante firmo un decreto di un miliardo di lire per una comunita’ di mille abitanti di nessun spessore elettorale ma di GRANDE RILIEVO UMANO E SOCCIALE. Non dimenticherò mai l’assessore GIULIANO CHE CONVOGLIO’ UN FINANZIAMENTO DI 500 MILIONI forse destinato ad essere sprecato con inutili opere a mare, usati invece per il completamento della circonvallazione.( (ZONA SIDOTI-PASSO DELLA MADONNA). Ricordo quando in visita a Ustica alla sezione del PSI, ENTRANDO NELLA VECCHIA casa FAVALORO, VEDENDOCI accampati tra reti e vecchi materassi preso da intensa emozione si lascio’ scappare qualche lacrima e noi, PINO PECORA ( U GNUPPIDDU) NON FACEMMO MANCARE IL NOSTRO CONTRIBUTO DI LACRIMUCCE MAL NASCOSTE. Ma erano i tempi di SANDRO PERTINI, ERANO I TEMPI DEL SOCIALISMO REALE……Tempi ormai lontanissimi e sempre più lontani……

Angelo Longo

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COMMENTO

Da Ustica Calogero Pitruzzella

Una cosa è certa, la storia non può essere cancellata. succeda quello che succeda. Per quello che abbiamo fatto, nessuno può proibirci di vivere dei nostri ricordi. Importante non è quello che uno di noi fa, ma quello che lascia.

Foto da ricordare


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COMMENTO

Da Palermo Giacomo Giardino

grande mio nonno andrea,infanzia passata nello splendido spalmatore,lui anche se cieco sapeva tenere sotto controllo tutti.grazie per il ricordo dedicato a u zzu tria un saluto.

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Da Ustica Andrea Di Lorenzo

Carissimo Angelo sono Andrea Di Lorenzo figlio di Peppe Di Lorenzo,ti ringrazio per i complimenti a mio nonno.Tu sai che io ti penso sempre perché sei un carissimo amico.Mio nonno ha significato molto per me.

Mi auguro di rivederti presto,io sono nella casa sopra Cala Sidoti.Vienimi a trovare,saluti e grandi abbracci.

-Andrea

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Da Cerignola Gianfranco Dinoia

Caro Angelo, sin da quando aveva 2 anni, mia figlia Giannetta ha sempre chiamato la spiaggetta con gli scogli lisci (scivolosissimi) “dallo zio Andrea” 🙂

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Da Palermo Angelo Longo

questa splendida foto ritrae un personaggio molto importante di USTICA. ” U ZZU NTRIA ” (lo zio ANDREA) DOMINUS incontrastato dello Spalmatore,11 figli,4 maschi sette femmine,proprietario della casetta sita in uno dei posti piu’ belli di USTICA. I giovanI e i tanti ospiti amici di Ustica sappiano che quando vanno a prendere il sole agli” SCOGLI LISCI” in realta’ vanno ” sutta u zzu ntria” All”amico Toto’ il piu’ giovane della nidiata qualcuno dia i miei cari saluti

 

Per chi ha poca memoria e per aiutare a ricordare…


[ id=15848 w=320 h=240 float=left] IL 3 GENNAIO 2001 molti cittadini Usticesi, e non, abbiamo firmato l’allegata petizione.

Da una attenta lettura della stessa si puo’ evincere con chiarezza la nobilta’ di intenti della stessa,

fuori da ogni spirito di polemica, ma in termini propositivi, di salvaguardia del bene piu’ caro della nostra Comunita’, legato ai ricordi e alla nostra storia.

La petizione formulata e ispirata, come si deduce dalla stessa, dal dott. NICOLA LONGO, gia’ sindaco di Ustica, fu sottoscritta dallo stesso e da moltissimi cittadini. grazie anche all’impegno profuso dal cittadino Felice Badagliacco che si impegno’ al massimo nella raccolta delle firme. Mi concessi l’onore di sottoscriverla ravvisandone la lungimiranza dell’iniziativa. Oggi il vecchio MUNICIPIO , essendo stato restaurato con finanziamento di circa 500 milioni dal MINISTERO dell’AMBIENTE, dovrà ritornare nella disponibilità della Riserva Marina, dopo una  gestione commissariale durata un decennio. Ritornerà??? Nessuno ci crede…

Devo aggiungere che ai tempi io stesso scrissi una lettera al Presidente del Centro Studi chiedendo che , dall’alto del prestigio del Centro, intervenissero per dissuadere l’Amministrazione Comunale dalla decisione assunta. Gradirei molto che il dottor Franco Foresta volesse renderla pubblica, se ne detiene ancora copia. Per la cronaca non mi fu data alcuna risposta.

Comunque e’ d’obbligo che il Centro Studi debba avere una sede adeguata al di là delle isterie di qualcuno. Il locale storico che meglio si  addice  allo scopo, visto l’ampio salone espositivo, sarebbe il  Camerone SETTEBELLO. Auspico che non sia vera la notizia che il suddetto locale sia “pericolante” dopo una costosa e recentissima ristrutturazione.

grazie per l’ospitalità.

Angelo Longo

 

 

“2 Novembre giorno da “ricordare”


[ id=5037 w=320 h=240 float=left]Si avvicina il 2 Novembre, giorno dedicato ai Morti, un giorno da ricordare

Nelle tradizioni popolari della”  festa dei morti ” un motivo è di sicuro ricorrente  : la credenza che in questo giorno i cari scomparsi tornino a farci visita sulla terra. Per questa ragione, i riti di commemorazione hanno assunto in tutta Italia , e in ogni parte del mondo anche se in date diverse dalla nostra , significati e finalità simili: accogliere, confortare, placare le anime degli avi defunti. Se è vero che oggi il culto popolare commemora i defunti attraverso il suffragio e la preghiera, è vero anche che molte delle antiche usanze vivono ancora .

I miei ricordi mi portano  a classificare il 2 Novembre come un giorno speciale, un giorno da non dimenticare.

L‘odore che sprigionava dalle mele   passando davanti le botteghe Palmisano ,Famularo e Patricola  era cosi straordinario  che si poteva percepire  a distanza  e, mettendo   in moto  il nostro orologio biologico   , ci ricordava  che  era odore di Ricorrenza e di Festa  . Per noi ragazzini ” la festa dei morti ” per tutta la settimana era una festa prima della Festa ,si faceva il giro dei negozi che erano addobbati  con i tradizionali e splendidi   ,  ” Pupi i zuccuru ” raffiguranti :  Regnanti  , Cavalli  , Donne , Galli , Coppie di sposi , Regine , Artigiani , Santi,  Asinelli , Bambole, Condottieri a Cavallo ,   ecc..ecc.. , e   frutta assortita di martorana incantevole  da ammirare  , frutta fresca  ,mandorle e fichi secchi , giocattoli  , automobili ,camioncini , furgoncini ,  ecc…. le bambine sognavano le bambole o una coppia di sposi in formato ” pupi di zucchero ” e i ragazzini camioncini e pistole vere che si potevano usare per giocare “alla guerra”  o ” a sparare ” .

[ id=5036 w=320 h=240 float=right]Alcuni ragazzi più grandi,  una volta ,  ci dissero che erano i genitori a portarci i regali e non i morti ma non ci volemmo credere. Finché si può, credere alla favola e’ più bello . E…. i regali e doni dei morti non erano automatici ….I morti portavano   doni e regali solamente  ai bambini che avevano  pregato e che si erano comportati bene durante l’anno mentre per tutti gli altri nelle ” guantiere ” ci poteva  essere qualche sorpresa negativa come solo frutta e castagne o addirittura carbone che e’ simbolo di punizione. il ” giorno dei Morti ” i bambini  si alzavano la mattina presto  e le ” guantiere “,  con i regali , dovevano cercarle e “scovarle” perché erano state nascoste  nei posti più impensati, sotto i letti , dietro o sotto mobili , alcuni nientemeno  nel solaio e bisognava cercare molto attentamente perché un bambino una volta trovò una “guantiera” , addirittura una settimana più tardi nascosta sopra la pedaliera di una macchina  da cucire “Singer” che era ricoperta …..

La mattina del ”  Giorno dei Morti ”  Piazza, Palchetto e strade brulicavano  di bambini che giocavano con i regali ricevuti e la festa continuava quando nella tarda mattinata  tutti andavano al Cimitero per rendere omaggio ai loro cari Defunti .

Quel giorno il Camposanto, anche conservando  il clima di austerità,  era diverso, era certamente pulitissimo, vi erano tanti fiori con fotografie e quadri ornamentali dei cari Defunti e “lumini” dappertutto che lo rendevano quasi festoso…  C’erano anche  bambini che seguivano volentieri i loro genitori e prendevano parte attiva nel ringraziare i loro cari..

[ id=5035 w=320 h=240 float=left]La Festa dei Morti e’ un omaggio ai Defunti ed  aiuta ad  esorcizzare la paura della morte e dell’aldilà’ e….i nostri morti attraverso i vivi non sbagliano mai … difatti  , per   associazione di idee con la Festa dei Morti  e i simboli dei regali negativi , se nell’isola c’e’ qualcuno che si comporta da ” intruso” o un  forestiero che all’inizio si comporta benino e dopo comincia a ” puzzare ” , tutti cominciano a chiedersi menzionando il vecchio adagio usticese  :
” … E ccu nu missuru i morti ?? ! !  ”

Agostino Caserta

Due Grandi uomini da ricordare


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Bella foto con sfondo da ricordare


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Foto da ricordare


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Una foto per ricordare


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I compagni di scuola lanciano dei fiori in mare per ricordare Bartolomeo e Fadi


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Per ricordare Angela Natale


[ id=11452 w=320 h=240 float=left] Cara “Maestra”, sono trascorsi 15 giorni dalla tua scomparsa e solo oggi dopo che ci è pervenuto l’atto di morte dal Comune di Palermo, mi sono reso conto che tutto ciò è tragicamente reale.

Dopo 10 anni di insegnamento, a spiegarmi con la tua grande pazienza e professionalità, il da farsi per mantenere il tuo Ufficio sempre efficiente.

Cara “Maestra”, mi recavo ogni mattino alla “Pirrera” in quanto avevi la gamba ingessata, con tutto ciò, mi davi i “compiti” da fare nell’arco della giornata.

Cara “Maestra”, mi ritengo fortunato di aver lavorato al Tuo fianco per tutti questi anni, aiutare chi i bisognosi facendo le pratiche dei pannoloni, garze, pomate, insulina e per gli ammalati più gravi ti impegnavi a far loro avere la carrozzina, materassi, o altro.

Cara “Maestra”, quante “battaglie” abbiamo sostenuto insieme… stampare tutte le schede elettorali a mano, le liste, come in una fabbrica… tenere tutti i registri dello Stato Civile in perfetto ordine, l’Istat, la Leva, Affari Sociali, atti di vendita, Servisi Cimiteriali ecc..

Cara “Maestra”, grazie di avermi insegnato ad avere pazienza e rispetto del pubblico e di un lavoro che Tu amavi tanto e che a me hai trasmesso.

Cara “Maestra”, non scorderò mai che quando accompagnavi gli anziani in viaggio culturale, mi portavi sempre un souvenir dicendomi anche quest’anno abbiamo fatto un buon lavoro e gli anziani sono rimasti contenti del viaggio. Si, il nostro era/è un lavoro affascinante, impegnativo e il più delle volte con tante soddisfazioni…

Cara “Maestra”, nel tuo Ufficio tutto è rimasto come Tu lo hai lasciato, le molte password e gli username portano sempre la tua data o il tuo nome, ogni atto, ogni registro parla di Te.. io e Conci Ti promettiamo che il tuo Ufficio sarà sempre efficiente e impeccabile come sempre… però credo che Tu ci dovrai ancora dare una mano da lassù…

Grazie Amica mia e collega, per la tua bontà ed il tuo grande cuore, forse chi non è vissuto accanto a Te non lo può capire…….

un abbraccio

Giovanni

 

Per ricordare Marz


[ id=11345 w=320 h=240 float=left]  Claudio La Valle con questa foto scattata al Carpe Diem  vuole ricordare il “nostro” amico Marz.

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Dalla Svizzera Francesco Ferrara

Bravo Claudio, me lo ricordero’ sempre con questo suo sorriso.

Assolo di fisarmonica per ricordare Amici scomparsi

Sento il bisogno di ricordare gli Amici che purtroppo, in questi ultimi anni, sono venuti a mancare e con i quali, per tanti anni, presso i gradini d’ingresso del salone dei Favaloro, abbiamo trascorso belle serate allietando, con i “nostri semplici brani musicali”, le serate di agosto.

Domani sera, alle ore 22,00, presso il monumento dei caduti, mi esibirò con assolo di fisarmonica per rendere desto il loro meritevole ricordo.

I signori da ricordare sono: Armando Caserta ,Alfredo Favaloro e suo figlio Giovanni, Pasquale Tranchina e Gaspare Palermo.

Giovanni Martucci

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COMMENTO:

Dalla California Agostino Caserta

I gradini del Salone Favaloro direbbero anche :” ragazze e ragazzi datevi da fare!! ” e oggi sarebbe relativamente facile visto che, al contrario che nel passato quando i suonatori si potevano contare sulle dita di una mano, ci sono i musicisti del Gruppo Bandistico locale S. Bartolo, che hanno studiato, che potrebbero contribuire con l’innesto di due-tre elementi appassionati e hanno a disposizione l’anfiteatro della “Villa” o Monumento Caduti, molto bello, in una posizione incantevole, ancorato alla Piazza e anche con vista marechiaro di Luna. Bella iniziativa di Giovanni Martucci, grande appassionato di musica “verace” che si spera in un clima di ” Revival” abbia un seguito per riprendere la tradizione.

P.S. Ci auguriamo ne venga a conoscenza Calogero Basile, Capobanda e grande organizzatore.

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Da Palermo Mario Oddo

Giovanni, meriti un doppio applauso; uno te lo farò domani sera quando sarò spiritualmente presente; l’altro ora per la grande sensibilità che stai dimostrando con la bella iniziativa che ti fa onore di dedicare la tua esibizione al ricordo di Persone che in passato hanno saputo regalare a residenti e sopratutto “villeggianti” al suono della collaudata orchestrina locale momenti di semplice, genuino e spontaneo divertimento. Sono certo che se i gradini d’accesso al Salone Favaloro oggi potessero parlare direbbero ai giovani d’oggi: “Ragazzi, cosa vi siete perso … “

Per Ricordare “TOTI” Gargano

Il 2 Maggio scorso l’Amico  TOTI, in punta di piedi e con la discrezione che e’ stata una costante della Sua vita, ci ha lasciato,increduli e addolorati. La vita caotica che un po’ tutti conduciamo, ci ha impedito di poter partecipare alle esequie ” Du Dutturi Gargano”, ad Ustica amico cordiale e affabile verso tutti. Incontrandolo era difficile salutarLo per primi perché riusciva sempre ad anticipare tutti anche per i tradizionali auguri di Natale e Capodanno.

Angelo Longo, che specie negli ultimi anni Gli è stato molto vicino, Salvatore Compagno e tutti gli Amici di sempre, hanno deciso di ricordarLo SABATO 6 AGOSTO ALLE ORE  22,30 AL ” P A L M O ”

Sei invitato a partecipare:

P.S. – Quanti, amici di TOTI , trovandosi lontani da Ustica vorranno “presenziare simbolicamente” potranno inviare un messaggio attraverso “usticasape. Sarà nostra cura farli pervenire alla Cara signora GILDA, che e’ stata informata dell’iniziativa.

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COMMENTO:

Dalla California Agostino Caserta

Mi unisco virtualmente alla riunione di amici al mitico “Palmo” di Angelo e della zia Delfina, che era sempre col sorriso sulle labbra, per ricordare il Super Gentlemen Totino Gargano, che se non erro fu anche Sindaco. Apprezzava le decorazioni rustiche e tutto cio’ che era antico, collezionatore anche di fiammiferi e cerini da tutto il mondo e a noi ragazzini ci chiamava sempre “rampolli”.

 


Nel ricordare Giovanni Favaloro di Angelo Longo


NELLA MIA VITA LA SCELTA DEL “BARBIERE” NON E’ MAI STATA SUBORDINATA ALLA QUALITA’ MA ALLA VELOCITA’,ESSENDO SEMPRE STATO INSOFFERENTE AL “RITO”!. TUTTAVIA NEI LUNGHI ANNI TRASCORSI LONTANO DA USTICA NON HO MAI OMESSO DI TORNARE, IN OCCASIONE DELLE VACANZE SULL’ISOLA, CON I CAPELLI LUNGHI PER GODERE DEI” SERVIGI” DI GIOVANNI E PRIMA ANCORA DEL BUON ALFREDO, IL PAPA’. I MIEI RICORDI VANNO UN PO’ PIU’ INDIETRO DI QUELLI DI MASSIMO CASERTA. BELLA LA SUA LETTERA, CHE STIMOLA RICORDI DI TANTI PICCOLI EPISODI SIMPATICI E GRADEVOLI DI UN MONDO CHE NON C’E’ PIU’ E NEL QUALE IL SENSO DELLA COMUNITA’ VA PERDENDOSI SEMPRE PIU’. ANDARE DA ALFREDO PRIMA, DA GIOVANNI POI ERA UN RITO, CHE MASSIMO HA DESCRITTO INCOMPARABILMENTE E CHE MOLTO RICHIAMAVA I TEMPI DEL CALCIO : 15 MINUTI DI RISCALDAMENTO ( SALUTI, CONVENEVOLI VARI, PREPARAZIONE DEI FERRI… ALLA FINE IL RITO COMINCIAVA TRA INNUMEREVOLI INTERRUZIONI (CAMILLO CHE SFOTTEVA PERCHE’ IL MILAN AVEVA BATTUTO LA IUVE, CHI ENTRAVA PER TENTARE UNA IMPROBABILE PRENOTAZIONE, LA FIGLIA CHE VENIVA A CHIDERE SE LA MAMMA POTEVA “CALARE” LA PASTA ALL’UNA) FINALMENTE DOPO I 90 MINUTI REGOLAMENTARI , PIU’ INTERVALLO E QUALCHE RECUPERO IL RITO SI CONCLUDEVA .

MA LA PIAZZA DI USTICA HA AVUTO DIVERSI ALTRI PERSONAGGI INDIMENTICABILI. OGGI NE VOGLO RICORDARE UNO PARTICOLARMENTE IMPRESSO NELLA MIA MEMORIA: GOFFREDO CASERTA, OMAGGIO A MASSIMO PER IL BEL RICORDO DI GIOVANNI FAVALORO. GRANDE FUMATORE, ERA DIFFICILE VEDERLO SEDUTO FUORI DAL BAR CENTRALE SENZA LA SIGARETTA IN BOCCA. GRANDE “GELATIERE” , I SUOI GELATI ERANO VERAMENTE FAVOLOSI. A QUEI TEMPI IL BAR CENTRALE ERA LA CASA DI NOI GIOVANI .TRASCORREVAMO LA MAGGIOR PARTE DELLA GIORNATA GIOCANDO A CARTE PASSANDOCI DA UNO ALL’ALTRO LA “CONSUMAZIONE” CHE RARAMENTE VENIVA CONSUMATA ESSENDO TUTTI SQUATTRINATI! IL BUON GOFFREDO SORRIDEVA COMPIACENTE E PER NULLA TURBATO DAL FATTO CHE ERAVAMO TUTTI SQUATTRINATI ! A QUEI TEMPI IL BAR CENTRALE ERA ALL’AVANGUARDIA NELL’ISOLA E GESTIVA L’UNICO TELEFONO ESISTENTE . QUANDO ARRIVAVA UNA CHIAMATA DA PALERMO O ALTROVE, GOFFREDO SEDUTO IMPERTUBABILE ASPETTAVA CHE PASSASSE QUALCUNO PER AVVERTIRE L’INTERESSATO DELLA CHIAMATA. ALTRO CHE TELEFONI IN CASA , TELEFONINI O INTERNET! IL PASSAPAROLA ERA IL SISTEMA Più EFFICACE, MA L’ANEDDOTO PIU BELLO CHE RICORDO DEL SIMPATICA GOFFREDO E’ QUESTO: UN GIORNO MENTRE SEDUTO FUORI IN PIAZZA, COME AL SOLITO FUMAVA LA SUA ENNESIMA SIGARETTA, UN PO’ INFASTIDITO MA CON LA SOLITA CORTESIA, AD UN PASSANTE CHE CHIEDEVA UN’ARANCIATA RISPOSE: “PIU’ AVANTI C’E’ UN ALTRO BAR VAI A PRENDERLA LA’….. E TRANQUILLO CONTINUO’ A FUMARE… A QUEL PUNTO, PUNTUALE E SORRIDENTE COME SEMPRE, COMPARVE ALLA PORTA LA ZIA AURELIA CON UNA ARANCIATA IN MANO…
I VOSTRI RICORDI RIMARRANNO SEMPRE VIVI NELLA NOSTRA MEMORIA

AngeloLongo

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COMMENTO:

Dalla California AngeloLongo

Angelo, questo aneddoto mi ricorda una usanza del passato : ” accattari a crirenza “. Hai ragione lo zio Goffredo era un grande gelatiere e con la zia Aurelia avevano anche un cuore grande quanto una casa : i tempi, purtroppo in quegli anni come sappiamo, erano scarsi e chi non aveva da mangiare per sfamarsi andava dallo zio Goffredo al Bar Centrale, fra questi mi ricordo “u Lupu” e Orazio Desantis che era l’equivalente del senzatetto di oggi e per anni era li a mangiare nei tavolini del bar cibo fornito dalla zia Aurelia e Goffredo e qualche volta si vide anche qualche confinato….Altri tempi…In particolar modo lo zio Goffredo era attivo, faceva il sornione ma guardava tutto e non avrebbe fatto mai niente per perdere un cliente a meno che non era necessario : ero presente, non so se ti ricordi, quel passante dell’aranciata comprava a credito e non pagava e la zia Aurelia, che aveva tutte le virtu’ che non tutti possiamo avere, agi’ da donna di quei tempi e da mamma. In seguito lo zio Goffredo mi chiamo’ in disparte, essendo nipote, e mi disse :” questo non e’ pane e pasta, ( non e’ un bene di prima necessita’, e’ un lusso ) la prossima volta e’ meglio che viene con i soldi ” , ” intanto per il momento – megghiu perdiri ca straperdiri – “. Come ben ricorderai, e’ anche vero che se eri un cliente e giocavi a carte Goffredo a volte un po’ rompeva…perche’ da spettatore-proprietario si immedisimava nel gioco, faceva un po’ il “ficcanaso” e rimproverava chi faceva errori ma non dimentichiamo che era un grande artista nella Pasticceria Siciliana e Nazionale.

Nuccio

 

Riunione in casa Marlene Robershaw (Manfrè) – per ricordare …


[ id=6519 w=320 h=240 float=left]  GOD SMILED ON US TODAY !

This is the perfect comment after a day so blessed by God. Who else could have given us perfect weather, abundant attendance, a home filled with loving family, the best italian food this side of Sicily, beautiful pictures of Ustica, and such special guests from Ustica, New Orleans and all points around Southern California !!
Each of the 65-70 people in attendance are to be thanked for coming and bringing their love of family, but of special recognition are: Pietro and Pina Bertucci for coming from Ustica and giving us the pleasure of their company and information, Maria Compagno coming with them from New Orleans to add her perfect Tirramisu and southern hospitality, Chris Caravella and wife Pam also from New Orleans coming to meet everyone and the new “kids on the block”, the Marchese family of 24, related from the Ustica Manfres, Randos and Bertuccis. Then there is my one daughter Valerie, for her excellent and faithful supervision and work in the cucina the entire day, cousin Linda for procuring the projector for Pietro’s pictures off of his laptop computer, and the many new and old Usticesi who brought extra food and drink !!
The new Marchese’s on the Ustica Family Tree ranged from ages 3 yrs. old to Mario Marchese, age 85.
Marlene Marchese Robershaw and husband Ron Robershaw, Hosts of the Southern California Usticesi Reunion, Feb. 12, 2010

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Dalla California Laura Marchese Stephenson

What a wonderful time my sisters and I had at the reunion, hosted by our gracious cousin, Marlene Robershaw and her husband, Ron. Meeting Pietro and Pina Bertucci was such an honor. The weather was perfect, the food superb, and the new friendships so warm and genuine. Pietro brought with him lovely greetings from Ustica and pictures of his beautiful homeland. My daughters and I will surely be going to the island of Ustica one day. Grazie, Marlene, Ron, Pietro & Pina.

Caio, Laura

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Da Cosenza Salvio Foglia

Living memories, old and new, to meet the memory of places and people, imagine the scents and hear them inside …
In the old island flavors and fragrances of the youngest overseas Ustica, a border and redemption, pride of looking under two flags: the tricolor of the origins and “Stars and Stripes, emblem of a future now increasingly, road of no return.
Two nations are meeting to revive a single country; poignant thoughts echo through the happy clink of glasses and the excited chatter of an enthusiasm that is emotion … What’s in those voices?  What they say about those eyes busy to look for others eyes? Why are you smiling at the thought of the sea that imprisons the Black Pearl?
Do not confuse wander through timeless landscapes, roads minute and small houses of a village that was and is your?
The wind bends brittle stems, shake the water, thickens the sea: the same restlessness stirs your mind, feel your traps and pulls you a promise: “Soon I will find you!”

Salvio
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Vivere ricordi, antichi e nuovi, incontrare memoria di luoghi e persone, immaginare profumi e sentirli dentro…
Nei sapori della vecchia isola e nelle fragranze della più “giovane” Ustica d’oltreoceano, terra di frontiera e di riscatto, l’orgoglio di rivedersi sotto due bandiere: il tricolore delle origini e “Stars and Stripes”, emblema di un futuro ormai sempre più presente, strada senza ritorno.
Due nazioni si incontrano per far rivivere un unico paese; pensieri struggenti echeggiano tra il felice tintinnare di bicchieri e il vociare concitato di un entusiasmo che è anche commozione…
Cosa c’è in quelle voci? Cosa dicono quegli occhi indaffarati a cercare altri occhi? Perchè sorridi al pensiero del mare che imprigiona quella perla nera?
Non ti confonde passeggiare tra panorami senza tempo, le strade minute e le piccole case di un borgo che era ed è tuo?
Il vento piega fragili steli, agita le acque, ingrossa il mare: lo stesso turbine agita la tua mente, imprigiona il tuo sentire e ti strappa una promessa: “Presto verrò a trovarti!”

Salvio

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Da Orange County California Tom Robershaw

The reunion this weekend in San Diego, California was very special. The warm hearts of the Usticese people were reflected in all of the day’s activities. Pietro and Pina Bertucci traveled all the way to California from Ustica. Other guests, such as Maria Compagno and Chris Caravella, traveled across several states to attend. The mayor and the Centro Studi Ustica sent their kind greetings. Last but not least, the food and new friends made it a day to remember.
I appreciated the opportunity to learn more about Ustica and meet distant cousins. More importantly, I appreciated all of the effort that went into organizing the reunion. Thank you to everyone who helped make the reunion possible.

Tom

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Da Orange County Roderick Verbeck (Prima)

Very good photos! We had a wonderful time. Thank you for inviting us to the Ustica celebration.
Best Regards Always,
Roderick Verbeck – Margaret Prima

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Dalla California Michelle e Agostino Caserta

Marlene, we like to thank you, your husband Ron, your daughters, son Toni so eager to learn anything about Ustica, and the rest of your good looking Marchese Family for the beautiful party. My wife Michelle has special words for your twins grandchildren : ” They are beautiful golden Angels with blue eyes “.

Michelle, Agostino

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Dalla California, per il Western Usticesi Fred Lauricella

Che belle parole del Dott. Messina e Vito Ailara. Grazie per i vostri pensieri gentili. Ustica è sempre nei nostri cuori.

Fred Lauricella

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Per la traduzione  basta cliccare l’appropriata bandiera  che si trova in alto a destra …

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