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  Gratuità biglietti dipendenti pubblici che lavorano sulle Isole Minori – Una domanda ed una osservazione


La Regione Sicilia ha stanziato un fondo di 800.000 (ottocentomila) euro per la gratuità dei biglietti dalla Sicilia verso le isole minori e viceversa per i dipendenti pubblici che prestano servizio nelle isole.

Ustica, Troppo, agevolati, dipendenti, pubblici

Domando se è giusto agevolare i lavoratori del pubblico esercizio sulle Isole con la gratuità del costo del biglietto?

Personalmente non lo condivido, piuttosto equiparerei i dipendenti pubblici ai residenti isolani, così come dovrebbe avvenire per i nativi delle isole e non residenti.

Del resto il loro servizio sulle Isole è sempre temporaneo perché soggetti a continui trasferimenti mentre i nostri paesani, nativi di Ustica per formarsi una famiglia hanno dovuto abbandonare la loro Isola per cercare lavoro altrove senza potersi godere le loro proprietà per le quali continuano regolarmente a pagare le varie tasse, compresa quella dell’ingresso all’Isola.

Costoro quindi, pur non essendo residenti, avrebbero il diritto di  essere equiparati ai paesani residenti.

Osservazione:

Ai dipendenti pubblici che svolgono servizio di insegnanti, medici, Forze dell’Odine ecc, che risiedono a Palermo e che saltuariamente devono recarsi per servizio nei vari paesi al centro della Sicilia forse viene data loro la gratuità del costo del trasporto sia con mezzi Pubblici che con mezzi privati?

Giovanni Martucci

Trasporti troppo agevolati per alcune categorie… dimenticati ancora i nativi delle isole non residenti.


da  www.usticasape.it  – la Redazione

Può apparire stucchevole, se non inutile, tornare sul recente rincaro dei costi del trasporto marittimo tra le isole minori e la terraferma e, nella fattispecie, sulla concessione delle agevolazioni consentite ai dipendenti pubblici o categorie assimilate ed ai cittadini residenti sull’isola e sulle altre isole cosiddette “minori”.

“Sembrerebbe” se non ci fossero motivi interessanti per riprenderlo e per sottoporlo all’attenzione del lettore e di qualche autorità preposta alla regolare applicazione del corretto uso delle norme ma anche del buon senso e del buon vivere sociale.

Come tutti sanno e certamente condividono, un dipendente pubblico, nell’esercizio delle proprie funzioni, qualora debba svolgere una attività istituzionale fuori dalla propria zona di servizio e debba, quindi, viaggiare lo fa non a sue spese ma a spese dell’Ente o Amministrazione da cui dipende che si fa carico delle spese di viaggio. Nulla da eccepire, quindi, se ciò si verifica anche ad Ustica e, presupponiamo, nelle altre isole”.

Il problema amministrativo si pone, però, allorquando questo integrale sostegno alle spese di viaggio venga riconosciuto a quel dipendente pubblico anche per spostamenti non per un ordine di servizio che gli sia stato dato ma per una necessità personale non riconducibile alla funzione espletata. In questo caso sarebbe stata comprensibile concedere l’agevolazione come per i residenti.

Ciò avviene, a quanto risulterebbe, per i dipendenti pubblici che operano sui territori insulari minori nel confronto dei quali ogni viaggio nei due sensi, a prescindere dallo scopo per cui si attua, verrebbe supportato dalle casse regionali e, comunque con onere a carico dei contribuenti.

Sarebbe indubbiamente un caso di irregolarità amministrativa che, a ben guardare, potrebbe anche essere diversamente definito ma per il quale potrebbe anche ipotizzarsi essere soltanto la conseguenza di una lettura superficiale o di una interpretazione troppo estensiva della norma sulle agevolazioni recentemente concesse in sede di accordo tra la Regione, i Sindaci delle isole minori e le società armatrici.

In ogni caso, a lume del buon senso comune, sarebbe da considerare un abuso e, come tale, da eliminare senza por tempo in mezzo senza con ciò mettere in discussione la liceità delle gratuità quando dovute.

Chiediamo, pertanto, alla Regione di valutare l’importanza di quanto si sta segnalando ponendo fine ad una situazione di abusivismo palesemente inaccettabile che nuoce alle finanze regionali, alimenta la pericolosa convinzione che si possa impunemente godere di benefici non dovuti e che, purtroppo, acuisce nei cittadini residenti la sgradevole sensazione di essere discriminati nel loro status di cittadini con pari diritti.

Aldilà degli abusi segnalati, è evidente lo spirito che ha sotteso gli accordi di cui sopra. Si è voluto dare un riconoscimento al disagio economico sopportato dai dipendenti pubblici, costretti all’utilizzo di mezzi di trasporto per esercitare la propria funzione. Il che, nei fatti, corrisponde ad una agevolazione di cui, tuttavia, non gode la citata categoria allorquando operi non in un’isola ma sulla terraferma dove pure può essere sottoposta ad oneri economici, non compensati da alcun rimborso pubblico, per raggiungere la propria sede di lavoro distante dal proprio domicilio.

La Regione Siciliana nei fatti ha, quindi, riconosciuto a quei dipendenti pubblici un privilegio economico con lo stanziamento di un fondo di 1.400.000 euro a loro esclusivo vantaggio, 800.000 dei quali finalizzati alla gratuità dei collegamenti con la terraferma, assimilabile ad un atto di mera liberalità riconducibile ad un concetto di insularità che, guarda caso, permea la vita di tutti gli abitanti delle isole minori e che ha, però, determinato una sperequazione e, quindi, una assurda contrapposizione tra i residenti delle isole minori ed i dipendenti pubblici e assimilati che ivi operano.

Perché, allora, per equità non aspettarsi che la Regione Siciliana manifesti altrettanta liberalità anche nei confronti delle popolazioni residenti che quella insularità soffrono quotidianamente e che su di esse riverbera tutta la sua negatività con riflessi molto importanti sulla loro vita quali, ad esempio, la fruizione di strutture sanitarie locali quantitativamente e qualitativamente limitate da integrare con un viaggio per mare o l’istruzione dei giovani da completare sulla terraferma.

E’ ovvio che non si possa pretendere una estensione delle gratuità nei trasporti marittimi per e dalla terraferma alle popolazioni isolane “erga omnes” senza la previsione e l’adozione di un corretto sistema selettivo tale da sottrarsi ad ogni forma di abuso; sarebbe velleitario ed insostenibile e in tal senso potrebbero essere adottati misure contenitive quali, ad esempio, condizionare la concessione di gratuità determinati parametri fiscali o all’età anagrafica dei richiedenti; potrebbe essere, altresì; riconoscibile come provvedimento socialmente e moralmente gratificante stanziare un fondo pubblico regionale destinato esclusivamente al sostegno degli studi di giovani isolani particolarmente meritevoli.

Attuare concretamente la norma costituzionale recentemente entrata nel nostro ordinamento per contrastare lo stato di insularità con provvedimenti necessari al suo superamento o, comunque, alla sua attenuazione è atto dovuto da parte della Regione siciliana che ha iniziato a farlo con le agevolazioni sui trasporti per i dipendenti pubblici e assimilati. Ma dobbiamo chiedere ed aspettarci altro con fiducia nelle Istituzioni e credere nel principio di equità che sta alla base di ogni sana amministrazione.

E’ per questo che abbiamo voluto semplicemente richiamare degli esempi di applicazione equa del contrasto alla condizione di insularità. Una necessità che non può limitarsi allo stato di enunciazioni di principio ma  che deve avere una attuazione pratica con effetti concreti sulle popolazioni; ci auguriamo di trovare in chi ha la possibilità di farlo una sponda capace di trasformare questa istanza in azioni efficaci di politica sociale.

 

 

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


Insopportabile. aforisma

Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara.

(If you think you are too small to make a difference, try sleeping with a mosquito)

– Dalai Lama

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Quella continua sensazione di sentirsi di troppo. Sentirsi sbagliati. Sentirsi fuori tempo e fuori moda.
(Fabrizio Caramagna)

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Dimentichiamo troppo in fretta le cose che pensavamo di non poter mai dimenticare.
(Joan Didion)

Aforismi, Citazioni, Proverbi…del giorno


???????

È destino dell’uomo troppo buono venire sfruttato dagli altri; come è destino di un buon cavallo l’essere domato per primo.
(Proverbio cinese)

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Aforista 1La sorte di chi si è ribellato troppo
è di non aver più energie se non per la delusione.

Emil Cioran,

Oggi si festeggia San Ignazio di Loyola
Auguri a tutti coloro che festeggiano il
loro compleanno sotto questo nome

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Aforista 1La sorte di chi si è ribellato troppo
è di non aver più energie se non per la delusione.

Emil Cioran,

Oggi si festeggia San Ignazio di Loyola
Auguri a tutti coloro che festeggiano il
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Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Aforista 1La sorte di chi si è ribellato troppo
è di non aver più energie se non per la delusione.

Emil Cioran,

Oggi si festeggia San Ignazio di Loyola
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Aforista 1La sorte di chi si è ribellato troppo
è di non aver più energie se non per la delusione.

Emil Cioran,

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COMMENTO

Da Palermo Francesco Menallo 

Non ci si ribella mai abbastanza, figuriamoci troppo…….

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


 

Aforista 1Non c’è strada troppo lunga per chi cammina lentamente e senza fretta;
non ci sono mete troppo lontane per chi si prepara ad esse con la pazienza.

Jean de La Bruyère

 

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