Ustica sape

Ustica, concerto per organo di Cinzia Guarino


Giovedì 5 agosto, nella bella cornice della chiesa parrocchiale San Ferdinando Re di Ustica, si è tenuto il concerto per organo di Cinzia Guarino, nel 190° della nascita di D. Giuseppe Tranchina.
L’iniziativa è stata organizzata   in collaborazione con il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, con la parrocchia di Ustica, con l’Associazione Musicale e Otoacustica 2021.

I brani eseguiti sono stati molto apprezzati e sonoramente applauditi: “Lo Ballo dell’Intorcia” di A. Valente, “Palermitana” di Anonimo Capona, “Canario” di Gaspar Sanz”, “Follia” di G. Pasquini, “Toccata Nona” di A. Scarlatti, “Fandango di Santiago de Murcia, “Sonata K 32 Aria, SonataSonata K 517, Sonata K 141” di D. Scarlatti, “Toccata il la maggiore” di D. Paradisi e la “Tarantella Cimbalu d’amuri” Gli ultimi brani sono stati accompagnati dalla chitarra barocca del maestro Paolo Rigano.

Presenti all’evento il gruppo di OtoAcUstica 2021, che raggruppa 31 specialisti otorino da tutta Italia, nonché il prof.  Rosario Schicchi, ordinario di Botanica all’Università e Direttore Orto Botanico Palermo.

Alla fine del concerto Cinzia Guarino, visibilmente emozionata, ha ricevuto i complimenti dei presenti e degli organizzatori che hanno potuto verificare di persona il grande talento che l’organista e pianista rappresenta.

 

 

 

 

Ustica, Ave Maria F. Schubert – sussurrata dal “Mezzosoprano” Carmela e all’organo Marlene .


Ustica, organo, mezzosoprano

Liquidazione gettone presenza e spese viaggio componenti Organo Indipendente di Valutazione – Anno 2018.

Liquidazione gettone presenza e rimborso spese componenti Organo Indipendente di Valutazione.

Marilene Robershaw Manfrè inaugura l’organo restaurato della chiesa di Ustica (26-05-2012

Ci mancherà la sua professionalità, la sua moralità, la sua simpatia. Con grande stima ed affetto. ar

COMMENTO

Dalla California, Marlene, Robershaw Manfrè

Thank you Pietro for recording with your camera one of the most inportant moments of my life. PLaying the organ at the San Ferdinando Re Church in Ustica. I will never forget it.

Marlene Robershaw, Manfre

Grazie Pietro per aver filmato con la tua fotocamera uno dei momenti più grandi della mia vit. L’onore di suonare il vecchio organo della Chiesa di San Ferdinando Re in Ustica. Non lo dimenticherò mai.

Marlene Robershaw, Manfre

 

Organo


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Chiesa Ustica: inaugurazione Organo


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Chiesa Ustica: Inaugurazione Organo


[ id=13117 w=320 h=240 float=left] Sabato 23 Giugno 2012 alle ore 21,00 presso la Chiesa San Ferdinando Re di Ustica si terrà uno straordinario concerto, in occasione dell’inaugurazione dell’Organo

PROGRAMMA

J. Seeger : “Toccata in Re minore

J. Pachelbel: “Fantasia in Sol minore”

J. Ph. Rameau: “Musette en rondeau”

C. Franck: “Panis Angelicus”

W. A. Mozart: “Ave Verum Corpus”

M. A. Rossi: “Due Correnti”

L. N. Clerambault: “Plein Jeu”

S. Vivona: “Salve regina”

B. Marcello: “adagio”

J. S. Back: “Denn du wist meine Seele” – “Bistdu bei mir”

G.F. Handel: “Oh,mio Signore”

F. Schubert: “Ave Maria

Organista: Salvatore Vivona

Soprano: Santina Nicolosi

 

Restauro, Storia e collocazione Organo


[ id=12157 w=320 h=240 float=left] Amici,

solo ora capisco, dalle vostre risposte, che c’è un errore di fondo.

“Chi mi ha interpellato?” : il web come sappiamo è una risorsa ad uso di tutti ed è naturale che ci si trovi a leggere, on line, le cose che più ci interessano.

“Chi ha tirato in ballo la Soprintendenza?” : ecco l’errore di fondo.

Nel rispondere con assoluta disponibilità alle vostre legittime contestazioni, colgo l’occasione per ricordare che il Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. 42/2004) stabilisce che è sottoposto a tutela, da parte del Ministero ai Beni Culturali, qualsiasi bene mobile la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni. Pertanto l’organo della Chiesa Madre di Ustica è a tutti gli effetti un bene culturale e quindi è tutelato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo.

La legge prescrive inoltre che qualunque intervento, sia esso di sola manutenzione, spostamento e naturalmente di restauro, deve essere sottoposto ad autorizzazione da parte della Soprintendenza competente per territorio.

Ma veniamo alla vicenda dell’organo.

Già prima che il restauro venisse finanziato con contributo erogato nel 2007 dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali (L.R. n. 44/85), la Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo aveva intrapreso ogni iniziativa per conoscere a fondo la storia e i problemi dello strumento in questione.

Da questi studi ed indagini si è appreso, e sicuramente questo voi lo saprete già, che lo strumento venne costruito nel 1867 per un costo di £ 1.402,50. In particolare £ 1.000 furono inviate al Parroco dagli usticesi di New Orleans, £ 127,50 anticipate dalla cassa di S. Bartolomeo Protettore, e la restante parte fu pagata dal Parroco.

Dalla sua costruzione, e fino agli anni ‘60, lo strumento era stato posto su un soppalco, a sinistra dell’altare, per non impedire l’accesso ad un vano attraverso una piccola porta tutt’ora esistente.

Intorno al 1960, per eliminare il soppalco che ostruiva parte dell’altare, lo strumento venne posizionato sul piano del presbiterio, a ridosso di una parete a sinistra di chi guarda l’altare. Purtroppo, per fare ciò venne asportata la parte posteriore della cassa e vennero eliminati i mantici. Furono asportate anche le portelle e venne pesantemente modificato il quadro fonico originale.

Una volta collocato nel presbiterio, lo strumento venne accantonato a causa di una cattiva resa acustica.

La cassa, che in origine era a decorata a tempera verde, venne verniciata, in occasione di quella manomissione, con uno smalto sintetico ad imitazione delle venature del legno. Il verde originale è poi emerso durante il restauro grazie a dei saggi di pulitura effettuati sotto la sorveglianza della Soprintendenza. Di questi saggi sono naturalmente disponibili diverse fotografie.

Con il recente restauro filologico, autorizzato dalla Soprintendenza con nota n. 8562 del 14/12/1998, si è consentito il corretto riposizionamento dei mantici all’interno della cassa ed il ripristino della configurazione fonico-meccanica originaria.

Purtroppo le aumentate dimensioni della parte inferiore della cassa non ne consentono più una ricollocazione a sinistra dell’altare e di questo, naturalmente, era stata tempestivamente informata la Curia di Palermo.

La decisione poi di collocare lo strumento nel piano dell’aula, nel secondo intercolumnio entrando a destra, è stata presa nel rispetto degli spazi antistanti le molte nicchie che ospitano sculture di indubbio interesse artistico e devozionale. Esistono tuttavia moltissimi casi storici in cui l’organo è posto sotto un intercolumnio al centro della navata e quindi lontano dall’altare.

Si è coscienti del possibile disagio dei fedeli e dell’organista ma la Parrocchia, predisponendo un opportuno sistema di cordoni, riuscirà con successo a separare le panche, occupate dai fedeli, dall’area necessaria all’organista.

Spero di aver chiarito ogni dubbio ma resto a disposizione per qualunque altra informazione dovesse necessitare.

Cordiali saluti.
Sergio Ingoglia

U.O. XII
Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali Palermo

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COMMENTO:

Da Palermo Sergio Ingoglia

Egr. sig. Padovani,

speravo di esser stato esauriente e di averle tolto ogni perplessità ma vedo che non è stato così… Mi dispiace.

In conclusione, era già fissato da tempo un sopralluogo della Soprintendenza presso la Chiesa Madre in occasione del rimontaggio dell’organo. Di ogni problema riguardante lo strumento ne parlerò quindi molto presto e personalmente con il Legale Rappresentante della Chiesa: il Parroco.

Saluti

Sergio Ingoglia

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Da Ustica Vincenzo Padovani

Egr. sig. Ingoglia,

ha ragione nel dire che c’è stato un errore, infatti nella frase “chi ha interpellato lei e la soprintendenza” non intendevo dire che non potevate intervenire nella discussione o non ne avevate diritto, ma intendevo dire che non vi era stata rivolta nessuna responsabilità o colpa. La storia dell’organo la conoscevamo, ma desideravo chiedere: poichè la soprintendenza autorizza il restauro, manutenzione, spostamento e collocazione dei beni culturali, come mai non c’era nessuno quando è arrivato l’organo in parrocchia, per assistere al “balletto dell’organo,” dalla navata sx, prima ipotesi, all’essere posizionato a sx dell’altare (un pugno nell’occhio), per poi finire nella posizione attuale, lasciando la patata bollente al nostro amato parroco, che non ha nessuna colpa e responsabilità, ma non poteva fare altro che accettare i consigli degli istallatori (che dovevano far presto). Come lei ribadisce si sapeva che l’organo non poteva più tornare nella vecchia posizione, quindi in questi anni gli organi competenti non hanno cercato di trovare una collocazione idonea, che sicuramente non è quella attuale, e lo si capisce perchè la parte posteriore dell’organo e stata lasciata in legno grezzo non trattato o verniciato poichè penso che non doveva essere a vista. Volevo inoltre precisare che non esistono nella nostra parrocchia statue di indubbio interesse artistico e devozionale, penso che la statua della Madonna di Fatima che l’organo ha coperto ha un valore devozionale immenso, almeno per noi che viviamo la nostra parrocchia.

Distinti saluti
Vincenzo Padovani

 

 

Montaggio dell’organo


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COMMENTO

Da Sergio Ingoglia 

Egr. sig. Padovani
Egr. sig. Ambrosanio

quanto livore…! Sicuramente dettato, però, dalla non conoscenza dei fatti e della Storia.

Se volete muovere critiche all’operato della Soprintendenza fatelo direttamente, non soltanto per far vedere ai vostri amici del web che siete paladini di qualcosa.
Chiedete quindi formalmente informazioni e chiarimenti direttamente alla U.O. XII del Servizio Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Palermo, via Pasquale Calvi, 13 – 90139.
Sapremo rispondere ufficialmente e in maniera documentata ad ognuno dei dubbi espressi sia tecnici che estetici.
Non abbiate Paura di avere il Coraggio! Papa Giovanni Paolo II.

P.S. – Ad un primo e veloce esame degli strumenti da me conosciuti, vi posso dire con certezza che nel territorio siciliano esistono almeno 40 strumenti con cassa verde o in cui il verde è assolutamente predominante.

Sergio Ingoglia

 

Montaggio organo ritornato ad Ustica


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Da Ustica Vincenzo Ambrosanio

Ieri sera finalmente mi sono “scontrato”, recandomi in chiesa, con il tanto discusso Organo. Sicuramente per i molti che a memoria hanno avuto il piacere di ascoltarne il suono e ammirane la bellezza, quando ubicato nella giusta posizione esaltava la sua funzionalità e importanza storica, oggi si ritrovano, come spontaneamente afferma Vincenzo Padovani, un qualcosa che poca assomiglia ad uno strumento musicale di quella tipologia e cioè un Organo e che sempre più si presterebbe ad uso domestico.La cosa ancor più incresciosa,è la sua nuova ubicazione. Come giustamente ci fa notare Vincenzo, la posizione è veramente frutto di una assurda decisione, dettata sicuramente dalla fretta degli installatori avendo loro poco tempo a disposizione; dalla scarsa competenza artistica pensando che un organo potesse essere “posato” come un qualunque oggetto e soprattutto suonato lontano dal Coro e posto lateralmente all’altare; infine ma non meno importante e che chiunque può toccarlo in maniera inappropriata, ostacolando oltremodo,(mi riallaccio a Vincenzo Padovani) il passaggio dei fedeli.Non è possibile farsi trovare impreparati in questo modo, ricordo in sede di consiglio pastorale qualche accenno sull’argomento ma mai una decisione perentoria.Tutto questo deve servire da monito per le future decisioni e auspicarsi di avvalersi di un parere collegiale come ci insegnano le primitive comunità cristiane.
Non abbiate Paura di avere il Coraggio!Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla)

Vincenzo Ambrosanio
(chitarrista del CoroMir di Ustica)

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Da Ustica Vincenzo Padovani

Più che di ritorno dell’organo, io parlerei del ritorno di un mobile da cucina in arte povera di stile provenzale con musica incorporata, poichè a mia memoria ma anche di quella di moltissime persone, non si è mai visto un organo di colore verde. Non entro nel merito dei tantissimi soldi spesi e di come suona perchè ancora non è pronto, ma come non notare la posizione innaturale dove è stato piazzato, altro record della nostra parrocchia, l’organo nel mezzo delle arcate della navata, e poi l’organista che lo suonerà si troverà in mezzo al passaggio dei fedeli e attaccato ai banchi, boh!!

Come al solito Ustica ha perso l’ennesima occasione per fare la cosa giusta, come al solito è prevalsa la volontà dei pochi su quella dei molti.

Vincenzo Padovani
(bassista del coro MIR di Ustica)

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Dalla California Marlene Robershaw Manfrè

Bene !! ritorno di Organo !! Grazie il Dio !!! Quando io arriverò a Ustica, spero di avere il permesso di suonare l’organo ?? Mi piacerebbe suonare l’inno di Ustica, “mia Ustica” con l’organo.

Grazie,

Marlene Robershaw (Manfre)

 

Prima Comunione , Organo


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Prima Comunione, nonni, organo


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Altare con fiori


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