Ustica sape

Riceviamo e pubblichiamo – salita che porta al belvedere della falconiera


Se i contenitori non vengono svuotati periodicamente si dà la possibilità ai facinorosi di esercitare il loro istinto vandalico… 

 

TURISTA? ad Ustica… non si può


Turista? A Ustica non si può… altrimenti si rischia di non esplorare i posti più belli dell’isola o di faticare non poco per avere servizi che sembrerebbero ovvi in una località la cui principale fonte di sostentamento dovrebbe essere il turismo!

Qualche giorno fa su Rai1 a “Linea Blu” sono state decantate le bellezze naturali di quest’isoletta che, purtroppo, mostra delle carenze nell’accoglienza dei turisti fin dallo sbarco. L’assenza di chioschi d’accoglienza destinati a dare le prime indispensabili informazioni sul posto o l’elementare presenza di mezzi pubblici, atti a compiere il giro dell’isola (che fino all’anno scorso, seppur in ritardo e sparuti, hanno funzionato), hanno, per esempio, portato un turista poco ardimentoso a “godere” della sola spiaggia del porto, inalando la nafta delle imbarcazioni. certo se questo sprovveduto mantovano avesse avuto delle informazioni basilari sulle calette dell’isola, sulle zone di balneazione e , soprattutto, un bus con cui azzardarsi ad andare dall’altra parte dell’isola -dove non c’è alcuna copertura di rete e quindi nessun modo per chiedere aiuto o mettersi in contatto con qualcuno- sarebbe andato via più soddisfatto, pubblicizzando magari “perla nera” siciliana ad altri potenziali turisti. Istituzioni e cittadini usticesi dovrebbero forse chiedersi quanto della crisi e del calo del turismo sia dovuto ad un “periodo nero” in generale e quanto alla mancanza di servizi o di un cattivo rapporto tra questi ed il loro prezzo. Se, per esempio, un turista dovesse affittare una casa nella parte nord dell’isola, risulterebbe completamente isolato dalla vita notturna o da quei pochi eventi serali organizzati in paese, a meno che non abbia un suo mezzo di trasporto….ma capirete bene che per turisti stranieri o del nord Italia, che arrivano nel profondo sud in aereo questo comporterebbe una considerevole spesa aggiuntiva, considerato che dovrebbero noleggiare un mezzo a Palermo e pagarne il trasporto nella traghettata verso Ustica, con l’ulteriore disagio-obbligo di dover scegliere come trasporto la lentezza della nave, contro la velocità di aliscafo o catamarano!

Ma, supponiamo di essere dei giovani turisti avventurosi, in grado di percorrere km a piedi o in motorino il periplo dell’isola, bisogna avere le accortezze di un saggio anziano per diversi ordini di ragione: in primo luogo NON PUOI dimenticare vettovagliamenti & co perché non esistono bar o luoghi di ristoro adiacenti ai luoghi di balneazione; in secondo luogo non esiste alcun servizio di assistenza ai bagnanti (teniamo presente che fra le ondate di meduse e i selvaggi scogli da attraversare, non è raro farsi male ed aver bisogno di un pronto soccorso); e, infine, ma non per questo trascurabile, in un luogo dove tutto è interdetto perché è riserva marina e terrestre, i turisti- bagnanti sono invogliati ad abbandonare i loro rifiuti dove capita perché non esistono cestini o cassonetti dell’immondizia! Insomma, se si vuole potenziare il turismo non ci si deve solo lamentare, ma con pochi piccoli e banali accorgimenti si potrebbero offrire degli agi che allettino le persone a scegliere e ri-scegliere Ustica, senza abbandonarla a se stessa, come sta accadendo!

Questa sorta di sfogo è il mio modo, da turista e da residente, per denunciare alcuni dei disservizi di questo posto, al fine di aprire gli occhi a chi di competenza e magari di migliorare una situazione che non può fare altro che penalizzare l’isola, i suoi abitanti, che vi lavora in trasferta e gli sventurati che decidono di recarvisi!

Antonella Agrusa

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COMMENTO:

Da Ustica Salvo Giò Tranchina

bravo calamaro, la penso come te…..

 

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Dalla California Agostino Caserta

Da premettere che quando uno va in vacanza e si lamenta di tutto significa anche che non e’ molto contento di per se’ …..un bel drink a volte aiuterebbe.

Queste lamentele dovrebbero diventare dei suggerimenti. Elenco un altro piccolo problema : “I solarium” negli scogli in cemento. Tutti creati 40-50 anni fa e ormai erosi dal tempo e dal mare e presentano un azzardo per chi in estate ci cammina sopra a piedi scalzi. Con poche spese e “volontariato” si potrebbero ritoccare e rendere agibili rendendo per tutti turisti e residenti le escursioni al mare piacevoli e non piene di pericoli e trabocchetti. Da includere anche lo scivolo della ” Caletta ” ( per favore non chiamiamola Caletta Santoro perche’ e’ sinonimo di un progetto-fallimento : lo scivolo mai usato che e’ stato li a marcire per decenni) e la costruzione dell’ex acquario entrambi due sgorbi nel posto sbagliato. Si dovrebbe dicidere sul da fare, eliminarli entrambi sarebbe una buona soluzione o al massimo conservare la costruzione che puo’, rifatta, diventare ristorante ecc…

Il volontariato e’ popolare anche negli usa , vicino Los Angeles c’e’ l’isola di Catalina, un po’ piu’ grande di Ustica, dove vado ogni tanto e ho qualche amico. Dove non ci possono arrivare le Istituzioni ci arrivano i singoli con il loro aiuto-contributo personale e le Association tipo Pro Loco che hanno il compito di risolvere i piccoli problemi di ogni tipo in genere con volontariato di cui ognuno e’ molto orgoglioso. I piccoli problemi richiedono soluzione impellente, tanti piccoli problemi creano infatti un grande problema.

Il Presidente Kennedy disse :” Non pensate cosa l’America puo’ fare per voi ma pensate cosa voi potete fare per l’America”. Il primo giorno dell’inaugurazione del Municipio di Ustica ( 1771 ) gli Amministratori erano 15 come lo sono oggi, ma non si puo’ nascondere che e’ cambiato tutto dalle esigenze della Comunita’ ai diversi tipi di lavoro e la quantita’ di lavoro…..Il Comune, secondo me, non puo’ fare tutto, queste piccole cose dovrebbero essere risolte da cooperative locali tipo ” Pro Loco ” con l’aiuto di volontarato e non, che passano dal suggerimento( dei cittadini ) all’azione. In primavera ed autunno c’e’ molto tempo libero e fare alcuni lavoretti per il bene di tutti sarebbe anche un passatempo. Se ad Ustica non esiste una organizzazione simile tipo “Pro Loco” chi giustamente si lamenta , secondo me, dovrebbe, con l’aiuto delle autorita’, fare un passo un pochino piu’ lungo e cominiciare a pensare di istituirla. Ricordiamoci che ” siamo tutti sulla stessa barca” che non bisogna aspettare sempre la manna dal cielo e “chi fa da se fa per tre”.

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Dalla Germania Felice Caserta

E NO questo NO IL TROPPO E’ TROPPO: fin dagli anni 60 ad USTICA arrivano turisti da tutto il mondo, mai nessuno si e’ preoccupato di avere la copertura per il cellulare, o di non avere il mezzo di trasporto per assistere allo spettacolo serale in piazza, se si vuole fare delle critiche fatele ma che queste siano COSTRUTTIVE. Quando un turista qualsiasi si reca ad Ustica sa benissimo a cosa va incontro. Una infinita’ di persone hanno AMATO Ustica per il fatto che alla sera per andare in paese si dovevano fare una bella passeggiata al chiaro di luna o perche’ se si andavano a fare una giornata di mare a cala sidoti niente e nessuno li poteva distrarre dal mare dal sole e dalla spensieratezza che questi elementi della natura davano. C’e gente che ancora oggi per fortuna cerca ancora posti cosi’, posti come Ustica. Chi vuole avere la copertura cellulare e vuole avere la macchina per fare 2 km per qualsiasi STRONZATA vada a Rimini o in qualsiasi altro posto, Ustica grazie a Dio non e’ ancora diventato un posto del genere e MAI lo diventera’. IL turismo che puo’ giovare a questa MERAVIGLIOSA isola e’ un turismo fatto da persone che hanno voglia di vivere, passeggiare scoprire che esistono ancora vedute mozzafiato e albe senza rumori, questi turisti sono oggi la stragrande maggioranza di quelli che spendono, se mai bisogna trovare il modo di portarli ad Ustica. Riflettiamo sul fatto che il Comm. Gargano e’ riuscito a portare una grande quantita’ di queste persone ad Ustica gia’50 anni fa’, perche non provarci ancora? per quelli che poi vogliono ancora la copertura cellulare e il bagno sulla spiaggia, CONSIGLIATE di andare ALTROVE.

Da Palermo Mario Oddo


[ id=4507 w=170 h=220 float=left]Ho letto le “riflessioni di un Emigrato”; il Sig. Giovanni Picone, che non ho il piacere di conoscere ma che saluto cordialmente unitamente al fratello Gaetano, mi trova d’accordo su tutto, in particolare sul suggerimento di provare ad usare gli asinelli per la raccolta differenziata a giorni alterni; anzi mi ha preceduto perchè avevo in programma di intervenire sul “nostro” Sito proprio su questo argomento. E´ una lettera dal contenuto impietoso frutto evidente non di un “sentito dire” ma di constatazioni “de visu”; personalmente nel leggerla ho provato molta tristezza ed i tanti usticesi, oriundi, nativi ma non residenti, semplici cittadini che si trovano attualmente nell´Isola per motivi di lavoro o altri quando ne hanno preso visione non possono non aver provato la mia stessa sensazione tanto più amara perché riferita ad uno “scoglio” al quale a vario titolo siamo tutti profondamente legati. Il mese scorso è stato lanciato il sondaggio “dicono di Ustica”. Pietro, al di là delle tante e variegate risposte che sicuramente quanto prima ci farai conoscere a me pare che questa pubblicazione “parli” più di ogni altra e per giunta ad alta voce; voglia il Cielo che dalla lontana Germania arrivi distintamente nell´Isola a beneficio di quelle “orecchie” che istituzionalmente sono deputate ad ascoltare salvo poi scoprire, ironia della sorte considerata l´attività professionale del Primo Cittadino, che spesso hanno seri problemi di ricezione ai condotti auditivi …

Mario Oddo

Incredibile ma vero!!!

Ieri, in seguito alla comunicazione ricevuta circa il “progetto interregionale turismo verde” che si terrà ad Ustica il 18 p.v., ho suggerito al Sindaco, all’Assessore delegato e al Capo Ufficio Tecnico, in attesa dell’inizio dei lavori, a titolo collaborativo, se non era il caso di “rendere presentabile l’interno del Castello Saraceno, togliendo quella sporcizia che offende, a prescindere, tutti gli usticesi… , mettere un nastro di plastica bianco/rosso attorno al corrimano fatiscente, per segnalare un pericolo e chiudere con 3 (tre) lucchetti le cisterne pericolose perché  accessibili.

Oggi, chiunque è salito al Castello Saraceno ha trovato una sgradita sorpresa: il cancello principale era chiuso da un lucchetto e quindi era preclusa l’entrata.

Signori Amministratori è questo il modo di risolvere i problemi?

La prima spontanea considerazione è quella del marito che vuole fare dispetto alla moglie…

La seconda, forse più vicina alla realtà,  ce la fornisce – il Principio del psicologo canadese Laurance Peter che dice più o meno così:

“Un individuo inserito in una scala gerarchica inizia l’attività con un ruolo e compiti  precisi.        Se svolge bene i suoi compiti viene promosso e passa a compiti più importati o diversi. Se dopo  un certo tempo anche questi nuovi compiti vengono svolti bene, scatta una nuova promozione. Il “gioco” delle promozioni continuerà fino a quando l’individuo non sarà più in grado di svolgere i compiti assegnatigli. Ha, quindi, raggiunto il massimo e cioè il “livello di incompetenza”.                 L’incompetenza non dipende dal fatto che la posizione gerarchica, più o meno elevata, è legata a compiti più difficili di quelli che l’impiegato è in grado di svolgere, ma più semplicemente perché i compiti sono di natura diversa da quelli svolti in precedenza e richiedono, di conseguenza, esperienze lavorative che l’impiegato solitamente non possiede. Ad esempio, un meccanico che svolge il suo lavoro in modo eccellente sarà promosso caporeparto, posizione in cui non è più necessaria la conoscenza della meccanica ma è indispensabile la capacità di trattare con il personale sottoposto”.

Di  seguito alcune foto a conferma di quanto detto.

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P.S. Dalle due scale (prima pioli sani e poi rotti) si evince che la cisterna era “frequentata” per raccogliere le monetine che qualche turista gettava come porta fortuna…

Sindaco intervieni e fai togliere il lucchetto all’ingresso principale e consiglia di procedere come suggerito

Grazie

Pietro Bertucci

… e il BELVEDERE?

Aspettiamo ora l’intervento per la pulizia e la sistemazione del BELVEDERE (sic!), così anche il posto più bello e affascinante di Ustica potrà ritornare a “sorridere”.

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… è bastato poco

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Un paio di giorni di lavoro e la Cala S. Maria è ritornata a “sorridere”

Grazie comunque…

meglio tardi che mai avevamo detto!

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Meglio tardi che mai!!!

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… ora non resta, a stagione finita, che bonificare il BEL VEDERE del castello Saraceno.

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“Luoghi del cuore…”

Ho già segnalato al Sindaco e, purtroppo, senza alcun esito, alcuni posti che ogni usticese e non solo ha nel cuore e li vorrebbe rispettati e custoditi, ma l’incuria amministrativa rischia di deturpare la ricchezza storica, culturale e ambientale della nostra Isola privilegiata dalla natura.

Io comincio con le stesse  “cartoline” che sono state già indirizzate al Sindaco  in data 31-05-09 e che ripropongo (questa volta rifatte  in data 2 luglio 2009) con la speranza che, questa volta, preso dalla vergogna, intervenga “energicamente” sui responsabili…

Questo spazio è riservato alla segnalazione del degrado e dell’incuria che deturpano luoghi di Ustica che ognuno di noi ha nel cuore.

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16 Luglio 2009

Bartolo

Taranto Bartolomeo

segnala



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21 Luglio 2009

Al Sindaco

e, p.c.  al comandante la Polizia Municipale

OGGETTO: degrado BELVEDERE!

Sindaco,

malgrado le ripetute segnalazioni in merito allo stato di abbandono e degrado diseducativo in cui è, a tutt’oggi (21 luglio 2009), mantenuto il BELVEDERE della Rocca della Falconiera nessun provvedimento (pulizia) è stato adottato.

Ho apprezzato, nel consiglio comunale (così è stato verbalizzato!) del 16 scorso, l’intervento del dinamico assessore Tranchina quando ha detto: “…agisco, per il bene del comune, come agirei a casa mia…”. Sono certo che l’assessore avrebbe le capacità di curare Ustica come casa sua…

Chi lo frena? Non certamente il bilancio o i soldi… Saprebbe come fare…

Sindaco, la pulizia di un paese oltre ad essere la cartina di “tornasole”, rappresenta l’efficienza e la  capacità di un amministrare… Ustica in questo momento è impresentabile perché sciatta e sporca…

Il porto, il belvedere così come la piazza e, per chi ci crede, il cimitero devono essere sempre puliti.

Per quanto concerne il BELVEDERE chiedo che venga “pulito”,  in ogni sua parte, nel giro di qualche giorno.

Qualora lo stato di degrado e abbandono dovesse sussistere mi sentirei autorizzato a sensibilizzare chi di competenza per verificare se non sussistano gli estremi di “omissione” di controllo.

Ustica 21 luglio 2009

Pietro  BERTUCCI


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