Ustica sape

Presentazione in anteprima del francobollo dedicato ad Ustica


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Le Poste Italiane hanno individuato nell’Isola di Ustica, sede della prima Riserva Marina dal 1986, la località della Sicilia a cui dedicare l’emissione del “Francobollo Turistico 2012”, nell’ambito dell’ormai storica serie filatelica. Il “Francobollo Turistico”, infatti, è una delle emissioni tematiche più longeve della storia della Filatelia Italiana: nata nel 1974, raggiungerà quest’anno la sua 39°edizione.

I francobolli turistici sono ispirati al principio per cui, ogni anno, vengono scelte e valorizzate alcune località prestigiose e rinomate della penisola, ripartite tra Nord, Centro e Sud, privilegio accordato finora alle località siciliane più prestigiose e rinomate (Erice, Agrigento, Taormina, Giardini Naxos , Noto, Lipari, Siracusa, ecc.)

La scelta di Ustica quale unico soggetto siciliano nell’ambito della serie turistica 2012 fa seguito a una specifica proposta, avanzata nel 2011 dallo stesso Centro Studi, con il consenso e l’appoggio dell’Amministrazione Comunale. A questo scopo il Centro Studi aveva provveduto a inoltrare all’Istituto Poligrafico dello Stato e al Ministero dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti, un’accurata relazione sul patrimonio naturalistico e storico di Ustica, corredata da alcune delle più belle fotografie dell’isola e del suo mare.

Il francobollo mostra una veduta dalla Falconiera del porticciolo di Cala Santa Maria e, sullo sfondo, l’elegante e raccolto centro urbano di impianto settecentesco: una vera e propria icona, che girerà per il mondo su lettere, plichi e cartoline, testimoniando la bellezza di Ustica e contribuendo così alla promozione del turismo locale. Insomma, un autentico gioiello paesaggistico, celebrato da un gioiello filatelico che, con due milioni ed ottocento pezzi stampati, sarà’ commercializzato nei 14 mila punti vendita di Poste Italiane e negli sportelli Filatelici del territorio nazionale.

Il francobollo turistico, avente le dimensioni del classico formato 48×40 mm, fa parte di una serie di 5 valori del valore facciale di 60 centesimi che ricordano, oltre a Ustica, le località di Baveno (VB), Montecassino (FR), Maiori (SA), e un manifesto storico dell’ENIT (Ente nazionale per il turismo).

Tutta la serie sarà presentata ufficialmente il 19 luglio, primo giorno di emissione.

Con questo importante riconoscimento, Ustica, perla del Tirreno, viene consacrata ora anche star del francobollo, riconoscendole quel posto ai vertici del turismo italiano ed europeo che merita per le sue ricchezze naturalistiche, archeologiche e storiche.

Il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, esprime tutta la sua soddisfazione per questo ulteriore riconoscimento che premia il suo pluriennale impegno per la promozione culturale e la salvaguardia dell’isola.

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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta 

Le vignette dei francobolli appartenenti alla serie ” il turismo ” dedicati alle località prescelte quest’anno raffigurano, entro una cornice lineare, una bellissima veduta pittorica e quella di ottenere un francobollo che immortala le bellezze dell’isola e la fa conoscere sempre di piu’ in Italia e in tutto il mondo e’ una iniziativa e un traguardo priceless ( senza prezzo ) del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, di cui sono collaboratore dall’estero, a favore di Ustica e del turismo.

Appena ho visto il francobollo che ha un piccolo gusto di antico non so perche’ mi ha ricordato che agli inizi anni ’60, nell’infanzia della TV in Italia, fra un programma e l’altro, nel solo e unico canale TV nazionale c’erano intervalli abbastanza lunghi che venivano riempiti con foto cartoline dei piu’ bei luoghi d’Italia, le foto di Ustica erano sempre li nelle ore di punta, pranzo e cena, e spesso ci lasciavano con la bocca aperta e la forchetta a mezz’aria. Gli usticesi in Piazza dicevano : ” A viristivu chista ? ma stu ‘zu Armando ( riferendosi a mio padre,responsabile per le foto ) e d’ unni i pigghia ru saccu ?

 

 

COMUNICATO STAMPA – Problematiche d’igiene ambientale e ordine pubblico…


OGGETTO: problematiche d’igiene ambientale e di ordine pubblico conseguenti alla sospensione servizio trasporto via mare passeggeri, R.S.U., merci pericolose con navi Ro.Ro

Se recentemente l’Amministrazione regionale ha dato prova di non comprendere il valore della parola sfiducia, oggi, dopo l’ennesimo stop in Commissione Bilancio all’approvazione degli emendamenti che avrebbero consentito la prosecuzione dei collegamenti con traghetti RoRo,per Ustica, Favignana e Pantelleria, si è dato prova che Governo e maggioranza regionale non hanno a cuore neanche la parola fiducia dei cittadini e degli operatori privati del settore marittimo.

Questi ultimi, dopo le proteste, culminate nell’occupazione della sede della III commissione Legislativa dell’ARS dei sindaci di Ustica, Aldo Messina, di Favignana, Lucio Antinoro e del commissario di Pantelleria, Giuseppe Piazza, erano stati rassicurati dal governo regionale che sarebbe stata reperita già da martedì scorso la somma necessaria ed avevano continuato “ in fiducia”, a totale rischio d’impresa in quanto senza una copertura finanziaria i collegamenti necessari al trasporto di merci, rifiuti e combustibili per le isole di Ustica, Favignana e Pantelleria.

Oggi la società navale Traghetti delle Isole, che collega Trapani con Pantelleria e le Egadi, dopo che, per la seconda volta, la Commissione Bilancio, sentita la relazione dell’ Assessore al Bilancio, professor Gaetano Armao, è stata rinviata a martedì prossimo, ha deciso di sospendere i collegamenti. Sulla stessa linea si orienterà presto la NGI che collega Ustica con Palermo.

Facile prevedere problemi di ordine pubblico e sanitario, nonché di sicurezza sociale per la mancanza del combustibile necessario a far funzionare le locali centrali elettriche. Non a caso in precedenza i tre sindaci avevano chiesto l’intervento delle Prefetture di Palermo e Trapani e della Protezione Civile.

Mentre sarà difficile contenere le giuste proteste dei cittadini isolani, i primi cittadini di Ustica, Favignana e Pantelleria valuteranno oggi stesso nuove forme di lotta.

Si chiede con urgenza una presa di posizione ancor più forte che in passato del Governatore, On Raffaele Lombardo.

Il sindaco
Dr Aldo Messina

 

Sea Club – traversata Palermo – Ustica


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TRASPORTI Isole Minori


Stamattina si riunisce la Commissione Bilancio e dovrebbe trattare il tema variazioni di bilancio per i trasporti isole minori. Al momento non mi risulta che il Governo regionale abbia presentato alcuna proposta . Seguo da vicino la vicenda e se non lo farà occorrerà attivarsi per manifestazioni clamorose.

Aldo Messina

 

Riflessioni del sindaco. – Ustica isola di “Penelope”…


[ id=13301 w=320 h=240 float=left]Un errore il ritenere che Ustica sia stata l ‘isola della maga Circe e che per questo motivo lo Scoglio del Medico debba il suo nome ad Omero, autore dell’Odissea: Scoglio Omerico poi chiamato Scoglio del Medico.

In realtà, per quello che osservo in questi giorni , credo più corretto pensare che sia stata (e sia) l ‘isola di Penelope. D’altronde Itaca ricorda molto come assonanza Ustica e da questo punto di vista lo Scoglio del medico potrebbe continuare a riconoscere ugualmente la suddetta etimologia .

Tornando a Penelope solo così potremmo comprendere molti nostri comportamenti.

Aldo Messina

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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

Non trascuriamo Ulisse il perno di tutta la storia. Secondo la mitologia Ulisse, Re di Itaca, a causa di tante dis-avventure, non riusci a tornare dalla guerra di Troia, si attardo’ per 8 anni sulla strada di casa e sua moglie Penelope fu assediata da pretendenti che la volevano sposare. Al fine di ritardare le loro insistenze Penelope disse loro che non poteva risposarsi fino a quando non avesse finito di tessere una tela per il padre di Ulisse, Laerte. Penelope lavoro’ ogni giorno al suo telaio, per poi scioglierlo ogni notte. Dopo tre anni uno dei suoi servi rivelo’ il suo inganno, e i pretendenti impazienti di rabbia chiesero che fosse scelto uno di loro per marito immediatamente. Allora, dietro suggerimento di Atena, Penelope disse che avrebbe sposato l’uomo che poteva stirare la corda del fatidico arco di Ulisse e scagliare una freccia attraverso dodici assi. A questo punto, Ulisse stesso che era segretamente tornato, travestito da mendicante, supero’ la prova dell’arco, e quindi procedette a massacrare i pretendenti che avevano tormentato la moglie.

Le vie della mitologia sono infinite… Penelope non e’ solo quella che cuce di giorno e scuce di notte : se e’ vero che Penelope ( la vittima furba e fedele ) e’ Ustica, allora, con una nota di disambiguita’, ad Ustica si potrebbe presentare presto Ulisse per liberarla dagli assalitori.

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Da Palermo Mario Oddo

Sindaco, scusami, invece di esibirti in un “dire e non dire” non sarebbe più rispettoso partecipi i lettori del Sito di “quello che osservi in questi giorni” tanto per usare le tue stesse parole. E poi, scomodare la paziente e fedele Penelope è un messaggio che “decifrato” vuole dire che ad Ustica ci sono soggetti dalla “doppia vita” che disfano di notte quello che si tesse di giorno ? è questo il senso ? Abbi pazienza, non tutti hanno il bagaglio necessario per cogliere i tuoi dotti sottintesi culturali; abbandona il “politichese” ed apriti meglio. Te ne saremo grati in tanti … Omero compreso !

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Da Montecosaro Mariangela Militello

Sindaco, leggendo e rileggendo le Sue riflessioni non mi riesce di capire, in quanto non ci chiarisce a fondo, per quale motivo, a parte l’assonanza con la parola Itaca, Lei accosti Ustica con l’isola di Penelope.
Ho provato, nel mio piccolo e nella mia ignoranza in materia a farne una mia di riflessione.
Forse, Lei accosta Itaca ad Ustica perchè come Itaca abbandonata al suo destino, senza un valoroso, coraggioso, eroico condottiero che la porti alla salvezza…Saccheggiata, depredata dei suoi valori, della sua dignità??
Lei forse accosta Penelope alla gente di Ustica? Come Penelope, gente bella,accogliente, orgogliosa, paziente, fedele,nonchè simbolo dell’attesa di colui che porti la propria isola allo splendore di una volta???
Periodo terrificante quello che Itaca dovette subire quando i Proci, popolo straniero, approdò sull’isola non certo con l’obbiettivo di renderla fiorente, ma per prenderne possesso, riversando su di essa miseria ed ingiustizie.
Io preferisco accostarla a quel che viene riportato sui libri: isola in cui la Maga Circe dimorava nella sua splendida reggia, isola in cui gli uomini che vi approdavano si innamoravano rimanendone infatuati; non si spiegherebbe altrimenti del perchè ogni volta che si mette piede ad Ustica non si vorrebbe piu’ andare via e si piange quando all’arrivo, si scorge la sua sagoma, per farlo ancora quando alla partenza, essa si allontana…
Accostare Itaca ad Ustica significherebbe a questo punto condividerne anche il finale: la liberazione dell’isola per mano del Suo Re: l’intelligente ed astuto Ulisse.

La saluto cordialmente e Le auguro, visto il momento, un buon lavoro.

Mariangela Militello

 

 

 

 

 

Partita a calcetto


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Gossip: Essere o non essere… lo scopriremo quanto prima


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Stare insieme e divertirsi


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