Riceviamo e pubblichiamo per info – Ustica “la casa dell’acqua”
Dall’installata ad ieri “la casa dell’acqua” ha erogato più di 5.000 litri d’acqua… circa 2.500 bottiglie nuove di plastica in meno…
Dall’installata ad ieri “la casa dell’acqua” ha erogato più di 5.000 litri d’acqua… circa 2.500 bottiglie nuove di plastica in meno…
Spett.le Ustica SAPE
c.a. Signor Pietro Bertucci
Oggetto: nave o bici…arriveremo ad Ustica! Malgrado voi…
So che qualcuno mi riterrà invadente ma penso che il dibattito, neanche troppo sotto traccia, sui social riguardo navi & bici meriti qualche parola di uno “straniero”, di uno fuori contesto, che può dire la sua anche perché tutti quelli che in (quasi!) 64 anni hanno provato – ed ancora provano…-a ricattarlo non hanno mai migliorato la qualità della loro vita successiva all’azionaccia nei suoi confronti.
Navi & bici, dicevo.
Il presidente del consiglio comunale, esponente della maggioranza che amministra l’isola, sarebbe in rotta con la giunta, secondo voci di corridoio.
Prova ne sarebbero le esternazioni del predetto su Ustica Sape contro la situazione dei trasporti navali e, da ultimo la sua partecipazione ad una manifestazione di protesta consistita nel “violare” l’ultimo editto sindacale che vieta la circolazione nel centro abitato, oltre che ai mezzi a combustibile fossile, anche a quelli elettrici (auto, moto, bici, monopattini) anche alle bici senza pedalata assistita dopo le 22,00 e sino alle 06,00 del mattino dopo per tutto il mese di agosto, con la motivazione che, viste tutte le manifestazioni organizzate dal comune, non ci sarebbe altro modo di garantire la sicurezza e la tranquillità dei numerosi ed affollati pedoni ( con buona pace del distanziamento che resta l’unico serio strumento di tutela visto che persino i vaccinati possono trasmettere il contagio).
Ebbene, il presidente del consiglio comunale è stato anche lui vittima della vetustà dei mezzi navali che servono la tratta Ustica Palermo e viceversa e, data la sua responsabilità istituzionale, non poteva tacere.
Però ci si sarebbe aspettati un’iniziativa presso l’assessore competente, magari concordata con la giunta, ed invece…una lettera ad Ustica Sape, come un Francesco Menallo qualunque.
Ancora, anziché introdurre l’argomento oggetto della protesta ( le bici: ma che c’entrano con l’inquinamento e con la tranquillità dei pedoni?!?)in un consiglio comunale, in modo da favorire il confronto e la discussione ed indurre il sindaco a rivedere la sua posizione, ha partecipato ad una manifestazione ( certamente civile) di protesta.
Mutatis mutandis mi ricorda un certo v. presidente del consiglio dei ministri che protestava contro il governo di cui era esponente di vertice…però quello era (è) un ragazzo…
Sono portato a ritenere, quindi, che queste “prese di distanza morbide ” dalle posizioni del sindaco, legate alla storia personale ed alla attività lavorativa del sindaco, siano da riportare alla necessità del presidente del consiglio comunale da una parte di non perdere i contatti con l’elettorato che lo ha premiato eleggendolo al consiglio e, di contro, acquisire consensi da parte di coloro che, fisiologicamente, cominciano a prendere le distanze dal sindaco, quali elettori delusi per promesse non mantenute, dissenso che monta per disparità di trattamento evidenti, ecc. ecc.
D’altronde, diciamocelo francamente, possibile che chi ha accroccato l’ultima perla sindacale non sappia che la mobilità è un diritto costituzionalmente garantito che può essere compresso solo per brevi periodi e motivatamente, garantendo comunque sempre un servizio pubblico sostitutivo della mobilità privata? Nell’ultima ordinanza gli unici soggetti beneficiati sono i noleggiatori di pulmino con autista mentre incredibilmente chi volesse muoversi con un mezzo totalmente non inquinante non può farlo, per non turbare gli spettatori della presentazione dell’ultimo libro di ricette della sora Lella ( o chi per lei…).
Non è così, in questo periodo disgraziato- che è la nostra personale guerra mondiale che non ci è toccato di combattere al fronte e sotto le bombe- che si riattiva l’economia e si consolida il sentire di una comunità.
E che tutto ciò sia fatto solo per potersi pavoneggiare – o sperare di pavoneggiarsi in seguito-su una scomodissima poltrona, ahimè, è particolarmente triste.
Ed adesso vi lascio al sondaggio relativo sulla proloco di Ustica.
Grazie del tempo dedicato a leggermi.
Ustica, lì, 6 agosto 2021
Francesco Menallo
“La cosa più grande è sapere quando parlare e quando stare zitti.”
LUCIO ANNEO SENECA