Ustica sape

LA POESIA UNISCE  –  Ustica isola della Poesia

 


Non credevo potesse avvenire, ma furono in tanti a chiedermi:

Che cosa è la Poesia? Perché questa arte non piace a tutti? Perché non è compresa da molti?

Senza entrare nei particolari, possiamo definire la Poesia un genere letterario che suscita emozioni e turbamenti!

La poesia non si inventa in un laboratorio, nasce spontanea da una emozione dell’Anima che diventa poi sentimento, la poesia è arte e come tale non può piacere a tutti, soprattutto non può essere compresa da tutti.

Il poeta, scrittore e drammaturgo Davide Rondoni, afferma che la poesia e la letteratura sono fenomeni umani. Appartengono alla piccola serie delle cose che l’uomo ha sempre fatto. Non è una invenzione che capita a un certo punto della nostra vita, il linguaggio poetico nasce quando qualcosa della realtà ci colpisce, o un’emozione, spesso molto forte, ci imprigiona.

Zygmunt Bauman, sociologo e filosofo polacco afferma: “Le emozioni passano, i sentimenti vanno coltivati, ma non possono esistere sentimenti senza emozioni, mentre si possono vivere stati emotivi senza che si sviluppino sentimenti”.

Sono i sentimenti che legano le emozioni e che poi si trasformano in parole!

“La poesia avviene quando un’emozione ha trovato il suo pensiero e il pensiero ha trovato le parole”, questo affermava Robert Frost, poeta e drammaturgo statunitense.

L’anima umana si alimenta di bellezza, di sogni, di vibrazioni, è qui allora  che bisogna cercare la poesia.

Il Genio Leonardo da Vinci nel Trattato della Pittura afferma: “La Poesia è una Pittura cieca e la Pittura è una Poesia muta e l’una e l’altra vanno imitando la natura quanto più è possibile alle loro potenze”!

Pablo Neruda, Nobel per la letteratura, ispirato nelle sua liriche da Francisco de Quevedo, Walt Whitman e Arthur Rimbnaud,  affermava che “La poesia è un atto d’amore, con il quale si può combattere chi vuole distruggere la pace!”

Neruda ha espresso sempre rabbia verso chi rovina la purezza e la bellezza della vita, verso chi è alimentato dall’odio!

Il poeta cileno ebbe un concetto romantico e drammatico della vita, amò le piccole e semplici cose, amò il verso semplice, libero, attento nel linguaggio, ma ricco, potente, palpitante di emozioni vitali, di amore, di pace e di amicizia.

Cantò la sua amata, Pablo Neruda, celebrò il mare e l’intera umanità, la natura, le piante, il cibo, gli animali della terra, i pesci e tutto ciò che in lui suscitasse un sentimento di felicità.

La poesia non emargina, accoglie, ingloba, non frammenta ma unisce, ci rallegra con il suo pensiero di non essere soli nel mondo, la poesia è un collante ed una culla dell’amore.

Non bisogna avere paura della poesia anche se non è di immediata comprensione, non  rifiutiamo allora di esplorare l’abisso troppo freddo e oscuro celato dentro di noi, è lì forse tra le ombre, che può essere nascosta la verità che cerchiamo: la poesia.

La poesia è un suono di campane nel deserto, chiama a se tutti i viaggiatori perduti tra le dune, è un richiamo per gli uomini del mare che si ritrovano fratelli, è una forza vitale che salda unioni dimenticate, amicizie lacerate, incomprensioni senza spiegazioni, proprio perché grida ai sentimenti, parla all’Anima e celebra la fratellanza.

La poesia è il canto dell’Anima per gli uomini di buona volontà!

Nelle sue parole troviamo la purezza e la gioia dei pensieri e quando la utilizziamo ci accorgiamo che aspira tutta la palude delle incomunicabilità,  delle freddezze, dei disaccordi, dei rancori; risorge allora improvvisa la luce, arriva il tepore dell’esistenza e le nuvole umide dello scirocco si dissolvono perché è giunto finalmente il maestrale, che spazza via l’indifferenza.

Ma chi sono io per raccontare a Voi,  tutto questo?

Io sono niente e non posso affrontare questo nobile argomento!

Sono io nulla, anche se ho in mente tutti i sogni del mondo!

 

Il Mare appartiene ai sognatori, ai vagabondi, prima ancora che agli studiosi!

Il Mare è Poesia!

La vasta distesa d’acqua riaccende i nostri pensieri più intimi perché riesce a donarci il senso dell’infinito.

Ma il Mare è molto di più, può trasformarsi in un rifugio quando le  tristezze diventano opprimenti e lo fa con i suoi mille volti, ognuno diverso dall’altro per stagione e per stato d’animo di chi l’osserva.

L’uomo davanti al Mare riscopre così l’imprendibilità di un luogo che non si lascia né misurare né colonizzare e resta quello spazio magico in cui l’ultraintimo concede a volte di mostrarsi!

Alcuni credenti affermano che il Mare sia la maniera di Dio di mostrarsi azzurro! Non so se questo sia vero, ma di certo, resterà ancora quell’estensione imprendibile delle nostre fantasie più profonde, che esercita in noi, un potere misterioso ed insistente.

Il Mare è la terra di nessuno, il confine, la soglia oltre la quale può spingersi soltanto lo sguardo della mente!

Il Mare è spuma e vento, il Mare è acqua e arena!

Il Mare è Poesia e Sogno perché è la dimora di tutto ciò che abbiamo perduto, di quello che non abbiamo avuto e di quello che ci è stato tolto .

Sembra poca cosa per l’uomo che viene a vivere nei suoi lidi per spegnere i propri incendi e le nascoste inquietudini, tuttavia il battito dell’onda che sale e scende nell’abisso, il freddo dell’azzurro crepitante, il tenero dispiegarsi della schiuma, il suo potere dolce e quieto, sostituisce il nostro spinoso recinto in cui può crescere l’ostinata tristezza e l’oblio può accumularsi come polvere nei nostri cuori!

Confesso che il Mare di Ustica mi cambiò bruscamente l’ esistenza che vivevo e così, incoraggiato dalla poesia di ciò che vedevo e sentivo, aderii convinto al puro ed eterno movimento d’acqua azzurra!

Allora mi sedetti su una pietra e provai a scrivere alcune parole che altri chiamarono successivamente Poesia:

 

SENTIMENTO

Le isole sono stanze della poesia,

sono teatri dell’immaginazione,

sono spazi sacri dove si concretizzano sogni.

Le isole sono scrigni,

dove le pietre luccicano come cristalli,

sono cattedrali,

dove si impara a pregare,

sono altari,

dove si parla soltanto con Dio!

Le isole sono sentimenti.

Ustica è un sentimento!

Tutte le isole del mare le fece il vento.

A volte, tra le silenziose alture,

succede che,

il vento vecchio e stanco chiude le ali e riposa.

La luce marina allora inonda gioiosa e prepotente

litorali e scogliere,

poi muta sprofonda sotto l’acqua

accarezzando alghe tremolanti e pesci d’argento

con occhi d’oro,

per abbracciare infine

tutta quella fragile vita errante,

impregnata di blu.

 

Ustica è un luogo di Poesia perché è una scultura del silenzio che lavorarono le mani dell’aria, i guanti del cielo, la turbolenza azzurra, questo è il lavoro che fecero le dita trasparenti del vento.

Lo sguardo segreto della pietra, il dolce pendio sull’acqua, la grotta che ti accoglie con il suo tepore, la falesia che ti blocca il fiato e ti fa pensare subito a Dio, la protezione materna di una cala sassosa, la gemma preziosa di un faraglione solitario, sono i molteplici volti di queste amate solitudini, figlie del vento.

Un giorno ormai lontano, una brezza calda mi spinse tra questi litorali profumati ed io misi radici nei merletti della scogliera.

Ricevetti in fronte il bacio della nera pietra e le mie angosce si purificarono!

Toccai l’acqua del mare e la bocca della vita baciò la mia bocca.

Circondato da lagune verdi, da movimento azzurro, avvolto d’acqua marina, da nubi, da sassi, ricominciai le vite della mia vita.

Il sole non bussa alla mia porta al mattino, entra con prepotenza nella piccola casa azzurra nata sopra il porto, penetra dall’ingresso, dal balcone, dalle finestre, dal cancello, dal soffitto, dal pavimento, inondandola di luce pura, poi cade orgoglioso nei miei occhi stupiti illuminando tutto e tutti.

Brillano così i corpi degli uomini che hanno mani ruvide ma oneste di terra e la schiena curva tra le uve; si agitano gli uomini salmastri che dormono nell’acqua, che lottano e sperano vicino al mare; cantano le donne verdi e piangono le donne nere; gridano i bimbi bruni come alghe, come pesci blu, che guizzano nel mare.

Un giorno, in un vicolo silenzioso, brillò anche il corpo di un cane dorato, taciturno come una stella; aveva gli occhi tristi, come due stanche pietre d’ambra, limpidi come cristalli d’acqua marina: divenne il compagno della mia solitudine e fui la carezza della sua malinconia.

Gli anni inghiottirono lentamente la sua silenziosa vita e quando non potemmo più latrare insieme, seppellii con il suo corpo anche la mia anima.

Nell’acqua verde, tra pensieri e ricordi lucidi di luce, leggo così la mia poesia infinita che mi indica la strada che turbato ed inquieto ancora percorro.

Ustica, antica isola, patria senza voce, perdona noi chiacchieroni del mondo che d’ogni parte siamo venuti a sputare sul tuo silenzio di lava, siamo giunti pieni di conflitti, di dissidi, di interessi, di sorrisi ipocriti.

Siamo venuti ancora a macchiarti.

Poi improvvisamente andiamo via dall’isola, frettolosi di fuggire ad attendere nuove nomine, desiderate promozioni, a concludere progetti faraonici, lasciando così dimenticata l’ultima purezza, lo spazio sacro, lo stupore profondo, il silenzio azzurro.

Se navigassimo in frotte verso la nostra isola la uccideremmo in pochissimo tempo, la uccideremmo con le nostre immense ed indelebili orme, con le parole, gli sputi ed anche lì svanirebbe il sogno ed il silenzio.

Ti darei tutte le mie privazioni ed anche il mio sangue pulsante mia Isla Negra, ho paura per le tue fragili guance di corallo, allora voglio che tu sappia che nell’ora del crepuscolo, quando affoga l’ultimo raggio verde nell’acqua, dove si erge quello Scoglio solitario, lì io sarò per sempre!

Lì sarò io, vestito di pietra, lì io resterò con la bocca senza denti, con le mani tremolanti, ma con le pupille pazze di gioia, ad aspettare Dio!”

Il sentimento della Poesia mi aveva invaso ed ora si stava impossessando di me!

Un giorno dopo avere scritto la lirica che segue, la lessi ad Enzo il Mancino, mio vicino di casa con il quale, quotidianamente parlavo. Lui mi raccontava, con parole lente ed occhi lucidi episodi della sua intensa vita di Mare, piena di sacrifici e di sofferenze.

Volli che gliela rileggessi, ma prima che finissi la lettura, mi fermo e lo vidi con le lacrime agli occhi.

Prese fiato, bevve un sorso d’acqua e mi disse: “U viri Mimmu, tu mi liggisti sta poesia e a mia mi sta viniennu ri chianciari  … tu pi mia si cuomu un figghiu …”.

Poi mi abbracciò e se ne andò con la mano tra gli occhi per nascondere le lacrime!

In quel momento capii che la poesia, quando sgorga spontanea dai sentimenti, è una forza oscura, comprensibile a tutti! E’ una forza sottile e invisibile che commuove ed unisce, è un’energia che annoda gli affetti e i cuori di una umanità sempre più triste, afflitta e sgretolata!

Con queste convinzioni e presupposti mi rivolgo al Mare, alla vita che scorre immutata tra le onde turchesi, in cui annego la mia anima affamata e nel fragore dell’acqua scrivo, senza essere un poeta, sempre le stesse parole, mentre con la luce, dipingo le stesse visioni che risuonano nel vento!

 

USTICA: IL MARE

Mare di Ustica,

onda di luce solitaria,

da te ho imparato

la purezza del mare.

Tutti i mari del mondo

sono l’estensione delle tue acque.

Tu sei la rotta

del pesce argentato,

sei il pascolo delle pinne erranti,

mai nessun pesce di scogliera

abitò nel lusso delle tue

tane di pietra.

La luce delle tue acque

attirò il mollusco curioso,

nella schiuma delle tue onde

si sposarono le grandi code azzurre,

le fosforescenze invitate

festeggiarono danzando,

le piume delle alghe si abbracciarono,

i granchi rinnegarono le loro chele

ed io, ubriaco di gioia,

me ne andai leggero,

alla lanterna,

a ballare con le meduse.

Venite qui, abitatori del mare,

pullulate su queste sponde,

venite,

questo mare di cristallo

cullerà tutti.

Non voglio e non devo

aggiungere altro;

sono venuto qui soltanto

per cantare Ustica

e per sentirvi cantare con me.

 

E allora?

“Andiamo tutti al faro, a cantare la Poesia …  andiamo a ballare con le meduse … la Poesia ci unisce … abiterà ancora qui!”

Mimmo Drago

 

4 risposte

  1. Mimmo splende sempre anche nel blu del suo mare la sua luce acceca noi che restiamo inermi nel leggere le sue poesie. Mi inchino a così tanta bravura

  2. La poesia è la danza dell’animo umano. Poesia e Danza, due arti sublimi che Dio ha donato all’uomo. Sublime perchè attraverso di essa si supera la materialità umana e ci si eleva alla soglia piu’ alta della spiritualità umana che altrimenti non avremmo modo di indagare e portare alla luce.
    Ancora grazie a Mimmo Drago che con le sue poesie ci tiene per mano e ci porta a conoscere questo nostro mondo interiore.

  3. Carissimo Adolfo, mi commuove il tuo affettuoso sentire per le mie parole, che sgorgano spontanee. dalla mia anima. Vedere è per me sentire, poi le emozioni bussano ai sentimenti e allora scrivo con la penna o utilizzo la luce per impressionare un’immagine! Ti ringrazio per la tua puntuale e gentile partecipazione che sento vera e genuina. Amico mio ci si inchina davanti a Dio e davanti al Creato, io sono nessuno e non merito queste tue toccanti attenzioni!

  4. Gentilissima Signora Ornella, grazie per il Suo pensiero e per l’apprezzamento che rivolge all’arte poetica. A Lei non necessita la mia compagnia per essere guidata negli abissi dell’Anima, Lei, possiede quella sensibilità necessaria per fare autoanalisi, permettendoLe di percorrere, senza il rischio di smarrirsi, i viali erbosi dei sentimenti più nascosti. Tutte le espressioni artistiche nascono come canto interiore dell’Anima umana, l’arte, con la sua creatività, nutre e cura l’Anima. George Bernard Show affermava che: “Gli specchi si usano per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’Anima”. Bello sarebbe se l’umanità intera, potesse scrutare ed ascoltare, nel silenzio della notte, il battito segreto del Cuore, il fragore sordo dell’Anima. Non so quanto tempo possa occorrere per maturare questa mia convinzione, certo è che oggi, una pagina di poesia potrebbe aiutare il fragile e tragico cammino dell’uomo.

Rispondi con il tuo Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Buon Compleanno

A Edmondo Licciardi, a   Pietro Taranto Bruschetto, a   Gaetana Alaimo a    Amy Jurgens Alla piccola  Sofia Resta i Migliori Auguri di Buon

Read More »