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COMMENTO:
Bellissima foto storica che ci riporta al decennio degli anni ’40 della quale cerco di completare il servizio di Nuccio Caserta (Nunù), sforzandomi di riconoscerne i componenti posti più in evidenza. Da sinistra : Ugo Bertacci al bombardino, Vincenzo Padovani, Totò Caminita alla tromba, Licio o Liciuzzu Caserta, Paolino Licciardi (Bianca) al clarinetto, Pietro Giuffria ai piatti (non visibili), davanti a Pietro, Fedele Pecora alla grancassa, Peppino Badagliacco al clarinetto, Gianni Salerno al basso a tracollo, Alfredo Favaloro (maestro)in primo piano,mio padre Masino Martucci alla tromba e Alberto Ventrice (‘u zu Berticeddu) al tamburo rullante. Il bambino tra Favaloro e ‘u zu bertu Ventrice potrebbe essere il figlio di quest’ultimo Pitriné. A te ” bois ” Nuccio un abbraccio affettuoso da Giovanni.
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Dalla California Agostino Caserta
Altra foto da conservare. Ma da dove li scova Pietro questi pezzi di storia locale ? Si vede la Falconiera senza alberi. Allo stato naturale piaceva molto ai turisti, in effetti era un bel contrasto con la vegetazione gia’ esistente altrove e fichidindia o piante grasse che fanno fiori gialli e blu durante l’alta stagione sarebbero state anche belle scelte.
I bambini e ragazzini nonostante il freddo gelido, che con un po’ di vento umido taglia le ossa, sono in pantaloncini, i pescatori tutto l’anno andavano a piedi scalzi e l’ambulatorio del medico era sempre deserto. Il corpo si autoimmunizzava.
Come al solito tutti in giacca e cravatta. Siamo al vecchio campetto dietro la vecchia infermeria (per confinati) cioe’ accanto l’attuale Isolotto. Sembra l’occasione per una partita importante forse contro gli inglesi o l’inaugurazione del campo stesso in quanto vedo giocatori dell’epoca titolari come Masino Martucci ( detto Tom ) e Gianni Salerno in borghese anzicche’ in divisa calcistica.
Sulla destra si vede con il tamburo Umberto Ventrice detto ” Berticeddu u Pilota”. Quando il piroscafo arrivando da Palermo buttava l’ancora di prua nella rada, era “Bertu u Pilota” con la sua barca che portava la cima di poppa del piroscafo e la assicurava alla bitta, che ancora esiste, nella spiaggia vicino all’attuale acquario ( che pero’, se non erro, esiste ma e’ chiuso ). Il fratello Alfredo Ventrice detto “Tammurrichiu” insieme ad altri 99 mestieri, era il “Banditore” ufficiale dell’isola. Quando c’erano importanti annunci da fare o ordinanze da comunicare “Tammurrichiu” si faceva prestare il tamburo dal “Pilota”, si faceva il giro del centro abitato, e, ad ogni strada, dopo alcuni rulli di tamburo, attaccava : “Sintiti (Attenzione) , Sintiti (Attenzione) ! ordine del Sig. S….”. Tammurrichiu” era l’albo pretorio umano di quei tempi o il blog di oggi.
2 risposte
Altra foto da conservare. Ma da dove li scova Pietro questi pezzi di storia locale ? Si vede la Falconiera senza alberi. Allo stato naturale piaceva molto ai turisti, in effetti era un bel contrasto con la vegetazione gia’ esistente altrove e fichidindia o piante grasse che fanno fiori gialli e blu durante l’alta stagione sarebbero state anche belle scelte.
I bambini e ragazzini nonostante il freddo gelido, che con un po’ di vento umido taglia le ossa, sono in pantaloncini, i pescatori tutto l’anno andavano a piedi scalzi e l’ambulatorio del medico era sempre deserto. Il corpo si autoimmunizzava.
Come al solito tutti in giacca e cravatta. Siamo al vecchio campetto dietro la vecchia infermeria (per confinati) cioe’ accanto l’attuale Isolotto. Sembra l’occasione per una partita importante forse contro gli inglesi o l’inaugurazione del campo stesso in quanto vedo giocatori dell’epoca titolari come Masino Martucci ( detto Tom ) e Gianni Salerno in borghese anzicche’ in divisa calcistica.
Sulla destra si vede con il tamburo Umberto Ventrice detto ” Berticeddu u Pilota”. Quando il piroscafo arrivando da Palermo buttava l’ancora di prua nella rada, era “Bertu u Pilota” con la sua barca che portava la cima di poppa del piroscafo e la assicurava alla bitta, che ancora esiste, nella spiaggia vicino all’attuale acquario ( che pero’, se non erro, esiste ma e’ chiuso ). Il fratello Alfredo Ventrice detto “Tammurrichiu” insieme ad altri 99 mestieri, era il “Banditore” ufficiale dell’isola. Quando c’erano importanti annunci da fare o ordinanze da comunicare “Tammurrichiu” si faceva prestare il tamburo dal “Pilota”, si faceva il giro del centro abitato, e, ad ogni strada, dopo alcuni rulli di tamburo, attaccava : ” Attenzione , Attenzione ! ordine del Sig. S….”. Tammurrichiu” era l’albo pretorio umano di quei tempi o il blog di oggi.
Bellissima foto storica che ci riporta al decennio degli anni ’40 della quale cerco di completare il servizio di Nuccio Caserta (Nunù), sforzandomi di riconoscerne i componenti posti più in evidenza. Da sinistra : Ugo Bertacci al bombardino, Vincenzo Padovani, Totò Caminita alla tromba, Licio o Liciuzzu Caserta, Paolino Licciardi (Bianca) al clarinetto, Pietro Giuffria ai piatti (non visibili), davanti a Pietro, Fedele Pecora alla grancassa, Peppino Badagliacco al clarinetto, Gianni Salerno al basso a tracollo, Alfredo Favaloro (maestro)in primo piano,mio padre Masino Martucci alla tromba e Alberto Ventrice (‘u zu Berticeddu) al tamburo rullante. Il bambino tra Favaloro e ‘u zu bertu Ventrice potrebbe essere il figlio di quest’ultimo Pitriné. A te ” bois ” Nuccio un abbraccio affettuoso da Giovanni.