La proibizione anche della caccia stanziale, in un posto come Ustica, invaso dai conigli selvatici, è ingiusta e immotivata. La proliferazione del coniglio selvatico,in assenza di predatori naturali, sta arrecando danni irreversibili all’economia agricola. Il rimborso dei danni subiti è irrisorio in quanto la produzione isolana non può essere rapportata, sia come qualità che quantità, a quella delle grandi aziende.
In aggiunta i cacciatori residenti, pur avendo pagato le previste tasse di concessione, vengono privati di esercitare l’attività venatoria.
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