Cosa c’è di più bello per il nostro cuore se non Cristo Risorto la Domenica di Pasqua.
Già da prima si avverte nel paese il profumo di festa, e questo accade sin dalla settimana precedente e cioè la Domenica delle Palme.
Nel tempo questi due eventi sono preceduti dal Santo Natale, l’Epifania e la festa di San Giuseppe.
Proprio su quest’ultima vorrei spendere due parole per porgere un particolare ringraziamento a USTICA SAPE, per tutto quello che ha fatto, fa e farà per noi che viviamo lontani da Ustica, distanti sì con gli occhi ma non col cuore.
Se non fosse per le foto, i video e le interviste redatte con maestria, questa bellissima festa preparata da tutti Voi e dedicata a San Giuseppe scivolerebbe nei meandri della nostra mente, per poi essere dimenticata definitivamente.
Invece, con l’operato dei tuoi servizi fai riluccicare le nostre pupille e soprattutto il nostro spirito, facendo rivivere in noi quell’antico significato del padre putativo di Gesù, San Giuseppe.
Sono certo che su quelle bellissime e copiose tavole abilmente imbandite non v’era una sola portata di cattivo gusto, dove l’occhio ha assaporato ogni vivanda ancor prima del palato, e con l’aiuto della propria immaginazione se ne poteva avvertire anche il profumo, quindi meritevole di un personale plauso e nonché del premio Nobel alle scene.
Il momento più importante di questo giorno è il festante Incontro tra Gesù e la Madonna, la quale attonita rivede suo FIGLIO RISORTO proprio il giorno della Pasqua.
E così dalle contrade alle stradine, dai vicoli ai cortili e dalla piazza alla chiesa illuminata è un crescente di gioia, un tripudio d’emozioni per il nostro piccolo cuore che ci vuole più rilassati e meno ostili con gli altri.
È come se la popolazione ad un certo punto chiedesse in sordina a Dio la tacita necessità di tali ricorrenze, ove si evince quel senso di aggregazione, nello stare uniti l’uno agli altri e pregare sentitamente per i nostri cari e per il prossimo.
Mai come in questo specifico momento, così drammatico nel mondo, cresce il bisogno di pregare Dio e dovremmo farlo ancora più forte di prima, anche se proviene da una piccola isola come Ustica.
“La pace senza le persone virtuose è inutile, è come una colomba bianca senza le ali”.
Dedico questo mio aforisma a tutti i cristiani e non solo a loro.
Una serena e dolce Pasqua a tutti.
Pietro Fiorito