La simpatica scrittrice, saggista, attrice e cantautrice Sara Favarò ieri sera, all’Hotel Punta Spalmatore di Ustica, ha recitato “scioglilingua e indovinelli siciliani, sia puliti che vastasi”, estrapolati dal suo libro. Con lei ha movimentato la serata la vulcanica scrittrice e saggista Lucia Vincenti.
Sara presentando il suo libro ha detto che “gli scioglilingua e gli indovinelli sono un modo semplice per trascorrere il tempo, allegramente, in compagnia. Lo scioglilingua, in siciliano detto anche sbrogghialingua o ’mpaddocchialingua, rappresenta la ginnastica del modo d’esprimersi più utile all’apprendimento della lingua e all’esercitazione della memoria, oltre ad essere incentivo per superare determinate difficoltà di dizione. Si caratterizza per la ripetizione di parole uguali o simili che hanno assonanza ritmica e che, ripetuti velocemente, danno vita all’allitterazione propria dello scioglilingua. Di solito l’insieme delle parole ripetute in rapida successione si presta all’ilarità, giocando molto sull’ambiguità di pronuncia e di significati. A tale scopo negli scioglilingua ci sono anche parole che non hanno un significato compiuto, il cui fine è creare quel naturale bisticcio di suoni che induce al fraintendimento. Gli scioglilingua lasciano intendere spesso parolacce che vengono pronunciate in maniera caotica, apparentemente involontaria e, di conseguenza, anche giustificata”.
Al termine della serata la Dott.ssa Anna Russolillo (HUPS) ha consegnato a Sara una targa in ricordo del Prof. Ugo Marchetta.