Ustica sape

Processione via mare madonna dei Pescatori – In medio stat virtus … forse!


Molti mi hanno chiesto il perché, compreso i miei ospiti americani venuti per l’occasione, della mancata processione via mare della Madonna dei pescatori. Non avendo sicure informazioni né documenti a suffragio mi sono attivato per attingere notizie utili suffragati da atti ufficiali che di seguito riportiamo lasciando a voi che leggete, se ne avete voglia, libertà di giudizio.

In data 23-05.2012 è stata richiesta dall’Associazione Gabbiano Reale, in occasione dei festeggiamenti via mare in onore della Madonna dei Pescatori del 27 Maggio 2012 alla Delegazione di Spiaggia di Ustica, “a far imbarcare su tre distinte unità di pesca locali numero trenta fedeli per ciascuna unità”.

Il 25 Maggio 2012 la Delegazione di Spiaggia di Ustica rispondeva con la seguente nota:

“Poiché l’imbarco di passeggeri ovvero di persone diverse dall’equipaggio su unità di pesca è soggetto a preventivo parere tecnico da parte di un organo riconosciuto (R.I.N.A., BUREAU VERITAS etc…), questo Comando, con corrispondenza a parte, ha interpellato il R.I.N.A., Ufficio di Palermo, il quale … ai soli fini della stabilità autorizza, per le unità per le quali era stata avanzata richiesta, l’imbarco di passeggeri così come di seguito specificato:

1) M/p URAGANO 6PA 130 – nr. 18 (diciotto) persone equipaggio compreso:
2) M/p URAGANO II 6 PA 139 – nr. 20 (venti) persone equipaggio compreso:
3) M/p TOPONE 2000 6 PA 142 – nr. 16 (sedici) persone equipaggio compreso.

Inoltre, riconoscendo questa Delegazione l’importanza sociale dell’evento, si consiglia di far imbarcare parte dei fedeli interessati a seguire il simulacro, a titolo amichevole, sulle diverse unità di diporto presenti questo approdo e sulle unità da pesca regolarmente autorizzate all’esercizio della pesca turismo cioè in possesso di certificazione tecnica attestante l’idoneità al trasporto di nr. 12 (dodici) passeggeri equipaggio incluso (MM/pp TRAMONTANA 6 PA127 e Maria SS LAURETANA 6 PA134).

Per di più, il sovraordinato Comando della Capitaneria di Porto di Palermo, ha disposto, che nr. 20 fedeli potranno trovare imbarco sull’unità del corpo classe 200 che coadiuverà la dipendente CP 536 nel servizio di sicurezza marittima della processione”

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NOTE:

Da informazione assunte abbiamo fatto un calcolo sommario dei mezzi a disposizione e dei passeggeri che potevano essere, su questi, regolarmente imbarcati:

1) sulle unità da pesca 78 passeggeri;
2) sulla unità della Capitaneria 20 passeggeri
3) sulle imbarcazioni disponibili dei Diving più di 200 – per un totale di 300

Sarebbero stati sufficienti?

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COMMENTI

Dalla California Agostino Caserta

Secondo me si deve capire e accettare la legge non solo come imposizione ma sopratutto come “prevenzione” infatti rispettare la legge in questo caso significa prevenire eventuali problemi tramutandosi in un vantaggio per tutti. Mettiamoci nei panni del Comandante della Capitaneria. Se non fa rispettare le regole lui, chi deve farlo ? Si puo’ Capire benissimo che ognuno di noi, e specie nelle isole, ha innato il senso del proprio “territorio” e vuole difenderlo, tanto che a volte viene spontaneo il grido interiore : ” qui ci siamo nati, cresciuti e pasciuti e qui comandiamo noi ! ” ma mi dispiace, devo dire che in una societa’ organizzata questa non e’ un’attitudine corretta, c’e’ un limite a tutto e in un posto dove c’e’ anarchia non c’e’ un vero e proprio futuro. Un’altra osservazione : dov’era il Sindaco ? che in certe occasioni  dovrebbe fare da paciere e da arbitro. Comunque c’e’ un rimedio a tutto. Secondo me e’ questione di “comunicazione” e malintesi e gli artriti fra quelli che si sentono oppressi e chi ha il compito di fare rispettare la legge si possono risolvere come facevano gli antichi con una bella mangiata e bicchierata all’usticese ( sistema che ha sempre funzionato ! ) perche’ andare d’accordo e’ importante quanto lo e’, nell’interesse di tutti, di difendere il proprio territorio.

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Da Ustica Fabio Ailara

stiamo a vedere che tra qualche giorno lo faranno santo con rito immediato??!!!!!
Chi vive fuori non percepisce la tensione che c’è sull’isola… La legge è legge, vero….ma allora perchè ci lamentimo per i cavitelli insifficienti???
Perchè ci lamentiamo delle ordinanze ad orologeria??? Perchè ci lamentiamo dell’atteggiamento provocatorio???? Perchè tutti questi mal’umori??? Il signore si sente cosi onnipotente che l’anno scorso voleva multarmi in piazza…si, stai leggendo bene… IN PIAZZA…
Forse Ustica è stata scelta come primo esperimento di legalità assoluta e noi non lo sappiamo??? Si si lo faranno santo protettore!!!!!
Peccato comunque che i signori che fanno così tanto rispettare le leggi usufruiscono di uno stabile comunale senza mai aver pagato l’affitto…comunque lo sfratto è arrivato… vediamo se pagano gli arretrati o come doveroso escono dai ns locali. Vedremo!!!

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Da Palermo Giada D’Agostino

… a questo punto non capisco (visto che vi erano i posti) perchè non è stata fatta???? …..

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Da Palermo Giuseppe 

Le regole sono regole e le leggi sono leggi!!! Da parte dell’Autorità preposta credo ci sia stata grande disponibilità per far si che la processione in mare avesse luogo. Secondo quanto riportato nel post precedente, ci sarebbe stata addirittura la possibilità di imbarcare i fedeli sulle unità delle forze dell’ordine…..ma come al solito i franchi tiratori puntano sempre l’indice accusatorio nella direzione di un solo soggetto, reo solamente di fare il suo lavoro con zelo e professionalità e che alla luce dei fatti è stato più che collaborativo. Signori, mettiamocelo in testa, Ustica non è in provincia di Baghdad ma di Palermo e le leggi sono le stesse per tutto il territorio nazionale. Possono non piacere a tutti e/o vanno in contrasto con i nostri interessi personali ma dobbiamo accettarle e rispettarle…..si chiama senso civico!

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Da Palermo Marco Daricello

Beh, i posti sulle imbarcazioni di certo non mancavano! Perchè non è stata fatta la processione a mare?

Riflessioni di Mario Oddo


Sabato e domenica scorsa sono stato ad Ustica; un brevissimo ma intenso soggiorno tra il dolce e l’amaro. Dolce perchè è stata una piacevole occasione per incontrare tantissimi amici e perchè ho potuto godere di un assaggio d’aria quasi estiva isolana. Quale migliore occasione quindi per andare a dare un’occhiata al campo di calcio al quale come sanno coloro che seguono attentamente Usticasape da tempo attraverso ripetuti interventi sull’argomento rivolgo la mia disinteressata attenzione. Incuria ed abbandono, solo questo hanno inquadrato i miei occhi; non ho visto altro; anzi nò, per la verità il mio sguardo si è posato anche su un cartello posizionato sul cancello chiuso, “vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori”; quella scritta nella circostanza mi è suonata come una beffa, una provocazione; in quel momento ho sentito fortemente la mancanza di un pennarello nero; vi avrei aggiunto solo due parole: “quali lavori ? ” … Il secondo “amaro” me lo riserva il pomeriggio della domenica; in piazza nell’aria c’è tanta “elettricità”. La notizia fa il giro dell’Isola: una mancata autorizzazione sulla quale si è discusso tanto e forse si discuterà ancor di più a lungo, ha avuto come conseguenza immediata che la statua della Madonna forse per la prima volta non sì è potuta portare in processione a mare. E’ chiaro che le regole sono regole e vanno rispettate ma è possibile che tra le parti all’insegna della “flessibilità” non abbia prevalso la volontà di trovare una soluzione condivisa che assicurasse comunque una continuità a questa manifestazione così sentita nell’Isola ? Una cosa è certa: in questi giorni ad Ustica ho assistito simultaneamente alla mortificazione della passione e alla mortificazione della tradizione, calcistica l’una, folkloristico-religiosa l’altra. Prima di avviarmi verso la nave sono entrato come faccio sempre in Chiesa a “salutare” S.Bartolomeo; nel mio immaginario ci siamo pure parlati; l’ho visto preoccupato e gli ho chiesto come mai; mi ha risposto “sai, se hanno comunque impedito un giro in barca persino alla Madonna vuoi che il 24 Agosto non riserveranno un sorpresa anche a me che in fondo non sono che un povero Santo ? … come darGli torto, pensavo fra me e me avviandomi verso il porto …

Squadra calcio Vecchie Glorie


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Da Ustica Angela D’Angelo

Bellissimo periodo quando si giocava a calcio.
Mio padre (vedi foto) era il primo ad andare. Altri tempi!
Oggi, che dovremmo stare meglio, i nostri ragazzi non riescono a farsi una partita…
Chi ci capisce è bravo!!!

Saluti, Angela

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Dalla California Agostino Caserta

La partita di tutte le partite fra le due eterne rivali : Marina e Azione Cattolica, che dominarono la scena calcistica usticese nei campionati interni degli anni ’60. Il campetto era quello accanto al Mulino a Vento sottovia che ancora esiste, dove, date le ridotte dimenzioni si giocava 7 contro 7. Quanti lavori per portare a termine questo campo il cui terreno aveva un buon dislivello nord-sud, verso mare … quando si scavava per livellare si trovavano enormi massi dappertutto, fu portato a termine con l’aiuto di tutti gli sportivi ( Pierino D’angelo, Giovanni Martucci, Enrico Sorce, Franco Pecora e altri ) e di molti mezzi meccanici. Per l’inaugurazione, presenti le Autorita’, la Madrina fu la Zia Clelia Ailara che aveva donato il terreno agli sportivi. Questo campo nacque dopo la chiusura di quello di fronte l’attuale ristorante Schiticchio e come si vede dalla foto ai bordi furono anche costruite transenne con pali e reti metalliche ( tutto lavoro fatto maggiormente da Pierino ( cazzola ) e Franco Pecora, per evitare che il pallone andasse nelle terre limitrofe dannegiando il coltivato. Il campo era quello che era ma aveva testimoniato i nostri sacrifici e sudori e veniva trattato come una fidanzata, non appena c’era qualcosa che non andava si riparava e alla manutenzione contribuivano anche le squadre del Baseball che ad Ustica era proprio agli inizi e che anche loro usavano come terreno di gioco. Ognuno forniva quello che poteva, i pescatori fornirono le reti per le porte, le ditte i mezzi meccanici, Giovanni Martucci e Jachino Caminita la montatura dei pali di metallo delle porte ancora esistenti e il campo la domenica era pieno zeppo, anche perche’ era l’unico intrattenimento dell’isola; c’era addirittura un chiosco con pizze, panini e bibite e per spogliatoi era usata la casetta appena a sud del campo di Gatano Ailara ( Schiticchio ). La squadra della Marina oltre che rappresentare una categoria era un affare di famiglia aveva l’ossatura nei tre fratelli D’angelo e Felice Arno’ ( Giuliano, che segno’ di testa in una finale un autogol storico e spettacolare ) e i fratelli Pecora, mentre i componenti Azione Cattolica era piu’ eclettici. La rivalita’ fra Marina ed Azione Cattolica duro’ diversi anni ed alla fine di un Torneo la Coppa fu consegnata in piazza al Capitano della Marina Giovanni D’angelo dal Cardinale Pappalardo.

In alto da sinistra Mario Caserta ( arbitro ) Natale Caminita ( assistente ) Tanino Bertacci, il Prof. Gallo e Ugo Bertacci ( allenatore Marina ), Enrico Sorce, Pierino D’angelo, Franco Pecora, Nini’ D’angelo ( il pescatore anche di turiste.. ), Giovanni Favaloro, Paolo Pecora.

In basso da sinistra, Agostino Caserta, Pino palmisano, Pasquale Tranchina, Claudio Salerno, Giovanni D’angelo, Carmelo Palmisano, Felice Arno’.

 

Cerimonia religiosa


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Gruppo uomini di Azione Cattolica


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Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


l’orgoglio non và confuso con la dignità, se uno si accorge di aver esagerato ci sono mille modi per scusarsi non vuol dire che uno strisci per terra per chiedere scusa….

dino di girolamo

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La semplicità è compagna della verità come la modestia è del sapere. 

Francesco De Sanctis

(inviato da Salvio Foglia)

 

 

Buon Compleanno


AuguriA Vincenzo Pizzurro
a Giuseppe Pellerito i Migliori
Auguri di Buon Compleanno

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Oggi si festeggia S. Emilio .
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto quest0 Nome

 

 

Fiaccolata Madonna dei pescatori


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