Ustica sape

Avviso iniziativa “TAXI SOLIDALE”


Riceviamo e pubblichiamo – Trasporti marittimi Isola di Ustica – problematiche.

Conferenza Stampa presentazione “Rete delle Isole di confino”


È stata presentata martedì 5 dicembre la “Rete delle isole di confino” presso la sala stampa di Palazzo Madama a Roma, un coordinamento tra le isole nelle quali, durante il fascismo, furono confinati gli oppositori del regime fascista.

Il progetto, portato avanti grazie al supporto dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, (Anppia) è stato presentato dal presidente ANPPIA nazionale Spartaco Geppetti e il vicepresidente Marco Miccoli.

L’evento è stato moderato dallo storico Claudio Natoli e ha visto l’intervento dei rappresentanti dei Centro Studi delle isole di Ventotene, Ustica, Tremiti, Ponza, Lipari. È intervenuta per l’occasione la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando sottolineando il coraggio dei protagonisti e dei relegati Antifascisti confinati nelle isole.

Attraverso la costituzione di tale rete viene avviata una collaborazione e ricerca comune che mira ad offrire una prospettiva approfondita su uno dei periodi più bui della storia nazionale, con l’obiettivo di attivare un dialogo con le amministrazioni e le istituzioni allo scopo di valorizzare le Isole confinarie come luogo della memoria collettiva e per accrescere la conoscenza storica tra le popolazioni locali e i turisti che le visitano.

 

 

 

INVASIONE DI COLOMBACCI E CONIGLI, STRAGE DI SEMI E RACCOLTI A USTICA


COLDIRETTI SICILIA: PERSO FINO AL 100% DELLE PRODUZIONI, TERRITORI A RISCHIO
Ad Ustica l’agricoltura rischia di scomparire a causa dei colombacci e dei conigli che mangiano sia i semi sia i pochi raccolti che riescono a salvarsi dopo il loro passaggio con perdite che raggiungono il 100%, di fatto vanificando un intero anno di lavoro.
È l’allarme di Coldiretti Sicilia che chiede un intervento immediato di tutte le istituzioni preposte per una soluzione che permetta agli agricoltori di continuare a vivere del loro lavoro. Ad Ustica – afferma Coldiretti Sicilia – si produce la famosa la famosa lenticchia, grano, ortaggi ma già in molti hanno abbandonato i terreni perché i ricavi sono annullati.
Il rischio – prosegue Coldiretti Sicilia – è che l’isola si spopoli perchè nonostante gli investimenti non è possibile andare avanti con una fauna che prolifera in maniera vertiginosa. Non è la prima volta che si chiedono interventi – sottolinea ancora Coldiretti Sicilia – ma di fatto non ci sono state soluzioni adeguate.
L’Ispra e il corpo forestale in passato hanno già fatto dei sopralluoghi a cui non è seguito nulla – conclude Coldiretti Sicilia – ed è davvero paradossale che si trascuri una realtà produttiva così importante.

Discorso di Gino Cecchettin per l’ultimo saluto alla figlia Giulia va letto in tutte le scuole


Discorso che Gino Cecchettin ha pronunciato il 5 dicembre durante i funerali della figlia Giulia, nel Duomo 

Carissimi tutti,
abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai.
Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. Mi scuso per l’impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili. La mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell’ordine, al vescovo e ai monaci che ci ospitano al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia.

Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente, un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà: il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti.

Il femminicidio è spesso il (altro…)

Lettera aperta al Sindaco di Ustica con delega ai trasporti marittimi

A ‘Merica di Tammurricchiu


Dalla Rivista “Lettera” del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica
Vogliamo ricordare un simpatico personaggio della vecchia Ustica attraverso i magici colori della memoria
di Massimo Caserta – Ad Alfredo Ventrice

«Ciò che qui è narrato è realmente accaduto, niente è accaduto così come qui è narrato». Göethe

Questa piccola-grande storia ve la voglio proprio raccontare, affinché resti bella memoria del personaggio di cui si parla. È una storia che risale agli anni Cinquanta, la storia di un uomo e di un lavoratore davvero straordinario.

L’uomo era conosciuto ed indicato nell’isola più per il soprannome che per il suo vero nome. Lo chiamavamo tutti “Tammurricchiu”, e diventa una cosa assai complicata dirvi quale fosse il suo vero lavoro, almeno quello principale. Forse sarebbe più semplice dire quale non fosse … perché Tammurricchiu faceva proprio di tutto, ed era pure molto bravo a fare tutto: rattoppava e risuolava le scarpe degli isolani, raccoglieva capperi da commerciare, trasportava bagagli ad ogni arrivo e partenza della nave, consegnava le bombole del gas, svolgeva piccole commissioni, eccetera eccetera… Ma, fra le tante, l’attività di cui conservo il ricordo più marcato e divertente e da cui il nostro prese il soprannome è quella del “banditore”, quando con il suo tamburino a tracolla, Tammurricchiu, cominciando dalla piazza e poi girando per le stradine del paese, dopo l’iniziale “rataplan, rataplan, rataplan …”, seguito dal rituale «Attenzioni, attenzioni! … ‘A Sinnaca rissi… », urlato a pieni polmoni, portava a conoscenza della popolazione notizie di interesse pubblico per conto del comune o di qualche altra autorità locale: Tammurricchiu, abbanniava la partenza in anticipo dall’isola della nave per il maltempo, gli orari della erogazione dell’acqua, la sospensione della erogazione dell’energia elettrica per lavori o per altro, una qualche disinfestazione o vaccinazione nel paese o nelle campagne, l’uscita del boiacani. Ma gli capitava anche di dover abbanniare per incarico di privati cittadini, per chiunque gliene facesse richiesta. E la materia, in questi ultimi casi, era la più varia: piccoli fatti, come scambio di bagagli, smarrimenti di oggetti, di animali … insomma di tutto. Noi ragazzetti lo seguivamo dappertutto per goderci le sue prestazioni, e ci divertivamo un sacco. Non sempre si riusciva però a capire cosa Tammurricchiu avesse abbanniatu. Né noi, né, in verità, buona parte degli isolani. E l’oggetto dell’abbanniata poteva diventare argomento di discussioni, soprattutto fra le donne che, al primo rullare del tamburino, sospendendo le loro faccende domestiche, si affacciavano sulle porte di casa, alle finestre e ai balconi per conoscere le novità portate quel giorno da Tammurricchiu. E se ne parlava anche nei bar e in tutto paese, e poteva anche capitare che la notizia venisse ad assumere, dal passaggio di bocca in bocca, contenuto di altra sostanza e di altra natura: del tipo, come si diceva nell’isola, «Ovu ruttu nn’ a chiazza… omu mortu ô Sparmaturi». Comunque, alla fine, rimettendo insieme i “pezzi” dell’abbanniata, si riusciva a cogliere la notizia nella sua interezza e veridicità. E, spesso, con il tanto auspicato sollievo perché da queste parti la gente è adusa ad accogliere con animo sospettoso e diffidente le abbanniate provenienti dalle “Autorità”.    Ricordo pure che Tammurricchiu era solito indossare un cappellino da marinaio con la Visiera e un grembiule di colore blu che la frenesia delle sue attività non gli lasciava neanche il tempo di togliersi quando, sospendendo di risuolare qualche scarpa, passava ad altro e in altro luogo con i suoi brevi, scattanti e veloci passi.

Tammurricchiu aveva un parente negli Stati Uniti … a ‘Merica. Costui, intuendo le potenzialità di un formidabile lavoratore come Tammurricchiu in quel paese, ebbe l’idea della “chiamata”, cioè di farlo emigrare per fare fortuna lì. Così, un bel giorno, Tammurricchiu partì tra il dispiacere di tutti gli isolani. Non so come Tammurricchiu avesse vissuto quel periodo della sua vita in America, né quali fossero stati, lì, i suoi pensieri. Fatto sta, che, dopo qualche tempo, non molto però, egli fece ritorno nella sua isoletta. Il giorno del suo arrivo ero al porto insieme ad alcuni miei amichetti perché non volevamo perderci il tanto preannunciato avvenimento. Ricordo che, appena sceso dalla barca che dalla nave lo aveva trasportato alla banchina, Tammurricchiu, facendosi largo tra la folla di compaesani, amici e parenti che lo attendevano festosamente, scansò tutti, fece qualche passo, imprecò più volte contro qualcuno o qualcosa, si chinò verso terra e la baciò più volte esclamando: «È chista ‘a ‘Merica!». La festa ricominciava …

L’autore, usticese, è socio fondatore del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica.

GLOSSARIO ESSENZIALE

Tammurricchiu, da Tammurinu. Tamburino. Sinnaca. Sindaca. Rissi. Ha detto. Boiacani. Accalappiacani. Abbanniari. Dare pubblico avviso. Bandire. Chiazza. Piazza. Sparmaturi. Spalmatore, contrada lontana dal centro abitato. Toponimo, in uso anche in altre isole per indicare zone ada e per tirare a secco le galere per la «spalmatura», l’operazione con cui si spalmava il sego (sivu) sull’opera viva delle imbarcazioni per renderle più idrodinamiche.

Collegamenti marittimi dovrebbero essere regolari oggi da e per Ustica


ad eccezione della partenza delle ore 07,00 da Ustica in quanto l’aliscafo Tiziano è fermo a Palermo

P.S. 07,07 – contrariamente alle previsioni, purtroppo, l’aliscafo Carmen M omette la partenza per Ustica ma, mi dicono che alle ore 08,30 la nave Antonello da Messina alle 08,30 partirà regolarmente. Regolare l’approdo a Cala Santa Maria mentre è con riserva l’approdo al molo del Cimitero

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


Fai ciò che ami, ama ciò che fai, e mantieni più di quanto hai promesso.
Harvey B. Mackay

Buon Compleanno


A Francesco Liotti e
a  Filippo Vena
a   Pasquale Arnò
a   Helen Killele
aa  (Mississippi)
Giusy Caravella  i Migliori
Auguri di Buon Compleanno

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Oggi si festeggia S. Ambrogio.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.

 

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