Ustica sape

Lettera Aperta

All’  On.  Stefania Prestigiacomo
Ministro dell’Ambiente della Tutela
del Territorio e del Mare

Al Sindaco di Ustica

Al Presidente del Consiglio di Ustica

Ai Consiglieri Comunali

Al Commissario dall’A.M.P.

UNA PROPOSTA PER IL RECUPERO DELL’ A.M.P. ISOLA DI USTICA

Sfogliando una brochure, datata 1992, la nostra memoria è tornata ai tempi in cui Ustica, prima riserva marina d’Italia possedeva una sede amministrativa presso gli uffici del comune ed un centro accoglienza a Cala Santa Maria.

Inoltre dopo una lunga battaglia burocratica, si era riusciti ad acquisire al patrimonio comunale i locali della Caletta detti anche Santoro, dove erano stati realizzati numerosi acquari ben curati e gestiti dal personale della riserva marina, acquari che avevano una importante funzione didattica perché ciascuno di essi mostrava una parte di habitat della riserva alle numerose scolaresche che visitavano Ustica soprattutto nel periodo primaverile.

Si precisa a riguardo che Il personale della riserva marina era stato formato attraverso il primo corso per guida naturalistica in riserva marina ideato dallo scrivente e realizzato con la collaborazione di un articolato gruppo di biologi dell’Università di Palermo guidati dal prof. Silvano Riggio.

Con impegno personale di alcuni componenti dell’ufficio tecnico del comune di Ustica erano stati recuperati e bonificati i locali della Torre dello Spalmatore, rendendoli agibili per il pubblico. La stessa torre, poi, è stata adottata quale sede storica della Riserva Marina con centro visite, proiezioni di documentari e diapositive e come sede di dibattiti e conferenze sui vari temi ambientali. Inoltre nella stessa torre era stata organizzata una sala di riunioni attrezzata con una biblioteca ed infine era stato realizzato un primo laboratorio scientifico.

Di quanto sopra e di molto altro ancora oggi non esiste quasi più nulla. La Torre da anni è chiusa ed inutilizzata, lasciata in totale abbandono e decadenza malgrado sia stata restaurata con una spesa di circa un miliardo delle vecchie lire. Il predetto finanziamento ci era costato parecchio impegno perché altri avrebbero voluto indirizzarlo verso altra riserva marina.

L’acquario della Caletta è stato dismesso e l’uso della Caletta stessa è stato dato in uso ad altri utenti.

Infatti, ogni anno parecchi progetti vengono finanziati per enti o associazioni estranee ad Ustica. La cara “mucca” della riserva marina dà ancora latte, ma non certamente per i cittadini di Ustica che ne sono stati emarginati.

Il Comune col suo magro bilancio ha dovuto farsi carico dell’assunzione di otto persone che certamente meritavano una collocazione a tempo indeterminato, ma che oggi gravano quasi completamente sul bilancio comunale, non essendo stata adottata quasi nessuna iniziativa per il recupero di fondi a seguito  della mancata attuazione del piano finanziario predisposto dal Consiglio Comunale per l’assunzione del personale necessario.

Tale personale negli anni di affidamento della gestione della riserva concesso da parte del Ministero al Comune di Ustica aveva espletato con professionalità  e competenza il proprio compito sia pure nello stato di precarietà del proprio rapporto di lavoro.

MALGRADO

diverse decine di miliardi siano passati attraverso il fiume degli sprechi, oggi ad Ustica non esiste quasi più nulla!

Per i suddetti motivi lo scrivente, primo responsabile della riserva marina dagli anni ‘87 al ’90 e , successivamente, nella qualifica di assessore comunale non ha ritenuto opportuno firmare la petizione popolare avanzata al signor ministro di riaffidamento, sic et sempliciter, della gestione al Comune di Ustica, attribuendo agli organi del Ministero responsabilità quasi persecutorie.

Se si vuole poi guardare in faccia la realtà degli avvenimenti accaduti, va riconosciuto che le responsabilità vanno quanto meno condivise tra Comune e Ministero.

Pertanto si propone una idea nuova di gestione dell’area Marina Protetta Isola di Ustica.

Infatti vogliamo ancora essere ottimisti e propositivi indicando una soluzione, a nostro giudizio praticabile per il rilancio dell’AREA MARINA PROTETTA superando il falso problema dell’affidamento al Comune della gestione della stessa.

Dobbiamo però dimostrare di esserne capaci.

Infatti:

LA RISERVA OGGI DISPONE:

  • di n.7 operatori qualificati pagati dalla comunità ed assunti per il ruolo avuto e da avere nell’ambito della gestione della Riserva Marina;
  • di un Centro di Prima Accoglienza presso i locali siti in P.zza Umberto I (ex fascio);
  • del Vecchio Comune sito in P.zza Capitano Vito Longo, restaurato con finanziamento del Ministero dell’Ambiente per essere utilizzato dalla Riserva Marina;
  • del locale detto Caletta o Acquario. A tal proposito occorre recuperare, nella speranza che esistono ancora, i numerosi acquari per farne centro di didattica propedeutica alla conoscenza dell’Area Marina Protetta;
  • della splendida Torre dello Spalmatore, bloccandone al più presto il degrado in cui versa, restituendole dignità e funzionalità;

OCCORRE PROVVEDERE A:

  • dismettere la Barca Primavera che continua a produrre costi senza alcun beneficio di ritorno;
  • acquisire le circa cinquanta ricerche scientifiche redatte in passato con costi notevolissimi delle quali si ha scarsa conoscenza;
  • restituire alla ricerca scientifica l’uso del laboratorio scientifico esistente presso la casa Argento inventariando l’esistente per renderlo disponibile ai ricercatori interessati.
  • al recupero di tutto il materiale scientifico, subaqueo, di proiezione e visione;
  • al recupero di tutti gli arredi esistenti nella Torre: vetrine, tavoli, poltroncine della biblioteca, lampade e quanto altro.

In Ustica esistono le figure competenti a recuperare detto patrimonio, dandone una nuova identità attraverso una efficace gestione che miri al recupero funzionale della Riserva Marina, volàno irrinunciabile per la salvaguardia ambientale nonché dello sviluppo economico dell’isola. Come prima cosa occorre utilizzare le competenze e la disponibilità delle risorse umane qualificate di cui il Comune dispone, che si identificano in : Daniela Bilello, Giancarlo Caserta, Gaetano Caminita, Tonino Licciardi, Giacomo Lo Schiavo, Maria Concetta Natale e Rosa Maria Zagami.

Va chiarito che il Comune rappresenta l’Ente sovrano nella gestione del proprio territorio nel rispetto delle leggi. Il Ministero attraverso gli organi della Capitaneria di Porto di Palermo, potrà dare le dovute discipline al fine della tutela, della regolamentazione e dell’osservanza di tutte le norme che attengono all’Area Marina.

Il Comune pertanto dovrà instaurare un rapporto di corretta e proficua collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, dichiarando la propria disponibilità ad accogliere un eventuale rappresentante che il Ministro vorrà nominare, per una reciproca collaborazione.

Il Comune così potrà accedere, come già avviene per Enti ed associazioni certamente di minor rilevanza, a finanziamenti attraverso progetti di: attività didattiche, materiale divulgativo, pulizia coste e quanto altro necessario per una ripresa delle attività richieste per una proficua e completa gestione dell’area Marina protetta.

In particolare occorrerà l’impegno di tutti, abitanti di Ustica, Ministero dell’Ambiente, Capitaneria di Porto per il conseguimento degli obiettivi sin qui esposti che presuppongono il massimo impegno, serietà e rispetto delle leggi.

Ustica, Via Petriera 23.06.2009

lettera firmata

Prof.  Angelo Longo

e-mail: angelo.longo1936@libero.it


Eolie, Lontani&Vicini

Cari eoliani lontani,

da vent’anni giornalisticamente mi sono battutto con tutte le amministrazioni delle Eolie per evitare che alle biglietterie delle navi ed aliscafi, i nostri emigranti si sentissero forestieri. Mi sono messo nei panni di chi puntualmente torna nella terra d’origine da eoliano e si trova davanti ad una biglietteria con la targa “forestiero”. Tanti sì politici, mai sono diventati sì nei fatti.

Devo riconoscere che qualche intervento è stato fatto negli anni passati dall’attuale sindaco Mariano Bruno, poi concretizzatosi con la spedizione in Australia e con la consegna degli attestati agli “eolian-australiani” che almeno sugli aliscafi della Ustica Lines al loro rientro nelle isole, hanno la possibilità di pagare il biglietto come “Figli di questi Scogli”. Ma come si può notare, alla luce anche delle continue segnalazioni che sono giunte da Torino, Bologna, Roma… (tanto per menzionarne qualcuna), ci sono gli eoliani che vivono nel nord Italia che ancora sono costretti a pagare il ticket e anche il biglietto come…turisti.  Questi – quindi – ancora oggi sono i risultati. Il sindaco Bruno ha comunque già preso un impegno pubblicamente che “rimedierà”. Saremo vigili ed eventualmente assegneremo un “Totanò D’Oro” che tra l’altro sono pure in fase di preparazione…

Se – poi – come promesso dal nuovo assessore agli affari generali del Comune di Lipari Mimma Sparacino a “Il Notiziario” verrà organizzata la  giornata dell”‘Emigrante Eoliano”, ci sentiamo di chiedere a tutte le amministrazioni comunali delle isole Eolie di ringrazziare tutti questi eoliani che ogni anno tornano nei loro scogli e che in questi anni con continue rimesse di denaro hanno anche aiutato le loro famiglie che vivono in queste isole. Si tratta di un atto dovuto per la fede e l’equilibrio morale di questa eolianità che non dovrà mai tramontare. Dal sole libero delle Eolie, buon Notiziario a tutti Voi lontani e vicini.

B. Leone di Lipari

Ticket ingesso nativi non residenti

Caro direttore,

sono un assiduo visitatore del Suo giornale online e leggendo il “simpatico” articolo rivolto agli Eolie, Lontani&Vicini, ho provato quel senso di sollievo che deriva dallo scoprire di non essere solo a rappresentare  una questione che umilia i nativi non residenti delle Isole. Come Lei sa, ho già affrontato la problematica in oggetto indirizzando una lettera al Sindaco di Lipari (Mariano Bruno) e al il Sindaco di Ustica (Aldo Messina) ed ai loro rispettivi Consigli Comunali, purtroppo  senza  risposta.
È deprimente dover lottare per far comprendere ai nostri rappresentanti politici che  la  richiesta ha un contenuto esclusivamente “morale” fondato sull’orgoglio di appartenenza allo “stesso scoglio” alle proprie radici e alla propria cultura.
Ogni isolano vive con particolare fierezza il senso di appartenenza alla propria  terra:  vicende personali, ricordi ed emozioni che solamente un’Isola riesce a dare.
Gli isolani usticesi che vivono “oltre il mare” si uniscono alla Sua richiesta per evitare  ai nativi non residenti e al proprio nucleo familiare l’umiliazione di pagare il ticket di ingresso per entrare a casa loro. Agevolare, quindi,  un turismo di “ritorno”, occasione d’incontro fra individui che hanno il supporto di comuni radici culturali, per tramandare con orgoglio ai propri familiari le loro emozioni.

Ustica  20 giugno 2009

Pietro Bertucci

Foto antiche

A molti è piaciuta l’iniziativa di  inserire nel sito www.usticasape.it delle vecchie foto di Ustica.. Le foto contengono i nostri ricordi e il nostro retaggio, creano un ponte ideale tra noi e le nostre “radici”, aiutano a ricordare amicizie e personaggi di un tempo, eventi particolari, momenti ed  emozioni del passato.

Continuando nell’iniziativa mi piace ricominciare da vecchie foto avute in dono da Padre Carmelo, qualche anno prima di lasciare la Parrocchia di Ustica, dicendomi: “…Fanne buon uso…”

Condividendo in pieno il suggerimenti del Grande Parroco, con la pubblicazione sul sito di vecchie foto, intendo incoraggiare/incentivare quel turismo di “ritorno”, “ provvidenziale” specie in questo periodo, rivolto in particolare a tutti quelli che hanno radici usticesi  (nativi di Ustica, i loro figli e/o nipoti ecc.).

Nella prima foto del 1948 (?)  Padre Carmelo, nel retro, come esempio, ha scritto i nominativi dei ragazzi dopo che hanno ricevuto il Sacramento della Prima Comunione…

Per molte altre foto (delle quali so poco o niente) spero che voi mi aiutate a riconoscere:

Chi sono le persone ritratte;
Cosa stanno facendo;
Quando e dove e perchè è stata scattata la fotografia.

P.S.

Tutti coloro che vogliono pubblicare loro foto possesso inviarea via E-mail   a  pietro.bertucci@libero.it oppure
consegnarmele, brevi mani, direttamente a me o indirizzarle a Pietro Bertucci – Via Calvario n. 22  –  90010  USTICA  (PA)  oppure
Pietro Bertucci –  Via M. Quarantelli  n. 23  –  00049  VELLETRI (Roma).

Comunque tutte le foto inviate stampate su carta, dopo la pubblicazione sul sito, verranno restituite ai legittimi proprietari.

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edizione dei “Tre Giorni Podistici dell’Isola di Ustica-1° Trofeo Area Marina Protetta Isola di Ustica”

L’Università di  Palermo organizza con il Patrocinio dell’AMP Isola di Ustica la 1^ edizione dei “Tre Giorni Podistici dell’Isola di Ustica-1° Trofeo Area Marina Protetta Isola di Ustica”
Manifestazione podistica, Sport Vacanze a Tappe.
La manifestazione si svolgerà il 17/18/19 Luglio 2009. La partecipazione è riservata a tutti gli atleti regolarmente tesserati per l’anno agonistico 2009. I non tesserati per partecipare dovranno presentare, all’atto dell’iscrizione, un valido certificato medico per l’idoneità’ all’attività’ agonistica e verranno tesserati alla UISP

Prima Comunione – first Holy Communion

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2° Anniversario della morte di Padre Carmelo

In occasione del Secondo Anniversario della morte di Padre Carmelo è stata celebrata nella Cappella del Cimitero, dove riposano le Sue spoglie, con tanti partecipanti,  una Messa in Suo suffragio.

La ricorrenza della Sua morte si ricorda sempre con commozione e gratitudine, per il prezioso patrimonio che ha lasciato a tutta la Comunità usticese,  unitamente all’esempio di fedeltà al Vangelo.
Il Suo carisma ci inorgoglisce  e ci affascina, in particolar modo se diventa per tutti noi esperienza di vita quotidiana.

Grazie Molto Reverendo  Parroco … RicordaTi  sempre della Tua Isola e della Tua  Gente …

Pietro Bertucci

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Informazioni trasporti

A seguito di reiterate lagnanze, più volte ho chiesto  al Sindaco di Ustica, ma senza  risposta quanto segue:

  • di rivedere gli orari di partenza della nave da Palermo per Ustica e viceversa,  in coincidenza con le navi provenienti dal Centro – Nord. La mancata coincidenza comporta notevoli disagi al turista, che ha deciso di passare una vacanza “tranquilla” sulla nostra Isola, in particolare quello economico.
  • di evitare ai nativi non residenti l’umiliazione, lo schiaffo morale di pagare il ticket  (leggi “pizzo”) d’ingresso per “entrare” a casa propria.  . Ustica è la loro terra, dove sono nati e cresciuti e dove sono le loro radici; il loro, per Ustica, è un Amore atavico …

Pietro Bertucci

Sono graditi Commenti/Opinioni

Dalla California Agostino Caserta

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Nonostante la lunga lontananza, il mio pensiero corre spesso alla mia terra e alla mia bella isola. E ogni volta che ci torno (non spesso come vorrei) mi rendo conto che con una spesa non eccessiva in tempo e denaro si potrebbe migliorare la situazione del traffico che, a lungo andare, rischia di compromettere l’affluenza dei turisti e la vita quotidiana dei residenti. Capisco le difficolta’ con cui le amministrazioni comunali hanno a che fare, ma sicuramente i miglioramenti che andro’ a suggerire ripagherebbero se’ stessi nel breve termine.

Ecco quello che vorrei consigliare:

1) ) un tunnel per realizzare il famoso svincolo . Un tunnel  non molto  lungo e non molto costoso in tempo e denaro, circa 150 metri di sottopassaggio che partirebbe dalla zona Borgo S.Francesco,  passando sotto la piazza e sbucherebbe appena fuori paese, all’altezza delle Scuole . Risolverebbe il problema vecchio di mezzo secolo dello svincolo. Niente piu’ rumore e traffico in estate nelle vie cittadine ;  sembrera’ di essere  davvero in villeggiatura, mentre d’inverno , quando e’ piacevole sentire il movimento e vedere il traffico  per stradine, viuzze e piazze, si potrebbe mettere lo  svincolo in letargo e usare le strade , dimodoche’  da 4 anime vive ,come si soleva dire, sembrera’ di essere in 4 mila …… E se il tunnel c’e’ a Favignana ( lungo almeno 2 km. ) perche’ non si puo’ fare anche ad Ustica?

2) Un maxi-parcheggio sotto le “Terrazze”. Dopo aver scavato nella roccia , tetti naturali e muri sarebbero gia’pronti, basterebbe rinforzarli e consolidarli con cemento armato. E una volta con le mani in pasta ,si potrebbe realizzare  un altro parcheggio nella zona alta  del paese, per assorbire il traffico proveniente dal nord e da fuori paese;

3) piazzare alberi e pensiline alle fermate    degli autobus allo” Spalmatore”               in modo  che la tintarella dei turisti in attesa del bus non si trasformi in          scottature e mali di testa .

4)  sdemanializzare tutti i gorghi e creare ,piazze , piazzette, giardini, aiole o parchi per bambini. Lo spazio di San Bartolicchio potrebbe diventare un bello spiazzo per la Festa, concerti, ecc.

5) rimboschire un po’ la zona “Spalmatore”  proprio sopra i Sidoti, troppo secca e brulla. Li c’e’ un grosso spiazzo di terra incolta , forse comunale. Una bella oasi di alberi in quello spiazzo renderebbe i Sidoti ancora piu’ affascinanti d’estate e ombrosi per chi aspetta o vuole rilassarsi con la brezza che viene dalla vegetazione.

Spero che questi suggerimenti, che sottopongo col dovuto rispetto, incontrino il favore di chi legge e, ancora meglio, delle Amministrazioni Comunali.

Da Rancho Mirage, california

Agostino Caserta

Bilancio Comunale

                                                                         Lettera Aperta                                                                                 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio
Ai componenti la Giunta
Ai Consiglieri Comunali
Al Segretario

Ustica

OGGETTO: mancata approvazione Bilancio Comunale

 

CHE VERGOGNA!!!!!

Se i cittadini di Ustica avessero assistito al consiglio comunale di lunedì 6 giugno sicuramente si sarebbero vergognati dei loro rappresentanti. Si è visto uno spettacolo indecoroso  caratterizzato da un acceso dibattito  che ha spesso messo in difficoltà il Presidente del Consiglio, che tra l’altro ha dovuto incassare il voto contrario della sua stessa maggioranza, che concordava con la minoranza lo spostamento di un punto all’O.di G. che riguardava l’Ordinanza n. 47 della Capitaneria di Porto… Sono susseguiti fior di insulti (tipico comportamento dei “Polli di Renzo”); abbandono dell’aula  di un consigliere della maggioranza e poco dopo di tre consiglieri delle minoranza e conseguentemente mancanza del numero legale e chiusura, nonostante tutto,  del consiglio comunale…

Da persona attenta alla vita amministrativa della mia Isola ho provato vergogna e rabbia nel vedere una “politica” piccola-piccola fatta da “politici”piccoli-piccoli. In particolare stupisce il fatto che non era stato nemmeno  inserito all’O. di G. la trattazione  del Bilancio di previsione,  almeno per  illustrare  le motivazioni che impedivano l’approvazione dell’importante strumento finanziario. Chi ha la pretesa di amministrare (sic!) il comune deve sapere che il bilancio comunale deve essere approvato nei termini di legge (31 marzo e comunque non oltre il 31 maggio), altrimenti rappresenta il fallimento di una amministrazione che ne deve trarre le dovute “considerazioni”…

Rispetto al passato nulla è cambiato, forse peggiorato. I problemi languono e neppure la ordinarietà è espetata.

A questo punto, visto che non vi è traccia della proposta di rendiconto di gestione da approvare in Consiglio Comunale e qualsiasi iniziativa risulterà vana, in quanto i termini di legge non sono stati rispettati, si avrà un ulteriore aggravio di spesa  per l’Ente che dovrà sopportare il  pagamento delle competenze dovute al Commissario ad acta, che sicuramente verrà nominato dal Prefetto per l’approvazione del Bilancio Consuntivo (Dio ci salvi dal dissesto finanziario!).

Intanto ricordo al segretario comunale che:

qualora nei termini fissati dal Decreto Legislativo n. 267/2000 non sia stato predisposto dalla giunta lo schema di bilancio di previsione e, comunque, il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema predetto, predisposto dalla giunta, si procede al commissariamento secondo le seguenti modalità:

Il Segretario  comunale attesta con propria nota, da comunicare al Sindaco, che sono trascorsi i termini di cui sopra e che occorre procedere al commissariamento.

Il Sindaco, ricevuta la comunicazione di cui sopra, convoca entro 48 ore lavorative, la giunta comunale per nominare il commissario per la predisposizione dello schema per la relativa approvazione, nell’ipotesi di cui all’art.141, comma 2, D.Lgs.n.267/2000, scegliendolo tra soggetti di comprovata esperienza nel campo della contabilità degli enti locali. Qualora il Sindaco non provveda a convocare la Giunta nei termini di cui sopra o la Giunta non provveda a nominare il Commissario, il Segretario comunale informa dell’accaduto il Prefetto affinché provveda a nominare il Commissario. Il Commissario, nel caso in cui la Giunta non abbia formulato lo schema di bilancio di previsione nei termini, lo predispone e lo approva d’ufficio entro dieci giorni dalla comunicazione della nomina. Una volta adottato lo schema di bilancio, il commissario, nei successivi cinque giorni, assegna, con lettera notificata a mezzo messo comunale a ciascun consigliere, un termine non superiore a venti giorni per l’approvazione del bilancio.  Qualora il consiglio non approvi il bilancio entro il termine assegnato dal commissario, egli provvede direttamente entro le successive 48 ore lavorative ad approvare il bilancio medesimo, informando contestualmente dell’avvenuto il Prefetto, perché avvii la procedura di scioglimento del consiglio, ai sensi dell’art.141, comma 2, D. Lgs. n.267/2000.

Ustica 08/06/2009

Pietro BERTUCCI

Lettera aperta

A RICCARDO GULLO
candidato sindaco di Leni – Salina

Caro Riccardo,
eccomi a te con le firme di tanti cittadini di Ustica memori di un grandioso gemellaggio che ha visto un incontro di circa cinquecento partecipanti Eoliani ed Usticesi, nella primavera del 1994, giunti a Salina alle tre del mattino in un tripudio di giochi pirotecnici e di festosa accoglienza dei fratelli eoliani.
Fratelli di origine, come lo sono io (da parte della mia nonna materna, la mitica ostetrica donna Mariuccia D’Albora), e fratelli per scelta, nell’ambito dell’ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori).
Vogliamo farti pervenire tutti insieme un caloroso ed affettuoso: in bocca al lupo! per la tua nuova avventura.

Cosa ci aspettiamo da te?

Siamo certi che tu, come Sindaco, riuscirai ad assolvere tutte le aspettative degli abitanti di Leni, ai quali esprimiamo i nostri migliori auguri per la nascita di una Amministrazione efficiente e di valore che, attraverso la collaborazione e il buon senso di tutte le sue componenti, possa contribuire allo sviluppo di Leni, ma anche di tutte le nostre Isole che costituiscono un meraviglioso microcosmo da valorizzare come patrimonio storico, culturale e naturale.

La tua grande esperienza acquisita con l’efficace e competente direzione del Museo Bernabò Brea, di Lipari, potrà dare un grosso contributo anche ad Ustica, ricca di beni archeologici che urge valorizzare con interventi rapidi e con modestia di mezzi, come hai saputo fare a Filicudi, Salina, Stromboli.
Un impegno immediato, che ti chiediamo, è quello di riuscire ad ottenere presso la Regione l’attribuzione della qualifica di “residenti” per tutti gli isolani che si recano in visita presso altre Isole, al fine di un rilancio degli incontri delle nostre comunità, per studiare insieme le origini comuni, le nostre tradizioni, ed anche (perchè no?) per rendere più vivi i lunghi inverni isolani.
(Per questo obiettivo abbiamo da proporre una petizione popolare preparata insieme al compianto ingegnere Giuseppe Giunta, al quale va il nostro affettuoso ricordo).

Il tuo impegno e il tuo programma per LENI saranno uno stimolo per realizzare quella unione di energie, necessaria al progresso eco-compatibile delle nostre comunità, i cui beni non devono essere sostituiti ma “condivisi” nel rispetto della diversità e dei limiti imposti dalla Natura.
E tu ne saprai essere il Garante !

Un fraterno abbraccio
Angelo Longo

Il parroco…

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Cari Usticesi nell’isola e nel mondo,
vi giunga dalla parrocchia “S. Ferdinando Re” un saluto di cuore, con il desiderio che il legame con l’isola e con la comunità sia sempre forte, vitale e arricchente.

Il nostro speciale protettore, l’apostolo S. Bartolomeo, porti a tutti le grazie del Cielo insieme alle mie preghiere sacerdotali per ciascuno e per i propri cari.

Vi benedico di cuore,

P. Lauro Vattuone, L. C.

(Parroco)


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Dear Usticesi in the island and all over the world,
may a warm greeting from the parish “S. Ferdinando Re” reach all of you and your families. I also wish you that the relationship between both the island and the whole community will always be strong, vivid and enriching.

May our special protector, the apostle St. Bartholomew, bring everybody the heavenly graces along with my prayers for each of you and your loved ones.

I bless you deep in my heart,

P. Lauro Vattuone, L. C.

(Parish priest)

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Vita sull’isola

USTICA

Ustica, la “perla nera del mediterraneo”, è situata a 36 miglia dalla costa palermitana: l’aspetto rupestre, le cime vulcaniche, le lave pietrificate, le conferiscono un aspetto selvaggio e affascinante vivificato dagli intensi colori del mare , della campagna e del cielo.

È la vetta emersa di un vulcano sottomarino alto 2000 metri edificatosi un milione di anni fa.

Le coste irregolari e frastagliate, le punte che si allungano sul mare come pontili naturali,  formano piccole insenature e deliziose nascoste calette. La roccia lavica attraverso un suo millenario travaglio si è consolidata in strane forme in cui sopravvive ben visibile il ricordo del magma dando luogo ad immagini fantasiose, quasi sculture surreali. Le stupende grotte dalle mille luci e dai meraviglioso riflessi e colori.

I primi abitanti di Ustica furono i fenici: all’epoca della loro dimora nell’Isola risalgono i sepolcreti scavati nel tufo della Falconiera: I naviganti Greci la chiamarono “Osteodes” ovvero ossario in memoria dei 6000 soldati Cartaginesi che, ammutinatisi, furono abbandonati nell’Isola dove morirono d’inedia. I Romani che dettero il nome di Ustica da “ustum” bruciato, per le sue nere scogliere vulcaniche.

Il primo centro abitato si sviluppò attorno ad un monastero benedettino, ma venne ripetutamente distrutto dalle incursioni dei pirati saraceni che usavano l’Isola come base per le loro scorrerie.

Nel 18° secolo i Borboni ne agevolarono la colonizzazione mediante opportuni incoraggiamenti agli agricoltori cui assicurarono adeguata difesa contro le incursioni piratesche.

Ustica è ricercata dai fotografi subacquei sia per la varietà della fauna e della flora dai fantastici colori, che per la bellezza dei suoi paesaggi e delle grotte sottomarine. Nei suoi accidentati fondali le formazioni rocciose si alternano a praterie di posidonie che indicano l’assenza di ogni forma di inquinamento; vi sono colonie di spugne, banchi di coralli gorgonie, laminarie e una sorprendente varietà di alghe. Data la purezza e la ricchezza di questo habitat ad Ustica è nata la prima Riserva Naturale Marina per la protezione dei fondali e della fauna.

Nei ristoranti è facile gustare dell’ottimo pesce e piatti tipici della cucina isolana a cominciare dalla zuppa di lenticchie che, essendo coltivate su terreni vulcanici, hanno un sapore molto particolare.

Diverse sono le passeggiate, le gite e le escursioni che si possono compiere nell’Isola. Tra le più suggestive da effettuarsi è il giro dell’Isola con la barca  comprensiva dalla visita delle grotte. Tra le passeggiate (anche sull’asinello) quelle del belvedere del “Castello Saraceno” dove è possibile abbracciare con lo sguardo tutto il panorama dell’Isola; l’attraversamento della dorsale dell’Isola ed al cui culmine sta il radar da dove è possibile vedere la costa della Sicilia.

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Angelo Caminita alle prese con una lampuga gigante

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Vendita al dettaglio

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Taranto Ercole con zucchina

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Spampinato Sebastiano con calamaro gigante di 15 Kg

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Carmelo Palmisano sull’asino

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Trebbiatura delle lenticchie

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Pasqualino Palmisano (95 anni)

lavora sotto lo sguardo incredulo del turista

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Angelo Bertucci – raccolta patate (new potatoes harvest)

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Renato Mancuso, figlio e nipote – mostrano ricciola (show ricciola fish)

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Lettera del Sindaco di Ustica

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Notizie Utili – Aliscafo Ustica Lines

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Orario Aliscafo Napoli-Ustica-Egadi-Trapani

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Orario mezzi Siremar 2009 Ustica-Palermo

Clicca qui per il dettaglio

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Sconto parcheggio custodito Auto al porto presso MSL Car Parking

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Comunicato stampa su privatizzazione Tirrenia

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