Ustica sape

Ricordi del passato


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Un momento di preghiera


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Ustica: Conclusa la mostra del pittore Franco Bracciante


Conclusa, con una buona affluenza di visitatori, la mostra del pittore Franco Bracciante, allestita presso il centro accoglienza di Ustica.

Così Claudio Alessandri descrive le opere pittoriche di Franco Bracciante:

“… Rivedo i tetti in fuga continua a proteggere borghi ricchi di storia e, per i vicoli invisibili, scorrere la vita di un’umanità appena sfiorata da un modernismo deteriore, ancora legata a tradizioni millenarie, baluardo inscalfibile dal frenetico agitarsi di un’altra umanità, tutta tesa al raggiungimento di vacui miraggi d’ingannevole felicità.

E poi, paesaggi immersi nel sole caldo del Mediterraneo che, fecondo, dispense ampie campiture verdi, di alberi svettanti verso il cielo lontano, di palme barocche, di frutta che esplode turgida, ricca di umori vitali. Tutta la pittura di Bracciante, dotata di una tecnica originale ed incisiva a disvelare cromatismi sempre variati, a volte esplosivi, a volte tenuti nella luce riconciliante del tramonto, è tesa a diffondere un messaggio che l’arte amplifica, un richiamo al bello e all’equilibrio, un umile eppure possente invito a riavvicinarsi alla natura, con i propri simili, in un ritorno felice ad ancestrali ricordi di un mondo armonico…”

 

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Una giornata a mare


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COMMENTO:

Da Palermo Giovanni Martucci

Foto scattata nei pressi della caletta Sidoti dove si riconoscono sulla jepp i miei cugini Ninì e Mario Oddo, Giovanna Longo, un’amica di famiglia M. Luisa e mio padre Martucci Tommaso. G.nni Martucci

 

Qualcuno “rema” contro o è “cronica” incapacità…


La scorsa settimana abbiamo apprezzato l’intervento della forestale al Castello Saraceno. Abbiamo visto, sotto un sole cocente, all’opera decespugliatori ed una brava signora che riuniva a mucchietti quanto tagliato. È possibile vanificare quel lavoro per incapacità di programmazione se non altro, che sarebbe ancora più grave? Nessuno, dopo una settimana, ha provveduto a raccogliere quei mucchietti di erbacce che il vento di ieri ha provveduto a “rispalmare” in ogni dove vanificando quel lavoro precedentemente fatto. Ecco come si presentava ieri il Castello Saraceno dopo l’intervento della Forestale ed altri gruppi di operai… Sorge spontanea, sempre, la solita domanda: “ma chi controlla il controllore”?

Suggerimenti:

Avamposto Rivellino: Togliere completamente tutti gli infissi danneggiati prima che qualcuno si accorge del danno procurato alla comunità e potrebbe far partire una denuncia per “mancanza Custodia di Beni Demaniali/Comunali” come avviene per le strade;

Castello Saraceno, compreso Avamposto: Programmare pulizia e controllo dello stato dei beni in consegna, almeno ogni settimana ,considerato che è il nostro Belvedere di “punta”.

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Da Ustica Tania

Penso sia eccessivamente ovvio dare la colpa al controllore….non ci vuole un ordine superiore per comprendere che quel lavoro, lasciato in tale maniera sarebbe diventato inutile con un semplice soffio di vento. Ieri magari il vento soffiava più forte del solito ma non penso che non sarebbero volati ugualmente…adesso non voglio criticare gli operai che hanno compiuto quella fantastica opera; piuttosto accuso ogni singolo cittadino, compresa me…perchè ogni cosa ormai ad Ustica finisce così: si inizia bene e si finisce in modo che tutto vada alla rovina. Nella mia ignoranza mi chiedo: il corpo forestale non ha i mezzi per portare via l’ erbaccia tolta? il comune non poteva dare la sua disponibilità per offrire loro i mezzi (qualora non li avesse il corpo forestale)? non capisco che senso abbia avuto tanta fatica………

Ustica: anche oggi collegamenti a singhiozzo


[ id=8888 w=320 h=240 float=left] Questa mattina l’aliscafo della SIREMAR ha effettuato regolarmente delle o6,45 per Palermo, ma a causa del mare mosso è rimasto fermo a Palermo, non effettuando, quindi, la corsa delle 08,30. Anche il Catamarano della Ustica Lines è rimasto bloccato a Palermo, non ha effettuato la corsa delle 07,00.

Alle 09,30 la Nave Isola di Vulcano della SIREMAR dovrebbe regolarmente effettuare il viaggio.

P.S. L’agenzia Salvatore Militello comunica che: anche l’Aliscafo  per Napoli” e l’Ulisse sono fermi e aggiunge: … che bella estate!

 

Settebello – ricordi…


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Da Ustica Bartolina Giuffria

Caro Nuccio,
vedendo la foto del settebello, mi passano per per la mente bellissimi ricordi del carnevale, dove il divertimento e le abbuffate non mancavano mai.
Con me qui c’è Lia Bertucci, sorella di Nino, che ti ricorda con tanto piacere e affetto e  ti saluta.

Un abbraccio Bartola.

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Dalla California Agostino Caserta

Caro Mario, esiste gia’ un mio servizio ( ecco perche’ mi chiamavano Speedy Gonzales ) sul mitico “Settebello” datato marzo dell’anno scorso. Per leggerlo basta scrivere in questa pagina in alto a destra nella finestrina ” CERCA” , la frase ” Un locale da ricordare : Il Settebello ” o semplicemente Il settebello e cliccare.

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Da Palermo Mario Oddo

Fra le tante fotografie che il Sito con cadenza giornaliera pubblica in questo nostro “Ustica Flash Back Club” che ormai conta iscritti ogni giorno di più, mi ha particolarmente emozionato “entrare” di nuovo al “Settebello”. Ricordi a non finire in questo irrinunciabile punto di riferimento per residenti e “villeggianti”, bar-ritrovo e sopratutto Club della Juventus, con tanto di foto, quella di Furino in primis, tappezzeria, gagliardetti, bandiere e tant’altro rigorosamente in bianco e nero. “. Vogliamo far “rivivere” il locale attraverso qualche breve racconto, curiosità, aneddoto legato alla frequentazione di un tempo di questa “creatura” di Mario Caserta che con l’occasione saluto affettuosamente ? Personalmente, tra le altre cose, ricordo le interminabili partite a ping-pong… la diffusione musicale puntuale ed aggiornata con gli ultimi successi musicali dell’estate e … l’amaro bianconero in bella vista sul bancone del bar. Ciao ! da un Mario all’altro

P.S. (in risposta ad Agostino)

Caro Agostino, ti confesso che il tuo “servizio” a suo tempo mi era sfuggito; l’ho letto e gustato in tutta la sua completezza: in pratica sulla storia del Settebello hai detto tutto: lettura da consigliare. Spero comunque seguiranno altri contributi. Ciao

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


La cattiveria nasce da sentimenti negativi come la solitudine, la tristezza e la rabbia.
Viene da un vuoto dentro di te che sembra scavato con il coltello,
un vuoto in cui rimani abbandonato quando qualcosa di molto importante ti viene strappato via.

Ryū Murakami

Buon Compleanno


AuguriA Giovanni Basile e
a Felice Caserta Migliori
Auguri di Buon Compleanno

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Oggi si festeggia S. Giacomo Apostolo.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto quest0 Nome.

 

Casa Mattaliano e vista porto


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COMMENTO:

La didascalia di questa foto appena 40 anni fa sarebbe stata – ” Casa ‘ra Spicchidetta con vista Porto “. Tutto cambia. Questo e’ un angolo storico e glorioso di Ustica anche perche’ ” ‘a scalunata i mari ” , di cui questo scorcio fotografico raffigura la prossimita’ dell’ultimo tratto, fino all’inaugurazione della strada della “Rotonda” ( Viale C. Colombo ) e l’avvento dei mezzi motorizzati, fu l’unico viatico per e dal Porto nel Centro Abitato dell’isola per 220 anni. Chiunque viaggiava da o per Palermo doveva farlo usando ” a scalunata i mari” ( Via V. Emanuele II — come si vede anche le strade ad Ustica hanno soprannomi o nciuri ) la cui sommita’ all’altezza Macelleria Caserta, in sostanza era una specie di Porta Nuova, forche caudine o piccolo Arco di trionfo virtuale attraverso cui tutti dovevano passare ed essere osservati. Dopo una traversata molto angusta, che durava diverse ore di navigazione, tutti dovevano affrontare a piedi e con le valigie alla mano la piccola maratona in salita e che salita ! dal porto al paese ( era fortunato chi aveva qualche parente che veniva a prelevarlo con l’asinello con i cesti ” Cofina “).

Il Belvedere prospicente, appena sopra la “Casa Spicchitedda”, che fa parte della Villa al Monumento Caduti, era un altro punto di osservazione ma questo invece era per “esperti”. Li ci andavano tutti i “sfacinnati”. Ad ogni attracco del “Vapore” smettevono anche di giocare a carte nei bar per essere partecipi all’avvenimento della giornata e cioe’ assistere alla “manovra” che faceva il piroscafo nel porticciolo giudicando l’operato e la bravura del Comandante con colorati e coloriti commenti, anche se tutti erano a conoscenza del famoso detto :” Chi e’ a terra giudica e chi e’ in mare naviga….”.

 

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