Ustica sape

Cambio Consegne Delegazione di Spiaggia/ Comandante Porto di Ustica


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Discorso di insediamento – Capo 1^ Classe Paolo Campodonico


Il celeberrimo giurista ateniese Solone, certamente più saggio di me, affermava: “impara ad obbedire ed imparerai a comandare”.

Tutti coloro che, come noi, indossano queste stellette e questa divisa conoscono il significato di entrambe le azioni e le esercitano, spesso, contemporaneamente come me ed i miei predecessori prima di me.

Sembra semplice, vero? Non lo è affatto!

Per tale ragione, farò il possibile, ed anche di più, perché l’autorevolezza del mio ruolo non sia confusa con l’autoritarismo di chi non sa gestire i propri oneri.

Assumere il comando di una delegazione come Ustica vuol dire farsi carico della vita di uomini che dipendono dai tuoi ordini, vuol dire rispondere sempre e con professionalità alle esigenze di persone e cose il cui futuro dipende dalle tue ragioni e dai tuoi torti. Non sono ammessi errori per noi che obbediamo all’ordine di comandare.

Tutto ciò può fare paura, poiché siamo uomini e sbagliare è ciò che più ci distingue da DIO, ma forse questo è proprio l’elemento da non dimenticare.

Ricordarmi della mia umanità mi aiuterà a guardare chiunque mi si porrà di fronte, senza dimenticare che è uomo almeno quanto me.

Per tali ragioni vorrei tranquillizzare i miei uomini, coloro che mi aiuteranno nella gestione di codesto comando, dicendo che non ho dimenticato d’essere stato anch’io marinaio, comune, sottocapo (conservo ancora i miei vecchi gradi) e d’aver vissuto per anni lontano dagli affetti e dal calore familiare.

Nei giorni che hanno preceduto questo avvicendamento ho osservato molto gli Usticesi, ho stretto molte mani ed ho guardato negli occhi molta gente, e ciò mi ha ricordato quanto la ricchezza del mondo stia anche nelle differenze d’opinione. Spero, dunque, per gli abitanti di questo gioiello italiano, di rappresentare non solo l’autorità dello Stato, ma anche e soprattutto l’occasione per abbattere i propri muri, al fine di lasciare lo spazio necessario ad idee nuove, lecite ed indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza di questa meraviglia che è Ustica. A volte, si perdono le occasioni migliori della propria vita a causa dell’orgoglio che è sempre figlio dell’ignoranza.

Tra le numerose possibilità, ho avuto anche l’onore di incontrare chi, come me, ha giurato fedeltà ad uno Stato che ci ha ritenuti all’altezza di rappresentarlo e sono certo che lavorare con voi sarà anche un piacere.

Un grazie particolare credo di doverlo a CAPO AVELLINO che per due settimane si è preso cura di me con molta pazienza.

Ho lasciato per ultimo l’ormai mitico Capo Baiata, perché vorrei dire molte cose su di lui, nonostante i fatti parlino più delle parole. E’ d’uopo, infatti, per me riconoscere che, nello svolgimento del suo dovere, è stato per noi colleghi un esempio di rigore e di professionalità. Sarà difficile eguagliarlo, intanto grazie per tutte le dritte che hai cercato di darmi e per il tempo che mi hai dedicato, non lascerò che il tuo prezioso lavoro sia reso vano.

Da adesso, dunque, tocca a me, anzi…a noi.

Permettetemi di concludere, rivolgendomi a mia moglie: grazie per il continuo sostegno che mi concedi, senza di te tutto diverrebbe privo di significato; e grazie a tutti voi.

 

Discorso di Commiato – Capo 1^ Classe N.P. Diego BAIATA


A nome mio e di tutto il personale dipendente porgo i miei saluti alle Autorità Civili, Militari e Religiose, agli Invitati e agli Amici che presenziano in questa occasione ed esprimo, all’Amm. Francesco CARPINTERI, Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale, Comandante della Capitaneria di Porto e Capo del Circondario Marittimo di Palermo nonché al Responsabile dell’A.M.P. dell’Isola di Ustica, Amm. Vincenzo PACE, che mi onorano della loro partecipazione, profonda gratitudine per la fiducia che hanno manifestato nei miei riguardi in questi anni difficili, pieni di sacrifici professionali e personali ma anche colmi di soddisfazioni non ultimo il lustro dato al Corpo nella visita informale di Alta carica dello Stato.

In questo momento è inoltre doveroso per me salutare e ringraziare anticipatamente i colleghi di Forze Armate e Forze di Polizia presenti sull’isola ma, in modo particolare, desidero esprimere profonda gratitudine ai colleghi dell’Arma dei Carabinieri per la fattiva collaborazione e l’attenzione che hanno sempre espresso nei riguardi della GUARDIA COSTIERA, contributi dei quali, ho avuto modo di appurare le spiccate qualità professionali e morali.

Pienamente cosciente della nuova avventura che andrò ad iniziare, impiegherò le energie e le risorse professionali a mia disposizione per ripagare come meglio è possibile la fiducia di coloro che credono in me, cercando di interpretare il nuovo incarico con la mia abituale grinta e consueta determinazione e di mantenere al massimo l’incondizionato sostegno allo spirito INTERFORZE che deve essere posto alla base del moderno settore dell’impiego amministrativo, tecnico e operativo del comparto Difesa e Polizia.

A tutto il personale militare avuto alle dipendenze, chiedo di continuare ad operare con lo stesso entusiasmo, con la stessa ben nota dedizione e con la stessa efficacia che l’ha sempre contraddistinto.

A LORO il merito di avermi consentito di raggiungere un invidiabile livello di efficienza e una altissima considerazione tanto in ambito locale che Circondariale.

In particolare, ringrazio con affetto e stima il Comandante della dipendente Motovedetta CP 536, Andrea AVELLINO, per avermi coadiuvato e supportato nelle molteplici attività amministrative e operative della pulsante vita della Delegazione contribuendo, in modo determinante, al raggiungimento degli obbiettivi prefissati.

E oggi non posso che dire con orgoglio di essere stato il vostro COMANDANTE e l’augurio che il mio contributo di uomo e di MARINAIO abbia concorso ad elevare la vostra professionalità.

Solo ieri ho avuto modo di trascorrere poche ore con voi e già in quel breve periodo di tempo ho avuto modo di percepire con chiarezza e con immediatezza che qui si vive con entusiasmo e con passione quella elettrizzante atmosfera che a mio parere deve contraddistinguere ogni unità militare di qualsiasi livello.

Al collega Paolo CAMPODONICO va il mio più vivo augurio di successi e soddisfazioni.

Paolo, credo di capire bene il tuo attuale stato d’animo, il cammino che ti accingi a percorrere non è fra i più semplici, pieno di ostacoli e insidie ma, hai tutto il mio supporto e la mia stima.

In un’isola a volte arida nel rispettare le norme solo con la preparazione e perseveranza, supportate da tutto il personale dipendente, potrai raccogliere il frutto della legalità improntata sulla professionalità, autorevolezza e comprensione, elementi che da sempre hanno e debbono segnare la nostra rotta.

A te continuare su quella tracciata.

Non mi resta che formularti anche a nome di tutto il personale dipendente tanti e sentiti auguri.

E con questi propositi e questi sentimenti mi accingo ad assumere nuove responsabilità nella mia ventennale carriera militare.

A mia moglie e a mio figlio, anche se non presenti ma che mi sono sempre stati vicini, fari indiscussi della mia vita e carriera, e a tutti coloro che hanno voluto onorare, con la loro presenza, questo significativo momento, un grazie sentito, per il senso di vicinanza affettiva che tale intervento mi trasmette.

Viva l’Italia, viva la M.M., viva il Corpo delle Capitanerie di Porto.

Grazie a tutti.

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COMMENTO

Da Palermo Mario Patti

Ciao Diego
Amico che più ancora avrei voluto conoscere.
Militare dall’indiscussa professionalità e competenza.
A te, con tanta stima e affetto, auguro tanto bene e serenità.
Grazie.
Grazie per la grande lezione di legalità che, con modestia, hai saputo darci!
È un arrivederci, ce lo siamo anche detto di persona. Uno della tua “stoffa” non è mai da perdere!
In bocca al lupo per il tuo prossimo incarico Mario Patti

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 Da Ustica Davide Caminita

Egregio Sig. Baiata

Lei sarà pure stato un ottimo Comandante ed indubbiamente ha svolto il Suo dovere con professionalità e dedizione, ma nei rapporti umani con gli abitanti di una piccola comunità qual’è Ustica è stato (uso lo stesso termine che ha usato Lei) “ARIDO”. A dimostrazione di tutto ciò ci sono i Suoi ringraziamenti che (senza alcun stupore da parte mia) non fanno riferimento alla comunità degli Usticesi che la hanno ospitata in questi anni. Non credo che sentiremo la Sua mancanza così come è successo a molti Suoi colleghi delle forze dell’ordine che hanno svolto il proprio lavoro nella nostra isola neglia anni scorsi.

Le auguro comunque di proseguire la Sua carriera nel miglior modo possibile.

Davide Caminita

 

 

Battesimo Maria Emma Militello


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Da Palermo Eliana Dominici

è bellissima ….complimenti salvo!!!

Oggi Ustica rimarrà completamente isolata


Oggi Ustica a causa del mare mosso con vento e pioggia rimarrà completamente isolata

Tutti i nodi vengono al pettine…


E’ proprio vero che tutti i nodi, prima o poi, vengono al pettine. Un anno fa, quando si è parlato della realizzazione dell’ipotetica cittadella dello sport, il sottoscritto, in un suo intervento su usticasape, ha messo in evidenza l’importanza basilare della manutenzione continuata nel tempo sulla realizzazione di opere pubbliche di qualunque genere e consistenza. Il caso dei mezzi pubblici comunali abbandonati e messi fuori uso ne è un classico esempio. Fino a quando le opere ed mezzi sono nuovi tutto va bene. Quando, dopo qualche anno, questi vanno soggetti a naturale deterioramento anziché metterli fuori uso ed eseguire invece quella che dovrebbe essere l’ordinaria e periodica manutenzione, si ricorre alla richiesta di contributi per il rinnovo del parco mezzi, non pensando che così facendo si va incontro a spreco di denaro pubblico. Personalmente sono convinto che la maggior parte di questi mezzi, con semplici interventi, anche poco costosi, potrebbe ritornare a funzionare. E i mezzi con ancora le targhe, messi in disuso, non vanno soggetti al pagamento del bollo? Anche questo non è uno spreco di denaro pubblico? Anche ad Ustica, come in tutto il territorio nazionale, da molti anni, si è usata questa deleteria politica e si è andato avanti con questo mal costume che ha contribuito a ridurci nella situazione in cui oggi l’Italia si trova. Del resto coloro i quali ci hanno amministrato in quest’ultimi vent’anni a livello nazionale, indifferentemente se di destra o di sinistra, hanno dato un “ ottimo esempio” che è stato subito, regolarmente e facilmente imitato dagli amministratori periferici. Una persona che ottiene il consenso dei cittadini per amministrare una semplice comunità o meglio ancora una nazione, dovrebbe comportarsi come il buon padre amministra la sua famiglia, facendo vivere in maniera dignitosa i suoi componenti, non disdegnando però, dove occorre, di operare tagli alle spese riguardanti le cose superflue e futili che rappresentano quello che noi definiamo spreco. Il tempo delle vacche grasse è finito e se si vuole cambiare tendenza si dovrà imitare il buon padre di famiglia.

Giovanni Martucci

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Dalla Virginia (USA) Angelo Palmisano

I agree with John.

Why can’t our leaders simply use common sense when managing a villege or a nation.

 

Buon Compleanno


AuguriA Sebastiano Tranchina
a   Ester Cimenti 
a   Francesca di Lorenzo
a   Maria Palmisano
a   Manuela Badagliacco i Migliori
Auguri di Buon Compleanno

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Oggi si festeggia Esaltazione S. Croce
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto quest0 Nome.

 

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