Ustica sape

Mare mosso – molo cimitero


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Tramonto

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Messa in sicurezza e allungamento Molo Taormina


Sindaco,

Mi ero ripromesso, ancor prima della stesura su carta della tua intervista, di non intervenire più sull’argomento “Approdo” , trasformato da altri interventi successivi in “Portualità” ed in ultimo, da te, in “Sicurezza”, in quanto ritenevo di avere (troppo) ampiamente scritto ed ero convinto, per come sono, che si fosse capito qual’era , ed è, il mio senso.

Ho letto appassionatamente e molto attentamente la tua “intervista”, un po’ a ruota libera spaziando tra molteplici problematiche – com’è giusto che sia per un Sindaco che deve guardare “ l’insieme “ – ma allo stesso tempo non deve fuorviare il Lettore dalla tematica principale e mi sono convinto che non sono riuscito nel mio intento quando leggo riferendoti ai miei interventi: …” sulla ubicazione dei moli ed è l’unica cosa di sensato, mi è stato detto, che è stato scritto. ….” e quindi continuo a non meravigliarmi e deduco che non è stato capito il “senso” degli interventi stessi.

Questo mi duole e mi spiace e dovrò scrivere anche del “ sesto senso “.

Ma andiamo con ordine.

Così come ho scritto per l’amico S.re Compagno vorrei fare con te riassumendo, succintamente, i miei interventi (spero di non dimenticare nulla):

a) Io ho sempre parlato di (altro…)

Molo Cala Santa Maria: a completamento dell’intervista


A completamento della mia intervista e letta, su UsticaSape, la nota a firma di Salvatore Militello desidero chiarire che:

– la somma di sette miliardi (che dal 2003 non è esistita veramente) NON è MAI (neanche prima del 2003) stata affidata al Comune di Ustica, ma esclusivamente al Genio Civile Opere Marittime di Palermo, Responsabile Unico del Procedimento l’ing. Carla Macaione(oggi trasferita a Catania).

– Il Comune di Ustica, di conseguenza, NON ha MAI dato alcun incarico a progettisti( l’Assessorato regionale ha delegato RUP l’ing Lo Cascio)nè consulenze per la specifica questione.

– di conseguenza il Comune di Ustica NON ha MAI perso questo finanziamento, limitandosi a partecipare( come si evince dai verbali in possesso di questo Comune) a tutti gli incontri ai quali è stato invitato dall’Assessorato Regionale LLPP e che, finita la campagna elettorale delle regionali del 2008, non hanno più avuto luogo (” a buon intenditor poche parole”).In particolare lo scrivente, indipendentemente dalla sua opinione, in uno di questi incontri (sempre a verbale) ha dichiarato la disponibilità dell’amministrazione a realizzare il famoso molo al Villaggio Pescatori che poi , come era prevedibile, è stato ” cassato” definitivamente dalla Sovrintendenza Regionale BBCC.

Ovviamente, trattandosi di atti pubblici, chi può affermare e dimostrare il contrario lo faccia e mi ricrederò.al tempo stesso chi non è in grado di farlo…

Aldo Messina

 

 

Molo Alternativo Punta Spalmatore: Intervista al Sindaco – Seconda Parte

PASSATO

Si è detto che io avrei perso 3.000.0000 di Euro per il famoso molo che il CIPE aveva programmato. Io lo dicendo a microfoni aperti – quei soldi non ci sono mai stati, è stato soltanto un battage pubblicitario in campagna elettorale dall’assessore Parlavecchio.

Vengo convocato in prima riunione perché l’assessore Parlavecchio aveva intenzione di sbloccare quei soldi – ti figuri se un sindaco non va ad una riunione del genere. Era presente il suo Direttore Generale Casarubia. Ad un certo punto l’Ass. Parlavecchio si rivolge al suo Direttore Generale e gli chiede di sbloccare quei soldi – Quali soldi risponde il Direttore – Quelli del CIPE risponde l’ASS. Parlavecchia – Quei soldi, risponde Casarubia, non ci sono mai stati – Ormai andiamo avanti, risponde Parlavecchia, semmai li raddoppiamo…

Non è un caso che alle successive riunioni non ha mai partecipato né Casarubia né il compianto e defunto Giuseppe Giunta, Direttore delle Isole minori e tu sai essere vicinissimo, perché dello stesso identico avviso. Io stesso ho partecipato alle prime riunioni, poi ho capito la mala parata e non ci sono andato più – ci sono gli atti delle riunioni, sono ufficiali e si possono vedere. È andato a posto mio l’ex compianto Presidente del Consiglio Vito Natale e molto spesso anche, su suo invito, il dott. Rosario Calì allora, peraltro, Presidente dell’Ente Aeroporto e allora come oggi, persona piuttosto potente (esistono i verbali).

Io ho dato il mio assenso a fare il molo al villaggio dei pescatori, pur essendo a livello personale scontento. Il sindaco spesso deve fare quello che i cittadini chiedono – differente da quello che lui pensa. È vero, questa cosa io non l’ho seguita perché non amo farmi prendere per il sedere. Non ti pare strano che subito dopo le elezioni Regionali di questi tre miliardi di Euro non se ne è parlato più? Dove sono finiti quei soldi? Io dico che non ci sono mai stati.

Io invito chi non ci credesse a chiedere a Casarubia (ex Direttore Generale) o a chiamare Pietro Viviano (capo Genie Civile Opere Marittime) e chiedere che fine hanno fatto quei soldi. Tutto questo ha comportato che in un eventuale finanziamento del CIPE , essendo che noi eravamo in graduatoria prima e lo siamo tutt’ora, noi siamo i primi in classifica. Quindi se dovessimo presentare un progetto, e qui chiedo a tutta l’amministrazione un maggiore impegno, noi saremmo finalmente i primi.

Ecco perché io, il vice sindaco e il presidente del consiglio un anno fa siamo andati a Roma, al nuovo CIPE a chiedere questo finanziamento e hanno confermato che non c’è mai stato un finanziamento e che siamo i primi in classifica.

Per il passato ha ragione Militello quando dice che noi dobbiamo fare i conti con scelte sbagliate del passato sulla ubicazione dei moli ed è l’unica cosa di sensato, mi è stato detto, che è stato scritto. Questi sono i moli che abbiamo, non è che possiamo andare a ricostruire tutto ex novo anche perché sarebbe una fase di transizione di difficile gestione.

Abbiamo un tempo che è impazzito ed io ho paura. Abbiamo delle strutture che sono state dichiarate fatiscenti, ed io ho paura – non solo ho paura ma ho anche delle responsabilità e non voglio salire e scendere dal tribunale. Ieri, come tu hai scritto, sono stato convocato in tribunale, per un incendio che sicuramente non ho appiccato io (ero a Palermo). È stata negata l’archiviazione e l’indagine andrà avanti per altri cinque mesi, probabilmente sarò inquisito perché non ho vigilato opportunamente. Non sarà inquisito, invece, chi ha dato fuoco, vedi la follia, ma io che non ho vigilato appositamente.

Io non voglio essere inquisito anche per il porto e lì sarebbero danni maggiori , che un semplice incendio.

Noi dobbiamo mettere in sicurezza prima quello che abbiamo, se poi il prossimo sindaco, il prossimo consiglio comunale, i prossimi cittadini vogliono anche studiare nuovi sistemi, io non ho niente in contrario. Posso essere contrario a livello personale, ma comunque poco conta perché non sarà questa amministrazione a portarlo avanti, perché non ci sono i soldi, mentre è possibile che, se non facciamo tante storie, se non facciamo tante liti avremo i soldi, in quanto messa in sicurezza, in quanto pericolo per l’incolumità della nostra comunità, per poter mettere una buona parola su questi moli che sono fatiscenti. Questa è la storia.

Verso settembre ho organizzato, a mie spese, un incontro ed è venuto ad Ustica il Direttore dei Beni Culturali Campo (oltre che il soprintendente Gullo) il quale ha visto dal mare queste strutture e ha detto: Sig. Sindaco ma lei lo sa che sono tutti fuori legge perché Il cemento non può essere più a vista e lei dovrebbe ricoprilo in pietra. Il cemento è proibito .

Per quanto riguarda OGGI io, comunque, ieri ho avuto un incontro con il Genio Civile Opere Marittime, non l’ho detto niente nemmeno ai miei più stretti collaboratori perché non ho avuto il tempo di parlare con loro. Ci siamo aggiornati, alla presenza dell’Ammiraglio che deve valutare la sicurezza, perché è giusto così, perché io devo pensare alla vostra sicurezza più che ai vostri approdi, al 6-12-2011.

Io ho fretta perché se viene un temporale come quello della Liguria o come quello di Napoli, altro che discutere dove facciamo il molo… Io ho fretta di mettere i due moli in sicurezza.

Tre modi quindi di affrontare il problema.

PRESENTE – è quello che ho fatto io e non ci sono alternative, anzi gli sto dando anima e cuore.

PASSATO – Ho parlato abbondantemente facendo nomi e cognomi, chi mi vuole dire qualcosa di diverso me lo venga a dire. Io sono stato fin troppo preciso e comunque ho i verbali per le mani compreso la pedissequità degli incontri del Dott. Vito Natale ed il Dott. Rosario Calì, quando ci andava.

FUTURI – Se la vedrà il prossimo sindaco io non ci arriverò a fare questa cosa. Tutto ciò, comunque, va in consiglio comunale.

 

Molo Alternativo a Punta Spalmatore: Intervista al Sindaco


Il sindaco A. Messina con un suo lungo ed articolato intervento (presente, passato e futuro) cerca di “spiegare” il perché ha espresso la sua contrarietà ad un eventuale molo alternativo a Punta Spalmatore.

Vista la lungaggine dell’intervento, per non stancare i lettori, lo posteremo in due volte.

———

PRESENTE

Noi, inizia il sindaco Aldo Messina, abbiamo una serie di giuste note dalla Capitaneria di Porto secondo le quali, ugualmente, sia il molo di cala Santa Maria, che l’approdo di Cala Cimitero non sono in sicurezza. Stando i notevoli mutamenti delle condizioni di tempo, che purtroppo registriamo in tutta Italia, si teme che questi moli un giorno possono cedere.

Dei lavori sono stati fatti, due anni fa, sul molo Sailem. Succedeva che si metteva il cemento nei buchi e finiva direttamente in mare, perché dentro questi moli erano completamente vuoti.

Con il Genio Civile Opere Marittime e con la Capitaneria di Porto si sta lavorando per mettere in sicurezza questi due approdi (Cala S. Maria e Cala Cimitero). È completamente tramontata, obsoleta, inattuabile, impraticabile la vecchia teoria di mettere un molo di contenimento all’altezza del Villaggio Pescatori. C’è stato un primo no, ma ora c’è un no definitivo. Si potrebbero al massimo mettere dei massi di contenimento ma mai e poi mai rendere calpestabile , pedonabile o stradabile quella zona.

Con un veto definitivo della Soprintendenza Beni Culturali, con il Genio Civile Opere Marittime ed in particolare con l’Ing. Pietro Viviano, che io più volte ho incontrato (se devo essere sincero l’ho incontrato ieri mattina) si sta redigendo un progetto di massima che prevede (di questo gli organi d’informazione sono stati informati ed è stato informato, ovviamente, lo stesso Consiglio Comunale) che prevede l’allungamento di 150 metri del molo Taormina (con una girata dello stesso verso destra) sì da chiudere il molo Sailem.

Questo progetto è già stato accettato dai comandanti dell’aliscafo che hanno visto il progetto di massima e studiato anche gli eventuali flussi interni, il cosiddetto antimamma, – non dovrebbe più di tanto sconvolgere l’interno della cala Santa Maria.

Non sono praticabili altri sistemi se non quello di allungare , eventualmente, la SAILEM, ma bisogna vedere i costi e i tempi.

Stiamo parlando di mettere in sicurezza – stiamo attenti – Se noi potremo realizzare qualche cosa all’interno di queste due portualità è perchè sfrutteremmo una legge sulla messa in sicurezza, che è differente dalla legge sulla progettualità, della quale parleremo in seguito. Quindi come presente parliamo di messa in sicurezza . Il futuro (sempre oggi, però) lo vedremo in un secondo momento.

Messa in sicurezza. La Soprintendenza non avrebbe problemi ad allungare il Molo Taormina perché già esistente e questo, secondo gli studi del Genio Civile Opere Marittime, aumenterebbe notevolmente la sicurezza all’interno della Cala Santa Maria, ma soprattutto, l’allungamento del molo Taormina, prevede che gli stessi aliscafi, oltre che il mezzo navale, possono approdare nel molo stesso lasciando completamente libera , quindi al cabotaggio e a noi cittadini normali, la fruibilità della Cala Santa Maria.

Nel tempo stesso costruire un molo esterno (case pescatori) non è possibile, anche se auspicabile, perché i costi, come si sa, lieviterebbero parecchio. Non è soltanto problema di costi (quelli al limite si potrebbero anche trovare, anche se non è facile), mi hanno spiegato che, essendo Ustica un vulcano spento è a rapida pendenza e non omogenea, di conseguenza i cassoni adagiati sul fondo potrebbero scivolare e quindi dovrebbero essere ulteriormente ancorati e questo farebbe lievitare notevolmente i costi.

A tempo stesso, per garantire una maggiore sicurezza dell’altro molo, che è anch’esso pericolante , quello della Cala cimitero, il Genio Civile Opere Marittime sta studiando la possibilità di allungare lo stesso e fare una T terminale (lato più lungo rivolto verso il Faro) sì da consentire l’approdo della nave all’interno in assoluta sicurezza, con la possibilità, se questo molo è abbastanza lungo, di potere, nel periodo estivo, poter mettere degli ormeggi mobili anche per ulteriori barche a vela. Questo sistema, parliamo di messa in sicurezza, non avrebbe grossi costi e usufruirebbe di una rete stradale già utilizzata e già esistente.

Ulteriori progettualità che possono riguardare altri approdi (sul quale esprimerò il mio parere), non possono riguardare questo momento perché non sono più messa in sicurezza, sono un bando a parte, sono un finanziamento diverso, sono una strada diversa.

Tutti i progetti, sia quello della messa in sicurezza sia quello di un eventuale nuovo molo alternativo vanno in Consiglio Comunale perché questa è materia di Consiglio Comunale e non da sindaco. È ovvio che in consiglio comunale ci va qualcosa di concreto. Io sto lavorando per quello che il Genio Civile Opere Marittime mi stata portando avanti, ma comunque non sarà il sindaco a decidere sarà il consiglio comunale perché si tratta di materia urbanistica.

Voglio esprimere un parere personale, da semplice cittadino, dico personale perché nel 2013 io non ci sarò più. Io in un’Isola di 8 Kilometri quadrati tre moli e tre cementi li vedo molto male e non solo… Bisogna studiare bene e non essere superficiali il ciclo dell’acqua all’interno dell’Isola – quest’Isola che è un patrimonio dei sub perché è geograficamente posta di fronte le correnti che entrano da Gibilterra le quali all’interno dell’Isola creano un moto vorticoso unico tra Gibilterra e l’Egeo che rende particolarmente rigoglioso il fondale di quest’Isola.

Sei anni fa San Vito Lo Capo, comune in provincia di Trapani – 5 stelle – ebbe l’infelice idea di allungare il proprio molo di 100 metri per permettere un maggiore approdo alle barche. Si è creato talmente un acquitrinio all’interno della costa per il mancato riciclo dell’acqua che hanno dovuto ributtarlo giù. Non siamo superficiali sul ciclo dell’acqua. Noi siamo quest’Isola meravigliosa perché siamo stati abbastanza attenti a non complicare la vita.

Il 50% delle specie vegetali subacquee esistenti nel mediterraneo sono presenti ad Ustica. Non è un caso (nulla viene in natura per caso), è per un particolare ciclo di acqua che va studiato e un terzo molo, che allontanerebbe comunque questo ciclo dell’acqua laddove il vulcano è già molto più profondo, potrebbe essere particolarmente pericoloso. Non ho detto che è così. Questa cosa va studiata. In ogni caso lo dico con assoluta obbiettività perché io nel terzo molo non centro niente in quanto non sarò più sindaco. (prima parte)

 

Molo Alternativo Punta Spalmatore – Intervista al Sindaco


[ id=10560 w=320 h=240 float=left] In riferimento al molo alternativo a Punte Spalmatore (per il quale abbiamo ricevuto parecchie sollecitazioni di chiarimenti sulla reale posizione dell’Amministrazione comunale) il Sindaco, l’altro ieri, mi ha rilasciato una lunga ed articolata intervista, spiegando le sue motivazioni “personali”, per le quali è contrario alla costruzione di un “terzo” molo.

Domani dovrebbe andare in onda integralmente l’intervista (il ritardo è dovuto a problemi tecnici).

 

Molo alternativo Tramontana: messa in sicurezza


[ id=10179 w=320 h=240 float=left] Al Capo Ufficio Tecnico – Ustica

e,p.c. al Sindaco – Ustica
alla Polizia Municipale – Ustica

OGGETTO: Molo alternativo Tramontana – messa in sicurezza

Si segnale che le lamiere del molo alternativo zona tramontana, da qualche giorno, si presentano come da foto (non sicuri). Quanto sopra per i necessari interventi di messa in sicurezza che codesto Ufficio riterrà utili adottare.

Pietro Bertucci

Molo Punta Spalmatore


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Strada che porta al molo alternativo


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Imbarco e sbarco passeggeri


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Invito incontro Roma Ammiraglio F. Carpinteri

comune-ustica-5Capitaneria di Porto di Palermo c.a. Amm. Francesco Carpinteri

Via Francesco Crispi 153

90133 PALERMO

OGGETTO: Incontro Roma 23.03.11

Esimio sig. Ammiraglio,

In occasione del nostro prossimo viaggio a Roma del 23 marzo, desidero formularLe l’invito ad incontrare con la nostra delegazione, sempre a Roma alle ore 12.00, il dr Ugo Scherino, del Servizio III per la Comunicazione e i rapporti istituzionali, Presidenza Consiglio dei Ministri , dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica, ufficio di segretariato del CIPE, coordinamento e supporto interistituzionale con sede in Via delle Mercede, 9 , con il quale potremmo trattare l’argomento “ finanziamento molo di protezione Cala Santa Maria, Ustica”.
In attesa Suo gentile riscontro porgo distinti saluti
Il sindaco
Dr Aldo Messina

^^^^^^^^^^^^^^^

INCONTRO  A ROMA

Definito il programma della trasferta della nostra rappresentanza a Roma, costituita dal Vice sindaco Giuseppe Caminita, dal Presidente del Consiglio, Leo Cannilla e dallo scrivente.
Partenza da Palermo con volo delle 6.00.
Ore 9.30 via Genova 23 presso società AO CO2 responsabile progetti sostenibili isole minori incontro con ing Mario Gamberale.
Ore 12.00 incontro con il il dr Ugo Scherino, del Servizio III per la Comunicazione e i rapporti istituzionali, Presidenza Consiglio dei Ministri , dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica, ufficio di segretariato del CIPE, coordinamento e supporto interistituzionale con sede in Via delle Mercede, 9 , con il quale potremmo trattare l’argomento “ finanziamento molo di protezione Cala Santa Maria, Ustica”: Con nota a parte ho ritenuto dovere invitare all’incontro l’ammiraglio Carpinteri e si resta in attesa risposta. Ore 15.00 Incontro ministero ambiente su AMP
Ore 22.00 Rientro a Palermo

^^^^^^^^

COMMENTO:

Dalla California Agostino Caserta

Ottima iniziativa. Auguri nella missione. Il porto e il molo di protezione per Ustica sono di vitale importanza.

Nuccio

 

Completamento Molo


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Costruzione Molo


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Intitolazione Molo all’Onorevole Franco Taormina (ultime 16 di 28 foto)


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Intitolazione Molo all’Onorevole Franco Taormina (prime 12 di 28 foto)


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Molo alternativo visto dall’alto


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