Ustica sape

Tre pensionati – Vittorio, Mario, Pino


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Ustica – Tre navi alla fonda


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Via tre mulini di notte


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COMMENTO

Da Praga Pavla Fuccillo

Una foto bellissima, grazie!

Tre pensionati


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Via Tra Mulini


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Le tre sorelle Bertucci


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Riparte il BIORACE: 26/27/28 Luglio – tre giorni podistici ad Ustica


 

[ id=16126 w=320 h=240 float=left] Comunicato Stampa: Podismo. Si prega di allacciare le cinture riparte il BIORACE.

Il BIORACE spegne le sue prime 10 candeline. Bisogna tirare un grande sospiro riempire bene i polmoni e soffiare più forte possibile le candeline da spegnere questa volta sono DIECI . Tanti auguri al BioRace, creatura sportiva UISP nata da una iniziativa di grande pregio che è riuscita ha legare e saldare nel corso di questi lunghissimi dieci anni la passione della corsa, la sana alimentazione, il rispetto dell’ambiente e soprattutto far conoscere i posti più belli della Sicilia contribuendo a far nascere e rafforzare centinaia di amicizie “sportive”. Da alcuni anni il circuito si pregia , forse unica iniziativa del genere in Sicilia, di esibire al termine di ogni stagione il suo Bilancio Sociale che proprio nelle ultime edizioni ha raggiunto in pieno l’interesse prevalente dell’iniziativa, e cioè quello di promuovere lo sport per tutti per far crescere il benessere della comunità rispettando in ogni sua forma l’Ambiente.

BioRace- 2013. Si riparte ancora di “corsa” per la nuova stagione agonistica 2013, per riconfermare col nuovo direttivo provinciale Fidal guidato dal giovane Rachide Berradi, il gemellaggio tra la Lega Atletica UISP Sicilia presieduta da Mimmo Piombo e la Fidal Palermo che dal 2009 ha regalato a centinaia di sportivi eventi di grande qualità.

L’edizione 2013 , consolida la collaborazione al circuito BioRace della azienda siciliana TECNICASPORT che seguirà e sosterrà lungo tutta la stagione agonistica l’iniziativa , con accanto uno dei marchi tecnici più importanti nel panorama sportivo mondiale la DIADORA . Altra riconfermata cooperazione quella con l’amico Michele Amato responsabile del sito www.siciliarunning.it dove si potranno trovare tutte le informazioni , le foto e le curiosità sulle gare ufficiali e challenger del circuito.

Il BioRace, anche in questa importante ricorrenza del decennale , garantirà la migliore qualità possibile in ogni evento organizzato. Pur tra mille problemi economici siamo disposti, per regalarvi ancor più qualità, a rinnovare il contratto di collaborazione con SPEED PASS azienda leader per il rilevamento cronometrico elettronico che con grande professionalità ha curato le classifiche della passata edizione.

Il nuovo calendario del BioRace stilato in base alle regole ed agli accordi federali e UISP, prevede 16 prove ufficiali e 7 challenger che porteranno lungo la stagione agonistica gli atleti e le loro famiglie a trascorrere emozioni e momenti indimenticabili nei luoghi più belli della Sicilia e del mediterraneo.

Si partirà come ormai di consuetudine con la tappa di Campofiorito , in concomitanza con i festeggiamenti di san Giuseppe. Ma la grande novità è l’inserimento delle prove nelle provincie di Agrigento, Messina e Trapani che nell’ottica del coinvolgimento dell’intero territorio siciliano calzano a pennello per il raggiungimento della missione UISP. Il salotto buono della città di Palermo sarà riaperto ai podisti per il Memorial Podistico Salvo D’Acquisto che cambia data spostandosi al 15 settembre. Si riconfermano per la loro bellezza e capacità le manifestazioni organizzate a Balestrate, Villabate col memorial Luigi Zarcone, Lascari, Corleone, Partinico, Borgetto, Altavilla Milicia, Trappeto, Monreale, Giardinello e Borgo Molara. Da non perdere le corse a tappe per trascorrere insieme alle proprie famiglie alcuni giorni di vacanza e svago tra cui , i due giorni podistici Life’s a maggio, il 2° Giro a Tappe di Pantelleria l’ultima settimana di giugno e la terza edizione dei 3° Tre Giorni Podistici dell’isola di Ustica di fine luglio. Al termine della stagione agonistica saranno premiati , durante la festa dell’atletica, tutti gli atleti che parteciperanno ad almeno 10 tappe con particolari riconoscimenti ai primi 10 di ogni categoria sarà inoltre confermata, visto il grande successo ottenuto nel 2012, la premiazione delle società che viene allungata ufficialmente fino al quinto posto. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che a vario titolo aiutano il C.O. per l’effettiva e sostanziosa collaborazione che arricchisce il circuito di nuove ed importanti iniziative. Altri contatti per future collaborazioni sono in corso con aziende e associazioni per cercare come sempre di raggiungere traguardi più affascinanti e luminosi.

Mimmo Piombo

 

 

Foto ricordo – tre Amiche

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Tre “bravi ragazzi”


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COMMENTO

Da Palermo Massimo Giardino

guardandoli bene non direi proprio (bravi ,ma…….) “tri pezzi i novanta a scalare”, poi quello a centro è una scartina…

Tre bravi ragazzi


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Tre bravi giovani


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Via tre mulini


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Tre domande a…Giuseppe Bertolini da Mario Oddo


(Terza Domanda)

D) Comandante, nel suo “lungo corso” Palermo-Ustica e ritorno ritengo ne abbia visto e sentito di tutti i colori. Probabilmente come si dice in questi casi … potrebbe “scrivere un libro” e forse non è escluso che lo farà. Nel frattempo ci può anticipare qualche aneddoto, qualche curioso episodio vissuto a bordo, qualche emergenza, difficoltà o situazione che si è trovato a dovere affrontare alle volte a fatica alle volte col sorriso sulle labbra? E per finire non una domanda ma nella speranza di non apparirle indiscreto mi tolga una curiosità: come ogni lavoratore che si rispetti Lei fruirà quanto prima delle meritate ferie estive; non mi dica che le trascorrerà … al mare !?

 

R) Il Lungo Corso è ben diverso, fui costretto a lasciarlo per gravi motivi familiari circa tre anni fa; la tratta Palermo-Ustica la definirei più correttamente come “Piccolo Cabotaggio” e che comunque si è dimostrato non scevro d’insidie. Ne convengo sulla grande quantità di aneddoti da raccontare, ma sull’eventualità di scrive addirittura un libro certamente no, lascerò questo fardello a “colleghi” di ben altro spessore morale e professionale che sicuramente di cose interessanti ne avrebbero tante da raccontare (vedi Schet…o)……

Ad ogni modo sono due gli episodi che rimarranno indelebili nella mia mente, due episodi aventi un epilogo diverso e che hanno lasciato per la commozione generata, un profondo segno nell’anima.

Il primo ha avuto luogo il 13 ottobre 2010, quando tornando a Palermo da Ustica, in condizioni meteo marine tutt’altro che favorevoli, trovammo a poche miglia da Capo Gallo il corpo senza vita di un uomo disperso in mare da circa una settimana. In quei momenti i sentimenti che si rincorrevano a bordo erano di angoscia e frustrazione per non averlo trovato ancora in vita, ma restò la magra consolazione di aver consentito alla famiglia di poter avere restituito dal mare il corpo del loro congiunto.

Il secondo episodio è più recente e risale a circa un anno fa e precisamente al 13 aprile 2011. Anche in questa circostanza le condizioni del mare erano pessime e nel viaggio da Palermo ad Ustica, venimmo precettati dalla Capitaneria di Porto per prendere parte ad un’operazione di ricerca e salvataggio di una imbarcazione a vela affetta da un’avaria e colta da un fortunale.

Giunti nell’area delle operazioni, capimmo subito che se avessimo azzardato qualunque tentativo di rimorchio, i nostri idrogetti avrebbe messo a repentaglio la vita dei due velisti francesi imbarcati, restammo al loro fianco e suggerimmo quindi l’intervento di un’imbarcazione a propulsione convenzionale. E’ grazie alla sinergia con il motopesca Topone, comandato dal grande Angelo Caminita, dalla grande perizia nautica del Comandante Baiata della Delegazione di Spiaggia di Ustica che si imbarcò sul Topone ed infine dalla grande professionalità degli uomini della Sala Operativa di Compamare Palermo che coordinarono gli interventi, che questa avventura si concluse felicemente e senza conseguenze per i due velisti, i quali ripresero pochi giorni dopo la loro traversata.

In merito alle mie ferie……purtroppo anche quest’anno niente tuffi! Alla meglio tanti bagni…ma di sudore! Ho sfruttato il mio periodo di riposo nel bimestre Gennaio/Febbraio e salvo diverse disposizioni della Società, sarò con Voi ad Ustica.

Per fine Ottobre sto organizzando però, dopo una piccola vacanza nella mia Favignana, un viaggio Coast to Coast negli Stati Uniti, attraversando on the road la mitica Route 66.

 

Tre domande a… Giuseppe Bertolini da Mario Oddo


Seconda Domanda

D) Rivolgo la seconda domanda non al Comandante ma all’ex campione di vela mondiale. Nella speranza che questa manifestazione possa un giorno essere realizzata nell’Isola oltre che per l’evento sportivo anche per l’indubbio ritorno d’immagine che ne deriverebbe, l’essere in grado di affrontare la complessa organizzazione logistica è condizione necessaria perchè questo sport possa essere ospitato. Come organizzerebbe gli spazi del nostro centro velico e quali competizioni agonistiche a suo modo di vedere Ustica potrebbe accogliere in relazione anche alle vantaggiose condizioni climatiche in grado di offrire ?

R) Beh! Questa domanda non riesco a nascondere che suscita in me grande emozione perché mi riporta alla mente, meravigliose esperienze sportive rappresentate da tanti successi ma anche da diverse sconfitte che hanno caratterizzato gli anni della mia infanzia e della mia adolescenza. Per questa ragione sarebbe splendido se qualche bambino usticese avesse un giorno la stessa fortuna che ho avuto io e magari trovarsi a far parte di un equipaggio di Coppa America, Vendée Globe o perché no, anche alle Olimpiadi. Ma affinchè tutto ciò possa realizzarsi e non rimanere semplicemente un sogno, è necessario sottoporsi a continui allenamenti e sacrifici, ma è altrettanto necessario che il singolo atleta riceva supporto e assistenza attraverso una struttura bene organizzata. A tale scopo, il centro velico di Ustica, se affidato a dei professionisti, potrebbe giocare un ruolo chiave.

Ho avuto qualche mese fa l’opportunità di visitare i locali in questione e non ci vuole certo un esperto per comprendere la grande potenzialità di questi spazi. All’interno di essi dovrebbero sorgere una palestra con sala attrezzi, una veleria per piccole riparazioni e modifiche, un’aula briefing, una piccola officina riparazioni e chiaramente agli uffici amministrativi. Sarebbe inoltre interessante ipotizzare la realizzazione di una guest house, che consentirebbe di ospitare atleti provenienti da altri circoli e con i quali confrontarsi in vista delle regate.

Per fare ciò i locali disponibili sono anche troppo generosi considerando la grandezza della struttura. Pertanto si potrebbe optare per una razionale suddivisione dell’impianto che veda come coinquilini i pescatori, vero patrimonio di questa comunità e oggi sempre più bisognosi di un luogo dove ricoverare le loro attrezzature. Come ricompensa, i pescatori potrebbero mettere a disposizione dei ragazzi il loro grande bagaglio di esperienza marinara ed insegnare loro i segreti del mare usticese come ad esempio il gioco delle correnti superficiali sottocosta e i punti ove è maggiore il vento catabatico sul versante sud dell’isola; tutti elementi di tattica che se opportunamente sfruttati posso costituire l’arma segreta per vincere le competizioni. Infine su quale tipologia di competizioni ospitare, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta anche se mi permetterei di suggerire quelle di Match Race da disputare con monotipi di ogni classe, dalle Olimpiche ai Maxi, non trascurando le barche d’epoca che con il loro immutato fascino, richiamano centinaia di turisti appassionati soprattutto nei mesi ESTIVI…………..…

Buon vento a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

 

 

 

 

Tre domande a… Giuseppe Bertolini da Mario Oddo


Prima domanda

D) Comandante, il problema che più di ogni altro la Comunità usticese si aspetta che venga portato finalmente a soluzione è quello del porto. Dal suo personale punto di vista “tecnico” o se preferisce, dall’alto della sua esperienza, quale la soluzione al problema che suggerirebbe riferita alle strutture esistenti e quale ipotizza la più ideale per il porto che ci auguriamo al più presto verrà ?

R) Egr. Dott. Oddo,

sono onorato di fare la Sua conoscenza, anche se virtuale. Sono altresì lusingato dell’attenzione che mi riserva ponendomi queste domande, alle quali sarò felice di rispondere nei limiti delle mie modeste possibilità.

Quello del porto e della portualità in genere è un delicato argomento del quale si è discusso in maniera più che esaustiva durante gli scorsi mesi invernali; molto, se non tutto è stato già detto ma correndo il rischio di apparire come un oratore ripetitivo, proverò a focalizzare quelli che a mio avviso sono i punti cardine da rinforzare.

Allo stato attuale, Ustica non possiede un porto bensì un approdo di II classe, ciò significa che fino a quando non si procederà alla sua messa in sicurezza, non potranno essere sviluppati tutti quei servizi essenziali che rendono un PORTO degno di tale nome e che sono vitali affinché l’economia dell’isola possa trovare un nuovo slancio.

Tuttavia qualche piccolo intervento può essere realizzato anche con risorse finanziarie più che esigue! Ad esempio realizzerei un gazebo da adibire a “Info Point” da collocare in prossimità delle banchine commerciali. Così facendo, il turista che si reca sull’isola per la prima volta, oltre ad essere accolto con il tipico ed affabile calore usticese, verrebbe subito informato e consigliato sui luoghi da visitare, sui mezzi di trasporto da utilizzare e tanto altro ancora.

Abbellirei la banchina Sailem con fioriere rigogliose di piante e fiori colorati; istallerei non meno di 4 WC chimici portatili di cui almeno uno dotato degli elementi utili alla fruizione per i soggetti diversamente abili; realizzerei una condotta idrica in prossimità della banchina Barresi per alimentare delle docce a gettoni che verrebbero certamente utilizzate dai sub e non solo ….potrei continuare ancora a lungo, ma credo che di carne a cuocere ce ne sia già abbastanza.

Di più ampio respiro sarebbero invece le soluzioni da adottare nel nuovo porto, tante da scrive un trattato sulle opere marittime del II millennio ma mi limiterò a fare solamente un paio di esempi. Riposizionerei la pompa di distribuzione carburante (per le sole imbarcazioni), in un luogo dove le unità con pescaggio elevato possano rifornirsi in sicurezza e doterei quindi la nuova stazione di bunkeraggio con tutti quegli strumenti atti a prevenire e contenere eventuali fenomeni di sversamento in mare di idrocarburi, destinerei inoltre il nuovo braccio di sopraflutto, all’attracco delle unità commerciali in modo tale da lasciare completamente libera la banchina Sailem che potrebbe essere facilmente equipaggiata con moderne colonnine che forniscano corrente elettrica, acqua e connessione internet…..in altre parole potrebbe nascere un moderno ed esclusivo Yacht Club che costituirebbe un volano economico di primaria importanza che se connesso ad altre realtà imprenditoriali già presenti sul territorio, garantirebbe turismo ed occupazione tutto l’anno. Infatti molti armatori italiani ed esteri cercano già da diversi anni, dei marina attrezzati nel sud Italia per far svernare le loro imbarcazioni, questi gioielli che per loro natura hanno bisogno di continue manutenzioni.

Per concludere, mi auguro per l’amore che nutro nei confronti di questa isola e dei suoi abitanti che in un futuro non troppo lontano le idee suggerite possano trovare il favore di chi potrà far sì che diventino realtà.

 

 

Tre domande a… Salvio Foglia da Mario Oddo


(Terza Domanda)

 D.) Una coppia di suoi amici tentenna se trascorrere prossimamente una vacanza ad Ustica; grazie alla sua dialettica di provetto “promotore turistico” riesce a convincerli. Una volta nell’ Isola per suo innato senso di ospitalità e sopratutto a dimostrazione che la sua “promozione” era del tutto giustificata quale sarebbe lo spettacolo paesaggistico e gastronomico che durante il “tour” proporrebbe con priorità assoluta alla loro vista ed al loro palato ?

 

R.) Ustica ha un paesaggio che non inizia e non finisce. Ha un sopra e un sotto, ma siamo con i piedi per terra e tutto ha un limite.

Maschera e pinne ci servono per osservare il passo delle ricciole allo Scoglio del Medico, rimbalzare sul cappello della Colombara o andare per grotte e innamorarsi di Sicchitello…

Buone scarpe sono indispensabili per effettuare il giro dell’isola e scoprire Tramontana, la sua bellissima campagna pensile che sembra poggiarsi su una portaerei e prima ancora il villaggio preistorico, simbolo evidente dell’interesse che l’uomo, da sempre, ha avuto per questa piccola striscia nera poggiata a cavallo del mare.

E ancora, poter scoprire il tramonto che indugia sul mare prima di veder spuntare tra strutture vulcaniche antichissime il faro di Punta Cavazzi, incatenato al suo destino di spettatore muto di tempeste e lanterna di salvezza.

Non dovrebbe mai mancare una visita al cimitero, è un luogo che, al di là di ogni facile ironia, costringe a stare in silenzio, a riflettere e consente di guardare oltre le sue mura, verso il Tirreno e oltre.

Andremo a magiare l’alalunga affogata in lenticchie di Ustica e uva passa…

La vista della notte dalla torre Santa Maria forse ci stancherà. Una bella dormita ci preparerà ad una nuova giornata.

Buona notte.

 

Tre domande a… Salvio Foglia da Mario Oddo


(Seconda Domanda)

 D.) La ormai imminente bella stagione è alle porte. Ustica notoriamente ha il suo “pozzo di petrolio” rappresentato dal movimento turistico estivo; realisticamente sappiamo bene che “l’estrazione” sarà molto sudata e non certo per la calura. Ma c’è un vecchio adagio che recita: “aiutati che Dio ti aiuta”. Ecco, da osservatore esterno, secondo lei tutte le componenti isolane, nessuna esclusa, in attesa dell’aiuto del Padreterno (o di altri in terra) non è bene che si diano aiuto da se stessi e il fatto che cittadini usticesi, i Titolari di partita Iva, lo stiano già facendo in forma autonoma e spontanea non è un buon primo segnale incoraggiante ?

 

R.) Ustica ha una fama meritata ed è un punto di riferimento per i subacquei. I suoi fondali non temono confronti.

La carenza di spiagge la rende meno appetibile per il turista tradizionale, forse, tuttavia l’isola deve fare i conti con il mercato.

Gli orari dei collegamenti marittimi non sono sempre congeniali e, crisi a parte, Ustica dovrebbe rientrare in un progetto integrato che consenta a chiunque, con qualsiasi mezzo arrivi, di raggiungerla senza le attuali difficoltà.

L’attuale congiuntura dovrebbe insegnare a tutti noi che non è più tempo di particolarismi. Anche io vivo in una realtà dove l’unione non fa la forza, anzi è motivo di contese, dissapori, liti

E’ un vezzo, un modo tutto particolare di vivere la comunità, portare avanti idee, costruire il domani: è uno dei mali della nostre terre più a Sud.

Anche Ustica – ma sarebbe meglio dire gli usticesi -ha bisogno di “associarsi”, fare fronte comune e mettere in rete, come si dice oggi, ogni individualità che abbia voglia quantomeno di provare a superare certe barriere culturali, retaggio di una storia non sempre benigna.

Continua… (domani la terza domanda)

Tre domande a… Salvio Foglia da Mario Oddo


(Prima domanda)

 D) Per scelta autonoma ? consigliata ? …. insomma per quale “fatal combinazione” si ritrova anni or sono per la prima volta ad Ustica da turista ? … ed oggi , da ogni angolazione, se dovesse proporre a se stesso un confronto tra l’Isola com’era ieri e quella com’è in questo momento in lei prevarrebbe la nostalgia del passato o l’accettazione del presente ? o un “mix” dell’uno e dell’altro ?

 

 R) Sono arrivato ad Ustica nel 2001. Era la prima volta.
In precedenza ne avevo sempre sentito parlare in televisione: la prima riserva marina d’Italia (ora AMP), il paradiso dei subacquei e via così.
La curiosità spinse me e Alfredo, grande subacqueo e amico a fare un “lungo” viaggio dalla Calabria.
Siamo partiti quasi per caso. Era capodanno e guardavamo il “nostro” mare, a Le Castella Di Isola Capo Rizzuto, godendo di quella vista, in un pomeriggio sereno e dolce.

Insieme ad altri amici lanciammo questa idea: perché non andiamo a Ustica? Attratti spesso da mete esotiche finivamo per trascurare località a noi più vicine…

Siamo arrivati proprio il giorno della festa della Madonna dei Pescatori, senza saperlo, una sorpresa, e partecipammo entusiasti, dimenticando la stanchezza e il caldo.

Linea blu ha sempre fatto un grande ritratto dell’isola, evidenziandone anche l’assegnazione della bandiera blu, che io ho poi visto sventolare, ma non siamo venuti per questo.

Mi piace ricordare il particolare, perchè quando ho scoperto che l’attribuzione del “riconoscimento” è legata alla semplice composizione di un modulo, e nulla più, sono rimasto di stucco.

Viaggiare e conoscere luoghi non dipende da (presunti) marchi di qualità, ma dal piacere che si ha nello scoprire cose che nulla hanno da spartire con tutto questo.

Vedere, assaporare i cibi, respirare i profumi di una località, per me, è il piacere più grande.

Certo, dopo gli anni del confino sull’isola sono stati vissuti momenti di splendore che sono quasi un ricordo.

Attualmente diventa difficile riproporre i fasti del passato e gli indimenticabili momenti di mondanità di cui è rimasta traccia nelle cronache del tempo.

Ci sarebbe bisogno di iniziative adeguate e non sporadiche e grandi opere – un approdo degno di questo nome, tra le altre – oltre ad un lavoro continuo e fattivo per risolvere piccoli grandi problemi che affliggono la comunità.

 Continua … (domani la seconda domanda)

Tre domande a… Salvatore Militello da Mario Oddo


(terza domanda)

D. – Che danno economico subirebbe Ustica se, malauguratamente, la corsa Napoli – Ustica quest’anno dovesse venir meno e quali sono state, secondo te, le carenze dell’amministrazione comunale, se ce ne sono state, nell’affrontare la problematica “trasporti”.

R. – E’ indubbio che la linea “Ustica/Napoli” è importantissima per Ustica, di più delle doppie corse in Aprile. Una grande conquista per Ustica degli anni 80/90 dopo una breve pausa sempre per mancanza di fondi.

Il danno economico per l’Isola , nel caso di abolizione della linea, è notevole.

Abbiamo già verificato il calo turistico in generale di un paio di anni fa quando tale linea non fu finanziata ed abbiamo sentito le lamentele di tutte le strutture alberghiere e non solo queste, ma di tutti i sub che dal nord/centro Italia trasportano borsoni di attrezzature ( pensate ai costi e ai disagi con imbarchi/sbarchi di queste attrezzature tra aerei, pullman, navi ecc.) per trascorrere delle vacanze subacquee ad Ustica.

Tra l’altro il semplice dubbio sulla reale effettuazione o meno del servizio, già solo questo crea un danno ad una località turistica ed i Turisti “persi” sarà difficile riconquistarli.

Tutto questo sarebbe quasi un fallimento totale per Ustica se davvero l’altra struttura “maggiore” – il villaggio – come l’Hotel Grotta Azzurra, storicamente strutture trainanti , dovesse solo pensare di chiudere o diminuire il (altro…)

Tre domande a… Salvatore Militello da Mario Oddo


(Seconda domanda)

 D) Secondo te quali riflessi potrà avere nei confronti dell’Amministrazione attiva la recente mancata convocazione sui futuri lavori della Commissione Portualità?

 

 R) Prima di tutto bisogna tenere bene a mente del perché è stata costituita tale Commissione: non certo per dare voce allo scrivente, ma solo per l’inefficienza amministrativa della Giunta nell’affrontare e risolvere alcune problematiche. Per la stessa ragione è nato il “gruppo dei Commercianti” che si stanno facendo carico direttamente ed anche economicamente di alcuni problemi organizzativi nell’Isola.

Ora tutto ciò ( Commissione e Gruppo) non avrebbe avuto ragione di nascere se le cose fossero andate per il verso giusto. Questo mi sembra un fatto inconfutabile ed una ulteriore dimostrazione, non demagogica, che l’Amministrazione Pubblica non funziona.

A riguardo i futuri lavori della Commissione Portualità posso dire quale sarà il mio futuro comportamento e sono certo sarà anche di tutta la Commissione: continuare a lavorare, quando e (altro…)

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