Tre domande a… Salvatore Militello da Mario Oddo

Come abbiamo fatto in precedenza posteremo le tre domande in giorni differenti.

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Prima domanda

Si sente parlare, con insistenza, di tagli ai collegamenti marittimi con le isole minori da parte della Regione Sicilia.

Tu, da addetto ai lavori, come consideri la programmazione della concomitanza o quasi di alcune corse nella tratta Palermo Ustica e viceversa?

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Mario, ti ringrazio per le tue domande e sono lusingato di ciò. Serve una premessa per dare delle risposte compiute che se lette asetticamente potrebbero sembrare monche.

Ovviamente mi spoglio della mia figura di rappresentante ad Ustica delle diverse Compagnie di Navigazione e rispondo ai Lettori per quello che ritengo sia più giusto per la Comunità e non solo in termini di sevizi ma anche di economicità, che dati i tempi non è da sottovalutare.

E’ sotto gli occhi di tutti che l’attuale programmazione, con la concomitanza degli orari, è SOLO SPRECO DI DENARO PUBBLICO ed invece quando i collegamenti servono questi non ci sono od addirittura, ed ancora peggio, soppressi.

E’ limitativo, però, parlare solo di orari dei collegamenti, in quanto il problema è più ampio e riguarda molteplici settori che pur sembrando a se stanti sono direttamente collegati tra loro.

Quando non si hanno le idee chiare sui mezzi impiegati, sul target turistico che ovviamente può cambiare di anno in anno, quando non si ha un punto di riferimento certo che raccoglie tutte le istanze e le dovute risposte turistiche, quando “ nell’ azienda Ustica” alcuni reparti funzionano male, non si ottiene un “buon prodotto” da poter vendere.

Bisognerebbe acquisire maggiori certezze su diversi fronti per poter proporre ed attuare degli orari e delle linee adeguate alla richiesta di mercato: sapere, ad esempio, quali strutture saranno aperte ad Aprile e quali a Settembre/Ottobre, sapere se ci saranno o meno turisti nell’Isola in un determinato periodo e se i trasporti, quindi gli orari, dovranno servire solo ai “residenti/pendolari” o che tipologia di turisti si avrà se “regionali”, o “nazionali”, o “stranieri” ( onde studiare le coincidenze) e quindi adeguare alle varie esigenze tutti i servizi compresi gli orari ed i collegamenti.

Per sapere ciò ci vuole un punto di riferimento turistico anch’esso certo nell’Isola che di solito è la “pro-loco” che oltre a dare informazioni dovrebbe monitorare “il mercato” e tale mancanza oggi è particolarmente avvertita da tutti gli Operatori Turistici isolani che stanno sostituendosi a ciò che la Pubblica Amministrazione dovrebbe normalmente fare.

Ci vuole, inoltre, coordinamento e collaborazione tra le Pubbliche Amministrazioni che non riescono più a dialogare tra loro, avendo perso loro stesse i riferimenti.

Quindi, in un contesto di tante incertezze e di “impreparazione locale” in diversi settori è quasi “normale” che anche gli orari ed i collegamenti non siano adeguati e non rispondenti alle effettive necessità.

Ciò detto passo a rispondere alle tue domande:

1) Ritengo che una programmazione siffatta sia molto dannosa, in prima istanza, alla credibilità – qualora ancora ne fosse rimasta – delle Pubbliche Amministrazioni (Stato, Regione, Comune) che spesso non dialogano tra loro e che, per come giornalmente notiamo, non vengono informate, o non compiutamente informate, dalle Amministrazioni locali sui veri bisogni della Comunità che si rappresenta.

Non si può guardare solo l’aspetto trasporti ma questi dovrebbero essere consoni alle momentanee e reali esigenze di mercato e, a seconda il periodo, i trasporti e gli orari dovrebbero essere rimodulati tenendo ben presente degli aspetti fondamentali (costi/benefici/servizi).

Gli orari della Compagnia di Stato (Siremar) sono tali da anni e sono stati sistematicamente “riapprovati” di anno in anno senza alcuna “rimodulazione” in funzione delle variate esigenze del Cittadino e del “mercato turistico”, rimodulazione che andrebbe richiesta dall’Amministrazione locale, ed a questi “orari di stato” sono stati implementati gli altri orari delle Compagnie Regionali (Usticalines e N.G.I.).

Sia la rimodulazione, sia la implementazione dovrebbe essere fatta tenendo conto prima di tutto dei servizi migliorativi ai Cittadini e non, come spesso accade, gli interessi economici – seppur legittimi – delle diverse Compagnie, sia in termini di incassi sia di minore spese. Quindi si sarebbe dovuto tener in giusto conto ciò che si aveva e ciò che si aggiunge coordinando, comunque, i servizi e non creare situazioni di “ spreco” che si traduce in maggiori costi ( non servizi) alla Comunità. Di fatto, essendo lo Stato che in parte elargisce somme alla Regione per migliorare i servizi ai Cittadini, tali operazioni si trasformano in “concorrenza”: lo Stato fa la concorrenza a se stesso! Inoltre, un’Amministrazione locale attenta avrebbe dovuto sapere che, dato il momento storico italiano, nel mese di Aprile le doppie corse dell’aliscafo Siremar sono corse inutili (purtroppo non abbiamo turisti!) e che con tali orari, oltre al suddetto spreco, si crea un disservizio al residente che parte da casa alle 06,45 e ne può fare rientro solo alle 17,15.

Meglio sarebbe stato, nel mese di Aprile, chiedere di bloccare le doppie corse (Siremar) – tipo periodo invernale 1 corsa (06,45 e 15,00) – e “recuperarle” in altri periodi di maggior necessità oppure chiedere di spostare la partenza del catamarano da Ustica (Usticalines) dalle ore 14,30 alle ore 17,30.

Ciò detto appare palese, e non bisogna essere grandi conoscitori di chissà che cosa, che così come sono oggi le corse programmate sono solo sperpero di denaro pubblico.