Non esiste paese in Italia in cui gli abitanti non godano del “privilegio” di essere marchiati a vita con un soprannome “ ‘a ‘nciuria” che i compaesani coniano per loro sulla base di una caratteristica fisica o caratteriale che sia a lui peculiare e che ne riassuma in un una spesso intraducibile parola o suono onomatopeico la precisa identificazione per tutto il resto dei suoi giorni. Il termine “ ‘Nciuria” nel nostro lessico gergale non è “l’ingiuria” nella accezione della traduzione italiana, è qualcosa di molto diverso, pur nella sua caustica espressione, è bonariamente positiva, è un modo per avvicinare il soggetto interessato alla familiarità con i compaesani che in tal modo lo sentono meno estraneo, quasi lo avessero battezzato loro con un appellativo che nella quotidianità ne sostituisce a tutti gli effetti il nome ed il cognome.
Ustica, ovviamente, non fa eccezione e, in qualche modo, mira al primato in tale esercizio di “codificazione anagrafica” se il nostro amico Nuccio Caserta, eccezionale memoria storica della sua terra natia e che ringraziamo per la disponibilità, è riuscito a catalogarne, molti anni fa, centinaia molti dei quali appartenenti a personaggi ancora viventi che potranno riconoscersi tra quelli inclusi nell’elenco che alleghiamo e di cui potranno sorridere sicuramente compiaciuti. Quanti, per ovvie ragioni anagrafiche, non fossero più in grado di sentirsi chiamati in causa saranno sicuramente ricordati dai propri discendenti diretti dato che “ ‘a ‘nciuria” non si cancella con la scomparsa del titolare ma molto spesso si trasmette per successione agli eredi che, pertanto, divengono ‘u figghio du…., ‘u niputi du….
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Buona lettura con il sorriso.
A cura della redazione di UsticaS.A.P.E.
