Ustica sape

Cresima – 06 Maggio 2012 (quarto gruppo foto)


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Cresima 06 Maggio 2012 (terzo gruppo foto)


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Cresima – 06 Maggio 2012 (secondo gruppo di foto)


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Cresima – 06 Maggio 2012 (primo gruppo foto)


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100 anni di zio Pasqualino


[ id=12329 w=320 h=240 float=left]   COMUNE DI USTICA

OGGETTO 100 anni zio Pasqualino.

I 100 anni che lo zio Pasqualino, nato a Ustica il 3 maggio 1912, festeggerà con tutta la popolazione dell’isola, sembrano confutare l’ opinione comune secondo la quale sia solo grazie ai progressi compiuti dalla medicina che oggi l’uomo abbia più possibilità di vivere a lungo e di avvicinarsi alla fatidica soglia dei 100 anni.

Pasquale Palmisano è nato lo stesso anno di Renato Rascel e di Michelangelo Antonioni e probabilmente deve il secolo di vita alla possibilità di avere vissuto nell’isola di Ustica, incontaminata dal punto di vista ambientale e di avere seguito un’alimentazione naturalmente ricca di antiossidanti.

Quarto di otto figli, non ha certamente avuto un’infanzia facile. “Il mio papà era costretto a nasconderci il pane” afferma con lucida memoria. Frequenta la scuola sino alla II elementare poi , pur essendo portato verso la matematica, dovrà lasciare per aiutare la famiglia. Inizia a 15 anni, come mezzadro, ad imparare la difficile arte dell’agricoltore ed a poco a poco acquista degli appezzamenti di terreno sui quali produce in un primo momento un ottimo vino(che sarà la sua fortuna) e successivamente gli altrettanto famosi meloni e le lenticchie. Per vendere i suoi prodotti si imbarcava su una piccola barca a vela(talvolta si aiutava con i remi) e raggiungeva, con ogni tempo, Palermo ed il mercato della Vucciria. Pur consolidando la propria posizione economica , mantiene le doti di semplicità, altruismo e nobiltà d’animo, tanto che in paese tutti lo conoscono e chiamano”U baruni”.

Si sposa con la sua attuale moglie, Caterina Zanca, oggi ottantottenne con la quale mette al mondo tre figli, due soli dei quali, Carmelo e Salvatore, viventi.

Sino all’età di novantasei anni ha continuato la sua attività di agricoltore e molti turisti lo hanno ammirato mentre, senza bisogno di “occhiali per vicino” , preparava le sue ceste di vimini.

“Se è vero che dobbiamo concentrare tutta la nostra attenzione non solo sulla durata della vita e su come aumentarla, ma sulla qualità della stessa, possiamo dire che Pasquale Palmisano, festeggia i suoi 100 anni senza il ricordo di gravi sofferenze fisiche e circondato dall’amore della moglie, dei familiari e di tutti i cittadini. Allo zio Pasquale a Carmelo e Totò i nostri migliori auguri”, afferma il sindaco di Ustica Aldo Messina.

IL SINDACO
Dr Aldo Messina

 

 

Pasqua, incontro e Santa Messa 2012 (terzo gruppo)


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Da Bergamo Salvatore Russo

Grazie Zio Pietro sono riuscito a vedere tutta la settimana santa, anche se sono lontano.
Quanti bei ricordi dal fare il chierichetto a fare l’apostolo………
Grazie ancora a presto…

Salvatore Russo

 

Pasqua incontro 2012 (secondo gruppo)


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San Giuseppe 2012 ad Ustica


La cerimonia pittoresca, religiosa e folk che si svolge ad Ustica, che per gran parte rispecchia ciò che e’ narrato nella Bibbia, avviene in maniera leggermente diversa rispetto ad altri posti da me frequentati:

Gesu’ ( il Bambinello ), Giuseppe e Maria escono dalla Chiesa e si incamminano verso il centro abitato, seguiti dai fedeli, in cerca di vitto e alloggio. Davanti ad una abitazione (le case prescelte per tradizione sono sempre le stesse da molti anni – Tranchina Umberto subentrato a Nava Antonino e Caminita Santina). Giuseppe bussa alla porta usando il suo bastone Pastorale, la proprietaria apre e chiede chi sono e cosa vogliono. Giuseppe risponde : ” siamo tre poveri pellegrini e cerchiamo un posto per la notte per dormire”, al che la proprietaria seccamente risponde :” Mi rispiaci nun c’e’ locu pi vui ! ” ( Mi dispiace non c’e’ posto per voi ) e sbatte loro la porta in faccia . I tre fanno un altro tentativo e ricevono lo stesso identico trattamento. Finalmente i nostri “eroi” si avviano verso la Chiesa e bussano alla porta dell’edifico adiacente. La persona che apre la porta chiede ” chi siete ? ” Giuseppe risponde : ” Siamo Gesu’, Giuseppe e Maria ” Allora la persona apre le braccia in un gesto di accoglienza e dice: !

” Entrate tutti a casa mia ! ” Entrano e trovano dentro la famosa tavola di S. Giuseppe imbandita di ogni ben di Dio (un tempo vi era anche la tartaruga).

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Translation

The colorful religious and folk ceremony that takes place in the street of Ustica each year on S. Joseph Day largely reflect what is narrated in the Bible, and is a little different than other similar events celebrated in othe parts of Sicily.

Jesus’ (the Baby), Joseph and Mary leave the church and walk towards the town, followed by the faithful, in search of food and lodging. In front of a house (the houses selected are traditionally the same for many years – Tranchina Umberto and Caminita Santina) Joseph knocked on the door using his pastoral staff, the owner opens and asks who they are and what they want. Joseph says: “We are three poor pilgrims seeking a place to sleep for the night,” to which the owner replied dryly in usticese dialect ” ‘Un c’e’ locu pi vui ” (I’m sorry there is no ‘place for you) and slams the door in their face. The three make another attempt, and received the exact same treatment. Finally our “heroes” are coming toward church and S. Joseph knocks on the door of the adjacent building . The person who opens the door asks ” Who are you? “Joseph says:” We are Jesus’, Joseph and Mary at which point that person opens his arms in a gesture of welcome and says :

“Come all to my house! ” They go inside followed by all the people in the procession and find the famous ” table ” of St. Joseph with all kinds of food and specialites ( in the old days, i remember there was also a turtle

Nuccio Caserta dalla California

 

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COMMENTO:

Dalla California Marlene Robershaw Marfrè

Thank you Pietro for the beautiful pictures of the Ustica Festa di San Guiseppe !!! And thank you also Agostino, for the detailed story of this celebration in Ustica. When I sent in the fotos of the Festa in Seal Beach I forgot to mention that they just went to one door, the door to the church hall where Tavolo di San Guiseppe was. And of course they let them in !!! but we did not get to eat the beautiful food at the table, too many people. I am looking forward to being there in Ustica for the Festa di il Pescadori in Maggio !!!

Marlene Robershaw, Manfre

———– Traduzione

Grazie Pietro per le bellissime foto della Festa di San Giuseppe ad Ustica! E grazie anche Agostino, per la storia dettagliata di questa celebrazione in Ustica. Quando ho mandato le foto della Festa in Seal Beach ho dimenticato di dire che sono andati ad una porta, la porta della parrocchiale, dove era la tavola di San Giuseppe. E naturalmente li hanno lasciato entrare! ma non siamo riusciti a mangiare il buon cibo della bella tavola, troppe persone. Non vedo l’ora di essere lì in Ustica per la Festa dei pescatori in Maggio!

Marlene Robershaw, Manfre

 

Cerimonia di intitolazione della locale Stazione dei Carabinieri al M.llo Luigi Martin


Impreziosita da una bellissima giornata di sole che ha conferito ulteriore luminosità ai già fantastici colori dell’Isola circondata nell’occasione anche da un mare in versione lacustre, in questa cornice da paradiso terracqueo si è svolta la cerimonia di intitolazione della locale Stazione dei Carabinieri al M.llo Luigi Martin che ha riservato a tutti i presenti ininterrotti momenti di organizzazione, partecipazione e commozione. Apre il cerimoniale la deposizione di fiori adopera dei Carabinieri presso la tomba della Famiglia Martin dove riposano i resti del Decorato; scorrono i brividi tra gli astanti, parenti e militari, quando la tromba intona il “silenzio” … nel silenzio. Quindi accolti dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio comunale e dai componenti la Giunta fanno il loro ingresso nell’Aula consiliare numerosissimi Ospiti d’onore, dal Prefetto al Questore di Palermo, dal Presidente della Provincia ai massimi Rappresentanti degli alti gradi di tutti i Corpi militari nonché della Associazione Nazionale Carabinieri in congedo; oltre che esponenti della Camera dei Deputati e della Magistratura. Mai, a memoria di usticesi, si erano viste concentrate in una unica manifestazione tante così prestigiose Autorità. Tutti hanno preso la parola rivolgendo principalmente, tra l’altro, un saluto ai Familiari discendenti del Maresciallo. Alle ore 11,oo trasferimento allo spiazzale della Sede della Stazione Carabinieri dove prendono la parola il Sindaco, il Generale di Divisione Riccardo Amato, Franco Foresta Martin che illustra brevemente le non facili fasi della ricerca che ha dovuto affrontare per ricostruire i vari passaggi dalla nascita in terra di Francia in poi del Nonno e Mario Oddo che consegna come da programma la sciabola al Comandante dei Carabinieri di Ustica a nome di tutti i Discendenti : “a questo gesto spontaneo abbiamo inteso dare un significato prevalentemente simbolico; il M.llo Martin, lui stesso, torna così nella caserma “sua” in un lontano passato ma da oggi ancor più “sua”. Momento tanto atteso infine lo scoprimento della targa d’intitolazione della Caserma ad opera della Figlia Venere in sostituzione della sorella Amelia impossibilitata a presenziare per sopravvenuti problemi di salute. L’Inno nazionale che ha accompagnato il gesto ha aggiunto ai numerosissimi presenti emozione ad emozione. Ma più delle parole “parleranno” le immagini che, con competenza, ha scattato Antonio Iorio.

Usticaspe

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Cerimonia intitolazione Caserma dei Carabinieri a Luigi Martin – Sabato 17 Marzo


COMUNE di USTICA

La cerimonia di intitolazione della locale caserma dei carabinieri alla Medaglia d’Argento Luigi Martin, è prevista ad Ustica per il prossimo 17 marzo, giorno del 151 anniversario della nascita dell’Italia,.

L’evento in un primo momento era stato fissato per lo scorso sei novembre, ma era stato successivamente rinviato per problemi organizzativi. Ma questa, tempo permettendo, dovrebbe essere la data definitiva.

E’ quanto è emerso dall’incontro tra il Generale dell’Arma , Teo Luzi, il colonnello Giuseppe De Riggi ed il sindaco di Ustica, Aldo Messina.

Il generale Luzi ha sottoposto al Sindaco il programma di massima della manifestazione.

Il Generale Riccardo Amato, il Generale Teo Luzi, il Colonnello Giuseppe De Riggi ed il capitano Christian Angelillo inviteranno alla cerimonia il Comandante del 37 Stormo-Trapani Birgi-, il Comandante Regionale e quello Provinciale della Guardia di Finanza, il Comandante della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco di Palermo, il Prefetto, il Questore, Il Presidente del Tribunale, il Presidente della Corte D’Appello ed Il Procuratore Generale. Tra le cariche politiche l’Assessore regionale Giosuè Marino( che da Prefetto portò avanti, con il sindaco Messina, la realizzazione della caserma) ed il presidente della Provincia, Giovanni Avanti.

L’amministrazione Comunale usticese provvederà a coinvolgere i sindaci e le altre autorità politiche della Provincia.

Le cariche istituzionali giungeranno sull’isola alle 10.00 con Aliscafo Ustica Lines, che eccezionalmente quel giorno partirà da Palermo alle ore 8.00, accolti dalle autorità locali. Si trasferiranno, utilizzando bus dell’Arma che giungeranno sull’isola il giorno prima, al Palazzo Comunale dove incontreranno, tra gli altri, il Presidente del Consiglio, i consiglieri, il segretario comunale ed i Funzionari del Comune. Seguirà un breve rinfresco di benvenuto.

Le autorità si recheranno al cimitero ove con un omaggio floreale renderanno onore alla tomba di Luigi Martin.

Alle 11.00, avrà luogo la cerimonia d’intitolazione con scopertura della lapide e benedizione della stessa celebrata Parroco, Monsignor Raffaele Mangano, e Padre Andrea Matinez Racioner.

Successivamente, alla presenza dei Cittadini, della scolaresca, delle autorità e del Picchetto d’ onore dell’Arma dei Carabinieri, la figlia del Maresciallo Martin, la centounenne Amelia, sarà invitata a ricordare la figura del padre e la banda suonerà l’inno nazionale . Quindi il cittadino Mario Oddo, nipote di Luigi Martin, donerà la sciabola del valoroso maresciallo alla Stazione dei Carabinieri di Ustica.

Durante la cerimonia verrà distribuito un pieghevole commemorativo del Maresciallo Luigi Martin, stampato a Cura dell’Arma, con la sua foto e la storia del decorato Carabiniere, in massima parte tratta dal volume, edito dal Centro Studi Isola di Ustica,”Ustica s’inabisserà”.

Seguirà la visita all’interno della stazione dei Carabinieri ove verrà posta una seconda lapide commemorativa.

Quindi aperitivo rinforzato, giro dell’isola con i Bus dell’Arma e partenza prevista per le ore 14.30

Come in ogni manifestazione organizzata ad Ustica, al fine di valutare al meglio le condizioni meteo, la conferma definitiva della Cerimonia sarà data cinque giorni prima del 17 marzo

IL SINDACO
Dr Aldo Messina

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NOTE BIOGRAFICHE SUL

MARESCIALLO MAGGIORE DEI CC LUIGI MARTIN,

UN ITALO-FRANCESE NATURALIZZATO A USTICA

(A cura del nipote Franco Foresta Martin, in occasione dell’intitolazione della Stazione dei Carabinieri di Ustica al nome del Nonno,  Ustica,  marzo 2012)

 

 

 

Louis Jean Baptiste Martin, Luigi in Italia,  nacque a Septèmes-les Vallons, Marsiglia, in Francia,  il 28 aprile 1874 da Joseph Antoine Martin e da Diana Amélie.

Quel poco che si sa dell’infanzia e della gioventù di Luigi Martin è stato riferito dalla figlia maggiore Amelia (vivente, dell’età di 101 anni alla data di compilazione di queste note biografiche):

“Lui stesso ci raccontava –ricorda Amelia- di essere rimasto orfano dei genitori giovanissimo, con due fratelli poi emigrati negli Stati Uniti. Egli ebbe un’altra sorte e subito dopo la morte dei genitori, fu adottato e portato in Italia da uno zio prete italiano, che (altro…)

Commedia 250° Anniversario 1ª Colonizzazione di Ustica (primo gruppo foto)


In Occasione del 250° anniversario della 1^ Colonizzazione di Ustica è stata rappresentata la commedia “Si Sarpa”, che narra dei primi coloni “liparoti” che sbarcarono ad Ustica il 6 Novembre 1761.
Lo spettacolo non ha tradito le attese ed il numeroso pubblico intervenuto ha apprezzato la storia rappresentata e si è molto divertito.
La commedia è stata scritta da Vittorio Arnò che ne ha curato anche la regia.
Era presente anche una rappresentanza dei liparoti accompagnati dal loro Sindaco Mariano Bruno.
La Commedia verrà replicata il 3 Dicembre nell’isola di Lipari in occasione del gemellaggio dal 2 al 4 Dicembre. Chi si volesse prenotare può contattare direttamente Vittorio Arnò.

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Commedia 250° Anniversario 1ª Colonizzazione di Ustica (secondo gruppo foto)


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Cerimonia Commemorazione dei caduti


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COMMENTO:

Da Torino Michele Manzitti

Partecipo, virtualmente a questa cerimonia in quanto rappresentante della Consulta Nazionale A.M.I.G ( ASSOCIAZIONE NAZIONALE MUTILATI ED INVALIDI DI GUERRA E FONDAZIONE ).

Un momento di raccoglimento e preghiera per i cadutti di tutte le guerre. Questo affinchè mai venga meno la memoria ed il scrificio di Coloro, grazie al quale oggi Noi, siamo in una Repubblica libera e democratica

 

 

Comunicato del Sindaco occasione commemorazione dei Caduti


COMUNE di USTICA

L’emozione di essere presenti e di partecipare ad un giorno storico per la nostra comunità.

Oggi 6 novembre festeggiamo due eventi importanti: il giorno della commemorazione dei Caduti che, per volontà del nostro Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, coincide con la chiusura dei festeggiamenti per il 150 anniversario della Repubblica ed il giorno della ricorrenza per il 250 anniversario della nascita della comunità usticese.

Dimostreremo come queste due condizioni siano state rese indissolubili tra loro dalla nostra Fede, la nostra Religione che ci ha sempre accompagnato in questi secoli di storia , unica ad essere stata immutabile nei suoi principi.

Alle forze dell’ordine, qui rappresentate dall’Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri, Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Vigili Urbani va il nostro ringraziamento. Anche quest’anno è stato tangibile sia a livello nazionale che locale il loro impegno in difesa della legalità e del vivere civile. A quanti operano localmente, spesso lontani dalle famiglie, va la nostra riconoscenza ed il saluto per i loro familiari.

Non ce ne voglia nessuno se in particolare desideriamo esprimere il nostro cordoglio al Maresciallo dell’Aeronautica Militare, Enzo Ambrosiano, che non è con noi proprio in quanto colpito da un grave lutto familiare.

L’unità d’Italia e la nostra democrazia repubblicana, che sono concetti irrinunciabili del nostro pensiero, è garantita,tra innumerevoli difficoltà politiche ed economiche, non solo dall’impegno delle forze dell’ordine a garanzia dell’ordinamento legislativo ma anche dal rispetto delle identità dei singoli Comuni. Ed Ustica è uno dei più antichi d’Italia.

La nostra Comunità è nata il 6 Novembre del 1761, con la colonizzazione ad opera di alcuni agricoltori provenienti prevalentemente da Lipari.

Nei secoli successivi il nostro contributo in vittime di guerra ci consente di considerarci tra i protagonisti dell’Unità d’Italia. E’ vero, siamo stati anche testimoni sin dall’inizio, con l’esperienza del confino sia borbonico che italiano monarchico, fascista e repubblicano, terminata nel maggio del 1961, di quanto di peggio , in termini di violenza fisica e psicologica, il genere umano possa essere in grado di esprimere. Ma è qui che va subito ricordato che gli usticesi, guidati anche dalla Fede, hanno in tutte queste occasioni dimostrato grande spirito non solo di coraggio ma di umanità ed accoglienza. E parlando di Fede come non ricordare che di questi 250 anni di vita della nostra comunità, ben 50, un quinto della nostra intera esistenza, li abbiamo trascorsi sotto la guida spirituale di un grande frate che meriterebbe ben altro ricordo: Padre Carmelo.

O forse non lo ricordiamo abbastanza perché il suo insegnamento è ancora presente e Padre Carmelo è come se fosse sempre con noi.

Da queste premesse il mio commiato da questa cerimonia appare naturale.

Il futuro di questa Nazione e della comunità usticese è determinato da tre condizioni, le stesse alle quali abbiamo sempre creduto e che giungono spontanee per quanto si è sin qui detto: amore in Dio, amore per lo Stato, amore per la famiglia.

Aldo Messina

 

 

 

Ieri Lorenzo e Cristina Sposi – (1° gruppo foto)


Ieri 6 Ottobre 2011, nella chiesa SS. Pietro e Paolo in Palermo, si sono uniti in matrimonio Lorenzo Baiamonte e Cristina Guccione.

Dopo la Cerimonia, celebrata da Don Rino La Delfa, Preside della Facoltà Teologica di Sicilia, gli sposi hanno salutato gli intervenuti, offrendo loro un raffinato cocktail, presso il Grand Hotel et Des Palmes

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Lorenzo e Cristina Sposi – (2° gruppo foto)


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Lorenzo e Cristina Sposi – (3° gruppo foto)


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Lorenzo e Cristina Sposi (4° gruppo foto)


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COMMENTO:

Da Palermo Serena Caserta

Non ero a conoscenza del vostro matrimonio, ma grazie a Usticasape con tanta gioia ho visto le fotografie. Auguri vivissimi, e spero che l’amore e la felicita’ rendono il vostro cammino sereno. Congratulazioni per il lieto evento.

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Da Palermo Giovanna Caserta

Abbiamo visto con tanta gioia le Vs foto. Complimenti per la scelta della Chiesa (io la frequento ogni domenica) e Vi auguro tanta felicità dal profondo del mio cuore. Giovanna, Chiara e Andrea

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Da Palermo Eugenio e Anna Maria Guccione

Carissimi Cristina e Lorenzo, fate in modo che l’amore non sia fine a se stesso, bensì coltivatelo come se fosse un albero da frutto perché, anch’esso, come un albero, possa dare frutti dolci e profumati. L’amore va seguito e curato nel tempo, nelle gioie e nelle difficoltà. Ciò non deve essere da voi mai dimenticato. Auguri di ogni bene. Iddio e la Madonna delle Grazie vi proteggano sempre e ovunque. Un abbraccio.

mamma e papa’

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Da New Orleans Maria Bertucci Compagno

Ho visto le foto del matrimonio di Lorenzo e Cristina e mi sono anche commossa nel vedere gli sposi così felici e anche i genitori. Ho visto molti conoscenti (Pina, Rosa, Bartolina…).

Tanti Auguri agli sposi di essere sempre uniti nell’Amore.

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Da Ustica Carmelina Caserta

Tantissimi auguri a Cristina e a Lorenzo…, è stata una piacevole sorpresa trovarvi quì con le foto del vostro matrimonio, ..Usticasape ci allieta anche con momenti di felicità da condividere con amici,parenti e conoscenti..

Un mondo di bene e felicità infinita .. AUGURIIII

 

Saluto di commiato a Padre Lauro Vattuone


Sabato scorso la comunità usticese si è riunita in chiesa per dare il saluto di commiato a Padre Lauro Vattuone che, dopo circa sei anni, lascia Ustica per andare a servire un’altra comunità oltre oceano.

L’intervento di Giovannella Picone ha voluto ricordare l’intensa opera pastorale svolta dal parroco ed in particolare il cammino dei giovani insieme a Lui in questi anni e del Sindaco Aldo Messina (riportato su usticasape lo stesso giorno) sono stati inframmezzati da lunghi applausi.

Noi a nome di molti usticesi che vivono altrove vogliamo tributare a Padre Lauro tutta la nostra stima e riconoscenza per l’instancabile opera svolta per farci sentire sempre più vicini all’Amore di Dio attraverso la catechesi, la preghiera ed il rispetto reciproco.

Il suo carattere concreto, deciso e schivo dava alla Sua opera pastorale una carica di fermezza e durezza ma, in realtà, rivelava la volontà di trasmettere coraggiosi ed altissimi messaggi qualche volta non recepiti dalla nostra comunità. I frutti si raccoglieranno più il la – “ai posteri l’ardua sentenza”.

A Padre Andrea, che lo sostituirà per un periodo più o meno lungo, l’augurio di continuare l’opera di avvicinamento dei giovani alla chiesa e per questo gli assicuriamo tutto il nostro sostegno.

Dopo la cerimonia nella sala attigua alla chiesa dolci e spumante per tutti.

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Il Saluto del Sindaco a Padre Lauro Vattuone

Padre,

a nome dell’intera cittadinanza desidero ringraziarLa per questi cinque anni passati insieme, ricchi non solo di insegnamenti ma soprattutto di spunti di riflessione.

Con la Sua guida abbiamo incontrato quotidianamente la figura di Cristo e grazie alla Sua determinazione questo incontro, che si concretizzava nei momenti di riflessione, di preghiera comunitaria e nelle Processioni, è apparso a tutti noi carico di contenuti e non è mai sfociato nel pericoloso materialismo dal quale la Sua figura ci ha, in ogni occasione, messo in guardia.

Ci accompagnerà il Suo Impegno in favore della famiglia e l’invito alla Cristianità della stessa.

Posso testimoniare la Sua dedizione affinché i fedeli potessero godere di una chiesa fruibile.

Se certamente ricorderemo con brio l’uso del telefonino per renderci partecipi di ogni momento della vita comunitaria, ci sono state anche delle condizioni nelle quali personalmente provavo, ovviamente lo dico in tono scherzoso, “paura”. Mi riferisco alle tante domande (tipo “ quanti sono i Santi”?) che ci rivolgeva in chiesa, durante la Santa Messa, per coinvolgerci nell’omelia e che spesso mettevano in luce la mia ignoranza in materia.

Probabilmente era proprio questo il Suo obiettivo.

Scopo raggiunto. Questi cinque anni sono stati per noi forieri di magistero e tutta la comunità usticese Le dice “grazie”.

Ustica 01.10.11

Aldo Messina

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COMMENTO:

Congratulione a Padre Lauro !! May God continue to use you in Ustica. You are the center of inspiration and hope for the Usticesi. They see Jesus in you.

I will always be thankful for God using you in my life when lost on the island. You made a bad day turn in to a day of joy and blessing, resulting in finding many cousins in Ustica.

Many thanks and God Bless you

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Da Ustica Patrizia Lupo

Beh! Non tutti purtroppo hanno avuto con Padre Lauro l’esperienza mistica del nostro caro sindaco. I miei ricordi sono le lotte per far suonare la marcia nuziale ad un matrimonio…….il dover essere maschio affinché salisse in macchina per portare la comunione ad una persona anziana e per giunta disabile ( non andava in auto con sole donne!)……e poi prima dell’eucarestia ripeteva sempre la stessa frase ” mi raccomando di rispettare il digiuno di un ora” che, considerando il tempo percorso dall’inizio della messa al momento dell’eucarestia, erano passati 50 minuti circa. Quindi o si aveva mangiato dieci minuti prima di entrare a messa o durante la stessa, l’ora era comunque passata, quindi superfluo era il suo dire…….per non parlare delle mancate confessioni in quanto, secondo il suo dire, non si era pronti. Mi auguro che il nuovo parroco volga il suo sguardo e pensiero ai giovani, avvicinandoli alla Chiesa e non allontanandoli additandoli come peccatori senza possibilità di redenzione……

Ciao Padre Lauro

 

 

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