Ustica sape

Il Diavolo e l’Acqua Santa


 

Funghi lenticchiaIn questi giorni parecchia gente mi ha chiesto se le ultime piogge  abbiano recato danno alle colture delle lenticchie. A questo proposito volevo precisare che, alle lenticchie che già hanno finito il loro ciclo vegetativo (e si possono riconoscere dal colore che dà al marrone), queste piogge non dovrebbero recare danno, ma il condizionale è d’obbligo; mentre a quelle che ancora sono in fase di maturazione (e si possono riconoscere dal colore che va dal verde al giallo) le piogge possono creare un effetto umido alla  parte della pianta a contatto col terreno facendola marcire, in queste condizioni solo pochi baccelli arriverebbero alla maturazione.

Inoltre mi piacerebbe spiegarvi l’immane lavoro di ricerca, studio e sperimentazione che sta portando avanti il C.R.A., per cercare di diminuire il più possibile gli effetti catastrofici dovuti ai patogeni presenti sul terreno. Chi ha seguito le precedenti pubblicazioni su questo sito, sicuramente saprà cosa significano queste tre parole: aphanomyces – botrytis – fusarium oxysporum (chi non lo sapesse può cercare i precedenti articoli su questo sito), e gli effetti che hanno su intere coltivazioni di lenticchie. Ebbene tra le varie ricerche effettuate sul mio terreno è stato isolato ultimamente un fungo benevolo “il tricoderma”, (di colore verdastro in foto). Questo particolare fungo è benevolo in quanto attacca i funghi che invece recano danno alle lenticchie. Nella foto gentilmente inviatami dal Dott. Vito Campanella, potete notare sulla destra, in rosa, il  fusarium oxysporum, uno di funghi più dannosi. Dopo una settimana dalla sua inoculazione, il fusarium aveva esteso i suoi effetti su tutto il vetrino (destra della foto), a questo punto è stato introdotto il tricoderma che ha iniziato il suo lavoro di totale soppressione o riduzione degli effetti del fusarium. Sugli altri funghi,  aphanomyces – botrytis, il suo effetto è stato ancora più soddisfacente. Il prossimo anno verrà fatta una sperimentazione sul terreno. Si introdurrà il tricoderma, su una porzione di terreno in cui c’è la presenza dei funghi dannosi, ed alla fine della stagione si tireranno le somme. Tutto ciò potrebbe rappresentare un nuovo inizio, nuove speranze, per l’economia di tutta l’isola, rimanendo completamente nel rispetto delle leggi biologiche. Alla prossima.

Pasquale Palmisano

^^^^^^^^^^^^^^

COMMENTO

Da Ustica Pasquale Palmisano

hello, Angelo
you can ask what kind of fertilizer to use to try to produce more lentils?

^^^^^^^^^^

Dalla Virginia Angelo Palmisano

Pasquale
Good news.
Lentils are not grown where I live in West Virginia. The recommendation I got from the local “expert” was to grow disease resistant varieties. This won’t work in your case, not until a disease resistant Ustica lentil is developed.
Keep me informed.

Ustica, “spagliare” le lenticchie nell’aia con il vento


spagliare le lenticchie

Aia, spagliatura delle lenticchie (ad Ustica, in molti casi, ancora il vento pulisce le lenticchie)


aia, spagliatura delle lenticchie (ad Ustica ancora il vento pulisce le lenticchie)

Ustica all’expogate il 7 e 8 Marzo a Milano


 

Lenticchie di Ustica

A Milano nel week-end grande appuntamento per l’anteprima della Sicilia all’Expo. Il Cluster Bio-Mediterraneo si presenta al pubblico negli spazi di Expo Gate. La Regione Siciliana, Partner Ufficiale del Cluster, insieme ai dieci Paesi che lo compongono, racconterà  lo spirito della della cucina e della dieta mediterranea.
Ustica è presente con Margherita Longo , inserita  tra le madrine dell’evento per il suo impegno di valorizzazione della biodiversità delle isole siciliane e con le famosissime lenticchie, che sono tra i prodotti che rappresenteranno la Sicilia .Durante gli show cooking le lenticchie saranno cucinate da chef siciliani e maghrebini e fatte degustare al pubblico presente.

In particolare domenica mattina dalle 11.00 alle 12.00 ci sarà l’incontro “The Mediterranean Ways e la Biodiversità di Vite, Ulivo e Agrumi”, a cui segue il momento dello showcooking  con gli chef provenienti dalla Sicilia, dal Libano e dalla Tunisia. Gli ospiti d’onore di questo momento gustoso sono la lenticchia di Ustica e una selezione di olii extra vergine di oliva del Mediterraneo. Alle 15.00 c’è  la presentazione del Giorno internazionale delle Donne con l’incontro moderato dalla giornalista Marisa Fumagalli dedicato al ruolo della donna nella società mediterranea, nell’agricoltura e nella pesca in cui intervengono le madrine del Cluster Gaetana Jacono, Valle dell’Acate e Ambassador WE-Women for Expo, Mariangela Cambria, Cottanera, Lilly Fazio, Fazio Wines, Margherita Longo, Hibiscus, Natalia Ravidà, Ravidà, Cinzia Suriano, Campodoro, Linda Vancheri, Assessore Attività Produttive della Sicilia.

Per maggiori informazioni ci si può collegare al seguente link:

http://www.expo2015.org/it/il-weekend-dei-partecipanti-e-dedicato-al-cluster-bio-mediterraneo—salute–bellezza-e-armonia-in-expo-gate-

Margherita Longo
Agriturismo Hibiscus
C.da Tramontana
90010 Ustica (PA) IT
tel/fax 0918449543
cell. 3395212822

www.agriturismohibiscus.com

 

A Ustica le lenticchie più piccole d’Italia


 

Lenticchie di UsticaDi colore marrone scuro con sfumature verdoline, le lenticchie più piccole d’Italia sono coltivate sui terreni lavici e fertili di Ustica. Si seminano a gennaio e si raccolgono nella prima metà di giugno.

Le lenticchie di Ustica sono un ingrediente fondamentale della cucina locale: le due ricette classiche sono la zuppa, arricchita con le verdure locali e profumata con basilico o finocchietto selvatico, e la pasta, preparata con gli spaghetti spezzati. Tenere e saporite, non hanno bisogno di ammollo. Il Presidio Slow Food (referente dei produttori Marta Lo Sicco, tel. 091-362986) sta permettendo il recupero di molti terreni prima abbandonati, e la vendita al di fuori dell’isola.

Fonte La Stampa
di  ANGELO SURRUSCA

^^^^^^^^^^^^

COMMENTO

Da Modena Loredana Viperli

una eccellenza tutta italiana…!!! sono uniche e squisitissime!!! non c’è nessun tipo di lenticchia che possa assomigliare a questa…. ha un sapore così intenso ……ottime!!!

 

 

Ustica, il vento e le lenticchie nell’isola dei ribelli


 

La riserUstica, il vento e le lenticchie nell’isola dei ribelliva marina ne fa d’estate il paradiso dei sub ma d’autunno rivela il suo fascino più nascosto

«Dalla sua cella lui vedeva solo il mare ed una casa bianca in mezzo al blu»: non può non venirti in mente la canzone di Lucio Dalla quando ti trovi nel museo di Ustica a guardare dietro le sbarre di quello che era un carcere: hai davanti l’azzurro del cielo ancora più terso in certi giorni di autunno lucidati dal vento, sotto il blu del mare e a destra una collina con qualche casa. Ustica era chiamata l’Isola dei ribelli, perché prima i borboni, poi i Savoia sovrani d’Italia, quindi Mussolini e anche la neonata repubblica pensarono bene di mandarvi quelli che davano fastidio. Così di qui è passato negli Anni 20 e 30 il fior fiore dell’intelligenza anarchica, socialista e comunista, da Gramsci a Rosselli, da Bordiga a Parri (ma anche intellettuali libici o etiopi). Gramsci appena arrivato propose di creare una scuola di formazione e una sorta di autogestione del confino fu tollerata fino al nuovo giro di vite.

Un viaggio fuori stagione in quest’isola perduta nel Tirreno al largo della Sicilia, il cui nome è tristemente legato a una delle tante stragi ancora impunite del nostro Paese, può iniziare da questo ex carcere diventato museo. Se da non perdere è la discesa nella grotta cella di rigore, il museo è interessante per i reperti e le tracce delle varie civiltà passate per l’isola. Si va dal paleolitico ai fenici, dai Greci ai Romani. I greci la chiamavano Osteodos, «ossario» per via dei mercenari che vi sarebbero morti, i romani le diedero il nome di Ustica che significa bruciato. C’è chi sostiene che questa fosse nell’Odissea l’isola di Circe, dove la maga incantava i naviganti. Per secoli è stata un luogo di «passaggio», la usavano come base i mercanti cartaginesi o i pirati, i benedettini provarono a farci un convento nel VI secolo, ma presto dovettero andarsene. A decidere di popolarla fu a metà del ’700 Ferdinando IV di Borbone e ancora sull’isola svettano le due torri che lui fece costruire: la Torre Santa Maria e la Torre Spalmatore.

La prime cose che colpiscono chi non c’è mai stato e si aspetta quasi un pezzo d’Africa (tipo Pantelleria) sono la ricchezza della vegetazione e le coltivazioni. In primis la lenticchia e poi la melanzana: queste due produzioni sono protagoniste di manifestazioni come, «Anticchia la lenticchia» a giugno e «Sua «Maestà la melanzana» a luglio (le organizza la condotta Slow Food). Ma ci sono anche uliveti e vigneti: all’Agriturismo Hibiscus si dorme tra le viti e ci si sveglia magari con i racconti sulla Torino operaia Anni 70 del fondatore dell’azienda. I prodotti della terra con quelli della pesca (Ustica è famosa tra l’altro per i suoi gamberetti) si gustano nelle trattorie e nei ristoranti dell’isola, da Il Faraglione con vista sul porto,  a Schiticchio nel centro storico. Ma gli incanti dell’isola non sono solo «terragni», vale la pena di fare un giro in barca per apprezzarne le grotte che la costellano e soprattutto, scrutare i fondali di quella che è, dal 1986, la prima riserva marina protetta d’Italia. E non a caso oggi Ustica è considerata una vero e proprio paradiso per chi ama le immersioni subacquee.

Fonte: La Stampa
di   ROCCO MOLITERNI

Count down per la prima astronauta italiana: è il giorno della partenza insieme a lei le lenticchie di Ustica


 

Samantha Cristoforetti nello spazio ROMA. È arrivato il giorno della partenza della prima donna astronauta italiana. Per Samantha Cristoforetti sono le ultime ore dei preparativi in vista del lancio, in programma per le 22,01 italiane. A Baikonur la base russa nel Kazakhstan da cui partirà la Souyz, saranno le 3,01 del mattino.

È quindi una lunghissima giornata, cominciata alle 5 del mattino, quella che sta vivendo Samantha Cristoforetti, in uno specialissimo conto alla rovescia che ha voluto scandire giorno per giorno con le canzoni segnalate via Twitter: tutte parlano della voglia di correre sempre più alto, verso il sole e le stelle, e possono essere considerate la colonna sonora della sua missione, “Futura”.

È la seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e rientra nell’ambito dell’accordo bilaterale fra l’Asi e la Nasa firmato nel 1997 per la fornitura di tre moduli pressurizzati abitativi.

Nata a Milano 37 anni fa e cresciuta a Malè (Trento),Samanta Cristoforetti si è laureata in ingegneria meccanica in Germania, a Monaco, è entrata a far parte del corpo astronauti
dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) nel 2009 ed è capitano dell’Aeronautica Militare. Adesso è un passo dal realizzare il sogno di andare nello spazio.

Sono tanti gli impegni in programma anche oggi, dai compiti più semplici, come fare le valige da consegnare a chi le riporterà a casa agli ultimissimi controlli. Il pomeriggio sarà
scandito dai rituali ormai d’obbligo per gli astronauti che partono da Baikonur e che richiamano tutti i gesti che il 12 aprile 1961 precedettero il lancio del primo uomo nello spazio.

Quando nel pomeriggio lasceranno l’hotel dei cosmonauti, dopo una breve pausa di riposo, Samantha Cristoforetti e i suoi compagni di equipaggio, il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts, firmeranno la porta della loro stanza. Quindi scenderanno all’ingresso dell’hotel, dove il Pope li aspetterà per la benedizione.

Solo a questo punto usciranno, scendendo le scale dell’hotel e avviandosi al pullman tra due
ali di folla, accompagnati dalla stessa musica che oltre 50 anni ha accompagnato tutti gli altri astronauti usciti da quello stesso hotel. Poi saliranno sul pullman, che li porterà
all’edificio 254, dove indosseranno la tuta pressurizzata russa, chiamata Sokol.

Nessun estraneo può assistere a questa fase della preparazione e per Samantha saranno ammessi soltanto i genitori, il fratello e il fidanzato. Una volta pronti, gli astronauti usciranno dall’edificio e faranno i 50 passi di rito che li porteranno davanti alle autorità per i saluti ufficiali. Poi saliranno sul pullman diretti verso la rampa di lancio. Ma prima, come accade da 53 anni, si fermeranno lungo la strada per la pipì sulla ruota, proprio come fece Gagarin.

Fonte: Giornale di Sicilia

Al salone del gusto di Torino le lenticchie di Ustica: fra i pasti degli astronauti


 

Lenticchie di  UsticaI legumi dell’isola, i più piccoli d’Italia, sono stati scelti dall’agenzia spaziale europea e saranno tra i pasti forniti agli astronauti

PALERMO. Su una piccola isola siciliana crescono le lenticchie più piccole d’Italia. Ustica l’isola del Tirreno di fronte a Palermo. Adesso quelle lenticchie faranno dei viaggi che supereranno i confini della Terra. Saranno tra i pasti degli astronauti europei. L’agenzia spaziale europea ha, infatti, scelto i buonissimi legumi per liofilizzarli e creare una zuppa «spaziale». L’accordo è stato siglato al salone del Gusto di Torino con i coltivatori dell’isola. Nello stand, finanziato dal Comune, e non dalla Regione che quest’anno non aveva fondi per tali iniziative, c’era anche il presidente del consiglio di Ustica Giuseppe Mancuso, tra i produttori dello speciale legume.

La lenticchia è una coltura particolarissima dell’isola. È di colore marrone scuro con sfumature delicate verdoline, è coltivata da sempre sui terreni lavici e fertili di Ustica e da sempre la tecnica è completamente manuale. Le tecniche di coltivazione sono fatte nel rispetto dell’ambiente e della natura, infatti non si utilizzano né concimi, né erbicidi di sorta: le erbette infestanti si tolgono con una zappetta. «Tutte queste caratteristiche uniche sono state apprezzate dai tecnici dell’agenzia europea spaziale. Per noi la conferma che il nostro prodotto è davvero unico. L’ennesimo riconoscimento dopo che siamo diventati presidio slow food – dice Giuseppe Mancuso – Volevano almeno cinque quintali di lenticchie per cominciare. Purtroppo siamo riusciti a darne solo uno. Quest’anno la stagione non è stata delle migliori. Le piogge di aprile, maggio e giugno hanno creato danni ai raccolti. Siamo arrivati a produrre 100 quintali di lenticchie. Ben lontani dalla nostra produzione che è di 300 quintali».
Il segreto è nel processo di coltivazione. La semina viene effettuata tra la metà di dicembre e la fine di gennaio. La fioritura avviene circa 80-100 giorni dopo la semina, quindi tra la metà di marzo e la metà di aprile. L’allegagione dei baccelli si completa entro la metà di maggio.

Fonte: Giornale di Sicilia del 27 Ottobre 2014
Ignazio Marchese

^^^^^^^^^^^^^

COMMENTO

Da San Diego California Marlene Robershaw Manfrè

Congratulations to the farmers of Ustica. This is a wonderful recognition for their hard work.

Complimenti agli agricoltori di Ustica. Questo è un meraviglioso riconoscimento per il loro duro lavoro.

Assaggio gustosissima zuppa di lenticchie di Ustica


 Assaggio zuppa di lenticchie

Trebbiatura lenticchie – ultimo sforzo


Trebbiatura lenticchie - ultimo sforzo

Trebbiatura lenticchie – ultimo sforzo…


Trebbiatura lenticchie - ultimo sforzo

Tom Robershaw ad ustica prende la prima lezione sulla produzione delle lenticchie

 


 Prima lezione sulla produzione delle lenticchie

A Ustica slow significa lenti(cchie)

lenticchie di Ustica

Tutto pronto per  “Anticchia i linticchia”, l’evento che celebra la II edizione di Ustica Isola Slow. L’evento si svolgerà a Ustica dal 10 al 15 giugno prossimi ed è organizzato dalla Condotta delle Isole Slow Siciliane e dall’associazione turistica Visitustica.it in collaborazione con il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica e con il patrocinio del Comune di Ustica e dell’Assessorato regionale al Turismo.

Cinque giorni alla scoperta dell’enogastronomia e delle antiche tradizioni agricole usticesi; in programma visite guidate ad aziende di lenticchie ma anche di vino e olio Tra le aziende coinvolte, Hibiscus e Pagliuzzo e la cooperativa agricola Ustica profumi, sapori e colori, proprietaria dell’unico frantoio dell’isola. Alla fine di ogni appuntamento sono previsti laboratori del gusto sulle produzioni tipiche dell’isola.

Eventi clou della manifestazione saranno due teatri del gusto che si svolgeranno nella piazza di Ustica. Il primo appuntamento con il teatro del gusto, si svolgerà venerdi 13 giugno, e sarà presentato da Saro Gugliotta, presidente regionale Slow Food. Sarà l’occasione per rievocare l’antico legame tra Ustica e le Eolie, data la colonizzazione in epoca borbonica da parte degli eoliani, con la presentazione delle ricette tradizionali e l’incontro con i produttori di capperi, lenticchie e vini delle diverse isole.

Il secondo appuntamento col teatro del gusto, sabato 14 giugno, sarà dedicato a Ustica. I prodotti di terra e di mare saranno al centro della serata, protagonisti dei piatti della tradizione usticese, preparati da signore isolane, e delle nuove ricette della chef Bonetta Dell’Oglio, impegnata da sempre nella valorizzazione delle tradizioni agroalimentari siciliane. Sabato 14 giugno in programma una degustazione organizzata dai ristoratori locali con un’ampia scelta di portate, dall’insalata di lenticchie alle cassatelle.
Fonte foodiedrivers
M.A.P.

Per informazioni e prenotazioni:
web:www.visitustica.it
e-mail:info@visitustica.it

 

La fatica della trebbiatura delle lenticchie


Trebbiatura lenticchie

Alla ricerca della malattia che danneggia la pianta delle lenticchie


[ id=21666 w=320 h=240 float=left]Come qualcuno forse ricorderà stiamo facendo sul territorio di Ustica degli studi, e sperimentando delle pratiche, per le principali patologie diffuse sulla lenticchia. Ad oggi grazie ad un ente di ricerca regionale, si è scoperto che i patogeni più distruttivi per la coltura delle lenticchie, sono alcuni ceppi di funghi, che si sono evoluti per la lenticchia, i loro nomi sono: fusarium, aphonamyces, e botridis. La presenza di tali funghi, e i relativi danni, sono stati dovuti anche alla rotazione corta nell’avvicendarsi delle colture. Difatti i contadini che ci hanno preceduto, utilizzavano una rotazione lunga, tra i sette e i dieci anni, in modo che gli effetti letali dovuti a questi funghi, venivano dal tempo ridotti al minimo. Ora con l’aumentare della richiesta, diciamo che questi tempi non sono più rispettati. Volevo inoltre dirvi, che io non sono né uno studioso, né un laureato, quindi cercherò di spiegarvi come meglio posso il lavoro che stiamo effettuando. Cercherò ora di spiegarvi come agiscono questi funghi, e come stiamo cercando di intervenire.

Iniziamo dall’aphonamices. Tale fungo, forse tra i più distruttivi, agisce più che altro nella prima fase di crescita, ed (altro…)

  • CONTATTAMI


  • WEBCAM - USTICA PORTO

  • WEBCAM SPALMATORE


  • WEBCAM USTICA PORTO


  • WEBCAM USTICA PORTO


  • WEBCAM PORTO PALERMO


  • VENTI


  • VENTI


  • NAVI


  • Privacy

    Licenza Creative Commons
    Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported. DMCA.com
  • TRADUTTORE

  • COME RAGGIUNGERE USTICA

  • Il Libro per tutti i genitori!

  • Hanno detto sul blog

  • Maggio 2024
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  
  • ASD Ustica

    ASD Ustica