Ustica sape

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


SindacoLa politica, come tutti sanno, ha cessato da molto tempo di essere scienza del buon governo, ed è diventata invece arte della conquista e della conservazione del potere.

Luciano Bianciardi

Ustica: La maggioranza attua la politica “dell’asso pigliatutto”


Il Sindaco Attilio Licciardi ha attuato “democraticamente” la politica dell’”asso piglia tutto” nella distribuzione delle deleghe e degli incarichi ai consiglieri.

Purtroppo dobbiamo ancora una volta notare la completa chiusura nei confronti della minoranza eppure, nei vari interventi, all’atto dell’insediamento del consiglio comunale, è stata avanzata con forza alla minoranza richiesta di collaborazione. Ma come pensi essere possibile!…

Sindaco, in politica giocare ad asso pigliatutto è sbagliato ma, soprattutto, antidemocratico perché calpesta e mortifica valori e dignità di chi la pensa diversamente.

Sei all’inizio del mandato è hai il tempo di correggere il “tiro”…

INCARICHI E DELEGHE: 

LICCIARDI ATTILIO: Sindaco – Ustica Democratica
URBANISTICA – POLIZIA MUNICIPALE – TURISMO – LAVORI PUBBLICI – BILANCIO;

TRANCHINA GIOVANNI – Vice Sindaci – Ustica Democratica:
MACCHINA COMUNALE – RISORSE IDRICHE – R.S.U. – ENERGIA – SERVIZI PUBBLICI A RETE – TRIBUTI;

AJOVALASIT VALERIA: Assessore – Ustica DemocraticaSVILUPPO SOSTENIBILE E DI GENERE – AREA MARINA PROTETTA – RISERVA TERRESTRE – ATTIVITA’ PRODUTTIVE (PESCA, AGRICOLTURA, COMMERCIO, ARTIGIANATO) – BENI CULTURALI E ARCHEOLOGICI – PARI OPPORTUNITA’ – ENERGIE RINNOVABILI;

LICCIARDI TANIA: Assessore – Ustica Democratica
POLITICHE SOCIALI E GIOVANILI – SPORT – FORMAZIONE PROFESSIONALE;

ALESSANDRI AMEDEA CATERINA: Ustica Democratica
SANITA’ – TRASPORTI – PUBBLICA ISTRUZIONE – PROTEZIONE CIVILE.

Giuseppe Mancuso: Ustica Democratica – Presidente del Consiglio

Salerno Vittoria: Ustica Democratica – Vice Presidente del Consiglio

AILARA Clelia: Ustica Democratica – Consigliere delegato ai trasporti e collegamenti marittimi

LUPO Patrizia: Ustica Democratica – Consigliere delegato al Servizio di raccolta differenziata

ZANCA Vito: Ustica Democratica – Consigliere delegato agli spettacoli, feste ed intrattenimenti

TRANCHINA Clementina e VENA Manuele: Ustica Democratica – Consiglieri delegati alla Consulta Giovanile.

Pietro Bertucci

 

 

 


 

La cattiva politica ha spezzato la schiena ad una intera Nazione


Giovanni Tranchina Taccareddu

Siamo al dunque,il settore edilizio è in ginocchio una crisi drammatica mai vista, micidiale nei numeri più di 42.000 imprese chiuse o fallite nel 2012 e non oso pensare ai dati dei primi mesi del 2013.Non è finita, l’effetto domino coinvolge tutto l’indotto,produttori di materiali,fornitori,trasportatori,

falegnami,idraulici,impiantisti,elettricisti,fabbri,imbianchini,industrie per la produzione dei macchinari tipo camion, ruspe, betoniere, escavatori e quant’altro e non ultimi i liberi professionisti ingegneri,architetti,geometri, geologi e sono sicuro di dimenticare qualcosa.Risultato, centinaia di migliaia di persone sul lastrico che hanno alle spalle famiglie da sostenere ormai allo stremo. Anche a Ustica il livello di disoccupazione è alle stelle non si salva nessun settore la crisi si tocca con mano creando sofferenze ai cittadini. La cattiva politica fatta da ladroni indegni ha spezzato la schiena ad una intera nazione “POVERA ITALIA”.

Giovanni Tranchina (Tacco).

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COMMENTO

Da Palermo Angelo Longo

Per quanto concerne Ustica, siamo sicuri che l’ultimo P.R.G. approvato dall’amministrazione precedente all’attuale non abbia arrecato una qualche “influenza” negativa alla crisi dell’edilizia a Ustica?

 

Gli accentratori sono la peggiore espressione della politica…


Giovanni Tranchina Taccareddu

In merito ad un commento del titolare di Ustica Sape,”Ustica: quali criteri verranno adottati per la formazione delle liste elettorali?” esprimo un mio personale pensiero sulla questione. Condivido molte cose espresse da Pietro Bertucci riportate in un post di alcuni giorni fa, ma su una cosa non sono d’accordo ed è il fatto di mettere tutti sullo stesso piano. Coinvolgere un numero più ampio possibile di persone che devono decidere sul futuro del nostro paese, aprire un dibattito schietto lavorando per la costruzione di una lista con gente che ha voglia di governare la nostra isola, partire dal basso e soprattutto spronare i giovani che hanno mente e idee fresche da mettere a disposizione di tutta la comunità, questo è il mio pensiero.

Tutto alla luce del sole ascoltando le istanze della gente,non mi piacciono gli accentratori, quanti vorrebbero decidere motu proprio sono la peggiore espressione della politica, è lì la sottile differenza caro Pietro io non farei di tutta l’erba un fascio non diresti la verità.

Giovanni tacco

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Giovanni,

io credo di aver scritto le stesse cose che, per aiutare a ricordare, di seguito riporto.
Nemmeno a me piacciono gli “accentratori” che io chiamo “capi”…

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“Ustica: quali criteri verranno adottati per la formazione delle liste elettorali

È la domanda che da più parti e con molta insistenza viene posta in questi giorni:
Quali criteri verranno adottati ad Ustica per la formazione delle liste elettorali e se ci saranno volti nuovi.
Purtroppo, finora, la regola adottata dai “capi” di turno è stata quella di scegliere i candidati basandosi esclusivamente sulla quantità di voti che il candidato si presumeva potesse ottenere (parentela, “comparato”… ecc.)
In questo modo la capacità tecnica, che è essenziale per poter amministrare un Comune, è stata fortemente penalizzata a favore della “capacità di consensi”; non è stato sufficiente, quindi, riempire il recipiente se poi all’interno c’era solo acqua piovana.
Per cambiare in meglio è necessario attingere elementi idonei ad un simile compito che abbiano destrezza, attitudine, tanto tempo a disposizione e soprattutto siano sensibili alle problematiche del paese e non ad “altri motivi” che escono dagli obiettivi che le esigenze del benessere collettivo pongono.
L’imparzialità (l’onestà la diamo per scontata) è un altro attributo da prendere in seria considerazione, perché la “capacità” di un amministratore, specie in un piccolo comune come il nostro, implica anche che questi sia particolarmente imparziale.
Quindi, coloro che hanno a cuore le sorti di Ustica (i “capi” per intenderci) devono evitare la competizione conflittuale, perché soltanto un gruppo coeso su pochi punti ben definiti a priori, con il necessario coinvolgimento dei giovani, in un’Isola unita, potrà assumere, svolgere, guidare con gradualità e sicurezza, le importanti iniziative di rilancio e di sviluppo di cui appunto l’Isola ha urgente bisogno.
Se al contrario ci troveremo ancora di fronte a casi di cattiva gestione, allora non è solo colpa di chi non è in grado di amministrare, ma anche di chi, nella consapevolezza di tale incapacità, non ha fatto nulla per impedirlo e/o evitarlo!
Noi faremo del nostro meglio per far sì che questi segnali diventino, prima o poi, realtà.

Pietro Bertucci

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COMMENTO

Da Palermo Francesco Menallo

Condivido totalmente le considerazioni del Sig. Pietro Bertucci e mi permetto di aggiungere, di mio, che la partecipazione alla vita dell’Italia ( e di Ustica) “per gruppi”, “famiglie”, “schieramenti ideologici” è stata la causa principale dell’attuale declino.
Quello che stiamo vivendo adesso è un momento storico di vero e proprio Risorgimento, per necessità, vivaddio, ma di Risorgimento.
Il Bene Comune dovrà tornare ad essere un ideale condiviso…….ed i ladri, i malfattori in genere e gli incapaci torneranno a chiamarsi col loro nome a prescindere dalle appartenenze e dalle protezioni.
Ad Ustica o dovunque il Destino vorrà, in qualsiasi condizione, è a questo Risorgimento che spero di partecipare nel tempo che mi resta da vivere.

 

 

Se il Centro Studi è un fatto ormai politico, le scuole no, lasciatele fuori…


Gabry (3)Sig. Sindaco,

Come mai ci ritroviamo i riscaldamenti spenti nelle scuole elementari dopo aver pagato la somma di 9500 euro per il collaudo dalla caldaia?
Come mai l’ex tecnico comunale, non si è accorto, ai tempi, che il serbatoio del carburante non fosse al posto giusto?
Certo, la caldaia è funzionante, questo lo so, ma non la si può accendere, manca il serbatoio o meglio c’è, ma non al posto giusto.
E’ come possedere una bella Ferrari e non poterla usare perché il serbatoio della benzina si trova appeso al portabagagli.
Bella storia questa. L’importante è pagare!!!
Sig. Sindaco, mi dispiace che ci stia lasciando tutte le scuole con i fiocchi rossi, con estintori scaduti da un bel pezzo, impianti elettrici che fanno piangere e non vado oltre.
Una bella eredità : “ fiocchi rossi” ( in parte) per l’istituto dell’infanzia prima dell’arrivo dei vigili del fuoco di Palermo. Ma come è possibile? I bambini svolgevano le loro attività sopra in appartamento … avete speso 53.000 euro e adesso mettete fiocchi rossi?
L’importante è avere un bel centro studi, orgoglio di tutta la cittadinanza Usticese.
Che soddisfazione!!!
Bravi, siete veramente bravi.
Grazie Sig. Sindaco per essersi preso cura dei nostri bambini, lasciandoli nelle mani di perfetti incapaci, oops, forse non tanto incapaci, capacissimi, ma di altro.
Non è soltanto il sindaco che ci ha abbandonato, qui ci hanno abbandonato anche gli uffici.
Ps: sapete cos’è la coscienza? E’ quella vocettina interna che la gente ascolta così di rado. Per questo il mondo va così male, oggi. – Diceva il grillo a pinocchio.
Bravi, questa è la “ Bella politica Usticese”.

Gabriella Bertacci – Una voce libera

 

Tre nostre grandi ricchezze: “il mare, la terra e la nostra storia”


Cari lettori di Usticasape nella nostra piccola isola un gruppo di imprenditori e commercianti ha legalmente costituito una associazione chiamata Visitustica. Con genuina spontaneità nella primavera del 2012 un capannello di persone ha deciso di impegnarsi per cercare di rilanciare la nostra terra, un’esperimento nuovo che ci ha visti impegnati da aprile a settembre in una serie di attività.Ritenendoci moderatamente soddisfatti per come abbiamo gestito per noi una nuova realtà si è deciso che era giusto e utile regolarizzare le attività del gruppo.Una realtà formata sopratutto da giovani, io stesso sono uno dei più anziani,è dura stare al loro passo ma mi piace rimettermi in gioco.Noi abbiamo tre grandi ricchezze primarie strettamente legate al turismo fonte vitale dell’isola: il mare,la terra e la nostra storia, se sapremo in futuro, no sfruttare ma valorizzare al meglio queste risorse sono sicuro che le cose miglioreranno per tutti.Osservo che l’associazione cresce di giorno in giorno e questo mi fa molto piacere.

Giovanni Tranchina (tacco).

 

“Finito il tempo delle Barzellete, degli indovinelli e della politica nturciuniata”


Sono assolutamente d’accordo con il mio caro amico dott. Angelo Miraglia sull’analisi circa il sondaggio, per come è stato impostato non ha nessuna credibilità BOCCIATO. Ho avuto sentore che lo stesso sondaggio circola sul sito del movimento 5 stelle,traete voi le conclusioni.Ricordo a tutti che il capo politico del candidato Menallo cioè Grillo,ha contrattato con i fascisti per inserirli nel suo gruppo,questo ha provocato lo sdegno di mezzo mondo, d’altronde i suoi metodi di gestione del movimento la dicono lunga sul perchè di questa sua vergognosa scelta. Per quanto riguarda la pubblicazione del Sindaco su Ustica Sape non riesco a decifrarla,so soltanto che la gente ha i c…….. rotti e deve lottare per andare avanti, questi indovinelli anche se non conosciamo qual’è l’obbiettivo lasciano il tempo che trovano.E’ finito il tempo delle barzellette,degli indovinelli della politica “nturciuniata”, chi amministrerà dovrà lavorare per Ustica e tutti gli Usticesi e cercare di invertire la rotta che ha visto impoverire la nostra comunità sotto ogni aspetto,questa è la via maestra.

Conci e Giovanni tacco.

 

Rafforziamo la linea di demarcazione tra politica e “curtigghio”.

 


La nota del sindaco riguardo al centro studi ha aperto un dibattito interessante sotto vari punti di vista. In un primo momento molte voci, tra le quali la mia, si sono levate in difesa dello sfratto subito dal centro. Ne approfitto nuovamente per augurare un futuro prospero al Centro, che tanto ha fatto per l’isola. E questo mi pare sia sotto gli occhi di tutti.

Ora però sorge un problema. Altre voci si sono levate in questi giorni. Voci che hanno portato alla luce nuovi problemi, come la questione del porto, la decadenza delle strutture scolastiche (perchè la scuola è cultura e la cultura necessita di strutture adeguate) e tanto altro. Problematiche alquanto gravi, che meritano una risposta, anche immediata da parte degli amministratori, ma che forse, come spesso capita nella nostra isola, nessuno darà.

Scrivo questo post con la più grande sincerità possibile, con sete di sapere e forse anche con un pò di rabbia e stanchezza.

Mi confronto spesso con due giovani Usticesi, con cui condivido la passione per la politica, ci interroghiamo sui problemi Usticesi e cerchiamo soluzioni.

In questo lavoro di ricerca però, mi sono spesso scontrato con muri di gomma, parole dette e non dette, frasi lasciate a metà. Quasi come se dietro ci fosse un gran mistero, che a noi giovani non è dato sapere. Liti ancestrali che sembrano insuperabili, dissidi interni di un paese sempre più disunito.

Nel caso del centro studi si è parlato di bufala, si è parlato di una teoria “problema-reazione-soluzione” e di un mosaico di eventi nascosti che difficilmente verrano alla luce. Sapremo mai se queste notizie hanno un riscontro reale?

Le cose vanno fatte alla luce del sole, e non in stanze buie, chiuse a chiave. Le accuse vanno documentate dando la possibilità di difendersi, anche perchè come ho spesso detto in rete tutto è diverso, è scritto nero su bianco.

Apprezzo le voci di dissenso, ma per favore siate chiari, perchè è così che si fa politica, perchè è questo che meritiamo noi giovani. Chiarezza e sincerità.

Giovani. Parola che tutti si affrettano a pronunciare, ma nessuno prova a rispettare.

Vi chiedo di rafforzare quella linea che a Ustica è davvero sottile, la linea che separa il “curtigghio” dalla politica vera, quella del fare, dell’agire, del mettersi a disposizione per la propria cittadinanza.

Su questo blog ho già posto una domanda di charimento che, ahimè, è caduta nel vuoto.

Voglio farvi notare che voi “adulti” state giocando con il nostro futuro, con il futuro dei ragazzi usticesi. Non chiedetevi perchè loro non si avvicinino alla politica, ma chiedetevi perchè la politica non cerchi di avvicinarsi a loro. Cambiando, evolvendosi, migliorandosi. Non cerchiamo responsabili altrove, siamo noi la causa del degrado sociale, che il consigliere Palmisano ha voluto mettere in primo piano, siamo noi che stiamo per affondare.

Concludo augurandomi che a partire da questo momento possa avere inizio una vera rivoluzione, e che nuove parole possano venir fuori dal dibattito politico, parole come coerenza, senso di responsabilità, altruismo, spirito di servizio, solidarietà e partecipazione. Ho i miei dubbi, ma la speranza, come si suol dire, è l’ultima a morire.

Giorgio Tranchina-
Anche io voce libera, sebbene qualcuno lo abbia messo in dubbio varie volte.

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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

E’ vero, bisogna essere chiari, esaurienti e fare nomi e cognomi, specie in politica. Chi e’ in politica o aspira di entrarci e non vuole essere nominato puo’ benissimo andare a giocare a nascondino o puo’ starsene a casa. Io l’ho fatto circa due mesi fa elencando nomi, cognomi, fatti e libera opinione personale che approvo e di cui non ho avuto paura o di cui non mi sono vergognato altrimenti ognuno dovrebbe vergognarsi della propria.

PS Si avvicinano le elezioni ma si potrebbe arrivare anche al Commissario prima o appena dopo……Angelo, per favore nell’intento di impiantare dialoghi di politica davvero costruttiva e mettere da parte il curthigghiu, si puo’ uscire fuori con i nomi dei ” soliti noti ” ? Grazie.

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Da Palermo Mario Oddo

Nel commentare un suo precedente intervento ho avuto occasione di rilevare che Giorgio Tranchina dimostra più saggezza, più equilibrio, più visione della realtà di quanto non ci sarebbe da aspettarsi dalla sua giovane età. Confermo.

 

 

Ho tanta passione per la politica… “ma non mi candido…”


Ho fatto parte di quella squadra che a partire dal 1994 fino al 2003 ha avuto l’onere e l’onore di amministrare la nostra isola.Prima da segretario della sezione del partito che allora si chiamava Democratici di Sinistra apportando un grande contributo sul territorio all’Amministrazione Licciardi.
Successivamente nel 1998 mi sono candidato alle elezioni comunali per proseguire il percorso iniziato nel 1994,risultando il più votato ho svolto per un periodo breve di tempo il capogruppo al Consiglio Comunale.Alla fine del 1998 Attilio Licciardi mi ha voluto in giunta, incarico che ho svolto fino al 2003 affidandomi deleghe “pesanti”, Riserva Marina, Rifiuti, Risorse Idriche. Ho preso atto della grande fiducia che il sindaco aveva nei miei confronti e mi sono messo al lavoro con spirito di servizio. Sono stati anni di grande fermento turistico e socioculturale,Ustica era viva, l’economia tirava distribuendo ricchezza sul tutto il territorio,ogni componente della Giunta era impegnato a portare avanti con grande determinazione il proprio incarico, dunque una grande coesione. Il momento più triste per noi è stato quando abbiamo perso il nostro amato assessore Vito Zanca, anche adesso mentre scrivo un brivido attraversa il mio corpo, era come un vulcano sempre in attività, nei momenti di difficoltà ci incoraggiava con il suo modo di porsi che voi tutti ricordate sicuramente.Aveva un solo obiettivo fare divertire turisti e Usticesi per renderli felici,tutti bambini,giovani e meno giovani. La sua capacità di aggregazione era un dono della natura, una grande perdita incolmabile per tutta la nostra comunità.Grazie Vito per tutto quello che hai fatto per gli Usticesi. Chiusa la parentesi e ritornando ai giorno d’oggi come tutti sappiamo a breve ci saranno le elezioni comunali, chi mi conosce sa quanta passione ho per la politica, passo quasi tutto il mio tempo libero a leggere giornali o in televisione passando per la rete, o partecipando a dibattiti pubblici, mi piace per dirla alla fb. Ho sempre messo al primo posto la coerenza, pratica poco diffusa di questi tempi in politica. Dopo avere riflettuto a lungo è con uno sforzo non da poco ho deciso di non candidarmi alle prossime elezioni Comunali per un motivo ben preciso. Mi sono fatto la convinzione che un mio impegno in politica non coincida con il mio lavoro di imprenditore almeno qui a Ustica. La perdita di mio Padre, il trasferimento di mio fratello che mi davano una grande mano il momento di crisi economica che ha investito sopratutto il mio settore richiede un grande sforzo per portare avanti un’ impresa, ho quindi maturato l’idea che alla fine non svolgerei al meglio tutti e due i ruoli. A margine del mio intervento e chiudo non posso non ricordare gli ultimi anni che mi hanno visto ancora protagonista come consigliere comunale di opposizione, dal 2003 al 2006, sono stati anni terribili per me per la mia famiglia e per il mio lavoro, credetemi se potessi li cancellerei. Per quanto mi riguarda è una pagina chiusa senza rancore verso nessuno. Spero in un futuro migliore per tutti. Con affetto

Giovanni Tranchina (tacco).

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


La politica è la scienza dell’opportunismo e l’arte del compromesso.

Franz Liszt,

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L’arte della politica.
Il segreto di fare i propri affari e di impedire agli altri di fare i loro.

G. Courtilz de Sandras

 

“Balletti” nella politica siciliana


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Ecco cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo…


… ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate. Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Touchè. Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”. Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.

Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali. Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale. Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate. Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare. Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.

Risultato: ma guarda un po’ SURPRISE!! Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.

Hollande è un genio dell’economia?

No. E’ una persona normale. E’ un socialista normale. E’ una persona di sinistra normale.

SE ANCHE TU VUOI POLITICHE DI QUESTO TIPO IN ITALIA Clicca “mi piace”  o COPIA E INCOLLA e FAI GIRARE.

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Dalla California Agostino Caserta

Bravo Hollande ! La Francia pero’ e’ una Repubblica Presidenziale mentre l’Italia non lo e’. Il primo passo verso una emancipazione e piu’ giustizia sociale, per l’Italia sarebbe quello di diventare semi-Presidenziale, quindi di eliminare alcune Regioni e altre Regioni a Statuto Speciale e tanti partiti inutili che sono una vera e propria cuccagna, ma questo e’ un programma che quasi tutti in Parlamento ostacolano per i loro interessi personali. Nel frattempo tutto marcisce perche’ nessuno ha un potere forte abbastanza, tanti, anzi troppi partiti hanno il loro piccolo-grande potere, che non vogliono perdere, e per come sappiamo quando in un pollaio sono tutti galli si sa come va a finire….. Quasi tutti i governanti in Italia, quindi, hanno interesse a che tutto rimanga allo” status quo” cioe’ vogliono che nessuno sia in grado di prendere misure drastiche, coraggiose, giuste nell’interesse della Nazione ( come fatto da Hollande ). Intanto sappiamo tutti con quale squadra giocano questi soggetti al comando in politica, quasi tutti avvocati, qualche medico ed alcuni economisti, che governano l’Italia “. Giocano, come si dice in Sicilia, nella premiata squadra di : ” a futti cumpagnu “. Il paradosso e’ che la licenza a questa gente per fare tutto quello che fanno ( malissimo ) gliela diamo noi, che ci lamentiamo, con i nostri voti…….

Incontro valutazione attività politica locale


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COMMENTO

Da Ustica Angela D’Angelo

Agostino, mettiti al lavoro

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Da Antonio Alaimo

Buon giorno; a quando risale la foto? mio nonno è stato li a ustica come confinato politico nel 1945.

(NdR – la foto fa parte di una collezione anni ’60)

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Da Ustica Angela D’Angelo

Precisa ed identica a quella che facciamo noi da tantissimi anni…!?

Ecco cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo…


… ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate. Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Touchè. Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”. Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.

Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali. Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale. Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate. Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare. Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.

Risultato: ma guarda un po’ SURPRISE!! Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.

Hollande è un genio dell’economia?

No. E’ una persona normale. E’ un socialista normale. E’ una persona di sinistra normale.

SE ANCHE TU VUOI POLITICHE DI QUESTO TIPO IN ITALIA COPIA E INCOLLA eE FAI GIRAR.

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Da Torino Mariangela Militello

Concordo Agostino..

Scene di ordinaria follia a cui il cittadino è costretto ad assistere e, peggio ancora a convivere.

Lo “Status quo”, la tesi dell’immutabilità delle cose e delle idee nel governare un Paese sono malattie degenerative che lo porteranno allo sfacelo economico ed intaccheranno ogni possibilità di sviluppo e di cambiamento. Fortunatamente compare ogni tanto “la mosca bianca” che ha il coraggio di dire come stanno le cose e di volere il cambiamento anche se ciò costa “tumpulate” a destra e a manca; ma si sa, anche in questo caso ci vogliono “gli attributi” e grande senso di amore verso il proprio Paese, caratteristiche molto rare ormai nell’essere umano oltre che nella maggior parte dei nostri Governanti.

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Da Palermo Eliana Dominici

Nulla da dire, ma non mi piace come hai concluso….Non è perchè uno è di sinistra o di destra….Non è l’ideologia che fa una persona o meglio la può impostare più o meno su alcune cose, ma se la persona è intelligente va anche oltre la propria ideologia….

Ritengo piuttosto , fregandomene del partito o dell’ideologia politica, che è uno con tanto di attributi , col coraggio di agire, con anima pulita, fedele a se stesso che ha saputo mantenere quel che prometteva senza girarci attorno….

Un uomo vero , non uno che vive di fesserie che racconta anche a se stesso per crederci facendo della propria vita un grande carnevale….ma un uomo vero ….che altro……

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Dalla California Agostino Caserta

Bravo Hollande ! La Francia pero’ e’ una Repubblica Presidenziale mentre l’Italia non lo e’. Il primo passo per l’Italia sarebbe quello di diventare semi-Presidenziale ma questo e’ un programma che quasi tutti in Parlamento ostacolano per i loro interessi personali. Nel frattempo tutto marcisce perche’ nessuno ha un potere forte abbastanza, tanti ( al Governo ) hanno il loro piccolo potere, che non vogliono perdere, e per come sappiamo quando in un pollaio sono tutti galli si sa come va a finire….. Quasi tutti i governanti in Italia, quindi, hanno interesse a che tutto rimanga allo” status quo” cioe’ con nessuno che sia in grado di prendere misure drastiche, coraggiose, giuste nell’interesse della Nazione ( come fatto da Hollande ). Intanto sappiamo tutti con quale squadra giocano questi soggetti, quasi tutti avvocati, qualche medico ed economisti, che governano l’Italia “. Giocano, come si dice in Sicilia nella premiata squadra di : ” a futti cumpagnu “.

 

 

Nostalgia della terra natia…


Guardando (purtroppo) da lontano.

Grazie al Blog di Pietro Bertucci, a cui vanno i miei più sinceri complimenti per aver creato uno spazio multimediale che permette a noi “emigrati” Usticesi di mantenerci informati su ciò che accade sull’isola e che ci mostra, attraverso un archivio fotografico imponente, le bellezze del passato e del presente Usticese, grazie appunto a questo blog riesco giornalmente a seguire da vicino la situazione che si è venuta a creare negli ultimi mesi.

Guardare da lontano, vi posso assicurare, è triste e non fa che aumentare la nostalgia, ma vi è anche il pregio di riuscire a studiare le dinamiche dall’esterno, con maggior razionalità e con un distacco emotivo che, probabilmente (e sottolineo probabilmente per evitare di sembrare arrogante), chi vive sull’isola non riesce a mantenere. Questo punto di vista distante ha anche i suoi aspetti negativi, potrei infatti riportare informazioni falsate non avendo visto o ascoltato in prima persona gli eventi, spero quindi mi perdoniate se “cado in errore” e sono pronto a rivedere le mie idee.

Sono giorni frenetici, la stagione estiva è alle porte e la confusione regna sovrana. Da qualche mese è nato un Movimento Cittadino Spontaneo che si impegna giornalmente per migliorare Ustica. Una partecipazione cittadina che non si vedeva da tempo, un popolo che sembrava spaccato e che invece, unito, ritrova la propria coscienza e la propria forza. Sembra retorica la mia, tanti bei paroloni, ma vi posso assicurare che il tipo di politica che il movimento sta attuando è esemplare e merita le giuste lodi. E’ naturale e anche genuino che vi siano dei contrasti interni, la democrazia, quella vera, è bella perché vi è la libertà di pensiero e il diritto di esprimere la propria opinione.

Da un lato dunque c’è questo movimento, che crea piuttosto che distruggere, e dall’altra ci sono le istituzioni, i veri rappresentanti del popolo.

Non voglio qui giudicare l’operato del Sindaco e dei suoi assessori, sarebbe troppo rischioso da parte mia, vivendo l’isola per così poco tempo, formulare delle accuse. Non è nel mio stile.

Però credo di poter dire che l’atteggiamento della Giunta e del Consiglio Comunale nei confronti di quelli che sono i propri elettori non sia un grande esempio di democrazia. Non pretendo che questi ultimi vadano a pulire le spiagge o a protestare al porto, ognuno è libero di non partecipare e si possono non condividere certe forme di protesta. Ma è un loro DOVERE volgere l’attenzione al popolo Usticese, è per questo che sono stati eletti ed è questo il loro compito istituzionale.

Non mi sorprende comunque questo immobilismo. Voglio porgervi una domanda: qualcuno ha capito qual’è la maggioranza in consiglio comunale? Chi appoggia il sindaco (ammesso che questo abbia ancora una maggioranza, e ne dubito fortemente)? Davvero ho avuto difficoltà a capire le dinamiche interne di un consiglio comunale che rema da diverse parti, senza un capitano. Quanto è legittima la giunta comunale se non ha l’appoggio della maggioranza dell’assemblea che ci rappresenta ?o O rappresentava, vista l’indifferenza con cui si vive un momento di tale coesione sociale e di attivismo popolare.

La partecipazione di Messina all’assemblea spero sia un primo passo verso una maggiore coesione. In fin dei conti DOVREMMO tutti volere il bene dell’isola. Penso che il movimento stia servendo sul piatto d’argento al Sindaco e alle istituzioni in generale l’ultima occasione, un ultimo passaggio a fine partita. Spero possano cogliere questa occasione, per non essere ricordati come coloro che hanno governato peggio nella storia di Ustica. Se non fosse così, bhe, commetterebbero l’ennesimo errore di un quinquennio da dimenticare. Il popolo urla e loro continuano a chiudere gli occhi e le orecchie, la bocca però la usano. Lo sappiamo in fondo, i politici sono bravi con le parole. Meno nei fatti.

A presto

Giorgio Tranchina
(“taccareddu”)

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COMMENTO

Da Venezia Jacopo Famularo

“Guardare da lontano, vi posso assicurare, è triste e non fa che aumentare la nostalgia, ma vi è anche il pregio di riuscire a studiare le dinamiche dall’esterno, con maggior razionalità e con un distacco emotivo che, probabilmente (e sottolineo probabilmente per evitare di sembrare arrogante), chi vive sull’isola non riesce a mantenere.”
Questa frase dice tutto… te l’appoggio in pieno e sono anni che dico sta cosa… ma come tu ben dici, la gente purtroppo è troppo immersa nelle politiche interne e nelle gelosie per fare un passo indietro e guardare il tutto con un occhio oggettivo…
Io forse sono ancora più estraneo di te e non mi posso (ma mi prendo questa libertà) permettere di giudicare, ma credo che quello che manca a Ustica sia proprio un po’ di oggettivismo… e manca anche un bel team di esperti (veri esperti) che sappiano gestire il denaro e un comune come si deve…
È vero che un posto va vissuto per conoscerlo, ma non bisogna lasciarsi prendere troppo e farsi offuscare la vista…
Ci sono un sacco di ragazzi che come te sono di Ustica e studiano fuori, o come me che vivono Ustica in modo trasversale… ci sono un sacco di menti giovani che saprebbero ridare a Ustica ciò che merita…. mandate a casa sti “vecchi” e iniziate a far lavorare chi sa farlo, ovvero persone sotto i 35 anni, che sanno quali sono gli investimenti giusti e che sappiano proporre idee non idiote…

I saggi sanno quando è il momento di farsi da parte…

^^^^^^^^^^

Dalla California Agostino Caserta

Bravo Giorgio. la prerogativa negli interventi sui siti non dovrebbe essere solo di chi vive fuori. Sarebbe bello ( e si e’ gia’ visto che tanti scrivono proprio bene ) leggere sempre piu’ interventi di usticesi che “vivono in loco”, non necessariamente di motivo politico, ma anche per comunicare commentando, per esempio, fotografie vecchie e nuove, con punti di vista, novita’, storielle, aneddoti, editoriali personali, impressioni, consigli, suggerimenti ecc…ecc…

^^^^^^^^^^

da Ustica Salvatore Militello

Mi sembra diminuitivo mettere un “Mi piace”…
Desidero invece farti i miei complimenti sia per questa pubblicazione sia per un tuo precedente commento… Bravo… per i contenuti e per la maniera espositiva.
Non me lo aspettavo, quindi la sorpresa ( mi hai positivamente impressionato ) è maggiore…!!!

 

 

Atteggiamento passivo dei giovani verso la politica


Grazie Josè per ciò che pensi!
Non credo che sia tutta colpa dell’ amministrazione il disinteresse politico da parte dei giovani, forse tutto nasce dal luogo in cui cresciamo quale la famiglia e, non in secondo piano, la scuola. Oggi i primi a insegnarci ad abbandonare quest’ isola spesso sono i genitori, forse perché hanno ricevuto molte delusioni dai nostri politici, ma non solo. ma chi meglio degli attuali professori ti convince del fatto che non abbiamo futuro qui? un professore che ti chiede di ringraziarlo di essere qui a insegnarti, perché tanto Ustica è rifiutata da tutti, in realtà cosa può insegnarti di buono se non ad abbandonare le tue radici? un professore che sfrutta i giorni di sciopero per tornarsene a casa piuttosto di restare a protestare e spiegarti le ragioni di questo sciopero, può mai spiegarti la differenza tra destra e sinistra?

Non voglio fare di tutta l’ erba un fascio perché a dire il vero ho incontrato professori, pochi, forse solo uno, che piuttosto rimproveravano il nostro atteggiamento passivo verso la politica usticese ecc… Ma secondo me inizi a capire e interessarti della politica a scuola, a casa, in piazza perché no… e quando non avviene lì o non te ne interesserai mai o ci impiegherai dai 30 anni in sù.

Non credo c’entri il sindaco e chi gli sta attorno, perché se lui non fa niente per noi, neanche noi gli chiediamo nulla o gli dimostriamo un forte interesse…

P.S Il problema è che cittadini che amano realmente Ustica non ce ne sono più, e se ci sono hanno ormai un’età avanzata per imbattersi nella politica, una politica ormai troppo sporca per i nostri nonni.

Tania Licciardi

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COMMENTO:

Dalla Germania Mimì Giuffria

Ciao TANIA,

ho letto il tuo commento in merito alla politica che viene porata avanti, di volta in volta, dai vari sindaci chi vi rappresentano. oggi come ieri la politica è falsa e bugiarda, anche se è vero che i nostri tempi non sono cosi facili da amministrare e si sente ascoltando i vari telegiornali; ma parliamo di USTICA, che è ciò che ci importa. 1350 più o meno siete i residenti,non so quanto sono i votanti. Ci vorrebbe una sola lista in rappresentanza di tutta l’isola, darebbe più forza e credibilità al sindaco, fuori e dentro l’isola. Mi chiederai un nome?.. non posso esprimermi, non vivi ad Ustica, ma ti do una mano. È giovane, credo sia già laureato, non posso aggiungere altro perché non ho contatti con lui. Ma se sarà possibile ti darò altri aiutini. saluti per voi tutti a casa.

 

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


L’abilità politica è l’abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana,  il prossimo mese e l’anno prossimo.
E di essere così abili, più tardi, da spiegare perché non è accaduto.

Winston Churchill

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