Ustica sape

Festeggiamenti casa Rando 1960


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Da Palermo Angelo Longo


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Caro Pietro,

la permanente conflittualità con il mio PC non mi ha consentito di essere più tempestivo per gli auguri di BUON COMPLEANNO a GIANFRANCO e per i complimenti per l’ottima collaborazione che, insieme a tuo genero Davide, ti dà nella cura e stesura del “GIORNALE di USTICA”. A questo punto non puoi più rifiutare, come spesso fai, l’appellativo di “direttore”, visto che disponi di una valida equipe di collaboratori ed un sempre più ampio gruppo di “Corrispondenti” dal ….mondo! Due voci nuove mi hanno colpito di recente per i “contenuti” delle loro lettere, per la correttezza del loro ” ITALIANO” per i sentimenti espressi. Parlo di Mariangela LICCIARDI E CLAUDIO LA VALLE. Sono certo che a queste due voci giovani altre se ne possono aggiungere per tentare di recuperare quel passato di cui tutti sentiamo nostalgia. La pubblicazione ormai quotidiana di foto antiche confrontate con la realtà odierna talvolta è peggio ! che ricevere uno schiaffo. Un esempio tra i tanti? CALA S. MARIA!!!

Un cordiale saluto

Prodotti tipici


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Da Ustica Piero Nuzzaci


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Caro Pietro, voglio dire anch’io la mia, a proposito del vecchio e caro “semaforo”, luogo che per anni è stato la mia casa e il posto di lavoro. Come dimenticare quella maestosa struttura che sfidava la forza del vento e vegliava dalla sua altezza a guardia dell’isola. Vivo ad Ustica da quasi 35 anni e ormai mi sento un usticese di adozione. Arrivato all’età di 19 anni, sono stato accolto in modo meraviglioso da tutti, in primis dal galantuomo M.llo Diego La Valle, che mi accompagnò su al semaforo con la sua macchina. Come non ricordare i suoi 2 figli: il piccolo diavolo Claudio e Luigi che spesso venivano su con noi. Ogni volta che capitava qualche bella giornata senza vento, ne approfittavo subito per salire in torretta dove c’era il “piccolo aereo” che inviava i dati del vento all’anemografo. Da lì, ci si rendeva conto di essere in un’isola perchè era possibile vedere il mare a 360°. Restavo a guardare per un po’, incantato da tanta bellezza. Un’immagine mozzafiato che purtroppo oggi non è più possibile vedere . Per quanto riguarda la demolizione,secondo il mio parere, è stata una mancanza politica ma anche della popolazione che non si sono fatti sentire. Sono ancora convinto che era possibile evitare tutto ciò. Con l’abbattimento del caro vecchio semaforo, hanno distrutto le mura ma non i ricordi che rimarranno per sempre impressi nella mia mente. Un caro e affettuoso saluto a te, caro Pietro, e a tutti i visitatori di “usticasape”.

Allenamento


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Auguri di Compleanno


TortaA Silvia Pecora e

A Felice Famularo i migliori

Auguri di Buon Compleanno

Ustica – Come siamo e come eravamo


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