Ustica sape

Auguri di compleanno


A Giuseppa Caminita,
a Maria Errante,
a Giuseppe Arnò,
a Celestina Spampinato e
a Pasquale Arnò i migliori

Auguri di Buon Compleanno

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Auguri di Buon Onomastico a

Giuseppe/a e Pino/a.


Ustica vista dal Castello Saraceno


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Foto storiche


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Sosta strada belvedere


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Da Palermo Gaetano Caserta


Gaetano Caserta

Lettera Aperta

Al Sindaco del Comune di Ustica

Al Presidente del Consiglio – Ustica

e, p.c.  www.usticasape.it
(per chi intende esprimere le proprie opinioni)

OGGETTO:  Diritto al Lavoro dei Giovani  Usticesi.

Nella nostra Isola alcuni giovani, ultimati gli studi liceali, hanno pensato bene di costituire delle “cooperative di servizi”, con la speranza di aprirsi delle porte sul mondo del lavoro.  Non si sa bene perché, queste porte rimangono sempre chiuse e i giovani continuano a essere senza lavoro.

Lo scorso anno l’Esecutivo Comunale in carica aveva pensato bene di concedere loro il locale ex posto di guardia restaurato (accanto al Comune), con l’intento di assecondare i progetti di queste coperative mirati a fare promozione turistica, vendere biglietti ecc. Subito però sono venute fuori lamentele e critiche perché il Comune non poteva cedere locali senza un regolamento che ne disciplinasse l’uso e i rapporti con l’Amministrazione e senza il pagamento di un canone.  Bene, oggi il regolamento c’è e ci sono pure le tariffe che le cooperative purtroppo non possono pagare, perché prive di risorse. E allora vogliamo continuare su questa strada ponendo una serie di ostacoli o cominciare a pensare di far lavorare i giovani disoccupati, che al momento in Ustica sono tanti?

Al riguardo invito il Sindaco e il Presidente del Consiglio di prendere in considerazione le aspettative di queste cooperative, già autotassatesi per la costituzione delle stesse, e cercare di affidare loro dei lavori per rimuoverle dall’attuale situazione di stallo.   E’ opportuno che il Comune cominci a stipulare convenzioni con queste associazioni per affidare loro incarichi come:

– la pulizia dei punti critici dell’Isola (belvedere, zona archeologica, museo, spiagge, ecc.) che i cittadini, ma anche i turisti, a pieno titolo, reclamano;

– la custodia del Museo e di altri beni del Comune, non esclusi alcuni servizi nell’Area Marina Protetta di cui speriamo il ritorno al Comune nel più breve tempo possibile;

– l’affidamento del servizio di sorveglianza degli spazi per la sosta a pagamento delle auto;

– la conduzione del distributore di carburante, se è ancora del Comune, dove ci sono margini sufficienti di guadagni… Il distributore, infatti, non deve essere regalato a gente di fuori che potrebbe ricorrere anche a proprio personale per la gestione, escludendo perfino l’impiego di manodopera locale.

I nostri “Ponzi Pilati” presenti in Consiglio Comunale, contrari in precedenza all’alienazione del distributore e che nel momento in cui si richiedeva loro un supporto, una visione lungimirante sull’importanza di questo bene da non vendere, se ne sono lavate le mani, astenendosi per l’appunto dal prendere posizione sull’argomento, hanno commesso un grande errore perché con la loro “astensione” non hanno fatto gli interessi della comunità usticese ma hanno contribuito a “spogliarla” di un bene che  porterà profitti altrove. I compratori dell’impianto, che il comune dovrà consegnare con nuovi erogatori (di cui uno “self service”), pensilina e nuovo chiosco con una spesa di 50.000 euro, pagheranno solo 130.000 euro per un impianto nuovo e otterranno senza impiego di capitali (arriva il carburante, lo vendono e poi lo pagano) un ritorno annuo lordo di 50 mila euro e oltre (secondo il ricarico che si andrà a praticare sulla vendita del carburante, che il comune, è bene che si sappia, non avrà più modo di controllare e quindi di calmierare).

E’ chiaro ormai a tutti che gli Usticesi non vogliono la vendita del distributore e nel momento in cui ciò accadrà le cose da chiarire alla cittadinanza saranno veramente tante.

Il Sindaco dice, con orgoglio, che Ustica è il secondo Comune d’Italia ad avere l’illuminazione pubblica a “LED”. Potremmo dire anche, con altrettanto orgoglio, di essere la “sola” Isola a gestire con profitti un distributore di carburanti. Sulle insignificanti dichiarazioni di alcuni miei colleghi, verbalizzate sulla deliberazione del Consiglio Comunale n° 24 del 3/2/2010, mi riservo di far seguire mie osservazioni che denotano la superficialità con la quale è stata affrontata la problematica in questione.

In breve di lavori produttivi che si possono affidare a queste cooperative, ce ne sono parecchi e credo, che con un po’ di buona volontà da parte dell’Esecutivo e di noi Consiglieri tutti, si potrebbero trovare le giuste e mirate soluzioni per dare lavoro a questi nostri giovani, ora più maturi ma sempre disoccupati. Ricordiamoci che il nostro maggiore impegno/obiettivo deve essere quello di cercare e trovare nei 365 giorni dell’anno opportunità di lavoro e indirizzi utili anche per i giovani che annualmente completano il ciclo di studi in Ustica e che, per mancanza di esperienze lavorative, di supporti familiari e per via della giovane età, hanno difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro. Questi nostri giovani non possono essere abbandonati a se stessi, ma devono trovare nell’Amministrazione pubblica un punto di riferimento utile e di supporto al loro futuro.

Suggerirei intanto di cominciare un rapporto di collaborazione con l’affidamento del servizio di sorveglianza degli spazi per la sosta a pagamento delle auto, lasciando alla Polizia Municipale più tempo per il controllo del territorio. E’ chiaro che tutto è oggetto di approfondimento e nulla va affidato al caso. Molti Comuni, ad esempio, hanno dato in concessione a Ditte e/o Cooperative la gestione di zone “BLU” della città e non vedo perché ciò non possa essere fatto anche dal nostro Comune.

Rag. Gaetano CASERTA, Consigliere Comunale

Da Milano Nino Zanca


[ id=1695 w=254 h=207 float=left]Carissimi tutti, il racconto di Carlo sulla festa di S. Giuseppe e’ carico di emotività anche perché non si racconta solo di un evento ma anche di persone che spesso lo hanno caratterizzato. Mi capita spesso di riflettere sul fatto che molti dei brevi scritti e riflessioni che appaiono su Usticasape, mi sembrano racconti vivi nel senso che li leggo e nella mente passano le scene come se si svolgessero in quel momento. Io sono stato “portato via” da piccolo ma molte cose sono impresse in maniera indelebile nella mia mente e sopratutto…nell’anima. Forse e’ quello che si percepisce come senso di appartenenza ad una comunità che percepisco come privilegio pur avendo una vita, anche professionale, aperta sul mondo e su altre culture. In questo senso, mi piace segnalarvi che in tutto il Messico, nella settimana di Natale, si svolgono in tutte le case le “Posadas” che ripropongono in sintesi il cerimoniale dell’accoglienza, una volta superate le iniziali incomprensioni: e’ una festa per i bambini che rompono le “Pinatas” (Pignatas) piene di dolci e caramelle (Vi ricorda qualcosa?). Quindi a Ustica manca solo una persona disponibile a ridare vita a questa bella tradizione visto che molti ne sentono fortissima la nostalgia. A Carlo e a Nuccio (che saluto affettuosamente) chiedo di farmi e farci qualche altro regalo, raccontando episodi tanto profondamente sentiti. Cari saluti a tutti.

Prima Comunione


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Da Napoli Lidia Ferrario


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Buongiorno a tutti e a Lei Sig.Bertucci, ancora una volta rimango affascinata da una foto ed ancor di più da ciò che ha raccontato il Sig.Carlo Natale. Mentre leggevo, andavo indietro nel tempo ed anche dietro a quella processione, è stato veramente suggestivo! Spero che queste tradizioni non scompaiano mai perchè tengono viva la memoria. Continuate così e fateci viaggiare ancora sulla “macchina del tempo” che è : Ustica sape. Grazie e complimenti !

Giulietta e Romeo


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Da Ustica Mariangela Licciardi


licciardi mariangelaRingrazio tutti voi per i complimenti che sempre mi fate se scrivo qualcosa, siete troppo gentili………è stato un vero piacere! Grazie al signor Nuccio che mi ha suggerito l’idea, il signor Natale che mi ha incoraggiato a continuare……..lo zio Angelo per i complimenti e sono felice di aver saputo che il mio zietto Pino ha letto e apprezzato, ma soprattutto Grazie a Lei Signor Pietro che ci dà l’opportunità di sentirci tutti vicini, anche se geograficamente distanti…………..A presto

Prova cerimonia accoglienza autorità


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Auguri di Compleanno


TortaA Maria Compagno,

a Giuseppe Caminita e

ad Emanuele Bertucci i Migliori

Auguri di Buon Compleanno

Ustica San Giuseppe di Carlo Natale


Carlo NataleIl 19 Marzo si festeggia S. Giuseppe che, nella tradizione popolare, era il protettore dei poveri, dei falegnami e delle ragazze , e padre della Provvidenza. Questa festa che ha origini siciliane, si estese a tutta l’Italia e divenne festa nazionale. Purtroppo da qualche anno non lo è più, e quindi il giorno di S. Giuseppe è una normale giornata di lavoro.
I festeggiamenti non erano uguali in ogni paese e città, ma variavano a secondo della tradizione.
Ad Ustica la Festa di S. Giuseppe era preceduta dalla novena (intorno alle ore 18.00) con la S. Messa, accompagnata da preghiere e canti.
San GiuseppeIl giorno di S. Giuseppe si imbandiva una tavola a forma di “U”, sulla quale venivano adagiati i piatti che contenevano 19 pietanze tipiche usticesi, fra le quali: tartaruga con cipolla, capperi e olive, carciofi, pasta con ceci, e pasta con finocchietto selvatico, ope (boghe) fritte, frittata con asparagi, baccalà lesso e a frittelle, cardi in pastella,ecc…..Sulla tavola non mancavano i dolci tradizionali di Ustica: i gigi, le sfingi di S. Giuseppe ripiene di ricotta, le sfingi non ripiene, cassatelle, la mostarda di Ustica ecc… , il pane fatto in diverse forme, acqua e vino.
La prima persona che si occupò di organizzare la tavola di S. Giuseppe fu, per devozione, la Signora Dorina Maggiore, la quale imbandiva la tavola con un certo stile e a sue spese e successivamente, con il contributo di tutto il paese, la Signora Antonina Maglio.
San GiuseppeAlle 11 veniva celebrata la S. Messa e a seguire una breve processione con la tradizionale “bussata” e la richiesta di alloggio.
In testa alla processione vi era la Sacra famiglia composta da zio Onofrio Di Lorenzo (San Giuseppe), il quale per assomigliare di più al Santo, si faceva crescere la barba mesi prima, la Madonna ( una ragazza carina) ed il Bambinello (un bambino con capelli biondi e occhi chiari in modo a somigliare al Bambino Gesù).
La processione procedeva per il centro paese e si fermava davanti a delle case pre… – S. Giuseppe bussava alla porta con il bastone che portava con se e quando i proprietari aprivano chiedeva: “c’è posto per tre poveri pellegrini”? dalla casa rispondevano: “un c’è locu pi Vui” e richiudevano, scocciati, la porta. La processione proseguiva e dopo un po’ si fermava davanti ad un’altra casa, dove si ripeteva esattamente la stessa scena di prima. San GiuseppeDopo 2-3 rifiuti di alloggio, la Sacra Famiglia seguita, da numerosi fedeli e curiosi, si fermava davanti all’ingresso laterale della chiesa. S. Giuseppe bussava per due volte alla porta, ma nessuno apriva. Al terzo tentativo veniva aperta la porta e la persona che si affacciava chiedeva: “chi siete”?.. San Giuseppe rispondeva: “siamo Gesù, Giuseppe e Maria”; a questo punto chi aveva aperto diceva: “Benvenuti, entrate tutti a casa mia”!!!!
La Sacra Famiglia prendeva posto a tavola; Il Bambinello sedeva a centro e lateralmente San Giuseppe e Maria e, dopo la preghiera di ringraziamento, cominciavano a mangiare. Dal momento che era stato preparato cibo in abbondanza, alle persone, che avevano minore disponibilità o per tradizione, veniva data pasta e ceci in scodelle e pane e poi un assaggio di ciò che rimaneva da portare a casa.
La processione con la Sacra Famiglia, in giro per il paese, si faceva di pomeriggio e subito dopo, la Santa Messa, concludeva i festeggiamenti.
Per 10 anni la tavola di S. Giuseppe non fu più fatta. Ma dopo Padre Carmelo, con la collaborazione di Vito Zanca e Giovanni Favaloro , riprese questa tradizione.
San GiuseppeSuccessivamente ad occuparsi della preparazione dei piatti tipici erano la Signora Margherita Di Lorenzo e Maria Cristina Natale.
Da quando il 19 marzo non è più considerato festivo, le cose sono un po’ cambiate; se San Giuseppe cade in un giorno feriale, i festeggiamenti vengono rimandati alla domenica successiva.
Quest’anno la festa sarà il 21/03.

Casco con gatto


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Imbottigliare vino


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Visita grotte


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Preparazione recita


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Auguri di Compleanno


auguriGiovanni Lo Schiavo e

Thomas Martucci i Migliori

Auguri di Buon Compleanno

Ustica – Centro paese


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Foto Storiche – A.F.I. A. Anselmo


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