Ustica sape

Militello e il presunto “conflitto d’interessi” – chiarimento


Salvatore Militello  (9)

Direttore Rizzuto,

Lei spesso torna sull’argomento ( questa volta lo fa indirettamente e come se fosse l’Ufficio delle Entrate) sul presunto conflitto d’interessi che, a suo dire, avrei nel caso fossi eletto Sindaco.

Le ho già risposto ma Lei ha preferito postare la mia risposta come un commento ad una articolo sulle “catenarie” che niente aveva a che fare con quanto scrivevo. Lamentandomi di ciò lei mi ha scritto: “Gentile signor Militello,nessuna svista. La scelta di inserire la sua lettera come commento, e non come articolo a se stante, e’ stata consapevole e determinata dalla natura stessa del suo testo, che non ha i requisiti strutturali dell’articolo (parliamo di struttura, non certo dei contenuti). …” sottraendo il suo probabile Lettore a farsi un’idea compiuta sull’argomento.

Ora, ciò che mi chiedo è se lei ha letto o meno la mia risposta. Presumo di si.

E allora non avrà fatto caso che la (altro…)

Avvenimento di eccezionale importanza didattica: insegnare divertendo


angelo-longo (3)Avvenimento di eccezionale importanza didattica e culturale. Assai apprezzabile l’impegno e la disponibilità del Nostro FRANCO FORESTA MARTIN a trasmettere ai bimbi e ai giovani di USTICA interesse e conoscenza. Insegnare divertendo, quasi l’insegnamento fosse un gioco, trova ispirazione negli insegnamenti del grande pedagogista JANE JACQUE ROUSSEAU:

IMPARARE GIOCANDO…

Questo apprezzabile evento,possa essere stimolo per l’istituzione di quel MUSEO VULCANOLOCO cui tanto teneva il compianto presidente del CONSIGLIO VITO NATALE sin dal 2004 presso LA ROCCA DELLA FALCONIERA,tre volte restaurato e tre volte lasciato all’abbandono da amministratori incapaci e ignavi con la complicità di individui che definire oscurantisti e’ già fargli onore. Peccato che USTICA possieda solo un FRANO FORESTA MARTIN. POTREBBE rappresentare l’UOMO NUOVO, in un’Isola che ha tanto bisogno di una PRESENZA UNIFICANTE. di grande levatura morale e culturale!.

Angelo Longo

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Da Ustica Franco Foresta Martin 

Caro Angelo, grazie per l’apprezzamento e per la stima che ricambio. Mi fa piacere che una persona che ha dedicato tante energie all’attività didattica come te, segua con attenzione queste piccole ma spero fruttuose iniziative volte ad arricchire l’offerta formativa nelle scuole di Ustica. Abbracci, Franco

“A LITTRA ANONIMA” – questa sera replica alle ore 21,30


[ id=16455 w=320 h=240 float=left] Grande affluenza di pubblico ieri sera per la prima  al teatro dialettale Vito Zanca di Ustica per la Commedia brillante in tre atti scritta e diretta da Mariano Scalisi. La Commedia ha raccontato, in un crescendo di situazioni comiche e divertenti, interrotte spesso dagli applausi convinti dei tanti presenti, la storia di un paese tormentato da un gran numero di “lettere anonime” indirizzate alle autorità del paese. Il “bersaglio” principale è stato il Sindaco Don Liborio Signa (Marco Caminita). [ id=16456 w=320 h=240 float=right]Alla fine il regista Mariano Scalisi, chiamato sul palco, soddisfatto, dopo aver ringraziato i numerosi presenti per i calorosi applausi ha detto che “ogni riferimento a persone o cose era puramente casuale”. Questa sera la replica sempre alle 21,30… non mancate.

PB

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COMMENTO

Da Palermo Francesco Menallo 

Interessante la partecipazione emotiva del pubblico in sala ad alcune considerazioni-non solo comiche-dei protagonisti, sull’ipocrisia, sul perbenismo, sull’amore per i figli.

Bella la partecipazione di famiglie al completo con figli piccoli.Dove ti succede, a Palermo, di vedere tanti bambini in un locale pubblico? Anche per un’occasione simile? .

Bravi tutti, qualcuno/a anche esilarante.

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Da Ustica Teresa e Giuseppe

Ieri sera abbiamo avuto la fortuna, con consiglio di giacomo lo schiavo, di assistere alla recita della commedia. E’ stata fantastica l’interpretazione dei ragazzi bravissimi!! Mariano bravissimo, un impegno veramente grande!!! Complimenti!! E proseguite ancora, meritate davvero tanti applausi, bravi. Teresa e giuseppe.

Ustica: “L’E’ TUTTO DA RIFARE”


angelo-longo (3) AMMICCIAREDDA (AMMUCCIATEDDA) – Antico giuoco  dei ragazzi di Ustica.

A leggere la cronaca puntuale che USTICA-SAPE pubblica con grande impegno e, certamente, con molta fatica, delle ultime due sedute del consiglio comunale, nasce spontanea una domanda: ma questi signori, sindaco, assessori, consiglieri, funzionari, addetti vari, ritengono di svolgere correttamente i compiti di loro competenza? Compiti per altro adeguatamente retribuiti e che (correttamente) dovrebbero svolgere! A me non pare e la sensazione e’ che buona parte di questi signori giuochino, irresponsabilmente, sulla pelle della nostra comunita’… irresponsabilmente, ripeto.

Ammucciaredda giuoco che negli anni 40-50 ( per i miei ricordi) ci vedeva all’imbrunire ai quattro canti della piazza impegnatissimi a non farci scoprire da un giocatore che si appoggiava ad un muro con il capo chino e gli occhi ben chiusi in modo da non vedere contando lentamente sino a dieci, mentre gli altri nel frattempo, si nascondevano…

Io penso che questi signori, oltre a peccare di assoluta mancanza di senso civico, mi pare che vadano oltre … e forse chi di competenza dovrebbe valutare se non siamo di fronte a omissioni che vanno oltre l’ignavia!

Mentre i cittadini tirano la cinghia, disoccupazione, tasse di ogni genere, sprechi inauditi, TARSU alle stelle con immondizia dappertutto, IMU, carburanti a prezzi record grazie alla svendita della pompa, unico servizio che poteva e doveva dare utili al comune!, beni culturali abbandonati ai topi e ai gabbiani (vedi cacatoio per gabbiani alla Torre dello Spalmatore), vecchio comune bloccato… Per questo occorre con immediatezza risolvere la “farsa” del finto sfratto decidendo quale uso si debba e si possa farne stante che, di fatto, dovrebbe essere nella disponibilità dell’AMP. Necessita dare certezze al Centro Studi che nel disastro generale e’ l’unica cosa che dà oggi lustro all’Isola grazie, in particolare, alla rilevante figura di alto profilo scientifico del suo Presidente Dottor Franco Foresta Martin. Rimandare una ferma decisione con “arzigogoli” di palazzo (soluzione del passaggio finanziario della contabilita’ e relativi fondi dalla Capitaneria al Comune) è indice di totale incapacità amministrativa…

Si potrebbe continuare per ore ma richiamando alla memoria il grande Gino Bartali possiamo solo auspicare che ” L’E’ TUTTO DA RIFARE”, e ,purtroppo, all’orizzonte si e’ vista solo una nuvoletta bianca, mirabilmente fotografata da Giacomo, ma… IL VENTO L’HA PORTATA VIA

Angelo Longo

 

Trasporto merci pericolose con le isole


Nini Caserta 2Ieri, 14 marzo 2013, ho preso parte alla riunione dei Sindaci di Ustica, Favignana e Pantelleria tenutasi presso la Presidenza della Regione Siciliana a cura dell’Assessore competente per la soluzione del problema dei collegamenti per il trasporto, prevalentemente, delle bombole e della benzina, mentre, come a tutti noto gasolio e derrate alimentari possono viaggiare con la nave di linea della Compagnia delle Isole. Bene, l’Assessore al riguardo è stato chiaro e non ha affatto nascosto le difficoltà, al momento, di reperire le somme necessarie per poter ripristinare i collegamenti con le navi Ro.Ro. preposte a tali trasporti.

L’Assessore confida comunque di ottenere dalla Commissione al bilancio le somme necessarie per ripristinare il servizio entro il prossimo mese di giugno, sempre che d’accordo l’Assessorato al Bilancio. Insomma, mi sono reso conto di quanto è difficile portare avanti le legittime richieste quando la controparte ti fa capire che i tempi sono cambiati e che i soldi in cassa non ci sono più per nessuno e che senza denaro i problemi non trovano soluzione. Intanto fuori dalla Presidenza manifestavano centinaia di lavoratori tenuti a bada dalla polizia (tra la polizia vi era anche il nostro paesano della famiglia “Pagliuzzo”, in pieno assetto di contrasto che mi ha riconosciuto e graziosamente salutato) che reclamavano lavoro e dignità, anche per le loro famiglie, bambini compresi.

L’Assessore animato di buona volontà trova comunque la disponibilità del capo della Protezione Civile a farsi carico dell’emergenza e così per qualche mese tamponiamo il problema con collegamenti quindicinali.

CONSIDERAZIONI

Complimenti al Sindaco Messina per avere saputo animare e vivacizzare l’incontro, grazie anche al suo modo di porgersi alle persone che ricoprono ruoli istituzionali, per ottenere ciò di cui avevamo bisogno e in un contesto molto, molto difficile di finanze pubbliche e di disagio sociale. Ora chi come lui potrà svolgere in futuro tale ruolo? Avremo la capacità di valutare le figure delle persone che si proporranno a ricoprire la carica di sindaco e di consigliere per i prossimi cinque anni e votarli?

Questa riunione, poi, mi ha ulteriormente fatto capire che nel nostro paese c’è molta burocrazia che appesantisce fino all’esasperazione ogni attività. Nella fattispecie si sono convocate tante persone, si sono prodotte tante carte, si sono spesi anche soldi e tempo quando in momenti di recessione dove negozi, fabbriche ed aziende chiudono il problema poteva essere risolto con un’ istanza dei Sindaci interessati ai Prefetti e quindi al Ministero e poi alla Compagnia delle Isole per il trasporto di una volta a settimana, o quando necessario, di merce pericolosa a mezzo navi di linea e quindi con l’esclusione, al momento, dell’impiego di navi Ro. Ro. Ma, si vede che i tempi non sono ancora maturi per una vera e proficua modifica delle procedure protese ancora oggi a coinvolgere persone ed enti in ogni atto.

Rag. Gaetano CASERTA, Consigliere Comunale

 

Ustica, Comune sempre più distante dai cittadini e dalle imprese


Giorno 1 Dicembre 2012, la Blu Service s.r.l. con sede ad Ustica in Via Capitano V.zo Di Bartolo, ha inviato una e-mail dalla posta certificata, Indirizzata al Comune di Ustica e ai suoi uffici, dove richiedeva il corretto inserimento delle attività svolte sull’isola di Ustica, nel portale del comune di Ustica.

Un altro sollecito è stato inviato il 28 gennaio 2013, sempre al Comune e ai suoi uffici, ma ad oggi forse per la troppa mole di lavoro o forse per dimenticanza, le richieste di chi vuole fare impresa oggi, vengono sistematicamente cestinate.

Ci chiediamo come sia possibile che a distanza di circa 4 mesi, e trattandosi di operazioni semplicemente telematiche, visto le enormi dotazioni degli uffici, non si sia provveduto a rettificare e ad inserire quanto correttamente da noi richiesto.

Oggi è necessario che le istituzioni prendano in seria considerazione il rapporto con le imprese che pagano le tasse e contribuiscono a mantenere chi dovrebbe erogare servizi.

Blu Service s.r.l.

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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

Nel mese di dicembre scorso ho scritto una e-mail al Comune all’attenzione di Pasquale Alessandri sulla mia Posizione Assicurativa, in quanto sono stato dipendente Comunale per 7 anni, e Giacomo Lo Schiavo mi ha risposto esaustivamente con tutte le info, come si dice ” a tanburo battente”. Intestando alla persona si ottiene il riscontro e se necessario ripetere la richiesta, comunque c’e’ sempre spazio per migliorare questi servizi al cittadino e questo spazio e’ giusto che si trovi.

 

 

 

 

Un Grazie dal profondo del Cuore al Prof. Claudio Iovane


 

Volevo approfittare di Usticasape per ringraziare il prof. Claudio Jovine per quanto fa per tutti gli usticesi. Davvero encomiabile la sua opera a favore dei nostri concittadini. Un grazie che viene dal profondo del cuore, visto che i suoi interventi sono fatti solo per amore verso di noi. Mi vengono in mente tanti altri dottori che si prestavano per gli stessi fini, per esempio il professore Pollono che durante le sue estati usticesi prestava sempre la sua opera per gli usticesi. A tutti loro ( anche a chi non è più con noi) un grazie a nome di tutta la comunità.
Salvo Tranchina

Suggerimenti in merito alla raccolta differensiata


Felice GiardinoCarissimo Salvatore,

seguo con molta attenzione i molti problemi che attanagliano ustica, tu sai benissimo quanto amo la mia isola e sai benissimo quanto mi manca, inoltre, sai dove risiedo per cui se si parla di raccolta differenziata,posso dare un piccolo contributo di carattere informativo.

Condivido a pieno merito, quando dici, che e’ un problema di cultura, non condivido il fatto che sia un problema di locazione. arrivo al dunque; la prima informazione va fatta nelle scuole, gia’ a partire dalle elementari, nei modi giusti e con persone a conoscenza dei fatti, e non improvvisare con il primo che passa.,, ulteriori approfondimenti dovrebbero essere completate nelle scuole medie.

punto 2: in tutti i comuni del cantone di zurigo, il comune vende dei sacchi per rifiuti, da 17 litri, da 35, da 60 ed infine da 110 litri – piu’ il sacco e’ grande ,piu’ paghi,, semplice,,, no.

Qualora esistessero dei furbetti del quartiere, nel depositare un altro sacco che non sia quello del comune, nell’apposito container, il container, non verra svuotato… il che, dopo accuratosi del proprietario, la multa si aggira dai 600-1000 franchi…. 500- 800 euro circa.. e senza ma nè pero’….

Da 25 anni che vivo a uster ZH. una piccola citta di 35.000 abitanti, e i rifiuti vengono raccolti 2 volte alla settimana….. ustica 1.300 abitanti.. tutti i giorni avviene la raccolta,,,,, e se per caso ritarda,,,,,, apriti cielo….

Per quanto riguarda i rifiuti organici, il discorso e’ quasi simile, in ogni 4-6 abitazioni esiste un container di colore verde, in ogni famiglia vengono distribuiti dei sacchetti biodegradabili da riempire con i rifiuti organici.

Il suddetto verra’ svuotato 1 volta a settimana…

punto 3: per quanto riguarda carta e cartone, vengono ritirate una volta al mese da volontari, associazioni, club e comitati vari, vengono legati tipo pacchi con un grosso spago per favorire la presa al momento del ritiro.

punto 4 ed ultimo….riguarda la plastica,il vetro, alluminio e barattoli d’acciaio, etc. etc…ogni 500 mt esistono delle piazzuole dove sono deposte delle bellissime campane per la raccolta di quanto detto.

ogni colore di campana corrisponde al colore del vetro da buttarci dentro..semplicemente fantastico, e tante altre cose che non sto qui a raccontare perche rischierei di diventare retorico e noioso.

Capisco che il momento che sta attraversando l’Italia, non e’ dei migliori, ma mi chiedo, perche’ qui tutto funziona come un’orologio, e in Italia tutto diventa cosi difficile?

caro Salvatore se la tua candidatura a sindaco andasse a buon fine, sarei molto piu’ FELICE di come mi chiamo, il massimo che posso fare e’ ospitarti in Svizzera per una lieta vacanza, cosi potrai vedere, toccare una realta’ molto lontana da quella italiana…. eppure siamo cosi vicini!!!!!!

Affettuosi saluti….da chi ha l’isola nel cuore ed oltre.

Felice Giardino dalla Svizzera

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COMMENTO

Da Ustica Giovanni Lo Nero

Caro Felice,l’unica proposta da fare,secondo me,approfittando della tua conoscenza e esperienza della vita in Svizzera,e’ quella di lasciare Ustica nelle mani degli Svizzeri per una decina di anni e ritornarcela a prendere dopo (penso che non c’e’ la danno piu’ perche’ sara’ ritornata ad essere il paradiso terrestre ),le cose come sono messe in Italia,(Ustica) per riprenderci ci vorranno 50 anni se rimane nelle nostre mani questo perche ‘ la politica l’ha distrutta e anche noi abbiamo collaborato col nostro silenzio. ciao e a presto

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Da Palermo Vincenzo Pizzurro

Credo che il problema dell’Italia sia la corruzione che fino ad oggi influenza la politica.

Ho visto con i miei occhi quello che racconta Felice, ed ero esterrefatto per l’organizzazione e l’enorme senso civico che avete in svizzera.

Caro felice, intanto approfitto per salutarti e augurarti un buon 2013 a te e a tutta la tua famiglia e mi auguro di poterti rincontrare presto durante l’estate Usticese.

Credo, come sottolineava Felice che la didattica scolastica debba contenere alcune nozioni sull’argomento, ma è necessario avere poi i mezzi per metterla in pratica. e quindi ritorniamo al punto di partenza, perché a questo deve pensarci la buona Politica.

Ciao

Vincenzo Pizzurro

Come ottenere benefici dalla raccolta differenziata


 

Salvatore Militello  (9)Che la raccolta differenziata sia utile da attuare è fuor di dubbio: sia in termini economici, sia per la tutela dell’ambiente poiché si avrebbe una riduzione dei rifiuti ed il recupero e riuso di diversi prodotti (carta, vetro, plastica, alluminio ecc.).

Il problema nostro è prioritariamente “culturale”, oltre che di ordine pratico ( trovare luoghi idonei di stoccaggio momentaneo di tali prodotti – ma ciò non credo sia un grosso problema – ).

Non siamo abituati a tutto ciò, ma dovremo farlo!

In passato nell’ Isola si è cercato di attuare tale proposito ma il progetto non ha dato gli esiti sperati ed è naufragato forse anche perché, pur facendo la differenziata, i prodotti comunque alla fine arrivavano tutti indistintamente a “Bellolampo” il ché rendeva inutile la raccolta in tal senso.

Ho ricevuto ieri sera una email da parte del mio amico Giuseppe Bertolino che mi ha fatto ancor di più riflettere su ciò che era mio intendimento attuare ad Ustica e farmi modificare in parte il mio pensiero.

Inizialmente pensavo ( fermo restando che occorre individuare il luogo di stoccaggio) che il Cittadino dovesse “vendere” al Comune la “spazzatura riciclabile” in modo da creare un interesse nello stesso Cittadino a non disperdere nell’ambiente tali prodotti ed avere un “ritorno” economico sulla tassa da versare all’Ente . Praticamente individuato il contribuente tramite un sistema informatico, pesato il rifiuto riciclabile conferito al Comune, l’Ente avrebbe provveduto a scalare dalla tassa annuale, che il Cittadino paga, il corrispettivo relativo al prodotto conferito.

L’ente a sua volta dopo lo stoccaggio in loco e la compattazione dei vari prodotti avrebbe venduto a ditte specializzate tali prodotti che verrebbero riciclati.

Quindi, un interesse del Contribuente che si vedrebbe ridotta la tassa annua, un doppio interesse dell’Ente perché riduce i rifiuti da conferire e nel contempo rivende i riciclabili. Senza sottovalutare l’aspetto ambientale di una simile operazione. Queste per grosse linee la mia idea iniziale.

Leggendo ieri sera, appunto, l’email di Giuseppe mi sono reso conto che è migliorativa rispetto a ciò che pensavo: risultato finale identico; ma il Contribuente avrebbe un riscontro d’ordine pratico immediato e non aspettare un anno alla stesura del ruolo comunale relativo alla tassa per vedersi defalcato il “beneficio” del conferito.

L’unica cosa che, a mio avviso andrebbe modificata, è il principio del “baratto” in quanto, in tal caso, il Comune diverrebbe di fatto un “venditore” di prodotti e quindi a tutti gli effetti un soggetto che deve sottostare a diverse tipologie di leggi ( Fiscali, sanitarie e quant’altro) senza considerare che occorrerebbero spazi per lo stoccaggio dei beni da “barattare”. ( Purtroppo le realtà Isolane sono diverse rispetto a quelle cittadine).

Modificherei il “baratto” con un “buono spesa” di un valore economico che consentirebbe l’acquisto immediato di prodotti nel territorio isolano – in qualsiasi Esercente – ; l’ Esercente avrebbe rimborsato dal Comune il controvalore del buono ricevuto.

Ritengo che in tal modo TUTTI avremmo l’interesse ( anche economico) di attuare una raccolta differenziata.

Questa è una delle cose che vorrei realizzare.

Salvatore  Militello

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COMMENTO

Da Cosenza Salvio Foglia

Tutto comincia dagli acquisti che si fanno e dagli imballaggi che le azienda utilizzano. Produrre meno rifiuti è condizione essenziale per fare una raccolta differenziata che funzioni veramente.
Cominciamo ad acquistare prodotti con pochi incarti – perchè le uova, ad esempio, devono stare in un unvolucro di plastica avvolto nella carta? – ricicliamo i sacchetti della spesa, quando non utilizziamo altro e così via.
I rifiuti finiscono in discarica, ma li producciamo noi (e le azienda che imballano inutilmente…).

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Da Palermo Patrizia Lupo

Egr. Sig Menallo, la strategia Zero Waste nasce ancora prima che il M5s amministrasse comuni, quindi non è una prerogativa del suo movimento. Già in questo sito, il 27 ottobre del 2011 si accennava a questa strategia, lo si faceva in modo delicato, considerando che agli amministratori la cosa non interessava minimamente. Lei ha ragione nel dire che la si debba adottare qualsiasi sia padre madre o colore, ma non continui a dare l’impressione che solo col M5S si possa raggiunge tale scopo…e come le ho risposto in altre testate…non scomodi la Sig. Poli anche nostri isolani sono in grado di dare esempi eclatanti di rifiuti zero

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Da Palermo Francesco Menallo

Fiscalmente irrealizzabile; la soluzione passa attraverso una differenziata spinta , verosimilmente coinvolgendo direttamente il cittadino, nonché tramite il compostaggio dell’umido e la trasformazione ( possibilmente in loco) del secco, affidandosi all’intervento specialistico di esperti imprenditori come Carla Poli.
Allo stato il servizio deve per forza essere gestito dal comune; vedremo come si metterà in questa legislatura.
La plastica deve essere disincentivata al massimo perché è’ quella che crea più problemi.
Queste non sono idee da sperimentare e’ quel che si fa nei comuni dove amministra il m5s
E’ quel che vorremmo copiassero tutti perché una soluzione non ha padre ne madre ne colore: e’ una soluzione e basta

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Da Palermo Giuseppe Bertolini

Seguo con attenzione tutte le problematiche che attanagliano la meravigliosa isola di Ustica e quello dei rifiuti è senza dubbio di primaria importanza!

Amo profondamente L’isola ed i suoi abitanti e per tale ragione desidero portare all’attenzione degli eventuali interessati, un’iniziativa imprenditoriale che in diversi paesi del mondo riscuote un grande successo già da diversi anni e udite udite è arrivata già in 4 luoghi della Sicilia con un successo strepitoso.

Tale tipo di attività si basa sull’antico principio del baratto…….il meccanismo è piuttosto semplice, praticamente il cittadino provvede ad effettuare la sua raccolta differenziata, dopo porta i rifiuti presso il centro di raccolta che pesa il prodotto consegnato e corrisponde in base al peso ed alla tipologia di rifiuto, diversi generi di prima necessità (es. acqua minerale, pasta, caffè, biscotti e chi più ne ha più ne metta).

I vantaggi sono immediati per tutti e indicati come segue:

1) L’imprenditore guadagna con vendita dei rifiuti giá selezionati.

2) Il cittadino guadagna 2 volte perché acquista con meno frequenza diversi prodotti di prima necessità e paga meno tasse visto che la quantità di rifiuti conferiti in discarica si riduce; inoltre non è costretto ad accumulare in casa grossi quantitativi in attesa del giorno del ritiro ( grossa pecca della raccolta differenziata ) ma è lui che decide quando andare a conferire e se il quantitativo consegnato non è sufficiente a prendere il prodotto desiderato, può accumulare i punti ottenuti e ritirare ciò che desidera successivamente.

3) L’Amministrazione riduce i costi di gestione considerato che le spese di trasferimento via mare dei rifiuti reciclati sono a carico dell’azienda, ed inoltre attivando un simile programma di smaltimento, si va ad adempiere ad uno dei requisiti richiesti per l’ottenimento della “bandiera blu”.

Infatti come molti sapranno non basta avere un mare splendido e una natura incontaminata per guadagnarsi questo prestigioso riconoscimento che rappresenta da un punto di vista turistico un biglietto da visita non indifferente.

Invito tutti coloro che sono interessati ad approfondire l’argomento a visitare il sito http://www.ecopunto.eu e magari fare una visita ai due centri che giá si trovano in provincia di Palermo……è solo un’idea ma chissà, magari si riesce a risolvere in un solo colpo un grande problema e a guadagnarci pure…….

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Dalla California Marlene Robershaw Manfrè

Salvatore Militello is real Usticesi, good business man, and young and courageous !!! If you want a good Mayor, he should be all these things. Is better to have Mayor not Usticesi and not work in Ustica ?? I think not. If a man like Salvatore can live in Ustica and have a good job, and do good with his job, that is what you need !!!
And his experience with the ships and port of Ustica is so important !!

 

 

Rivolgere particolare attenzione al decadimento del patrimonio culturale e ambientale.


angelo-longo (3)Caro Giovanni (tacco)

il 6 luglio 2012, tuo figlio GIORGIO, a me caro nipote, che apprezzo per la vivacità ma nel contempo per la pacatezza dei suoi interventi, per la correttezza e fluidità del suo scrivere, ebbene il 6 LUGLIO CON GRANDE CHIAREZZA ha scritto (vado a memoria): AMMINISTRARE e’ un compito serio e difficile, va assolto con impegno totale e chi non e’ capace deve essere “licenziato”. Io aggiungo e non essere più rieletto!

Ustica ha vissuto un ventennio di orrori amministrativi che sono sotto gli occhi di tutti. Gli sprechi sono stati enormi, l’abusivismo esiste solo per qualche piccolo” pirla” i “baciati” da DIO fanno quello che vogliono.

L’affaire CENTRO STUDI- COMUNE e’ stato non una bufala come ho scritto tempo fa ma una GRANDE B U F A L A

Intanto mi chiedo e ribadisco : al di la delle stupidità relative alle piccole spese, mentre si sbattono via somme ben più consistenti, il VECCHIO-COMUNE appartiene alla disponibilità dell’AMP pertanto va utilizzato per quest’ultima CHE NON E’ CERTO MENO IMPORTANTE. Mi risulta tra l’altro che nel programma dei finanziamenti europei IL SETTEBELLO sia stato indicato come sede del Centro Studi. Non creiamo quindi falsi problemi. Intanto il CENTRO STUDI riprenda quella grande proposta che il suo ILLUMINATO PRESIDENTE ha predisposto nel lontano 2000 (che per aiutare la memoria allego) e che misteriosamente non e’ mai venuta a galla. Il SILINZIO, del CENTRO STUDI, a fronte del decadimento del patrimonio culturale e ambientale non può non essere valutato se non complicità, quanto meno omissione.

Con Affetto zio Angelo

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PROPOSTA DI REGOLAMENTAZIONE DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA SUI BENI CULTURALI E AMBIENTALI DELL’ISOLA DI USTICA CHE POSSONO ESSERE SVOLTE DAL CENTRO STUDI.

(Presentata da Prendente del Centro Studi e (altro…)

La cattiva politica ha spezzato la schiena ad una intera Nazione


Giovanni Tranchina Taccareddu

Siamo al dunque,il settore edilizio è in ginocchio una crisi drammatica mai vista, micidiale nei numeri più di 42.000 imprese chiuse o fallite nel 2012 e non oso pensare ai dati dei primi mesi del 2013.Non è finita, l’effetto domino coinvolge tutto l’indotto,produttori di materiali,fornitori,trasportatori,

falegnami,idraulici,impiantisti,elettricisti,fabbri,imbianchini,industrie per la produzione dei macchinari tipo camion, ruspe, betoniere, escavatori e quant’altro e non ultimi i liberi professionisti ingegneri,architetti,geometri, geologi e sono sicuro di dimenticare qualcosa.Risultato, centinaia di migliaia di persone sul lastrico che hanno alle spalle famiglie da sostenere ormai allo stremo. Anche a Ustica il livello di disoccupazione è alle stelle non si salva nessun settore la crisi si tocca con mano creando sofferenze ai cittadini. La cattiva politica fatta da ladroni indegni ha spezzato la schiena ad una intera nazione “POVERA ITALIA”.

Giovanni Tranchina (Tacco).

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COMMENTO

Da Palermo Angelo Longo

Per quanto concerne Ustica, siamo sicuri che l’ultimo P.R.G. approvato dall’amministrazione precedente all’attuale non abbia arrecato una qualche “influenza” negativa alla crisi dell’edilizia a Ustica?

 

Servizio trasporto merci pericolose – Risposta al Sindaco Aldo Messina


Salvatore Militello  (9)

Caro Sindaco,

Rispondo alla tua nota scevro da posizioni o contrapposizioni politiche (scegli tu).

Tu scrivi che se formuli la richiesta alla Regione è “ da considerare accolta il giorno dopo” e poni una serie di considerazioni e problematiche che guardano più alla “Regione “/ ai nostri “fratelli isolani” e non alla tua Comunità.

Hai voluto aspettare prima di rispondere per aver “ chiara ” la situazione laddove scrivi ..” volevo capire come reagiva la cittadinanza ed il Web a questa tua idea.” … : ritengo che la Cittadinanza vuole risolti i problemi ( basterebbe stare di più nell’Isola in mezzo alla gente e non fare una toccata e fuga per capire cosa vuole la gente!) ed il Web … non mi pare abbia espresso un parere negativo ( salvo qualche parere spicciolo di secondaria importanza …), anzi mi sembra tutto il contrario di quello che tu vorresti fare credere a chi legge la tua nota.

Non ho scritto che tale soluzione immediata occorre mantenerla per sempre ma sicuramente il problema (prima che diventi tale) va risolto immediatamente in attesa che la Regione trovi una soluzione – e la dovrà trovare per tutte le Isole e quindi non ci potranno essere quelle di serie A e quelle di serie B -.

Tu, sempre nella tua nota, pur di NON (altro…)

Transition Town…


angelo-longo (3)

Curiosando qua e la’ e’ venuto oggi alla mia attenzione un breve scritto, un’idea dell’ avv. MENALLO, un po’ rudemente auto candidatosi a Sindaco di Ustica, relativa all’ipotesi di creare ad USTICA una TRANSITION TOWN. (citta’ di transizione). Un ritorno indietro nel tempo, tornando, sia pur gradualmente a riscoprire modelli di vita che negli ultimi 70-80 anni sono mutati profondamente. La crisi di una societa’ che soffoca nei rifiuti, nello smaltimento di scorie di ogni genere, i cibi sofisticati, le polveri sottili, l’aria e l’acqua inquinati. Chi come me e’ assai piu’ vicino agli ott…..che ai sett……. ha conosciuto quel tipo di VITA DIVERSA. Gli asini non avevano bisogno di petrolio, le bombole non si conoscevano, la frutta e ogni altro prodotto della terra erano saporiti e senza veleni. Il desiderio “impossibile” per me’ e’ sempre stato quello di far rivivere a NOI, e conoscere ai GIOVANI quel passato che sembra cosi lontano nei tempi, mentre trattasi di pochi decenni or sono.

Andare a Palermo era come oggi sulla luna, lo Spalmatore era lontanissimo dal paese, per sentire NICOLO’ CAROSIO, inventore delle radiocronache delle partite di calcio, bisognava andare al “SEMAFORO” dove avevano il Gruppo elettrogeno perche’ in paese “a luci un c’era”!!!

Oggi viviamo nell’angoscia delle navi RO-RO. DEI CARBURANTI – DELLE BOMBOLE.

Ma siamo cosi sicuri che la nostra vita peggiorerebbe con qualche asino di nuovo attaccato alle vecchie grate della finestre in paese?! o con qualche centinaio di motorini in meno a inquinare ?

Credo che fermarsi un attimo e rifletterci su’ non costi niente!

Angelo Longo

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COMMENTO

Da Palermo Francesco Menallo

Dedicato a chi non conosce il movimento di pensiero che teorizza la “decrescita felice”.

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Da Ustica Vincenzo Pizzurro

A sentire i tanti commenti, “Si stava meglio quando si stava peggio” niente da dire sul Futuro che guarda al passato.Ma le possibilità di fare una vita qualitativamente superiore in una meravigliosa Ustica è un presupposto fondamentale per il rilancio economico, sociale e culturale dell’isola. Solo attraverso un processo di investimenti verso una terza rivoluzione industriale sarà possibile convivere sul nostro pianeta ed essere un passo avanti alla crisi sia economica che culturale.

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Da Palermo Francesco Menallo

Si, se è diffuso( intendo il mio gruppo sanguigno) non legge queste amenità ( stavo per chiamarle boutade e mi sono trattenuto appena in tempo).

Parecchi anni fa, ero all’inizio della mia attività dia vvocato, mi capitò un caso di presunto abusivismo edilizio in territorio di Carini.

Due docenti universitari, marito e moglie, erano gli unici ad essere in regola urbanisticamente: avevano costruito un villino di tre vani,unica elevazione fuori terra, più piccolo di quanto avrebbero potuto per la superficie di loro proprietà, regolarmente dotati di concessione (allora anzi si chiamava ancora licenza) edilizia.

Attorno al loro, edifici di tre e cinque piani, totalmente abusivi.

Com’è, come non è, i vicini, disturbati dagli “intrusi” palermitani li denunciarono ( non si capì mai bene perchè) ed i VVUU segnalarono alla Procura che loro ( gli intrusi stranieri) erano privi di autorizzazione a costruire, nonostante chi scrive avesse prodotto loro i documenti autorizzativi prorogati da ben tre o quattro leggi “omnibus” di fine anno, difficilissime da rintracciare senza internet……..

Assolti per non aver commesso il fatto da un Magistrato ancora in servizio ( conservo ancora la sentenza, scritta a penna, con i complimenti alla difesa “per la certosina ricostruzione normativa”……..), la prof.ssa chiese la parola al Magistrato che gliela concessa e lei arrivò appena a dire: “il commissario, che è un cartesiano……”non lo avesse mai detto!!!!!!!!! il commissario presente in aula, che aveva testimoniato (invano) contro di lei, cominciò ad urlare:”come si permette! io la querelo! cartesiano sarà lei!!!!”.

A fatica, tra le risate mie e dei colleghi, il magistrato riuscì a riportare l’ordine.

Morale del ricordo: gli uomini hanno più paura dell’ignoto che di ciò che conoscono; mi sono sorpreso subito a pensare che se il commissario fosse stato apostrofato con un insulto ( a lui noto ed anche volgare) probabilmente si sarebbe adirato meno che per un riferimento filosofico e di pensiero a lui sconosciuto…

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Da Palermo Patrizia Lupo

Una bella comunità stile Amish no? A che ci siamo…

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Da Palermo Francesco Menallo

Credo che il sig. Agostino Caserta manchi dall’Italia da troppo tempo, tanto da aver dimenticato il significato della lingua italiana. Spero che possa presto tornare a padroneggiarla e riuscire, così, a comunicare con chi ha continuato a parlarla, leggerla e scriverla.

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Dalla California Agostino Caserta

riportare l’isola indietro di 50 anni attraverso il programma citta’ di transizione ( idea del Sig Menallo autocandidatosi rudemente a sindaco come dici e che magari sarebbe stato apprezzato se lo avesse comunicato agli usticesi in maniera formale e rispettosa come fatto da Militello) va passo passo con l’abolizione delle automobili ad Ustica per farla diventare in futuro RISERVA TOTALE con conseguente spopolamento, cosi l’isola si richiamera’ di nuovo Hosteodes ( ossario ) e lo diventera’, perche’ tanta gente non vorra’ mai andare via neanche a cannonate ( come me ) ed altri non ce la faranno a squagliarsela……Tutte le idee sono buone. La domanda da 100 milioni e’ : ” piacera’ agli usticesi l’idea di tornare agli anni 50, con la luce elettrica erogata solo di notte ( La Centrale elettrica va avanti a carburante non a fiato… ) abolire le auto, frigoriferi e tornare agli asinelli cosi si eliminano i problemi con Ro-Ro, Carburanti ecc…? “.

 

Da Palermo Francesco Menallo

Lieto che un rude palermitano possa avere sentimenti condivisibili …..io sono un gruppo 0 rh +….credo che il mio sangue possa andar bene più o meno per tutti ma di poter ricevere solo dallo stesso gruppo….il mio gruppo e’ raro sull’isola?

Qui ad Ustica noi facciamo così….


Aldo Cannella 1Prima di esprimere la mia libera opinione in merito alla candidatura di Salvatore Militello desidero farvi leggere il discorso dell’ipotetico Sindaco Pericle agli usticesi del 461 a.C.:

Qui ad Ustica noi facciamo così.
Qui il nostro Comune favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire il Comune, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Ustica noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino usticese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Ustica noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare le cariche pubbliche, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Ustica noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Ustica siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Ustica è la scuola del Tirreno e che ogni usticese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che il nostro paese è aperto al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Ustica noi facciamo così.

Questo libero adattamento del discorso che Pericle rivolse agli Ateniesi nel 461 a.C. oggi rappresenta ancora un sogno e in modo particolare per il popolo usticese che vive l’insularità non più come un privilegio ma come un limite. Io credo invece che questo sogno può ancora avverarsi solamente se si ha la consapevolezza del cambiamento che ognuno di noi deve fare in piena libertà. E’ necessario abbandonare i vecchi rancori, le invidie personali e bandire le polemiche sterili che non portano a nulla se non alla divisione. Occorre eliminare i conflitti di interesse che ostacolano la libera iniziativa pubblica e privata ed isolare tutti coloro che tramano calunnie perché avvelenano l’anima e inibiscono il buon rapporto umano. L’Isola è alla deriva e ce ne siamo accorti tutti ma è per questo che bisogna unire le forze e gridare ad una sola voce i nostri diritti. Mi rendo conto che tutto ciò non è facile ma sicuramente non è impossibile. Bisogna crederci senza “se” e senza “ma” tirando fuori tutto l’amore che ognuno ha dentro per questa terra e per questo mare che il mondo ci invidia. Non disperdiamo il nostro tempo a lamentarci del nostro passato perché solo chi costruisce il proprio futuro ha il diritto di giudicarlo. Per facilitare lo scopo è necessario trovare una nuova guida per il paese capace di sviluppare nuove energie attraverso progetti pratici e concreti per realizzare e soddisfare le aspettative dei tanti usticesi che hanno voglia di lavorare e allo stesso tempo ponendo l’attenzione ai bisogni dei pochi. Questi principi non sono solo alla base delle comunità cristiane ma anche per qualunque comunità che voglia definirsi civile.

In questi ultimi giorni si è parlato tanto della necessità di trovare un nuovo Sindaco per l’Isola e per questo sono state definite le qualità e le capacità che deve possedere per assumere la guida del Paese. Ebbene io credo, come tanti di voi hanno avuto modo di credere, di aver riscontrato queste caratteristiche in un nostro caro concittadino che conosce molto bene le problematiche che affliggono l’Isola ma principalmente perché nell’Isola ci vive: Salvatore Militello.

Proprio in questi giorni ha comunicato di volersi mettere in gioco e non per pura ambizione ma per desiderio di tanti usticesi che sono andati a bussare alla sua porta. L’avere accettato un incarico di così grande responsabilità non può che farci onore visti i tempi difficili in cui ci troviamo.

Ho pure sentito dire che il nuovo sindaco deve avere cuciti addosso i pregi di questo, di quello e di quell’altro. A questi novelli Frankestein consiglio di essere più realistici e camminare con i piedi per terra dentro l’Isola perché in questo mondo nessuno è perfetto mentre a Salvatore Militello non posso che augurare buon lavoro da subito perché il futuro di ognuno di noi incomincia adesso.

Aldo Cannella

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Da Palermo Francesco Menallo 

Beh, almeno per una volta si considera un non usticese ( sia pur deceduto, come Pericle) un modello.
Che sia l’inizio di un’apertura al mondo?!?

 

Vergognoso: Promettere lavoro in cambio del voto


Giovanni Tranchina TaccaredduUno degli esercizi più vergognosi messi in atto da taluni candidati a qualsiasi ruolo politico istituzionale è quello di promettere lavoro in cambio del voto.Una pratica che dovrebbe fare riflettere soprattutto i giovani che hanno tutta l’intelligenza di capire che è un miserabile espediente.

Giovanni Tacco.

Gli accentratori sono la peggiore espressione della politica…


Giovanni Tranchina Taccareddu

In merito ad un commento del titolare di Ustica Sape,”Ustica: quali criteri verranno adottati per la formazione delle liste elettorali?” esprimo un mio personale pensiero sulla questione. Condivido molte cose espresse da Pietro Bertucci riportate in un post di alcuni giorni fa, ma su una cosa non sono d’accordo ed è il fatto di mettere tutti sullo stesso piano. Coinvolgere un numero più ampio possibile di persone che devono decidere sul futuro del nostro paese, aprire un dibattito schietto lavorando per la costruzione di una lista con gente che ha voglia di governare la nostra isola, partire dal basso e soprattutto spronare i giovani che hanno mente e idee fresche da mettere a disposizione di tutta la comunità, questo è il mio pensiero.

Tutto alla luce del sole ascoltando le istanze della gente,non mi piacciono gli accentratori, quanti vorrebbero decidere motu proprio sono la peggiore espressione della politica, è lì la sottile differenza caro Pietro io non farei di tutta l’erba un fascio non diresti la verità.

Giovanni tacco

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Giovanni,

io credo di aver scritto le stesse cose che, per aiutare a ricordare, di seguito riporto.
Nemmeno a me piacciono gli “accentratori” che io chiamo “capi”…

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“Ustica: quali criteri verranno adottati per la formazione delle liste elettorali

È la domanda che da più parti e con molta insistenza viene posta in questi giorni:
Quali criteri verranno adottati ad Ustica per la formazione delle liste elettorali e se ci saranno volti nuovi.
Purtroppo, finora, la regola adottata dai “capi” di turno è stata quella di scegliere i candidati basandosi esclusivamente sulla quantità di voti che il candidato si presumeva potesse ottenere (parentela, “comparato”… ecc.)
In questo modo la capacità tecnica, che è essenziale per poter amministrare un Comune, è stata fortemente penalizzata a favore della “capacità di consensi”; non è stato sufficiente, quindi, riempire il recipiente se poi all’interno c’era solo acqua piovana.
Per cambiare in meglio è necessario attingere elementi idonei ad un simile compito che abbiano destrezza, attitudine, tanto tempo a disposizione e soprattutto siano sensibili alle problematiche del paese e non ad “altri motivi” che escono dagli obiettivi che le esigenze del benessere collettivo pongono.
L’imparzialità (l’onestà la diamo per scontata) è un altro attributo da prendere in seria considerazione, perché la “capacità” di un amministratore, specie in un piccolo comune come il nostro, implica anche che questi sia particolarmente imparziale.
Quindi, coloro che hanno a cuore le sorti di Ustica (i “capi” per intenderci) devono evitare la competizione conflittuale, perché soltanto un gruppo coeso su pochi punti ben definiti a priori, con il necessario coinvolgimento dei giovani, in un’Isola unita, potrà assumere, svolgere, guidare con gradualità e sicurezza, le importanti iniziative di rilancio e di sviluppo di cui appunto l’Isola ha urgente bisogno.
Se al contrario ci troveremo ancora di fronte a casi di cattiva gestione, allora non è solo colpa di chi non è in grado di amministrare, ma anche di chi, nella consapevolezza di tale incapacità, non ha fatto nulla per impedirlo e/o evitarlo!
Noi faremo del nostro meglio per far sì che questi segnali diventino, prima o poi, realtà.

Pietro Bertucci

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COMMENTO

Da Palermo Francesco Menallo

Condivido totalmente le considerazioni del Sig. Pietro Bertucci e mi permetto di aggiungere, di mio, che la partecipazione alla vita dell’Italia ( e di Ustica) “per gruppi”, “famiglie”, “schieramenti ideologici” è stata la causa principale dell’attuale declino.
Quello che stiamo vivendo adesso è un momento storico di vero e proprio Risorgimento, per necessità, vivaddio, ma di Risorgimento.
Il Bene Comune dovrà tornare ad essere un ideale condiviso…….ed i ladri, i malfattori in genere e gli incapaci torneranno a chiamarsi col loro nome a prescindere dalle appartenenze e dalle protezioni.
Ad Ustica o dovunque il Destino vorrà, in qualsiasi condizione, è a questo Risorgimento che spero di partecipare nel tempo che mi resta da vivere.

 

 

La nostra Italia, di vergogna ostello


Giovanni Martucci  (4)

“ Nave senza nocchiere in gran tempesta – non donna di provincie ma bordello “ Queste sono i versi con i quali Dante Alighieri, nel VI° canto del Purgatorio della Divina Commedia descriveva e definiva l’Italia, nel periodo storico tra il ‘200 e il ‘300. Frasi che ritornano attuali nel definire alla perfezione la situazione odierna della nostra Italia. Negli ultimi vent’anni siamo andati incontro ad una progressiva e graduale disgregazione del nostro paese alla quale, i governi che si sono succeduti, formati da persone inconcludenti e assolutamente prive di attributi intellettuali, non hanno saputo seriamente porre un freno.
E’ andata avanti la teoria e lo slogan “finché la barca va lasciala andare “ e così non si è pensato, responsabilmente, di correggere la rotta che ci ha portato a rovinare sugli scogli. Si avvicina il giorno delle elezioni, per la formazione del nuovo governo ed in questo lungo periodo di propaganda elettorale, abbiamo assistito vergognosamente a tutto e di più: interviste, dibattiti, comizi di piazza in seno ai quali, come al solito, non sono mancate le numerose, continue e meschine accuse vicendevoli, paragonabili a bisticci e schermaglie tra bambini capricciosi. Per accattivarsi la simpatia e quindi i voti hanno promesso di tutto e non sanno più cosa promettere. Se, dopo le elezioni riuscissero a mantenere ciò che hanno promesso, l’Italia uscirebbe subito dalla crisi e addirittura diverrebbe la nazione più ricca del mondo.
La democrazia è, in assoluto, la migliore forma di governo alla quale tutti i popoli aspirano e (altro…)

Se il Centro Studi è un fatto ormai politico, le scuole no, lasciatele fuori…


Gabry (3)Sig. Sindaco,

Come mai ci ritroviamo i riscaldamenti spenti nelle scuole elementari dopo aver pagato la somma di 9500 euro per il collaudo dalla caldaia?
Come mai l’ex tecnico comunale, non si è accorto, ai tempi, che il serbatoio del carburante non fosse al posto giusto?
Certo, la caldaia è funzionante, questo lo so, ma non la si può accendere, manca il serbatoio o meglio c’è, ma non al posto giusto.
E’ come possedere una bella Ferrari e non poterla usare perché il serbatoio della benzina si trova appeso al portabagagli.
Bella storia questa. L’importante è pagare!!!
Sig. Sindaco, mi dispiace che ci stia lasciando tutte le scuole con i fiocchi rossi, con estintori scaduti da un bel pezzo, impianti elettrici che fanno piangere e non vado oltre.
Una bella eredità : “ fiocchi rossi” ( in parte) per l’istituto dell’infanzia prima dell’arrivo dei vigili del fuoco di Palermo. Ma come è possibile? I bambini svolgevano le loro attività sopra in appartamento … avete speso 53.000 euro e adesso mettete fiocchi rossi?
L’importante è avere un bel centro studi, orgoglio di tutta la cittadinanza Usticese.
Che soddisfazione!!!
Bravi, siete veramente bravi.
Grazie Sig. Sindaco per essersi preso cura dei nostri bambini, lasciandoli nelle mani di perfetti incapaci, oops, forse non tanto incapaci, capacissimi, ma di altro.
Non è soltanto il sindaco che ci ha abbandonato, qui ci hanno abbandonato anche gli uffici.
Ps: sapete cos’è la coscienza? E’ quella vocettina interna che la gente ascolta così di rado. Per questo il mondo va così male, oggi. – Diceva il grillo a pinocchio.
Bravi, questa è la “ Bella politica Usticese”.

Gabriella Bertacci – Una voce libera

 

Ai giovani è legato il futuro dell’Isola


[ id=16159 w=320 h=240 float=left]Caro Pietro,

noto con piacere che i giovani si stanno finalmente svegliando, secondo me, sarà poco se tutta la gente di Ustica non prende parte attiva. L’unione di tutti gli abitanti è necessaria per cercare di portare avanti i problemi che ci assillano da tanto tempo. La nostra popolazione è esterofila, perchè se qualcuno locale si mette in movimento è subito tacciato ” certo vuole andare al municipio per farsi i fatti suoi” è questo che ti scoraggia . Vedere questo stato di abbandono della nostra bella Isola mi amareggia tantissimo e se sono qui in questo scoglio è stata una scelta di vita, amo troppo la mia isola. Dopo undici anni d’insegnamento ho preferito crearmi il mio lavoro su questo scoglio nero pieno di fascino, di profumi, di colori, e con tanto entusiasmo ho cercato di creare qualcosa per i ragazzi che mi stanno crescendo. Mi auguro che la nuova gioventù abbia una visione diversa della passata generazione. Quello che si realizza è a vantaggio di tutta la collettività. Spero che i giovani non facciano l’errore pensando di conoscere tutto, nella vita c’è sempre d’apprendere e la maggior parte delle volte bisogna rimboccarsi le maniche talvolta sacrificando,anche, il proprio tempo libero. Bisogna cercare di far riemergere l’Isola che è sprofondata nel più profondo dell’abisso in quest’ultimo periodo. Ognuno di noi deve mettere in campo la propria esperienza le proprie conoscenze e non è necessario essere seduti attorno al tavolo del Consiglio Comunale.

A questa amministrazione e a quella precedente è stata consegnata per quattro  legislature (un ventennio) un’ Isola, che oggi non c’è più.

Angelo Tranchina

 

Totò… e io pago!!!

 

[ id=16129 w=320 h=240 float=left] Scorrendo l’albo pretorio del comune di Ustica emergono molte fatture di liquidazione emesse tutte in data 06 Febbraio 2013 a favore dell’Avvocato Giancarlo Pellegrino per spese legali riferite a controversie per un ammontare di più di 33.000 Euro.

I dati sotto riportati meritano almeno una riflessione:

Amministrare bene significa, anche, confrontarsi, comporre i dissidi, pattuire anticipatamente gli onorari in modo di avere un budget previsionale senza sorpresa in corso d’opera (Novamedia docet), per portare l’ente ad un atteggiamento di maggiore conciliazione attraverso politiche indirizzate alla prevenzione e al dialogo.

Contenere anche queste spese, in momenti così gravi, è fondamentale per l’”armonia” e per la “salute” dell’ente…

N° rep. 105 € 5.600 Ricorso TAR Amoroso Rosalia
N° rep. 104 € 4.589 Causa geognostica Agrigentina
N° rep. 103 € 10.860 Controversia Novamedia
N° rep. 102 € 6.846 Ricorso Sequi Roberto
N° rep. 101 € 2.079 Sinistro Sampognaro Giuseppe
N° rep. 100 € 1.850 Causa DA.CO.MAR.CI
N° rep. 100 € 1.292 Ricorso TAR Giardino Felice

PB

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