Ustica sape

Nota in merito alla trasformazione del distaccamento volontario dei Vigili del Fuoco di Ustica in permanente

Ustica, tramonto da Punta Spalmatore


Ustica, Tramonto di fuoco da Punta Spalmatore

Ustica priva dell’indispensabile servizio dei Vigili del Fuoco


Ustica è una isola italiana, distante da Palermo circa 70 Km. Ad Ustica la vita è difficile come in tutti gli altri posti, ma i problemi risultano ancora più difficili da risolvere, rispetto al resto d’Italia, in quanto per raggiungere qualsiasi altro posto bisogna attraversare il mare. Ma il mare non sempre capisce che c’è bisogno di raggiungere la terra ferma, per affrontare un qualsiasi problema, che in un altro posto d’Italia basta mettersi in macchina per risolverlo.  Uno di questi problemi, è la mancata presenza del servizio tecnico urgente, garantito in qualsiasi posto della nazione dai vigili del fuoco. Dal 16 novembre 2018 Ustica ha perso questo “privilegio”,  in quanto in seguito ad un riassetto del corpo dei vigili del fuoco, voluto dal precedente governo, ad Ustica non ci sono più i vigili volontari che garantivano un presidio fisso sull’isola fin dal 2005. Ci sono solamente i vigili discontinui, che per potere intervenire devono essere sotto contratto con l’amministrazione. In verità sono state tante le richieste di intervento al ministero dell’Interno, da gennaio fino a questo momento si contano due interrogazioni parlamentari  (la prima del movimento 5 stelle, a firma dell’On. Adriano Varrica e On. Alaimo Roberta, la seconda a firma del senatore Davide Faraone del Pd), tre richieste del sindaco, ed una nota sindacale unitaria. Filo diretto è la legge 87/2004, che stabilisce che “tutte le isole minori della Sicilia, a causa delle loro peculiarità insulari, debbono avere un presidio stabile, e che il personale deve essere preso tra i vigili volontari del posto. Questo discorso non fa una piega , sembrerebbe…”  La risposta degli attuali vertici del corpo è stata che – “La situazione di Ustica è ben attenzionata, e che non appena si procederà a potenziare il corpo, verrà risolta questa problematica. Seguono ulteriori aggiornamenti…”  Il sottosegretario con delega ai vigili del fuoco Stefano Candiani, sabato 11 c.m. pubblicava sulla sua pagina Facebook, che a breve il ministero avrebbe proceduto al potenziamento del corpo e che sarebbero nati 15 nuovi distaccamenti  permanenti nel territorio italiano. Sembrerebbe una soluzione, ma non riusciamo a dormire sonni tranquilli, ci auguriamo che non sia la solita trovata elettorale. Per il momento le intenzioni  da parte dell’amministrazione  sono di far intervenire personale da Palermo, attraverso l’attraversamento del tratto di mare che collega Ustica con Palermo. Però fino a questo momento sono rimaste solo un’intenzione. Visto quello che è successo il 23 febbraio quando a causa del forte vento, le squadre di intervento non sono potute intervenire a causa delle cattive condizioni meteomarine.  Anche l’altro ieri dopo una segnalazione di incendio nessuno ha raggiunto l’isola, fortunatamente il focolaio si è spento da solo. Ad Ustica vivono 1300 italiani, con l’arrivo dell’estate questo numero verrà triplicato, nel 2011 la squadra di intervento ha proceduto al salvataggio di un natante, alla prossima richiesta di aiuto ci auguriamo che non ci venga detto di aspettare che la squadra di intervento si sta partendo dal porto di Palermo.

Vincenzo Caminita

Vigili del fuoco in Sicilia, M5S: ”Necessari 14 nuovi distaccamenti”


”Con l’avvicinarsi dell’estate e del caldo si rende ancora più urgente un intervento del Ministero dell’Interno per avere nuovi distaccamenti dei vigili del fuoco in Sicilia”, lo dichiara Roberta Alaimo, M5S.

 “Con l’avvicinarsi dell’estate e del caldo si rende ancora più urgente un intervento del Ministero dell’Interno per avere nuovi distaccamenti dei vigili del fuoco in Sicilia, per tutti quei territori difficili da raggiungere. Ci sono vaste zone a rischio nella parte occidentale dell’Isola, come Ustica, Favignana, Lampedusa e Pantelleria, carenti di nuclei elicotteri VVF per soccorso urgente, per cui un incendio o in emergenza potrebbe rivelarsi devastante”. Lo dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle, Roberta Alaimo, componente della Commissione affari costituzionali.

“Già nel mese di gennaio – spiega Alaimo – ho presentato un’interrogazione al Ministero dell’Interno sul Distaccamento di Ustica. Il soccorso ad oggi non può essere garantito tempestivamente via mare per le isole minori e questo è molto grave. La Sicilia non può essere ignorata così dal ministero. Mi auguro che tutte le pressioni formali e informali fatte in questi mesi vengano recepite visto che di mezzo ci sono vite umane e le nostre riserve naturali”.

Fonte: Palermomania.it

Trasformazione distaccamento volontario di Ustica in permanente.

Richiesta trasformazione del distaccamento volontario in distaccamento permanente dei VV. FF. nel Comune di Ustica

Richiesta trasformazione del distaccamento volontario in distaccamento permanente dei VV. FF. nel Comune di Ustica

Interrogazione problematica dei Vigili del fuoco discontinui di Ustica

Ustica nella bufera, pioggia e vento ma senza vigili del fuoco


Ustica, bufera, vigili, Fuoco
Ustica, bufera, vigili, Fuoco

di Ignazio Marchese

Una bufera di vento e acqua si è abbattuta su Ustica, isola nel Mediterraneo al largo di Palermo. Raffiche fino a 100 chilometri orari che hanno divelto numerosi alberi e pioggia che ha provocato grossi disagi.

Il mare in tempesta ha bloccato i collegamenti. Tutte le emergenze segnalate ai vigili del fuoco sono rimaste inevase visto che al momento nell’isola non ci sono pompieri che possono intervenire. Tutto il personale volontario presente sull’isola è transitato nella lista dei discontinui, e quindi può intervenire solo se sotto contratto. Per gli interventi sarebbero dovuti arrivare i pompieri da Palermo.

Ma visto che il mare era molto agitato la motovedetta dei vigili del fuoco è rimasta ancorata al porto di Palermo. Per trasformare il distaccamento di Ustica in permanente sono state presentate due interrogazioni parlamentari, una alla Camera, da parte del Movimento 5 Stelle, una al Senato da parte del Pd.

Anche le tre sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil, hanno presentato una nota unitaria per favorire questa trasformazione chiesta più volte dal sindaco Salvatore Militello.

Fonte BlogSicilia

Vigili del Fuoco di Ustica, Interrogazioni alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica


Il 30 gennaio il movimento 5 stelle pubblicava alla camera una interrogazione parlamentare a favore del servizio tecnico urgente di Ustica, sulla base della legge 87/2004, che stabilisce che tutte le isole minori della Sicilia debbano avere un presidio stabile, a causa della particolare conformazione del territorio. Il 13 febbraio scorso, il Pd presentava una ulteriore interrogazione parlamentare, questa volta al senato. Dopo la richiesta del sindaco di Ustica del 14 gennaio, che con il nostro passaggio, il 16 novembre 2018 a vigili discontinui, Ustica perdeva il suo presidio in quanto da quella data, noi possiamo intervenire solo se sotto contratto.
Ringraziamo tutte le forze politiche in (altro…)

Distaccamento volontario dei VV. F presente nel Comune di Ustica

Consiglio Comunale Comune di Ustica – Distaccamento Vigili del Fuoco – Atto di indirizzo.

Ustica, tramonto di fuoco


Tramonto di fuoco
Tramonto di fuoco

Ustica senza vigili del fuoco, rischi per l’estate si attende la Regione Siciliana


 

Ustica, Vigili, Fuoco
Ustica, Vigili, Fuoco

di Ignazio Marchese

L’isola di Ustica è senza servizio antincendio. Dal 2005 il servizio di spegnimento degli incendi è stato garantito dal dai vigili del fuoco volontari.

Con il decreto legge del 29 maggio 2017, i 20 volontari dell’isola hanno scelto di fare parte della lista dei vigili discontinui che dà il riconoscimento di precario della pubblica amministrazione con successiva stabilizzazione. Adesso per lavorare e intervenire devono avere un contratto stagionale e l’assicurazione.

Contratto che potrà essere sottoscritto quando Il governo regionale, guidata da Nello Musumeci, farà partire la convenzione con i vigili del fuoco che consentirà al Comando Regionale di potere prendere in carico i pompieri discontinui nel territorio siciliano così da rimpinguare le forze in campo in realtà come Ustica rimaste senza servizio antincendio.

Al momento se scoppia un incendio nell’isola che ha una vasta riserva terrestre potranno arrivare solo i canadair. Nessuno sull’isola potrà essere impiegato.

Un vero rischio per i tanti residenti che quintuplicano in estate. Negli ultimi anni 13 anni i pompieri volontari non hanno solo spento incendi, ma sono intervenuti in tutte quelle situazioni di emergenza che si presentano nell’isola.

Dal comando provinciale dei vigili del fuoco fanno sapere che al momento l’elenco di volontari e discontinui resta unico. E che comunque il distaccamento volontario potrebbe essere aperto comunque come lo è a Carini e Prizzi.

Comunque per attivare il servizio ad Ustica per il periodo estivo si attende la firma della Convenzione con la Regione che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.

Fonte:BlogSicilia.it

Qualche domanda a proposito della situazione dei Vigili del fuoco di Ustica.


Giorni or sono, riportato su <Usticasape>, mi è capitato di leggere l’accorato appello, peraltro corredato da numerose, valide e dettagliate argomentazioni, lanciato da Pasquale Palmisano, vigile discontinuo di Ustica, al cospetto delle alte sfere provinciali del Corpo “affinché Ustica non resti sprovvista dalla figura professionale del vigile del Fuoco”.

Ho idealmente sottoscritto il contenuto parola per parola; ovviamente se fossi stato il solo sarei rimasto la classica “noce” che in un sacco non fa “scruscio”; il fatto è che quel contenuto ha ottenuto il seguito di una infinità di lettori usticesi e non, come testimoniato dal gran numero di condivisioni (102 ad oggi), contatti, commenti pubblici e privati, tutti verificabili, immediatamente e successivamente registrati sul nostro sito.

Da semplice uomo della strada, anzi della piazza (di Ustica), mi sono fatto in proposito qualche domanda: le Autorità preposte possono non tenere nel debito conto tanto <rumore> mediatico?; possono immaginare che il territorio di Ustica debba rimanere privo di un servizio-vigili del fuoco tutto l’anno, particolarmente nel periodo estivo quando il rischio incendi è più alto?; possono lontanamente pensare che al presentarsi di una qualsiasi emergenza o imprevisto non ci sia nessuno che possa tempestivamente intervenire?possono ignorare che è pur sempre la presenza dell’essere umano, nel caso il vigile, che si rileva indispensabile, unico e solo in grado di affrontare sentieri che per la particolare conformazione accidentata del terreno sono percorribili esclusivamente a piedi e quindi impediti ai mezzi per quanto potenti da terra o dall’alto? possono – per concludere – non dedicare tempo ed attenzione per fare in modo che, nel rispetto delle vigenti disposizioni, al riconoscimento dello stato di precarietà possa seguire in tempi brevi una successiva stabilizzazione?

L’augurio naturalmente è che per i Vigili del Fuoco distaccati sull’isola interessati ai problemi per tutto e tutti arrivi presto una giusta risposta sotto forma di soluzione che restituisca loro la normale operatività e di riflesso la loro indispensabile presenza assicuri alla comunità usticese la necessaria tranquillità.

Mario Oddo – odmar@libero.it

Ustica non può restare sprovvista dei Vigili del Fuoco


La scorsa settimana è stato lanciato un appello, davanti ai tre segretari generali dei vigili del fuoco, ed alla presenza del comandante provinciale e del vice comandante dei vigili del fuoco, affinché Ustica non restasse sprovvista, da questa figura professionale. Salve a tutti, mi chiamo Palmisano Pasquale, e sono un vigile discontinuo di Ustica. Sono anche un abitante della stessa isola, e mi trovo qui, quest’oggi, per sensibilizzare le signorie vostre, verso il problema che si è venuto a creare. L’isola di Ustica è un’isola del mar tirreno distante circa 67 chilometri a nord-ovest di Palermo, è di origine vulcanica ed ha una superficie di 204, 37 Ha con una circonferenza di 12 km L’isola ospita una delle 20 riserve marine naturali presenti in Italia e la rende un vero paradiso per i sub. La vegetazione naturale è piuttosto scarna, è stata comunque ampiamente stravolta dalla presenza dell’uomo e dalle sue coltivazioni. Tra le specie di flora più rappresentate troviamo macchia Artemisia arborea, Lentisco, Calicotome spinosa e Ginestra. Meno diffusa la presenza di piante da frutto come ulivi, mandorli e viti. È presente anche una diffusa steppa mediterranea. Ustica è anche nota per essere l’habitat naturale dell’Apis mellifera sicula. A Ustica si trova la riserva naturale orientata Isola di Ustica che occupa 2/3 della intera superficie dell’Isola in tutta continuità con la parte di territorio edificabile e già interessato da civili abitazioni. Per la sua particolare conformazione non esistono strade interpoderali percorribili da mezzi, ragione per cui la parte boschiva della riserva terrestre può essere raggiunta solo a piedi attraverso sentieri pedonali. Appare di tutta evidenza che un incendio, nella parte boschiva, può trovare ragione solo attraverso un tempestivo intervento di squadre di vigili del fuoco che raggiungendo il sito nel più breve tempo possibile restano a circoscrivere l’evento mettendo in sicurezza sia il patrimonio boschivo che le civili abitazioni che come abbiamo detto si trovano a diretto contatto con l’area di riserva terrestre e da quest’ultima per larga parte non separate da linee tagliafuoco né naturali né artificiali. Per quanto sopra esposto la presenza di un distaccamento di vigili del fuoco, almeno, stagionale che copra i mesi da maggio ad ottobre, in modo particolare maggio, mese in cui la maggiore frequenza di venti da sud espone ad incendi difficilmente controllabili per la rapidità di diffusione. Incendi che se tardivamente limitati e circoscritti, ad opera di personale presente in loco pronto ad intervenire attraverso un attacco diretto da terra con mezzi manuali, renderebbero inutile ed inservibile ogni e diverso intervento sia dall’alto (mezzi aerei antincendio) che da terra (automezzi). Ustica dal 2005 è stata coperta, dal servizio dei vigili del fuoco volontari, e nel periodo estivo, grazie anche alla presenza di più persone e con la stagione secca, ricoprivamo il servizio, come vigili discontinui. Con il decreto legge n.97 del 29 maggio 2017, in cui si evidenzia la separazione delle liste tra volontari e discontinui, tutti e venti abbiamo scelto di fare parte della lista dei discontinui in quanto si ha la possibilità di venir riconosciuto lo stato di precario della pubblica amministrazione con successiva stabilizzazione. Ma con questo si è venuto a creare un buco, nel servizio al cittadino. Difatti, con l’approssimarsi della stagione secca, e con l’aumento demografico, dovuto all’arrivo dei turisti e dei molti sub, che ricordiamo arrivano sull’isola da Aprile ad Ottobre, tutto il territorio è privo del servizio che un vigile del fuoco può dare. Facendo sentire ancora di più la lontananza dalla terra ferma e dalle istituzioni. Dal 2005 ad oggi abbiamo effettuato quasi tutte le tipologie di intervento, dal semplice incendio sterpaglie; incendio cassonetti; incendio deposito rifiuti; incendio deposito attrezzi; incendio autovetture; incendio barche; pulizia del manto stradale da fango e detriti; rimozione dal manto stradale da massi; rimozione alberi che intralciavano la circolazione; pulizia del manto stradale da olio motore; pulizia del manto stradale di liquami; fuga di gas; apertura porta; trasporto infermo avente una lesione spinale tramite la medesima barella; recupero salme di due ragazzi caduti in mare; recupero salma di una persona portata dal mare; salvataggio di un natante finito in acqua che a causa delle avverse condizione meteo marine; recupero animali di vario genere; recupero autovettura finito fuori dal manto stradale. Ricordo che Ustica è un’isola, e come tale è separata dal mare dalla terra ferma, e pertanto risulta alquanto difficoltoso per qualsiasi squadra di intervento, che non sia presente in loco, dare una risposta tempestiva al problema. Noi ha dal 2005 che facciamo la partenza, siamo del luogo, conosciamo i posti, pertanto vi chiediamo di poter continuare a servire la nostra isola e la nostra gente come vigili del fuoco.

Pasquale Palmisano

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COMMENTO

Da Ustica Pasquale Palmisano

Signor Buglino è sempre un piacere sentirla. Ma come si evince dall’articolo, i volontari non ci sono più, e dicendola in maniera politicamente corretta, dobbiamo sensibilizzare le istituzioni. Rosario Ferrante tante grazie per il tuo appoggio

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Da Rosario Ferrante

È inaccettabile .
Il servizio di prevenzione in un isola così distante dalla terra ferma ha il diritto di avere massima copertura , i vigili del fuoco svolgono attività di soccorso tecnico urgente ed è indispensabile un distaccamento sul posto.

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Da Francesco Buglino

Tutto vero quello che citi…..ma c’è un ma….Non gliene frega niente a nessuno

 

Ustica. Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Associazione Nazionale Discontinui.


L’Associazione Nazionale Discontinui reclama la stabilizzazione del personale precario

“Con la presente nota, l’Associazione Nazionale Discontinui intende ribadire a gran voce l’importanza di avviare immediatamente la procedura di stabilizzazione del personale precario dei Vigili del Fuoco , così come recita la legge 205 del 27 dicembre 2017. Giusto ieri , 1° maggio e festa dei lavoratori, illustri personaggi della politica e dei sindacati li abbiamo sentiti pronunciare sermoni sottolineando l’importanza di stabilizzare i precari nella pubblica amministrazione. A seguito degli ennesimi proclami alla lotta del precariato , questa associazione ha chiesto nuovamente incontri con i leader’s dei sindacati confederali Camusso , Furlan e Barbagallo , per fare chiarezza sulla questione, è impensabile che qualche sigla spinga ancora per un concorso bandito nel 2008 con 814 posti messi a concorso e che ha visto assumere oltre 4000 idonei, ma non vincitori, ribadendo che anche in passato le graduatorie non sono state portate ad esaurimento. Questa nota non vuole innescare una guerra tra poveri, ma riteniamo assurdo continuare a sottrarre i fondi destinati ai richiami per i precari VVF per assumere gente che con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non ha niente a che fare , gente che non è mai salita su un APS ( Auto Pompa Serbatoio ) e non conosce in alcun modo ne le attrezzature ne le tecniche del soccorso tecnico urgente, vogliamo ribadire che sino a 5 anni fa i fondi destinati ai Precari dei Vigili del Fuoco ammontavano a circa 200 milioni di euro infatti gli stessi lavoravano per 160 giorni l’anno sostituendo e integrando i colleghi permanenti che a causa della carenza cronica di personale , questa compagine precaria o discontinua ha garantito la formazione degli equipaggi di soccorso. Oggi i fondi destinati ai Vigili Discontinui ammontano a circa 20 milioni, come ribadito nell’ultima finanziaria, e come Associazione Nazionale Discontinui, maggioritaria come rappresentatività di categoria, non permetterà in alcun modo che venga perpetrata l’ennesima angheria al personale precario in favore di altre compagini che non fanno parte della famiglia dei VVF. Con diverse note inviate alla nostra amministrazione, abbiamo evidenziato l’importanza per cui i richiami debbano partire celermente, da un lato, vista la carenza di personale , i colleghi permanenti con umiltà e spirito di abnegazione supportano spesso doppi turni di lavoro, e ancora non è arrivata l’estate ma soprattutto non dimenticando che il C.N.V.V.F. ha ereditato anche le emergenze che una volta erano di competenza del Corpo Forestale, dall’altro la lato abbiamo una compagine che non lavora oramai da tempo , a causa dell’impiego dei fondi per assunzioni fuori categoria, inoltre gli stessi richiami possono dare l’opportunità ad alcuni discontinui di rientrare con i requisiti nella procedura straordinaria varata in legge di bilancio che per adesso prevede solo 500 assunzioni circa per i prossimi 5 anni. Come Associazione abbiamo richiesto già l’innalzamento dei posti messi a disposizione, e visto che sono stati utilizzati i fondi per i discontinui per altre assunzioni, di dare a questa compagine precaria anche una parte del turn over, e di negare altri anticipi alla graduatoria vigente visto che da Gennaio 2019 , anche i vincitori ed idonei del concorso a 250 posti avranno una graduatoria vigente e per legge determinerà la chiusura del concorso a 814 posti. Nella procedura di stabilizzazione o di assunzioni in deroga, vi sono precari che hanno un’età compresa tra i 20 anni e i 56 , come Associazione abbiamo suggerito di applicare l’assunzione rifacendosi agli step di requisiti contenuti nella legge 205 del 2017, ovvero il 33% agli under 40 , il 33% al personale under 46 e il 33 % agli over 45 , rammentando a chi continua a denigrare questa parte della categoria piu’ anziana, che codesto personale dovrà superare le stesse prove che i piu’ giovani aspiranti del concorso a 250 posti hanno superato, con la sola differenza che questo personale dimostrerà la propria idoneità con qualche anno in piu’ , ma di fatto in possesso di molta esperienza acquisita sul campo al fianco dei colleghi permanenti. Questo sistema suggerito determinerà il calo dell’età media del personale del corpo nazionale VVF , determinato che gli over sono in numero esiguo rispetto ai tanti giovani che parteciperanno alla procedura. Se a questo si aggiungeranno alcune iniziative rivelate da qualche sindacato, dove il personale over 46 con i giusti titoli, potrebbe essere impiegato in ruoli non operativi, l’età media scenderebbe ancora. Creare il ruolo di non operativo darebbe giovamento anche alla pianta organica, infatti in ogni comando vi sono colleghi permanenti che a causa di alcune patologie , vengono impiegati in ruoli non operativi, ma di fatto restano inseriti nella pianta organica delle strutture, pur non potendo svolgere le mansioni di soccorso tecnico urgente. Questo è il momento di realizzare quanto promosso e promesso dalla “vecchia” e dalla “nuova” politica,
Ci chiediamo come mai a nessuno interessa la costante carenza di personale e quel poco che c’è viene sfruttato al massimo delle sue possibilità? Anche senza una risposta a questa domanda la reazione naturale è stabilizzare immediatamente tutto il personale precario del Corpo Nazionale”.

Fonte: Metropolitan giornale online

Terra Aria Acqua e Fuoco isola di Ustica

Al via il percorso di stabilizzazione dei Vigili del Fuoco discontinui – Riceviamo e pubblichiamo –


Un obiettivo al quale si è lavorato con impegno e determinazione

La procedura di stabilizzazione riservata al personale volontario “vigili discontinui” è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale all’interno della legge n.2015 del 27 dicembre 2017 denominata: “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018/2020.”

“Un obiettivo al quale abbiamo lavorato da tempo e con forte impegno – ha dichiarato il sindaco Salvatore Gino Gabriele – anche con la collaborazione della senatrice Pamela Orrù. La stessa presenza a Pantelleria nelle settimane scorse del Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco per dare forza alle attività in corso era frutto di un disegno complessivo che porterà al rafforzamento e al ricambio generazionale dei Vigili del Fuoco con l’immissione di nuove leve su Pantelleria, unitamente ai ragazzi che stanno già partecipando al concorso in atto. Operativi sul territorio abbiamo sia il Distaccamento Aeroportuale che il Distaccamento Terrestre a supporto del Parco Nazionale e questo significa nuovo personale per potenziarne la funzionalità e la costanza attiva sul territorio, assicurando così una piena efficienza organizzativa al servizio della comunità per quanto riguarda il soccorso pubblico.”

La legge prevede “l’assunzione straordinaria di 7.394 unità delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nei limiti della dotazione organica e in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, a decorrere dal 1° ottobre di ogni anno.” Vediamo il dettaglio riferito ai Vigili del Fuoco che chiaramente coinvolgerà molti “vigili discontinui” della nostra isola .”
Entro il 30 aprile tutti coloro che avranno i requisiti richiesti dovranno presentare domanda di partecipazione presso i propri Comandi per poi essere inseriti in graduatoria dalla quale verranno presi di volta in volta fino a completo esaurimento della stessa.
Pertanto è autorizzata l’assunzione dal mese di maggio del 2018 nei ruoli iniziali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di 400 unità, a valere sulle facoltà assunzionali dell’anno in corso relative al 100% delle cessazioni avvenute nei ruoli operativi nell’anno 2017. Per queste assunzioni si attingerà alla graduatoria relativa al concorso pubblico a 814 posti già espletato. Le residue facoltà assunzionali saranno esercitate non prima del 15 dicembre 2018 con scorrimento della graduatoria stessa. In concomitanza a ciò, per rispondere alla crescente richiesta di sicurezza proveniente dal territorio nazionale, la dotazione organica sarà incrementata, per l’anno 2018 a partire dal mese di ottobre, di altre 300 unità pari al 30% delle intere assunzioni, mentre per il 2019, alla stabilizzazione sarà riservato il 45% del totale. Infatti le assunzioni straordinarie sono riservate al personale volontario che risulti iscritto nell’apposito elenco istituito per le necessità delle strutture centrali e periferiche del Corpo Nazionale VV.FF.

Giovanna Ferlucci Cornado

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Derogati eccezionalmente i limiti di eta’

I REQUISITI DI ASSUNZIONE PER IL PERSONALE DISCONTINUO

Questi i requisiti di assunzione per il personale volontario discontinuo, per il quale sono stati eccezionalmente derogati i limiti di età.
• Personale maschile e femminile fino a 40 anni di età: 3 anni di iscrizione nella graduatoria, 120 giorni di servizio con almeno 1 richiamo negli ultimi quattro anni.
• Personale maschile e femminile da 40 a 45 anni compiuti: 3 anni di iscrizione nella graduatoria, 250 giorni di servizio per i maschi e 150 per le femmine, per tutti almeno un richiamo di 14 giorni negli ultimi 4 anni.
• Personale con età superiore a 46 anni; 3 anni di iscrizione alla graduatoria, 400 giorni di servizio per i maschi e 200 per le femmine, per tutti almeno due richiami di 14 giorni negli ultimi 4 anni.

Per il personale in possesso dei suddetti requisiti sono stabiliti, con decreto del Ministro dell’Interno, i criteri di verifica dell’idoneità psico-fisica e le modalità abbreviate per il corso di formazione. In questi giorni sono in corso i controlli dei requisiti dei vigili discontinui che hanno operato sul territorio di Pantelleria e verificarne così il percorso idoneo alla loro stabilizzazione.
G.F.C

Fonte: Pantelleria.com

08 Gennaio 2018

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