Ustica sape

Lettera aperta al Presidente del Consiglio di Ustica: Problematiche cimiteriali


logo lista Isola                     Lettera aperta

Al Presidente del Consiglio Comunale – Ustica
Al Segretario Comunale – Ustica

E, p.c. Al Sindaco del Comune – Ustica
e, p.c. Usticasape

OGGETTO: Problematiche cimiteriali

Consiglio comunale piuttosto acceso quello che si è svolto il 29 Ottobre, convocato in seduta straordinaria urgente, avente un solo punto all’O.d.G. : Problematiche cimiteriali.

Il presidente del consiglio, dopo aver detto i motivi dell’urgenza della seduta ha illustrato la “sintesi dell’Ordine del giorno” (documento) da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale.

Di seguito riportiamo testualmente quanto il presidente del consiglio ha sintetizzato, nella parte più significativa ed imbarazzante del suo intervento:

“la ricostruzione di nuovi loculi ha una tempistica intorno ai 18 mesi …

In quest’ arco di tempo il sindaco dovrà contattare tutti i proprietari delle tombe gentilizie che hanno la disponibilità per vedere se manifestano la disponibilità di accogliere per 18 mesi i defunti, a cominciare da chi ancora non ha una sepoltura . Qualora non si verificasse la disponibilità da parte dei privati il sindaco sarà obbligato a utilizzare i suoi i poteri e quindi emanare delle ordinanze per mettere i defunti temporaneamente nei posti (tombe gentilizie) che verranno individuati.
Altra soluzione per potere oggi intervenire non c’è…”

Caro presidente, fermo restando lo spirito di partecipazione, la sensibilità, la solidarietà, il senso di responsabilità ed il coinvolgimento emotivo degli Usticesi sui problemi in argomento, che spontaneamente o su richiesta potrebbero accondiscendere ad iniziative sopra richiamate, si rimane basiti nel sentire che una Pubblica amministrazione possa violare, (non sussistendo motivi di calamità naturali, emergenza di salute per pubblica epidemia ecc.), per colpe proprie (incapacità di pianificare ed altro …) che si trascinano almeno da 15 anni, con una ordinanza (un ordine!) – quindi in assenza di consenso del proprietario – un luogo particolare e sacro di una famiglia, dove vengono “raccolte e custodite” le spoglie dei propri Cari.

Presidente non è vero che al “momento non c’è altra soluzione”.

La soluzione più semplice, veloce e di facile attuazione è quella suggerita dal Consigliere D’Arca al quale vogliamo pubblicamente manifestare il nostro apprezzamento, la nostra gratitudine e soprattutto la nostra stima per aver esposto civilmente la volontà della minoranza di integrare con un emendamento la proposta precedentemente formulata dalla maggioranza che non ha avuto nemmeno il buon senso di sentire il parere della commissione cimiteriale, nominata con delibera consiliare n° 51 del 10-10-2013 e della quale fanno parte Caserta, Ailara, Mancuso.

Il consigliere D’Arca proponeva l’estumulazione del feretro, dopo almeno 30 anni di sepoltura, dai loculi ancora in ottimo stato e quindi subito riutilizzabili, finalizzata alla raccolta delle ossa scheletrizzate in apposita cassetta ossario in modo da liberare spazio per future immissioni di feretri nei loculi rimasti liberi.

È oltremodo scorretta la decisione, sempre delle maggioranza, di vendere le piccole aree rimaste all’interno del Cimitero non in base alla richiesta assunta al protocollo, ma con “un’asta al rialzo in modo da ricavare maggiore fondi per la costruzione dei nuovi loculi”… Irrispettoso ci appare ” far valere, in queste circostanze, la legge del più “forte”.

Purtroppo la nostra proposta è stata oggetto di scherno e di offesa da esterni al consiglio comunale e da componenti la giunta. La “democratica” maggioranza non avendo accettato la nostra proposta, ci ha indotti a votare contro anche perché riteniamo che in 18 mesi non ci saranno i nuovi loculi.

Sinceramente non comprendiamo quegli atteggiamenti ostili nei confronti del Consigliere D’Arca – atteggiamenti – che probabilmente hanno origini e radici lontane dai banchi dell’aula consiliare …

Noi riteniamo ancora valida la proposta formulata dal Consigliere D’Arca e suggeriamo che il tutto avvenga, almeno per i primi 10 loculi da estumulare a spese dell’Amministrazione Comunale in quanto gli errori, reiterati nell’arco di almeno 15 anni, sono frutto di incapacità di gestione e di programmazione amministrativa a cominciare dagli eccessivi spazi concessi ai deportati libici.

Al presidente del consiglio vogliamo ricordare che, oltre a coordinare i lavori del consiglio, adempiere alle funzioni previste dai regolamenti e assicurare una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri delle questioni sottoposte al Consiglio, ha un compito molto importante che è quello di tutelare i diritti dei consiglieri comunali che non possono essere zittiti né dagli interventi dalla giunta né, tanto meno, da quelli esterni.

Quindi la invitiamo, ancora una volta per il futuro, a fare funzionare l’Organo Consiliare nei modi previsti sia dallo statuto sia dai regolamenti comunali.

Ustica, lì 02 Novembre 2013

Firmato: Consigliere Caminita; Consigliere Caserta; Consigliere Basile

 

Lettera aperta ad Agostino “Nuccio” Caserta


[ id=19754 w=320 h=240 float=left]Agostino, anzi Nuccio, ( … mi viene meglio), non ho contezza di quanti anni anagraficamente ci dividono ma ad occhio e croce sono in numero tale che io possa considerarti un “fratello” minore ed in questa veste mi rivolgo a te con una franchezza che spero non ti darà fastidio. I tuoi interventi su fatti e avvenimenti social-politico-amministrativi che riguardano la vita della “tua”

Ustica oltre che ormai ai limiti della “over exposition” , come si dice dalle tue parti, sarebbero molto ma molto graditi solo se ti riferissi esclusivamente

alla stretta attualità ed abbandonassi una volta per tutte un “clichè”

ossessivo e ripetitivo come i tuoi continui e dichiaratamente mirati attacchi al trascorso operato di un Sindaco cui non io, non tu, non quello che passa, ma la maggioranza (anche se non troppo) degli elettori usticesi, corsi e ricorsi, ha voluto riaffidare la conduzione amministrativa dell’Isola. Nuccio, la “guerra” è finita, ma così continuando agli occhi di quasi tutti apparirai come quel celebre soldato giapponese che a distanza di anni non se n’era accorto e vagava ancora tra la boscaglia a caccia del nemico ancora da combattere; nel criticare si può essere duri ma contemporaneamente costruttivi; cerca di esserlo, ne hai la capacità, la dialettica, la conoscenza; lascia perdere le dietrologie . La settimana scorsa sono stato ad Ustica e per il valore che ritieni di dare a questo mio “sondaggio involontario” ti posso assicurare da quel che ho sentito in giro che l’indice di gradimento di alcuni tuoi commenti a base di ben precise posizioni pregiudiziali è a livello di “zero virgola”; contestualmente sui “nuovi Amministratori” ho registrato in giro giudizi cautamente obiettivi naturalmente non privi di alcuni “distinguo”

ma sicuramente non prevenuti per appartenenza contraria. Oggi sollevare vecchi polveroni veri o presunti è solo deleterio; personalmente in nome di una distensione “bipartisan” alla quale ho sempre prioritariamente guardato ho chiesto ed ottenuto di essere ricevuto in Comune e nell’occasione non ho avuto nessunissima difficoltà e qui lo confermo a rivolgere al Sindaco e Vice-Sindaco anch’egli presente parole di apprezzamento ed incoraggiamento perchè piaccia o meno il futuro dell’Isola dallo scorso Giugno è nelle loro mani per i prossimi cinque anni; futuro che sarà tanto più roseo quanto più concorrerà per quanto possibile la collaborazione tra amministratori e Amministrati. Questa è la mia “filosofia”; ciò non significa che non saprò essere aspramente critico nei loro confronti se a mio giudizio me ne forniranno l’occasione. Ma nei giusti modi.

Nuccio, segui questa strada; lo chiedo affettuosamente a te e non solo a te e sopratutto lascia che a tempo dovuto siano i posteri e solo loro ad emettere le ardue sentenze.

Mario Oddo

Lettera al Direttore Ansa


Oggetto:Per il Direttore dell’ANSA

LETTERA APERTA AI MEDIA

“La menzogna della strage di Ustica”

Caro Direttore, caro Collega

 

Ti scrivo come presidente del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica.

Prendendo spunto dall’imminente arrivo a Ustica della mostra documentaria “Una verità inconfessabile”, promossa dall’Assemblea Regionale Siciliana in ricordo della strage del DC9 Itavia (27 giugno 1980), abbiamo appena pubblicato un numero speciale del periodico “Lettera del Centro Studi di Ustica” dedicato a un argomento su cui pochi hanno prestato attenzione: “La menzogna della strage di Ustica”

La definizione “strage di Ustica”, infatti, è una menzogna fra le tante che hanno segnato fin dall’inizio questa triste vicenda. Il DC9 non fu abbattuto “nei cieli di Ustica”, non cadde “nelle acque di Ustica”, non fu recuperato nei fondali “al largo di Ustica”, come da parte di molti si continua a ripetere e a scrivere.

Per chiarirlo ho condotto una minuziosa ricerca sullo scenario geografico in cui si compì la tragedia, consultando centinaia di pagine di atti giudiziari e parlamentari, e scrivendo un articolo uscito sull’ultimo numero di “Lettera”, di cui ti invio un estratto qui allegato.

La verità è che l’aereo fu abbattuto al di sopra del Mar Tirreno Centrale, in un punto mediano fra le isole di Ponza e di Ustica, a ben 115 km dalla nostra isola; i suoi resti furono recuperati in mare a oltre 110 km a Nord di Ustica. Si tratta di distanze che non permettono di affermare che l’aereo si trovava nei cieli di Ustica e neppure che cadde al largo dell’isola. Anche da un punto di vista giuridico, oltre che geografico, la competenza territoriale dei mari non va oltre i 45 km dalla linea di costa. Parlare di “strage di Ustica” è insensato.

Perché, allora, Ustica? Anche su questa falsa attribuzione pesa l’ombra del depistaggio. Infatti, quando, pochi minuti dopo la scomparsa del velivolo dagli schermi radar, furono stabilite le coordinate geografiche dell’ultimo segnale ricevuto e fu chiaro che l’aereo era precitato nel Mar Tirreno Centrale, coloro  che erano al corrente della vera causa del disastro potevano mai indirizzare i soccorsi verso il teatro della battaglia ancora affollato di mezzi militari navali e aerei? Meglio prendere tempo e intanto spostare il luogo degli eventi più a Sud, a Ustica, in attesa di fare sgombrare il campo!

Quel che appare inaccettabile non sono soltanto la confusione e le menzogne iniziali: è piuttosto il fatto che la falsa definizione continui a essere usata e riproposta ancora oggi, tramandando alle giovani generazioni una memoria distorta del disastro. Pure le infografiche dei giornali continuano a essere sbagliate e a localizzare l’abbattimento del DC9 a ridosso di Ustica!

Affinché non sembri che, assieme alla falsa etichetta, ci si voglia liberare del penoso carico di vittime innocenti, noi cittadini di Ustica abbiamo espresso pubblicamente la volontà di accogliere idealmente nella nostra isola i morti di quella strage. E abbiamo manifestato questa doverosa solidarietà anche nel corso di una visita a Ustica della senatrice e presidentessa dell’Associazione delle vittime, Daria Bonfietti.

Ora, unendoci al recente appello del Capo dello Stato affinché su questo caso siano finalmente onorati “i principi di verità e giustizia”, chiediamo che ciò sia fatto a partire dalla definizione, poiché parlare di “strage di Ustica” equivale ad aggiungere una menzogna a tante inaccettabili menzogne.

Mi rendo conto che, dopo tanti anni, smettere la falsa definizione di “strage di Ustica”, sostituendola con quella, corretta, di “strage del Tirreno” è un’impresa quasi impossibile; ma che almeno si sappia la verità e si colga ogni occasione di citazione e di commemorazione pubblica dell’evento per ribadirla.

Un cordiale saluto,

Franco Foresta Martin
Ustica, 10 agosto 2013

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COMMENTO

Concordo con il Sig. Foresta. Questa e’ una copia di una mia nota dell’11/2/2012 inviata e gentilmente letta in Consiglio Comunale dal Presidente del Consiglio Leonardo Cannilla. :

A tutt’oggi i media continuano ad etichettare l’incidente dell’aero caduto nel mezzo del tirreno 30 anni fa con titoli come ” STRAGE USTICA” o “USTICA ISOLA MALEDETTA” ecc….. La realta’ e’ che si e’ perso troppo tempo e non e’ piu’ possibile fare causa ai media per risarcimenti di “Danni di immagine” subiti dall’isola di Ustica da 30 anni. Ho parlato con diversi avvocati di Palermo e mi hanno tutti detto: avete ragione ma e’ troppo complicato, e’ troppo tardi, ci vogliono troppi soldi, meglio dimenticare e fare qualcos’altro.

Questi titoli violenti dei media che riguardano questo incidente, non sono altro che una baggianata per vendere di piu’ la notizia e usare le disgrazie altrui per proprio vantaggio. La strage, dicono i fatti, e’ avvenuta solo nella fantasia dei media. Strage significa : ” sterminio, massacro, uccisione violenta di molte persone o animali “. Le vittime di quell’aereo non le ha uccise nessuno, per quello che si sa, fino a prova contraria il fatto, anche se l’aereo fu abbattuto, e’ classificato come un incidente, allora queste parole grosse da “scoop” diventano fuori luogo per tutti i media locali e nazionali.

Identificare l’incidente di quell’aereo da parte dei media con Ustica fu una brutta ed affrettata ( detto anche dal Sindaco Messina in una intervista) scelta, io aggiungo, dettata dalla premura di “fare la notizia” e irresponsabilita’. Una scorciatoia dei tanti media presenti, per sfortunata coincidenza ad Ustica quel giorno, durante la Rassegna, per fare il “colpaccio” subito, ed averlo pronto ed “impacchettato” a danno, pero’, di una intera comunita’.

Ustica con questa disgrazia e incidente non c’entra niente. L’incidente accadde lontanissimo da Ustica e l’ultima volta di cui si ebbe notizia quell’aereo era nelle vicinanze di Ponza ( lo dice anche il Sindaco ) Sarebbe stato intelligente e corretto se i media avessero battezzato il punto di caduta dell’aereo con le coordinate geografiche o un nome fittizio oppure ” Nel centro del Tirreno “. Anche negli usa, come in Italia, questi abusi sono anticostituzionali e puniti con risarcimenti a nove cifre.

Non c’e’ nessuna parvenza di dubbio che questo grave danno procurato, continuamente da 30 anni, dai media all’immagine dell’isola di Ustica e’ uno dei motivi per cui la crescita del turismo dell’isola e’ frenata. Questi sono fatti. Nessuno puo’ affermare o dimostrare il contrario. Nessuno.

Il “grave problema” suddetto ha avuto luogo solo perche’ Ustica essendo un’isola e’ stata vittima, involontaria, della propria insularita’ ( vedi leggi speciali isole minori ). Se l’aereo fosse caduto in un posto con un nome invece che nel centro del tirreno, a centinaia di Km. dal primo luogo abitato sarebbe stato diverso. Penso sia giusto sollevare questo problema dimenticato e sottovalutato e metterlo alla luce per essere riconosciuto ufficialmente dagli Enti Regionali e trovare una soluzione per essere compensati dallo Stato. Anche se i benefici non si vedranno subito la Regione considerando questo “status di imparita’ di Ustica come isola dovra’ considerare Ustica un posto speciale e compensarla in futuro in qualche modo, magari con finanziamenti extra. Tentare non nuoce. Agire non penso sia negativo, per me l’unica negativita’ sarebbe non fare niente al riguardo.

Visto quanto espresso nella premessa. Considerato che ormai quasi nulla si puo’ fare per essere risarciti dai diretti responsabili e che il non senso di abbinare Ustica con titoli violenti a questo incidente continua. Visti gli inconfutabili danni all’imagine subiti da 30 anni dall’isola di Ustica e visto l’art. 70 dello Statuto Comunale. Visto l’invito del Sindaco Messina, esternato a chiunque su Usticasape, si prega il Presidente del Consiglio di Ustica Leo Cannella di inserire all’odg del prossimo Consiglio il soggetto : ” Danno all’imagine di Ustica” perpretato dai media nazionali, per sottoporlo all’attenzione del Presidente della Regione On. Lombardo nell’area delle ” Leggi speciali isole minori” per ricevere le necessarie attenzioni e trovare la soluzione per alleviare a questo ingente danno e ottenere compensazioni.

Grazie per il vostro tempo nella lettura e scusate la lungaggine.

Sentitamente
Agostino Caserta

 

Lettera Enciclica Lumen Fidei

Padre Lauro Stimato/a in Xto. Salve. Da tanto tempo pensavo di scrivere. (Chiedo scusa, ma per il momento devo farlo in modo comunitario, altrimenti le cose mi si complicheranno troppo.) Spero che le cose a Ustica vadano bene e che questa sia una buona estate. Ricordo tutti con stima e affetto, soprattutto con Cristo Eucaristia. In questi giorni sono stato fuori città e, grazie al Cielo, sono riuscito a trovare un Tabernacolo vicino. È così bello accompagnarLo e farsi accompagnare da Gesù! Mi avvicinerò da quelle parti … ma comunque troppo lontano! Se Dio vuole il 19 di agosto andrò ad accompagnare un gruppo di pellegrini i n Terra Santa! Sarà la prima volta. Speriamo di incontrare il Signore davvero! Di ritorno dovrei fare uno scalo a Roma (fino al 4 di settembre)! Anno della fede, Papa Francesco, la famiglia … Mi permetto di condividere una edizione pedagogica da me preparata (senza diritti d’autore: si può condividere) della Lumen Fidei di Papa Francesco. Mette in evidenza, oltre al fatto che la fede è un dono soprannaturale, che si tratta di un incontro, di una conoscenza diretta, di un amore. È utile per tutti.   Benedizioni, con Maria, a tutti e un saluto speciale a P. Lorenzo (grazie). Affmo. in Xto.   P. Lauro M., L.C .

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COMMENTO

Da Ustica Gabriella Bertacci

Padre Lauro, torni ad Ustica. Tvb tantissiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimo!!!!! Mi dispiace che non è più il mio Sacerdote, con tutto il rispetto per Padre Lorenzo che ringrazio per essere qui ad Ustica. Torni qui… e se non può rimanere, venga almeno per un po’. Il Signore la protegga sempre. Le voglio tanto bene, Gabriella.

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Dalla California Marlene Robershaw Manfrè

Blessings to Padre Lauro; I was just reading my daily devotions when I remembered that you said to me and son Tom,in 2010, ” God has smiled on you today !! we found your great grandmother’s baptism record” My devotions were just talking about “seeking the face of God forever, and His strength.” and I remembered you talking to us. I will never forget your words to us from God. with much love in Christ, Marlene Robershaw, Manfre

 

Benedizioni a Padre Lauro; Stavo leggendo le mie preghiere quotidiane quando mi sono ricordato cosa hai detto a me e a il figlio Tom nel 2010, “Dio ha sorriso su di voi oggi!! Abbiamo trovato le annotazioni del battesimo della tua bisnonna” Le mie preghiere erano riferite solo nel “cercare il volto di Dio per sempre e la sua forza.”e mi sono ricordato ch ha parlato con loi. Non dimenticherò le sue parole a noi di Dio. con tanto amore in Cristo,

 

Presentazione nuovo numero di “Lettera”


[ id=18460 w=320 h=240 float=left] Oggi pomeriggio alle 18,30 nello spiazzo antistante l’edicola-libreria ‘Punto e Virgola’ di Ustica sarà presentato l’ultimo numero di ‘LETTERA’ il periodico del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica. Presenti numerosi degli autori che hanno firmato gli articoli pubblicati in questo numero, si tratteranno diversi argomenti di storia dell’isola.

Maria Grazia Barraco parlerà dei flussi migratori usticesi nel mondo. Felice Longo racconterà dell’avventurosa esistenza di Efisio Taranto, un figlio di usticesi emigrato negli Stati Uniti e diventato poi un esponente di punta della Chiesa Mormone. Massimo Caserta rievocherà la figura del gesuita padre Pietro Tacchi Venturi, che si adoperò per alleviare le sofferenze di molti confinati politici relegati a Ustica. Vito Ailara presenterà la quindicesima puntata della sua storia moderna dell’isola di Ustica, che tratta il decennio 1910-1920, segnato dal primo conflitto mondiale e dall’arrivo nell’isola dei relegati libici. Franco Foresta Martin riferirà di una sua ricerca sugli atti giudiziari relativi al disastro del DC9 ITAVIA (27 giugno 1980), dimostrando l’infondatezza dell’attribuzione geografica a Ustica. Su questo stesso argomento saranno citate le testimonianze esclusive per “LETTERA” scritte dal dott. Lucio Messina già presidente dell’EPT Palermo, e dal prof. Paolo Colantoni, già dirigente di ricerca del CNR.

La professoressa Nicoletta Gualdasaio, autrice di un articolo sul piano dell’offerta formativa “Ustica un vulcano da scoprire”, realizzato dal Centro Studi presso l’Istituto Comprensivo “Saveria Profeta”, riferirà di questa nuova esperienza per la scuola di Ustica. Di Giuseppe Giacino, impossibilitato a essere presente, sarà illustrato il suo articolo che tratta della nascita del primo diving italiano a Ustica nell’immediato dopoguerra da parte di alcuni estrosi rampolli della nobiltà siciliana. Ancora di Giacino, una breve ma palpitante nota biografica su Stefano Longo, raffinato caricaturista usticese e autore di un vivace diario illustrato di un combattente in Libia (1912).

Degli storici Alfio Moratti e Amos Conti sarà riassunto il loro articolo sulla guerra italo-turca, che tanti effetti ebbe sulla comunità usticese ai primi del 900.

Ancora, la professoressa Giusi Barbato rivocherà la bella serata organizzata lo scorso dicembre presso la Libreria del Mare di Palermo, nella ricorrenza del 15.mo anniversario della fondazione del Centro Studi. Franco Foresta Martin presenterà due sue recensioni presenti nell’ultimo numero di “LETTERA” riguardanti una nuova carta geologica dell’isola di Ustica e un romanzo di fanta-ecologia scritto dal giovane usticese Vittorio Arnò.

Infine Costantino Tranchina riferirà del boom di gradimenti raccolti dalla pagina Facebook del Centro Studi.

Come sempre, la partecipazione è gradita e aperta a tutti i cittadini di Ustica, ai Soci ed ai turisti.

 

 

Lettera aperta alla Signora Carmen Dragna


Mario Oddo 3 (3)Gentile Sig.ra, pensi, ho saputo e accettato di essere insieme a lei nella lista “L’Isola” come candidato Assessore senza nemmeno conoscerla; pensi, ho saputo e accettato di essere insieme a Mario La Rocca senza nemmeno conoscerlo; pensi, ho saputo e accettato di essere insieme ai Candidati consiglieri senza conoscerne la maggior parte. Le sembra tutto questo anomalo ? a me no, perchè quando si ha fiducia in una persona, nel nostro caso nel candidato Sindaco Salvatore Militello, deve scattare quel meccanismo che potremmo definire di accettazione “a scatola chiusa”. Io, pur non conoscendoli, non mi sono fatto domande sulle scelte dei miei Colleghi e sul programma; ho semplicemente detto a me stesso: “se Salvatore li ha scelti vuol dire che sono all’altezza del compito e delle attese dei cittadini usticesi”. Al suo posto io avrei reagito all’insegna del “non sono d’accordo su “x” o su “y” ma mi adeguo” a meno che non sussistano situazioni talmente gravi oltre che evidenti da non ritenere compatibile la permanenza nella citata lista. Ma in questo caso allora ha perfettamente ragione l’amico Rag. Gaetano Caserta quando la incalza ad essere più esplicita. Nel gruppo “L’Isola” c’è a suo giudizio un deficit di democrazia ? In questi giorni se ne sente parlare tanto di democrazia. Ma perchè in alcuni giudizi di terzi quando succede nel PD (leggi Bersani vs Renzi) si tratta di una “normale dialettica interna” e quando succede tra noi è una “sciàrra” ?; (il fatto che gli epiloghi sono diversi non cambia la sostanza della cosa). Spero non le sia sfuggito che l’altro sabato sera in occasione della presentazione dei Candidati in piazza Salvatore Militello ha dato ampia dimostrazione di possedere un altissimo senso della democrazia; messo di fronte all’improvviso “blitz” della Sig.ra Angela Palmisano pur sapendo che non sarebbe stato tenero nei suoi confronti e per giunta non in privato ma in una pubblica manifestazione e pur sapendo i costi che gli sarebbero potuti derivare in termine di immagine non le ha chiuso il microfono come avrebbe potuto utilisticamente fare ma l’ha fatta tranquillamente parlare o meglio sfogare. Altro che deficit di democrazia, questo è un “surplus”. Mi riesce francamente difficile immaginare che non si possa confrontarsi con una persona di tali principi. Ma rispetto la sua decisione e sia ben chiaro il fatto che io mi rivolga a lei per esternarle amichevolmente alcune mie considerazioni che magari potrà non condividere non deve essere interpretato come un tentativo di farla tornare sui suoi passi:. Conto di tornare sull’argomento quando fra non molto trovandomi ad Ustica mi procurerò il piacere di fare la sua conoscenza; sono sicuro che mi considererà un amico con cui serenamente riprendere questo ed eventualmente altri argomenti. Cordialmente

Mario Oddo

 

 

 

Lettera “DONO” di Marco Zacchera ad Angelo Longo


Caro Professore,

approfitto dell’occasione per ringraziarti per l’ amicizia ed ospitalità che ci hai riservato nel corso della nostra recente visita ad Ustica. Tutti gli isolani sono stati di una grande simpatia e devo dire che ci siamo trovati molto bene al residence LE TERRAZZE dove la signora Carmen Dragna è stata – con i suoi collaboratori – di una grande disponibilità ed attenzione.

Ci siamo trovati bene e sono sicuro che l’isola meriterebbe ancora maggiore pubblicità in tutta Italia ed anche all’estero per i suoi fondali così belli e per l’atmosfera che ci ha davvero coinvolti. Tutta da scoprire anche la riserva marina che merita un rilancio per esssere meglio conosciuta ed apprezzata dopo le tue iniziative di ormai diversi anni fa.

Anche qui a Verbania i sub mi hanno confermato il loro interesse ad organizzare un gruppo che visiti l’Isola e spero che ciò si concretizzerà nel prossimo futuro, quasi in una sorta di “gemellaggio” tra le nostre zone e la vostra bella isola di Ustica.

Complimenti anche per la tua e vostra iniziativa di gemellaggio con il comune di Salina Calcetto. Ho visto che erano tutti contenti anche se…dovete migliorare le vostre prestazioni sportive per la rivincita!

A te, a tua moglie e a tutti gli Usticesi un cordiale ed affettuoso saluto.

Marco Zacchera

 

Dalla “A Littra Anonima” 3


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Dalla “A LITTRA ANONIMA” – 2


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Dalla “A LITTRA ANONIMA”


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Lettera aperta ai giovani di Ustica


Aldo Cannella 1La mancanza di lavoro nel nostro Paese è una piaga che genera angoscia e preoccupazione ma in modo particolare nei giovani che vedono svanire qualunque possibilità di futuro. Purtroppo abbiamo avuto da molti anni una classe politica, di destra, di centro e di sinistra che non ha mai risolto il problema giovanile. Persino eminenti professori ordinari di economia politica come la Fornero hanno travisato il problema attribuendo ai giovani una poca voglia di lavorare. Mentre i nostri politici chiacchierano, le braccia e le menti della migliore gioventù fuggono dal nostro Paese ed altri già si preparano a farlo. Proprio a loro vorrei fare alcune domande:

Dove appenderete le vostre reti? Dove poserete il vostro aratro? E voi studenti dove riporrete i vostri libri per seguire un destino che già fu dei vostri antenati? So che li riporrete nel vostro cuore e durante il vostro viaggio il loro ricordo vi accompagnerà sempre insieme all’amore nutrito per questa nostra Isola perché non è possibile dimenticare la propria terra e il proprio mare. Di questo mi sono testimoni coloro che, amici e parenti, vi hanno preceduto. Ma se voi partite, chi potrà far risorgere Ustica dal mare ( di guai ) in cui si trova? E proprio a voi giovani che oggi è affidato questo arduo compito e per questo è necessario rimanere e partecipare ogni giorno alla vita pubblica del paese e non solo nel periodo elettorale come purtroppo avviene ancora oggi. Fatelo con consapevolezza, con tenacia e preparazione, fatelo con idee sane e senza grilli per la testa.

Per evitare inutili equivoci non mi riferisco ai grillini che in verità oggi rappresentano una nuova espressione democratica nell’Isola. Abbiamo molte idee in comune ed è per questo che li ho sostenuti alle nazionali. Però un conto è Roma e un conto è Ustica. E’ importante che anche voi possiate scegliere un usticese come guida nelle prossime amministrative per il solo fatto che nel nostro territorio gli usticesi, come in una grande famiglia, sono i soli che vogliono lavorare e fare bella la propria casa: L’Isola.

Le vostre idee se compatibili e sostenibili nella realtà in cui viviamo saranno le idee di tutti ma non lasciamoci incantare dai soliti discorsi belli e appassionati che non hanno un effettivo riscontro pratico. Ne incontriamo tanti che dicono di sapere tutto di Ustica e di poter risolvere i nostri problemi facilmente. Questi signori mi ricordano certi orologiai che conoscono tutto dell’orologio, della precisione con cui sono fatti gli ingranaggi, ma non sanno nulla di cosa sia il tempo. Allo stesso modo ci propongono come dobbiamo vivere e non sanno nulla di come vogliamo vivere.

Con le prossime amministrative di Maggio si presenta una nuova opportunità, non restate indifferenti, coglietela al volo. Carpe Diem.

Aldo Cannella

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Da Palermo Francesco Menallo

Ricordo di aver letto che la condizione di chi è giovane ( e quindi, solo per una questione di tempo, con meno esperienza di vita di un anziano) non comporti necessariamente l’incapacità di capire il mondo e ciò che gli accade intorno.
Io credo che chi è giovane tenda a fare le cose perché lo convincono, perché vi si identifica idealmente, perché gli piacciono a pelle.
Non credo che il messaggio gattopardesco “cambiamo tutto per non cambiare niente”, condito con il trito ed oscurantista messaggio dell’insularita’ “bene supremo”possa essere un messaggio “giovane”.
I ragazzi che vanno via dall’isola lo fanno per studiare e lavorare.In tanti, e vivono su un’isola più grande, fanno altrettanto.Se nel tempo ciò non fosse accaduto, se non ci fossero state- dovunque- contaminazioni, il mondo, ed Ustica, non sarebbero cresciuti.
Credo che anche gli usticesi-come tutte le comunità – debbano rendersi conto che le differenze( di esperienze, di mentalità, di weltanschauung ) siano un’ opportunità di crescita, non un attentato alle loro tradizioni ed ai loro usi.

 

Centro Studi: Lettera aperta al Sindaco e al Presidente del Consiglio


Egregio Sindaco del Comune di Ustica
Dott. Aldo Messina

Egregio Presidente del Consiglio Comunale
Dott. Leonardo Cannilla

e p.c. Centro studi isola di Ustica

Palermo 16.gen.2013

Egregi Signori, 

chi scrive, frequentatrice di lunga data di Ustica ove ha anche svolto in passato mansioni politico-amministrative, apprende con sgomento che il Centro studi dell’isola è stato sfrattato dalla sede, che le era stata concessa per svolgere la sua preziosa opera di ricerca e diffusione della storia usticese, senza plausibili motivi che ne giustifichino la necessità e l’urgenza. Non sfuggirà alla Vostra attenzione il grave danno che tale atto procurerà all’isola nel suo complesso, qualora privata di una istituzione che le ha dato lustro e ha diffuso, nel Paese e oltreoceano, squarci di storia locale misconosciuta anche agli abitanti. Il Centro Studi, come vi è certamente noto, è una istituzione culturale che ha fatto riemergere da un piccolo territorio avvenimenti e vicende che lo hanno trasformato in un microcosmo di incredibile interesse, e questo solo per la tenacia, l’impegno e la generosità di ricercatori appassionati e competenti che hanno svolto, dalla sua fondazione, una intensa attività di esplorazione in archivi, biblioteche, università italiane ed europee, sfociata in una notevole mole di mostre, conferenze, pubblicazioni e opere che sono andate fuori i confini a rappresentare gli aspetti più radicati, e quindi più propriamente identitari, della cultura locale.

Qualsiasi taglio imponga la crisi che attanaglia le amministrazioni comunali, è impensabile che ad Ustica si ritorca contro il patrimonio di conoscenza che la arricchisce facendone lievitare l’appetibilità turistica, né ha senso togliere ossigeno alle uniche attività che diffondono la Storia di una piccola popolazione e del suo minuscolo territorio da cui sono emersi, grazie al lavoro appassionato di un Centro Studi che non ha eguali in altre realtà insulari, eventi del passato anche recente che offrono spunti per costruire un futuro consapevole.

Certa che il Sindaco dott. Messina e il Presidente del Consiglio dott. Cannilla si faranno interpreti delle apprensioni sopra espresse, e si adopereranno con tutte le forze perché il Centro studi torni ad operare nella sede momentaneamente sottratta, dandogli modo di portare a compimento i progetti culturali elaborati nell’interesse di Ustica, porgo i miei migliori saluti e auguri per l’avvenire.

prof.arch. Rosanna Pirajno
presidente Fondazione Salvare Palermo

 

Lettera al Presidente dell’A.S.D. Ustica Calcetto e a Davide Caminita


Caro Presidente,
ho provato grande piacere quando ho appreso della prima vittoria dei nostri ragazzi e maggiore é stata la soddisfazione quando mi é giunta notizia che hai rivolto i complimenti per avere visto in loro, per la prima volta, il “gruppo” di cui tanto abbiamo parlato. Nello sport come nella vita quotidiana si alternano piaceri e dispiaceri; bisogna avere molta pazienza e sapersi porre e proporsi nei confronti dei ragazzi, i quali, appunto perché ragazzi, hanno di bisogno di buone guide e del dolce e dell’amaro quando occorre. COMPLIMENTI ! Sono convinto, e l’esperienza me lo insegna, che man mano che i ragazzi andranno avanti nel campionato si alleggerirà in loro la pesantezza della preparazione atletica ed emergeranno quelle qualità fisiche, e soprattutto, psico-fisiche che occorrono per raggiungere, sia dentro che fuori del campo di gioco, quei risultati che, sin dall’inizio, ci siamo prefissi e continuiamo a proporci. Infine, cosa molto importante, mi auguro che l’euforia di questa vittoria non faccia montare la testa ai ragazzi, anzi dovrà servire come stimolo a fare sempre meglio nella convinzione dei propri mezzi. Complimenti ancora e sempre in bocca al lupo ! Forza Ustica calcetto. Auguri di buone feste a te e a tutti i componenti la squadra e la società. Un saluto affettuoso. Giovanni

Caro Davide,
come hai personalmente constatato il calcetto e lo sport in genere riserva piccole e grandi soddisfazioni che fanno molto piacere ed aiutano a vivere meglio, infatti non é soltanto attività motoria da praticare, in seno alla quale, però giornalmente, emergono episodi umani e di vita che suscitano comprensione ed esaltano le virtù latenti delle persone. Bravo! per avere pubblicamente portato a conoscenza l’episodio che ti é capitato con Leo. Auguri di buone feste a te e famiglia.

Giovanni Martucci

 

Riceviamo e pubblichiamo


LETTERA APERTA

 Al Sig. Sindaco
Al Presidente del Consiglio Comunale
Alla Giunta Comunale
Ai Consiglieri Comunali
USTICA

Le recenti decisioni adottate dalla Giunta comunale riguardo ai notevoli aumenti di tutte le tariffe comunali (Acqua, rifiuti, IMU) e le difficoltà del Consiglio Comunale ad affrontare gravi problemi (il conto consuntivo 2011 è stato approvato solo pochi giorni fa, il bilancio PREVENTIVO 2012 ancora non è stato approvato, si devono esaminare debiti fuori bilancio per centinaia di migliaia di euro) creano grande allarme nella popolazione usticese già duramente provata da una stagione turistica a dir poco disastrosa.

Se a questo si aggiunge che, con troppa leggerezza, si annuncia lo stato di pre-dissesto finanziario del Comune la preoccupazione aumenta ancora: non si gioca col fuoco e non si gioca sul futuro di Ustica!! Occorre quindi fare chiarezza e, dopo avere informato la popolazione, occorre fare scelte responsabili.

 I CITTADINI VOGLIONO E DEVONO ESSERE INFORMATI DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SULLO STATO FINANZIARIO DEL COMUNE

 Con la presente si chiede pertanto CON URGENZA che le SS. LL organizzino con ampia pubblicizzazione una assemblea cittadina per spiegare a tutta la cittadinanza lo stato reale delle finanze comunali, i motivi per cui si è arrivati a questa situazione, e che tipo di decisioni si intendono assumere per affrontare la grave situazione.

Ustica, 10 novembre 2012

Gruppo “Ustica Democratica”

email:usticademocratica@hotmail.it

Sulla lettera al cugino – due osservazioni di Mario Oddo


Giovanni, ho letto con la dovuta attenzione la tua analisi alquanto impietosa; non entro in generale nel merito delle tue osservazioni in quanto al contrario del Sottoscritto ritengo abbia dal tuo osservatorio interno istituzionale numerosi “punti d’appoggio”, condivisibili o meno, per sostenerle. Su due particolari però desidero dire la mia. Primo, che il Sindaco abbia la predisposizione al “faccio tutto io” credo che sia un atteggiamento che non risale certo ad oggi; già due anni fa in un mio intervento su questo Sito ebbi in proposito a definirlo metaforicamente un “one man band”. Evidentemente ha sempre ritenuto di poter svolgere più compiutamente il suo ruolo in questa condizione di solitudine anche se obiettivamente non va ignorata una costante attività dei suoi più stretti collaboratori che proprio perché “silenziosa” gode all’esterno di minore visibilità.; con quali risultati ? beh !, se una certa “vox populi” come capita di sentire spesso in questi ultimi tempi invoca ad alta voce il subentro al più presto di un commissario con compiti di “reset” verso l’attuale Amministrazione un motivo ci sarà certo. Secondo, capitolo Dott. Mistretta. Nessuna meraviglia, bisogna riconoscere ad Aldo Messina una grande coerenza; fedele al suo credo in fatto di Assessori al Turismo al Comune di Ustica “se non sono fantasmi non li vogliamo” ha affidato la delega a chi ha assicurato continuità alla stessa invisibilità del suo predecessore ovviamente non mi riferisco al Sig. Felice Giardina. A suo tempo il Sindaco lo ha preferito ad altri dal curriculum certamente molto ma molto più modesto non ritenendoli affatto all’altezza della situazione. Avesse avuto a fianco un “asino vivo” al posto di un “dottore morto” forse la Comunità locale oggi ne avrebbe avuto qualche beneficio in più. Giovanni, stendo un velo pietoso sulla pretesa e ottenuta tessera VIP (viviamo ancora all’epoca del “lei non sa chi sono io ? ”) e concludo, non senza salutarti, con un consiglio da amico che mi auguro accetterà “sportivamente” al Dott. Giuseppe Mistretta che sono certo condividerai e con te in molti: con tutta la condivisione per la sua passione per le immersioni sarebbe meglio per il bene della Comunità usticese che Lei ogni qual volta sull’Isola la testa la tenesse sopra il pelo dell’acqua e non sotto ….

Mario Oddo

^^^^^^^^^^^

Da Palermo Eliana Dominici

Grandissimo Mariuccio come sempre e come sempre analisi completa ……

^^^^^^^^^^

Dalla California Agostino Caserta

Mario, condivido le tue osservazioni, che non dovrebbero rimanere solo parole scritte, e ne aggiungo una molto semplice e profonda che riempie gli occhi, il cuore e l’immaginazione di chi legge, anche se non e’ di Ustica, e mi rifersico al bellissimo soprannome ( ‘nciurio ) ‘ detto “Il Telebano”, prodotto di pregiata fattura della fantasia popolare, che orgogliosamente Giovanni esibisce come un ” titolo nobiliare “

Trasporti merci pericolose: Lettera aperta al Sindaco


Caro Aldo,

Ho letto e seguito tutti i tuoi impegni in merito alla grossa problematica dei trasporti con tutti i problemi che a “ruota” seguono.
Oggi stavo per pubblicare una mia nota, che ti allego, poi fermata in quanto ho – appunto – letto il tuo comunicato.
In merito a ciò (trasporto di domani della benzina) finalmente ho avuto comunicazione da parte della “Siremar” però, mi dicono, l’autobotte poi resterà ferma ad Ustica, in quanto non possono fare tutti questi viaggi.
Difatti partendo alle 10,00 da Ustica (1° viaggio) per Palermo prende l’autobotte e viene ad Ustica ( 2° viaggio) dove resterà ferma sino alla partenza con i passeggeri. Per riportare l’autobotte a Palermo dovrebbe fare altri 2 viaggi.
L’alternativa è di riempire l’ autobotte di acqua dolce per escludere tutti i gas e comunque devo chiedere benestare all’Ufficio Sicurezza Capitaneria.
Allora, viste tali difficoltà, ti (altro…)

Assemblea Cittadina – Disagi nei trasporti


COMUNE di USTICA

Ustica 21 giugno 2012

Oggetto: assemblea cittadina in merito a disagi nei trasporti su Ustica

Apprendo della riunione da voi indetta per oggi pomeriggio. Vi comunico con dispiacere, che non farò in tempo a raggiungervi per partecipare a questo importante momento di discussione e di condivisione sulle fondamentali tematiche della vita di un’isola. Come avrete potuto notare, su incarico del sindaco, mi sono attivato al fine sensibilizzare i media relativamente ai disagi attuali. Altri giornalisti sono già disponibili a comunicare le nostre decisioni. Ritengo che le problematiche relative ai trasporti ed al porto costituiscano una priorità assoluta per un’isola e, constato con piacere, tra di voi, uno spirito molto compatto nell’affrontare l’emergenza.
Io come Assessore al Turismo pro tempore dell’Isola di Ustica mi associo a tutti voi nell’individuare quelle iniziative idonee, nel rispetto della legalità, a risolvere questa incresciosa situazione che sta arrecando un fortissimo danno oltre che economico di immagine all’Isola. Vi comunico sin da ora che sabato mattina sarò con voi per fare il punto della situazione.

Un cordiale saluto

Giuseppe Mistretta

:

La copertina del nuovo numero di Lettera


[ id=10781 w=320 h=240 float=left] La realizzazione grafica della copertina è stata curata dalla nostra socia Arch. Mariella Barraco,utilizzando un disegno di Giuseppe Scalarini raffigurante la Falconiera di Ustica, datato 25.5.1928, a cui è stato sovrapposto un frammento di un suo appunto, riportato per intero all’interno della rivista.

Nella copertina volutamente sono state riportate solo alcune parole: “E’proibito. – Restate”: trattasi di un’ossimoro e sintetizzano a pieno l’idea di confino.

Questo nuovo numero di Lettera vede articoli a firma di Giovanna Delfini, Massimo Caserta, Vito Ailara, Franco Foresta Martin, Gaetano Cafiero, Chris Caravella, Giuseppe Giacino, Nando Rinaldi, Antonio Gianguzza e Mariella Lo Cicero.

Vi informiamo che la spedizione della rivista è stata calendarizzata a partire dalla prima settimana del mese di dicembre.

Contiamo che anche questo numero possa incontrare il vostro sempre gradito apprezzamento.

Buona lettura.

 

Lettera Aperta all’Amico Fraterno Mariano Scalisi


Ciao Mariano! avevo deciso di non scrivere più a questo sito perché nessuno può permettersi di censurare la mia intelligenza. ma sono felice, la tua lettera e’ arrivata come uno tsunami ma positivo bentornato mariano! sono felice di vederti tornare alla “LUCE” con coraggio incredibile. BRAVO,BRAVO BRAVO, bentornato. delle tue parole condivido ASSOLUTAMENTE TUTTO. più che un’analisi hai fatto .haai “girato un lungometraggio del realismo usticese”. TU sei abilitato oltre ogni misura a dire quanto hai scritto perché di ustica hai accettato tutte le negativita’, i rischi di una professione pericolosa e ne sei sempre uscito vincitore. A quaranta anni dalla nostra fraterna conoscenza, ancora oggi ANGELO E FIORELLA l’ultima parola la chiedono sempre a MARIANO, SENZA PER ALTRO POTER RICAMBIARE NEI MOMENTI….. DICO, pertanto, fuori i farisei che sono dentro il tempio. Restino fuori quelli che ne hanno determinato la catastrofe, OGGI penso che almeno per un paio di generazione i MASCHI, ma ce ne sono(?) debbano stare lontani dalla CASA DISTRUTTA e se qualcuno vuole capirci meglio glielo possiamo spiegare a viva voce IN PIAZZA CAPITANO VITO LONGO. INTANTO FUORI I FARISEI DAI TEMPLI: quello SACRO, e quello della RES PUBBLICA

Un fraterno abbraccio Angelo e Fiorella

 

Lettera degli usticesi dall’Australia in esposizione alla mostra fotografica “Teresa Nicoletti, diva e donna”


AUSTRALIA

Continuano le visite alla mostra fotografica “Teresa Nicoletti, diva e donna”, tributo al mezzosoprano e compositrice di fama mondiale, in esposizione presso il “Centro Accoglienza”, Piazza Umberto I, Ustica, con orario continuato dalle 10 alle 24 e ingresso libero. La mostra, che ha il patrocinio del Comune di Ustica ed il contributo della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, è stata prorogata al 21 agosto per il successo di pubblico, con quasi 2.000 presenze nei primi 12 giorni.

Tra i 15 grandi pannelli fotografici di Pucci Scafidi, Andrei Mosienko, Franco Lannino ed altri che ritraggono il mezzosoprano e compositrice sulle scene liriche è presente anche la copia di una lettera indirizzata a Teresa Nicoletti, scritta dalla signora Vittoria Manfrè, un’usticese che insieme alla famiglia vive ormai da parecchi decenni a Melbourne, in Australia. La lettera, che pubblichiamo, è stata inviata pochi mesi fa, insieme a dei piccoli doni, in ricordo dello straordinario concerto che Teresa Nicoletti tenne il 28 ottobre 2009 presso la Melba Hall del Conservatorio di Musica di Stato di Melbourne, in Australia, e che registrò il “tutto esaurito”. In quell’occasione la Nicoletti donò una copia del cd “Mia Ustica”, l’inno ufficiale dell’isola da lei composto, alla famiglia di usticesi la quale, commossa fino alle lacrime, ringraziandola rispose: “Ascolteremo ogni giorno “Mia Ustica” e sarà come respirare la nostra isola…..”.

La toccante lettera che la signora Vittoria Manfrè ha scritto a Teresa Nicoletti rappresenta una palese dimostrazione di come la musica in generale, e “Mia Ustica” in particolare, possano rappresentare un ponte eterno ed incrollabile che leghi l’emigrante alla propria terra natia. Attraverso la musica di “Mia Ustica” gli usticesi nel mondo rivivono i ricordi della loro infanzia trascorsa nell’isola e le emozioni prendono il sopravvento sino alla commozione.

Teresa Nicoletti, Cittadina d’Onore di Ustica ed Ambasciatrice dell’Isola di Ustica nel mondo, ha già cantato “Mia Ustica”, l’inno dell’isola, in tutti i continenti, e continuerà a girare il pianeta facendosi messaggera, attraverso le note della musica di “Mia Ustica”, dei colori e delle sensazioni dell’isola.

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