Ustica sape

Lettera Aperta al Sindaco di Ustica sui facili permessi


Lettera aperta

Al Sindaco di Ustica

Signor Sindaco,

A fine Luglio dello scorso anno ebbi a lamentarmi con Lei in merito ai troppi permessi che venivano rilasciati, molti senza titoli, per aggirare l’ordinanza sui divieti di circolazione notturna.

La Sua risposta perentoria, davanti a testimoni è stata: “Hai ragione, sono d’accordo ma ormai la stagione è quasi finita, presteremo più attenzione il prossimo anno”.

Anche se non del tutto soddisfatto accettai la risposta.

Quest’anno noto, almeno per quanto si sente in giro, che le Sue sono state promesse da “marinaio”. Infatti ai numerosissimi permessi concessi lo scorso anno si aggiungeranno quelli dei consiglieri comunali.

A che titolo verrebbero concessi i permessi ai consiglieri?

Signor Sindaco la nostra Isola sta perdendo la caratteristica di Isola tranquilla che permetteva ai turisti una vacanza di rilassamento e riposo.

I turisti notano tutte queste ingiustizie, disservizi, confusione, disordine ed altro e fuggono.

Ustica 10-08-2011

F.to Giovanni Ciaccio

 

Lettera Aperta al Sindaco di Ustica


Lettera aperta al Sindaco di Ustica

Epc www.usticasape.it

Sig Sindaco,

visionando il sito usticasape mi ha colpito una Sua nota che “enfatizzava” un intervento dell’Assessore Porretto, presso l’Assessorato Regionale del Turismo e dello Sport, in merito alla liquidazione di circa 19.000 Euro, riferita alla presentazione del rendiconto del 50° anniversario rassegna attività sub 2009, la mancanza dei quali avrebbe potuto “causare uno sbilancio di cassa”.

Come COMMENTO avevo scritto:

“Signor Sindaco vorrei capire se i Funzionari dell’Assessorato Regionale al Turismo hanno fatto una cortesia al Comune di Ustica o il provvedimento di liquidazione delle somme era un atto dovuto. E’ stato, forse, l’intervento dell’ illustre sconosciuto Assessore Porretto a sbloccare le somme dovute?

Sindaco, voglio evidenziarLe che dentro il Comune ci sono alcuni funzionari capaci di svolgere il proprio lavoro.”

Sindaco, visto che Lei continua ad evidenziare questo consorzio turistico alberghiero isola di Ustica le ripropongo la stessa domanda fatta giorno 17 giugno in occasione della costituzione dell’A.T.S per gestire l’evento della 51°rassegna delle attività subacquee : quali strutture rappresenta questo consorzio?

Non avendo ricevuto alcun chiarimento in merito, forse perché non ha visto la mia nota, mi sento in dovere, come cittadino usticese e come operatore turistico, di farLe notare alcune anomalie,anche, in merito alla composizione dalla Sua giunta.

Abbiamo detto dell’Assessore esterno/esterno Porretto che viene pagato, ed incassa senza vergogna, da noi contribuenti e che risulta nell’elenco di “chi l’ha visto”. Ho controllato il sito on line del Comune ed ho contato le sedute di giunta tenutesi dal 4/5/2011 al 2/7/2011, in venti di queste sedute l’ Assessore Porretto è stato presente nella sola seduta del 30/06/2011 solo ed esclusivamente, perché presente sull’Isola spesato, e per il fatto che non si sarebbe potuta tenere la seduta di giunta se non avesse partecipato(presenti tre assessori – Caminita-Pignatone-Porretto).

Le sembra che un Assessore con le deleghe alla PORTUALITA’ – TRASPORTI – SPORT – TURISMO – RETE ECOLOGICA – PROTEZIONE CIVILE possa restare, illustre sconosciuto, sistematicamente lontano da Ustica senza vivere i problemi della nostra gente?

Enfatizzare normali e sporadici interventi da parte dell’ assessore esterno/esterno equivale a voler supportare una Sua scelta sbagliata.

L’anomalia delle anomalie è il “valzer” degli incarichi assegnati all’Arch. Pignatone. Sotto la Sua sindacatura ha fatto di tutto o quasi. Ma il colmo dei colmi è quando è stato nominato responsabile dell’Ufficio Tecnico, part time con il titolare, Arch: Rubbio, vincitore di un concorso per quel posto. Entrambi percepivano il 50% dello stipendio; – come a dire prendi due e paghi uno.

Non si capisce come mai il vincitore di concorso Arch. Rubbio Vincenzo non reclami la Dirigenza che gli spetta di diritto percependo degli emolumenti senza dubbio superiori?

Le autorizzazioni rilasciate in questo ultimo periodo non sono altro che scandalose a voler utilizzare un termine di tutto rispetto, ecco perché l’Arch. Pignatone sostiene che non devono essere pubblicate nell’albo del Comune on line, anche se trattasi di atti amministrativi prodotti nell’ambito del Comune. La pubblicazione di dette autorizzazioni avrebbe portato a conoscenza di molti cittadini, e forse di autorità preposte al controllo, quanto da me evidenziato, che ribadisco essere scandalose e …

Ma non è finita qui, l’Arch. Pignatone viene anche nominato Assessore, in base alla l.r. 22/2008, con deleghe: ai BENI CULTURALI ED ARCHEOLOGICI – LAVORI PUBBLICI – URBANISTICA – PIT – PIR – ATO IDRICO – ATO RIFIUTI – POR – FEFR – GAL., tutte deleghe di pertinenza dell’Ufficio Tecnico.

I cittadini non sanno più chi è il referente in questo ufficio tecnico.

A questo punto Sig. Sindaco sorge spontanea una domanda: “chi controlla il controllore”?

Angelo Tranchina

 

 

 

COMMENTO:

Da Palermo Mario Oddo

Angelo, il tuo accorato “sfogo” istintivamente mi suggerisce una “ultimora” accompagnata da una notizia “gossip”; te le giro volentieri per la serie: ” ridiamo pr non piangere”:

== Ustica. Un abitante usticese S.M. ha riferito alle locali autorità militari, religiose e comunali di avere visto recentemente in un solo giorno nell’Isola un Ufo, la Madonna di Fatima e l’Assessore Porretto. Ritenuto credibile per le prime due, a seguito della terza affermazione è stato sottoposto a immediata perizia psichiatrica.

== Ustica. L’Arch. Pignatone circola da tempo liberamente in Comune con la sua nuova “metà”, l’Arch. Rubbio: … che tempi !!!

 

Dall’ASD Ustica – Lettera di fine anno, riflessioni e bilanci


Cari lettori,

l’anno in corso sta per chiudersi ed è tempo di riflessioni e bilanci.

Come sapete abbiamo cominciato la nostra avventura in primavera quando, dai giovani di Ustica, ci è giunto lo stimolo a ricostruire una rappresentativa calcistica che partecipasse ai tornei federali come ormai non succedeva da ben dieci anni.

Ben consci delle difficoltà da affrontare in relazione alle numerose criticità che l’isola ci propone ed alle esperienze maturate nel settore, c’è stata molta diffidenza e perplessità prima di avviare il progetto. (altro…)

Dall’ASD Ustica – Lettera di fine Anno, riflessioni e bilanci…


Cari lettori,

l’anno in corso sta per chiudersi ed è tempo di riflessioni e bilanci.

Come sapete abbiamo cominciato la nostra avventura in primavera quando, dai giovani di Ustica, ci è giunto lo stimolo a ricostruire una rappresentativa calcistica che partecipasse ai tornei federali come ormai non succedeva da ben dieci anni.

Ben consci delle difficoltà da affrontare in relazione alle numerose criticità che l’isola ci propone ed alle esperienze maturate nel settore, c’è stata molta diffidenza e perplessità prima di avviare il progetto. Le ultime resistenze sono state annientate dalla grande voglia e determinazione che abbiamo riscontrato nella generazione di ragazzi che non ha mai avuto questa opportunità.

Abbiamo subito capito una cosa, la formazione di una squadra di calcio usticese non poteva prescindere dalla costituzione di una “Società forte” che avesse l’organizzazione e la capacità di formare e guidare un “gruppo” all’etica dell’agonismo sportivo.

Abbiamo così cominciato a lavorare per costituire un gruppo dirigenziale pronto ad affrontare l’impresa che, come sapevamo, non si presentava facile.

Abbiamo cercato di coinvolgere tutte le “abilità” presenti sul territorio, non abbiamo escluso nessuno, non ci siamo fatti condizionare da elementi che non fossero finalizzati al bene della Società, ci siamo tenuti lontano da strumentalizzazioni o indebite annessioni.

Ci siamo infine affermati come “fenomeno sociale” vista la straordinaria adesione e sostegno che abbiamo ricevuto, abbiamo anche scelto di non escludere nessuno e presentare una “rosa” di 40 calciatori sapendo bene che sarebbe stato molto più difficile gestirla.

Tutto questo ci ha permesso di “bruciare le tappe” e fare in modo che la Società neonata potesse sostenere dal punto di vista organizzativo ed economico l’iscrizione della squadra ad un torneo Federale.

Come tutti sapete l’esperienza è un’entità che non si può acquisire che “sul campo”, per questo motivo, pur valutando altre possibilità, abbiamo scelto di iscriverci subito al Campionato di III Categoria dal momento che per i nostri ragazzi era l’unico modo di confrontarsi nell’agonismo sportivo.

Solo degli inguaribili ottimisti, per non dire degli utopisti, avrebbero potuto pensare che una squadra di “analfabeti del calcio” come noi stessi l’abbiamo definita, formata da ragazzi molto giovani (molti dei quali non avevano mai giocato il calcio a 11 né si erano mai confrontati con squadre organizzate), guidati da un drappello di “vecchi irriducibili” e da uno staff tecnico che si confronta e si mette alla prova giorno per giorno, si sarebbe subito laureata non avendo percorso le tappe preliminari e intermedie (elementari, medie, liceo).

Puntualmente ci si è tuffati nella realtà e sono arrivate sonore sconfitte nelle prime partite disputate. Chi conosce lo sport sa quanto i risultati determino il morale e l’atteggiamento di una squadra nell’affrontare le successive competizioni, ci si poteva quindi aspettare uno scoramento che poteva sfociare nella rassegnazione e nel disimpegno, niente di tutto questo, le sedute di allenamento sono state sempre più frequentate, è prevalsa l’idea di continuare a lavorare per migliorarsi, non si è mai spento il dibattito sulle azioni da intraprendere per rendere più esaltanti le performances, si è andati avanti compatti in gruppo sostenuti anche dagli esclusi e impermeabili alle immancabili critiche che ci piovevano addosso.

Oggi possiamo dire di avere ottenuto la vittoria più bella, quella di aver fatto rinascere lo sport coi suoi valori a Ustica attraverso la formazione di una squadra che solo in pochi mesi è maturata moltissimo e che, siamo convinti, potrà dare tante soddisfazioni a chi la segue e a se stessa, a patto che si abbia la pazienza di aspettare.

Sebbene voltandosi indietro ci accorgiamo di aver svolto una grande mole di lavoro, ci rendiamo conto di essere solo all’inizio, così come sappiamo bene di aver trascurato per mancanza di tempo e risorse umane alcuni settori vitali per la sopravvivenza stessa della squadra quale quello dei giovanissimi di cui ci siamo occupati ma non dedicando tutto il tempo che avremmo voluto. Nell’anno che verrà particolare impegno sarà dedicato proprio a questa attività che ha sempre costituito per noi una priorità assoluta.

Per ottenere tutto quello che abbiamo acquisito fino ad oggi, abbiamo valorizzato le competenze diverse dei nostri Soci, anche la costruzione del sito si è avvalsa di questo metodo ed ha consentito di informare chi ci segue nel miglior modo possibile. Anche il nostro sito è un neonato, per cui abbiamo inserito la sezione “Lascia un commento” che, come sapete era finalizzata solo ad ottenere consigli per fare in modo di darvi un organo di informazione quanto più possibile vicino ai vostri desideri. Abbiamo rilevato, nel tempo, che questa sezione si è trasformata in uno spazio in cui venivano convogliate critiche più o meno costruttive, complimenti e saluti anche intercontinentali, esternazioni più o meno personali e polemiche varie. Tutto questo ci ha stimolato a fare meglio ed ha insegnato ai più giovani a reagire in modo adeguato a sollecitazioni anche pressanti e ingiuriose. Sappiamo di costituire un “Soggetto Pubblico” e quindi ci sottoponiamo volentieri a tutte le vostre esternazioni, anche alle meno “educate” e non vogliamo rinunciare ai contatti con chi è lontano e ci vuole bene, nasce però un problema di appropriatezza, per cui dall’anno prossimo chiunque voglia esprimere le proprie idee rendendocele note, lo potrà fare attraverso l’indirizzo di posta elettronica ( asdustica@live.it ), leggeremo tutto e pubblicheremo le risposte ai saluti e alle idee più interessanti.

L’anno sta per finire per cui inviamo i nostri più sinceri e cordiali auguri ai nostri sostenitori e ai nostri detrattori, da parte nostra ci auguriamo di dare ai primi occasione di sostenerci ancora di più e agli altri di cambiare idea nei nostri confronti, auguri infiniti e infiniti ringraziamenti li mandiamo poi a tutti i nostri sponsors che sono stati tanti, nei loro confronti ci sentiamo in debito e possiamo promettere di impegnarci al massimo per rispondere al meglio alla loro generosità che ci ha consentito di esistere.

Auguri a tutti e……… Forza Ustica!.

ASD USTICA

Lettera del 04-12-09 di Palmisano Govanni

Rettifica alla lettera del Prof A. Longo

Il Prof A. Longo in data 13/09/2009  ha fatto pervenire una rettifica alla lettera indirizzata ad Alessandro Zanca che pubblichiamo.

Mi è stata contestata, con mal celata irritazione, la citazione di alcuni nomi inseriti nel corpo della lettera. Ho subito provveduto a toglierli dalla stessa e mi scuso con gli interessati precisando, comunque, che gli stessi erano stati citati quali esempi ASSOLUTAMENTE POSITIVI e pertanto da elogiare e indicare ad esempio.

Comunque, ribadisco ed esprimo il mio più profondo rincrescimento, rinnovando le mie scuse.

A me stesso invece dico: “Non ti scoraggiare per l’assordante silenzio perché sei sulla strada giusta”.

Se nascono problemi dagli elogi, figuriamoci per il resto.

Intanto l’operazione “CONSIGLIO COMUNALE FUORI DALLE …..” è giunta in porto. Non c’era alcun dubbio!!!

Quando il Vecchio Presidente del Consiglio diceva: “Ustica è oppressa da una  NUBBE TOSSICA” non era una battuta, ma la sacrosanta verità.

Scommetto, comunque, che presto ci sarà un nuovo “PREMIATO”…

Prof. Angelo Longo

Dalla California Nuccio Caserta

Caro Pietro,

grazie ancora per le belle foto . Wow !!!! Per chi vive fuori  le mura guardando le foto degli avvenimenti usticesi é un pò come venire ad Ustica senza viaggiare  .

Propongo lo stesso dall’altro lato così gli usticesi possono vedere i nativi che vivono altrove .

Includo qualche mia recente foto  con mia moglie che per la prima volta ha visitato  Las Vegas ,Disneyland e SeaWorld a San Diego .

Ciao Nuccio

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Angelo Longo: lettera aperta ai cittadini di Ustica

Lettera aperta all’att.ne di Alessandro  Zanca e dei giovani di Ustica

Caro Alessandro, sei venuto più volte a cercarmi per avere chiarimenti, forse conforto, trovandoti a vivere con i tuoi compagni, una esperienza davvero confusa e sconfortante.

Eri molto occupato e talvolta sei venuto dopo la mezzanotte ed io ti ho sempre atteso perché sentivo che a un giovane che con onestà ed apprensione si trovava a vivere una esperienza definibile quanto meno

allucinante

non si poteva rifiutare una parola che fosse d’aiuto, che veniva dalle esperienze vissute.

Tu e tutti gli altri, senza distinzione di “maggioranza e minoranza”, siete stati cacciati fuori dal comune, cioè da casa vostra solo grazie alle complicità di qualcuno che mentre usciva dalla finestra, lasciava un valido (quanto lui!) erede all’interno del …. portone!

So che con la solita strategia  i soliti quattro (o più?) ruffiani vi accusano di ogni colpa.

Certo di errori, anche di comportamento, ne avete commessi tanti! Ma la verità è che chi doveva guidarvi, il buon comandante della vostra nave non conosceva né conosce cosa sia la bussola, e se il timone sia un’altra cosa, confonde Nord e Sud, e la sua azione produce sempre venti di Scirocco e Maestrale, e quando cambia vento ti porta a Greco e Ponente.

Il suo barometro ha sempre segnato tempesta ed il vento veniva da pochi complici, ruffiani ben ricompensati che hanno consentito che

1)- Silvana Bertacci, 2)- Felice Badagliacco, 3)- Gaetano Caserta, 4)- Angelina Ciaccio,

5)- Bartola Martello, 6)- Martina Natale, 7)- Giovanni Palmisano, 8)- Alessandro Picone,

9)- Giampiero Giuffria, 10)- Alessandro Zanca, 11)- Leo Cannilla 12)- “il fratello

venissero, ripeto, cacciati dalla loro casa, il nostro Comune, come cani randagi.

Ma i complici del permanere di tale grave incresciosa situazione son tanti e tutti, come già detto, debitamente premiati!

Volete sapere tu ed i tuoi amici chi sono i complici di costui, peraltro tutti ben ricompensati?

Essi sono in tanti e si annidano soprattutto nella cerchia di coloro che hanno prevalentemente interessi di vario genere.

Tra questi si contraddistinguono quegli pseudo intellettuali che sanno far mostra solo di una cultura fine a se stessa, per appagare il proprio snobismo di setta senza preoccuparsi della promozione culturale dei concittadini, così come invece si faceva 50 anni fa nella casa di Grazia Favaloro, locata per struttura pubblica adibita a scuola, prima che la stessa fosse realizzata..

Nel frattempo i beni storico-monumentali dell’Isola crollano, distrutti dai vandali, o meglio da quei giovani che sono stati abituati a distruggere perché arrabbiati, allevati da una società che li ha calpestati facendo subire loro soprusi di ogni genere! Oggi quei giovani delusi, sbagliando, esprimono così la loro protesta.

Questi esempi sono solo la punta dell’iceberg di una situazione complessa quanto grave, e credo che sia il momento che voi conosciate la storia amministrativa di Ustica degli ultimi 30 anni. A partire dalle dimissioni (obbligate?) di Filippo Vassallo da Sindaco; per cacciare gli invisi comunisti Nicola Longo, Vito Natale, Camillo Padovani, entrati a far parte della maggioranza per supplire all’insipienza di alcuni amministratori (così inutili, come si dice con appropriata definizione) o per altri motivi??? Parliamone! Alle dimissioni di Vassallo hanno fatto seguito altri eventi, qualcuno ben più tragico!

Se vi fermate a riflettere Ustica oggi potrebbe essere rappresentata da tre immagini:

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La prima: Il Comune con intonaci cadenti e con finestre già cadute, immagine identificabile col Sindaco che non solo non ha restaurato il Comune, ma ha pure fatto perdere i soldi che erano nel cassetto, per fregare Compagno, e perché non apparisse troppo bravo.

Per la cronaca si trattava di 300.000.000 milioni di lire.

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La seconda: Cala S. Maria, discarica autorizzata (per omissione multipla – Comune, Capitaneria); colma di bidoni, di motori marini e di fondi di bottiglia;

N.B. per i preservativi si consiglia il Castello della Falconiera, è più romantico!! Per i bisogni corporali invece si preferisce l’ingresso della Torre dello Spalmatore!

Peccato che la festa della Provincia più monnezzara della Regione con il Comune più monnezzaro della Sicilia, come puntualmente ci ha informato il Giornale di Sicilia, non sia stata tenuta sulla spiaggia della Cala S. Maria. Ritengo che sarebbe stata la cornice più adeguata per i partecipanti.

Chi volesse può vedere tutto questo degrado in mostra su Internet.

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La terza: Il Centro Studi allocato nel vecchio Comune in piazza senza averne alcun diritto. Quando 10 anni fa scrissi al Presidente di spendere qualche parola perché il Comune non desse alla Riserva Marina altri locali visto che ne occupava già più del dovuto, il Centro Studi non mi diede alcuna risposta, tranne una breve nota sul loro giornale firmata…Ponzio Pilato e il segretario dello stesso fu l’unico ex sindaco a non sottoscrivere la petizione organizzata dall’ex sindaco Nicola Longo nella quale si chiedeva che la casa di tutti, della nostra storia dei sindaci Gaetano Ailara e Nicolò Longo, di Anna Notarbartolo, restasse a disposizione della comunità e non finisse nello squallido calderone in cui versa la riserva marina per totale incapacità operativa di coloro che pretendono di amministrarci.

Mi spiace per i tanti soci del Centro Studi, quasi tutti in buona fede, specie quelli che vivono fuori patria. Ma ci sono momenti in cui LA VERITA’ DEVE PREVALERE.

Riserva marina che continua ad essere paralizzata, malgrado le sollecitazioni di ex sindaci e cittadini che si sono offerti volontari per prestare servizio gratuito riaprendo tutti i locali della riserva nel pieno rispetto della legge.

Ergo, dicevano i Latini, “fuori il Centro Studi dal vecchio Comune!”

Amici, vi parlo da “Port Cross”, la Riserva Marina istituita nel Mediterraneo, vicino Marsiglia, nel 1963. Andiamo tutti insieme a visitarla, ci riceverà con grande ospitalità monsieur Nicolà Gerardine il quale è stato ad Ustica e ricordava la torre e il faro dello Spalmatore.

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Sul faro non ho risposto, sulla torre ho spiegato che, superati i tempi dei pirati, la torre è diventata dormitorio e cacatoio per le pecore di Ustica. Oggi il nulla.

Sono certo che molti giovani si assoceranno e potranno capire come da una piccola isola come Port Cross, più piccola di Ustica, stia nascendo un Parco Nazionale già in formazione comprendente oltre “Port Cross” le isole di “Il Edelevante” e l’isola di “Poquerolle” più 11 Comuni rivieraschi che si stanno costituendo in Parco Nazionale, avendo capito che l’unico modo di poter sopravvivere e promuovere l’economia locale è quello di utilizzare il patrimonio ambientale.

E allora, io URLO, URLO, URLO!!! Perché tutto questo non può accadere anche ad Ustica ?

La nostra Isola possiede molto di più: ha un mare unico, un ambiente naturale terrestre favoloso, un patrimonio archeologico ineguagliabile, un’eredità di immobili e di cultura ereditati dal confino.

Ad Ustica io mi sento in grado, con l’aiuto di un solo amico, e sapete di chi parlo, di far nascere il museo vulcanologico: è il momento che il più anziano dei sub di Ustica, dimentichi i suoi anni e gridi forte in piazza, con la sua voce possente, la rabbia per il male che stanno facendo alla sua Isola;

I veri amici del mare che nelle loro immersioni di amatori rinuncerebbero sicuramente a catturare la più bella aragosta del mondo, ove se ne presentasse l’occasione, perché per loro una creatura del mare tanto è più bella, tanto più va lasciata nel mare alla vista di tutti.

Ribellatevi amici e familiari, urlate a squarciagola contro i barbari che vengono a distruggere la nostra unica ricchezza, e urlate contro tutti i complici che si annidano nell’Isola; io e molti saremo con voi.

Sono convinto che se qualche adulto perbene e perché no, un giovane o una giovane si farà avanti, molti lo seguiranno o la seguiranno. Anche quei vandali che sino a ieri non ho compreso facendomi tanta rabbia per il loro comportamento.

Oggi ho capito che questi ultimi sono vittime dell’ignoranza, dell’arroganza e dei soprusi degli adulti, alcuni dei quali nascosti sotto un manto di misticità

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A Ustica purtroppo non esiste il giusto orgoglio neanche fra quelli che se oggi hanno un posto di lavoro lo devono proprio alla Riserva Marina.

Alcuni preferiscono stare al Comune dove peraltro chi meno fa, o chi compie più disastri amministrativi viene ricompensato con migliaia di euro, grazie anche ad una compiacente Commissione di Valutazione.

Oggi ad Ustica è consentito fare di tutto e di più ma non a tutti.

Infatti la ultra ottantenne signora Elena Olivares è stata tempestivamente fermata da due baldi marò mentre, udite, udite “cugghia rui patedduzzi pi farisi u sucu”; intanto i cari amici, uno un po’ bauscia, ma a me cari (tranne quando fanno queste cose), organizzano ricche cene a base di cernie naturalmente provenienti da…Cile, Cuba o Australia.

Ragazzi diamoci una regolata, credo che tutti i limiti siano stati superati!!

Giovani di Ustica, volete conoscere quanto posso raccontare a fronte di qualunque interlocutore?

Fatemelo sapere firmando il modulo di seguito allegato.

Ad Angelo Longo:

Voglio sapere quanto sai, in piazza all’aria aperta, in merito agli ultimi 30 anni della storia amministrativa di Ustica.

Nome…………..Cognome…….

Data di nascita……………….

Firma……

Vi chiedo questo perché voglio parlare solamente a chi ha veramente l’interesse di conoscere la verità dei fatti accaduti.

P.S.: Una domanda una sola, per il momento al dott. Aldo Messina: Perché, avendo ricevuto due lettere anonime, che denunciano un grave e annoso abuso edilizio, entrambe con lo stesso contenuto e con lo stesso mittente, ne abbia protocollato una sola e l’altra no ? Grazie

Prof. Angelo Longo

Lettera del Consigliere Palmisano Giovanni

Riceviamo e pubblichiamo, così come è pervenuta,  la lettera “spontanea” del Consigliere Giovanni Palmisano letta in consiglio comunale dopo essere stato eletto (all’unanimità) vice presidente del consiglio comunale di Ustica

—————————–

Palmisano GiovanniCari Concittadini,
Signor presidente del Consiglio, signori consiglieri, signori assessori, Signor Sindaco

Non era mia smania, ne sete di gloria, ne sete di poltrona, ne sete di guadagni ecc. ecc. che mi spinsero ad una seconda candidatura alle elezioni comunali del Giugno 2008, ma voglia di cambiamento della gestione comunale che il gruppo “oltre il mare” si era prefissato, nel rispetto delle aspettative dei cittadini che Lei stesso Signor Sindaco ci aveva assicurato con tutta la sua volontà. Ma pian piano ho cercato di farle capire molte cose ma lei non è riuscito bene a capirmi. Il dato di fatto è quello che buona parte della macchina comunale funziona malissimo. Siamo arrivati, a mio modesto avviso ad un degrado che personalmente mi fa molta paura. La serenità e la tranquillità in questo nostro paese “Ustica” ultimamente è venuta a mancare sempre più. Chi ci dovrà garantire? Mi chiedo!!! Sono molto deluso. Signor Sindaco il suo operato all’esterno dell’Isola per l’interesse dell’Isola stessa, sembra lodevole. Chi dovrebbe far rispettare le leggi, le regole e i regolamenti del comune? O nel comune? Ma chi veramente non vuole cambiare le cose o le realtà scorrette? Posso dire con chiarezza e senza tanti preamboli che tutto dipende “in un paese o in un comune piccolo come il nostro” dalla forza e volontà del sindaco e della sua maggioranza. Signor sindaco più volte ho cercato di collaborare con gli uffici comunali per aiutare a risolvere problemi e problemini ma forse tutto è stato vano o vanificato. Mi chiedo da chi? Tanti interrogativi mi pongo giorno e notte, ma credo che dia l’ora che debba tirare i remi in barca perché la tempesta è molto furente. Ho giocato a poker senza veramente saperlo fare, ho tirato di mancino pur non essendo mancino, tutto ciò pensavo  che a lei signor sindaco poteva giovare a beneficio della collettività isolana, ma apprendendo le sue volontà che vengono da lontano (le faccio ricordare i discorsi in casa di un noto usticese in contrada passo della Madonna della Croce) subito dopo qualche giorno dopo dalle elezioni comunali del 2008. si ricorda i discorsi fatti in quella terrazza? Esso disse chiaramente quali erano i desideri del gruppo di minoranza consiliare e lei rispose con un colpo di mancino “tutto dipende dal Talebano”. Lei ricorderà la mia risposta che corrispondeva alla verità: le cariche di consiglio non li abbiamo ancora discusse, si decideranno nella prima seduta consiliare. Ma le parole di colui erano di suo gradimento “dai discorsi” signor Sindaco stato di fatto che lei ancora persevera. Ci conosciamo da tempo ma lei sempre vuole scherzare con i pensieri altrui, è  libero di farlo ma è certo che la mia pazienza ha un suo limite. Non vorrei indurmi alla perdita del rispetto umano. Ma sicuramente, personalmente non mi sento più garantito e di conseguenza molti dei miei concittadini. Vorrei citare i diversi motivi che mi spingono a questi pensieri, ma solamente il ricordo lacerano il mio muscolo cardiaco. Per onestà intellettuale, per quella che madre natura mi ha dato vorrei rispettarla. Non condividendo più molte delle sue scelte gestionali comunali non mi ritengo più un suo consiglierei maggioranza e per tale desidero rispetto a riguardo di tale decisione, senza rancori; ogni uomo ha una sua libertà di pensiero per tanto esigo rispetto. Voglio chiedere scusa al mio elettorato e pongo fine a questa triste storia che mi ha travolto personalmente. Forse è meglio che non si prolunghi più di tanto. Del resto molte cose nella vita cambiano, ma è difficile che cambi il mio pensiero di essere. “È meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora o da coniglio”. Ricordando molti dei miei educatori ormai scomparsi mi sovvengono alcuni dei loro insegnamenti che provengono da letterati:

1) “volli sempre volli fortissimamente volli”;

2) “il ladro non è solamente chi ruba materialmente, ma anche chi tiene il sacco, chi vede, chi sente, chi sa e non parla”;

3 “sbagliare è umano, perseverare è diabolico”.

Ma visto che i principi sani in me radicati da questi insegnamenti non sono utili alla crescita di questo comune la mia presenza in comune diventa inutile. Di sicuro di non solo pane vive l’uomo ma sicuramente a mio avviso vive e vivo di orgoglio personale di avere agito, per grandi linee, con correttezza, chiarezza e onestà nella difesa degli interessi della collettività usticese. Ringrazio tutti coloro i quali mi hanno sostenuto moralmente in questi mesi. Grazie a tutti coloro che mi avete detto che di Talebano ce ne dovrebbero essere di più. Ma purtroppo vi ho risposto sempre sul vago cercando di giustificare i tempi e gli impegni vari di ogni consigliere del gruppo “oltre il mare” in cui credevo che i discorsi dei cambiamenti veramente li volevamo portare avanti basati sui tre insegnamenti o principi sopra citati. Ma i diversi fatti hanno smentito le aspettative prefissati in campagna elettorale comunale del 2008. volete tacere su tutto dimostrando false paure di trattare argomenti in consiglio comunale attenzionati dai cittadini e consiglieri. Cari concittadini le diverse offese personali del sindaco dott. Aldo Messina, del Vice Sindaco Giuseppe Caminita e del presidente del consiglio Girolamo Tranchina mi hanno fatto indignare offendendo la mia dignità, onestà, correttezza, umiltà e serenità intellettuale di consigliere e forse non di meno di un essere umano. Sono un uomo che andrà in fondo nel rispetto della legge, delle regole e regolamenti fino all’ultima goccia di vita che esisterà in me. Nel protocollo 2623 assunto presso il comune il  6 maggio 2009, come oggetto: “richiesta di commissariamento del comune di Ustica” indirizzato al sindaco, assessori, al presidente del consiglio e al segretario comunale riporto l’essenza del discorso legato molto al ritardo del bilancio di previsione del comune. Visto a mio modesto avviso l’incapacità amministrativa di governare gli uffici a beneficio della comunità usticese, ritengo opportuno rivolgere alle signorie vostre un accorato mio consiglio, di far richiesta con la massima urgenza alla residenza della Regione e agli assessorati regionali la formale richiesta del commissariamento del comune di Ustica per evitare ulteriori danni che possono arrecarsi alla comunità isolana non di meno all’ente comunale. Non per essere istigatore ma visto il fallimento amministrativo per una mia personale convinzione ritengo sia la sorte migliore andare “oltre il mare” con dignità, umiltà e serenità. Signor presidente la sua arroganza, la sua presunzione, e la sua scarsissima umiltà umana nei miei confronti hanno portato oltretutto alle mie dimissioni da vice presidente del consiglio comunale di Usticanel protocollo 3455 assunto dall’ente il 08 – 06 – 2009. Oltretutto quello dichiarato in quel protocollo posso con intelletto dichiararlo ancora una volta “la vergogna che ho nell’aver partecipato alla campagna elettorale del 2008 insieme ai menzionati signori e a tutti coloro che non hanno voluto cambiare lo stato dell’arte della macchina comunale con gli annessi provvedimenti, così facendo hanno portato la comunità usticese e il comune di ustica in una confusione totale che porterà il tutto a mio modesto avviso ad un disastro economico dell’ente e a rottura di rapporti sociali ed umani che in parte di già sono esistenti ed evidenti sul nostro territorio isolano che probabilmente si accentueranno che probabilmente scaturiranno in deliri. Concittadini non deludetevi se vi ho di già deluso, ma fatevi forti come una fascina di grano, cominciamo a reagire insieme per la giustizia di quello che è giusto e dare a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. Non cercate e non cerchiamo di essere come gli ipocriti ma veri usticesi che cercano e cercheranno di scoprire le identità perdute così solo possiamo far rinascere noi stessi e la nostra isola “Ustica”.

Un ultimo consiglio voglio darvi signor presidente e signor sindaco, immettetevi nella retta via visto che non avete più una maggioranza, per il bene della comunità usticese, altrimenti o diversamente dimettetevi dagli incarichi politici.

Scusate se formulo la frase:

MI DISSOCIO DALLA MAGGIORANZA CONSILIARE DEL GRUPPO DI “OLTRE IL MARE”E DICHIARO LA MIA INDIPENDENZA  CONSILIARE.

Ustica 16/07/09

Il consigliere comunale di Ustica

Palmisano Giovanni detto localmente il TALEBANO

In fede  f.to  Palmisano Giovanni

Lettera del Consigliere Martello Bartola

Riceviamo e pubblichiamo, così come è pervenuta,  la lettera “spontanea” del Consigliere Bartola Martello letta in consiglio comunale il 16 luglio 2009

————————

Cari cittadini, tutto è iniziato circa un anno fa quando il gruppo di “oltre il mare” si preparava ad affrontare le elezioni comunali del 2008. Sapevo che non sarebbe stata una passeggiata pur conoscendo i vari problemi da affrontare, debiti da pagare, disfunzioni amministrative, ma tutto ciò non mi sconfortava perché ero piena di entusiasmo, con tanta voglia di fare e di lavorare per il bene del paese e non esclusivamente per qualche cittadino. Ero convinta che insieme al mio gruppo di “oltre il Mare” avremmo potuto fare grandi cose; all’inizio si era parlato di riassettare la macchina comunale e giornalmente facevo notare ai miei compagni che c’era qualcosa che non andava nel verso giusto e corretto nel rispetto delle norme e delle leggi del comune e della comunità stessa, gente che s’ imboscava anziché lavorare, dipendenti che si appropriavano dei mezzi comunali fuori dalle ore lavorative e tanto altro ancora. Ebbene sono stata accusata da alcuni rappresentanti dell’amministrazione di perseguitare i dipendenti  insieme al consigliere Palmisano che per altri versi denuncia diversamente “giusto o sbagliato che sia, a giudizio degli altri, tutto corrisponde al vero”. Si era anche parlato di rivedere il Piano Regolatore ma come risposta da parte del presidente del consiglio ho ricevuto: “ci sono priorità quali i trasporti, la pompa di benzina, i vari debiti e indire il discorso Piano Regolatore è lungo e complesso. Dovevamo organizzare dei gruppi di lavoro per parlare con la gente per le varie problematiche settoriali dell’Isola ma… bla!… bla!… bla!… Parole che sono solamente servite per dare un freno alle iniziative e ai pensieri dei consiglieri, ma probabilmente il tutto è servito per dare altre poltrone alle cariche di questa amministrazione. Vuoi o non vuoi purtroppo tutto finisce col placarsi volutamente da parte di alcuni. In piena campagna elettorale del 2008 un consigliere oggi di minoranza ebbe a dirmi: “ma che ne sa di ciò che è successo questa ragazzina?”. Oggi devo dirti è vero e hai ragione caro Felice Badagliacco, questa ragazzina ancora oggi sa poco del passato, ma se avesse saputo qualcosa in più sin dall’inizio non si sarebbe trovata oggi a discutere in questa aula consiliare. La gente che non condivideva la mia scelta politica mi stuzzicava giornalmente dicendomi: ma in realtà tu Aldo Messina e compagnia bella non li conosci! Vero, rispondevo! Però l’entusiasmo che avevo dentro era più forte e mi spingeva a dare fiducia, cosa che oggi è venuta meno. Sin dall’inizio ho creduto in questo gruppo, ho cercato di affiancarmi a qualcuno che Aldo Messina lo conosceva abbastanza bene, sto parlando del consigliere Giovanni Palmisano, il quale ha cercato sempre di incoraggiarmi e di aiutarmi, ma soprattutto mi ripeteva sempre: “metti al primo posto quali possono essere i tuoi sani principi quali: onestà, correttezza, sincerità e amore per la propria Isola, principi i quali anche lui ha cercato di difendere andando contro tutto e contro tutti gli stolti, o ciò che era ed è stolto, ma alla fine ahimè! Cosa ha risolto? Nulla, si è trovato solo e tradito nei principi iniziali, nel rispetto delle leggi, delle regole e dei regolamenti del comune, che il gruppo di “oltre il mare” doveva difendere e portare avanti. Nonostante ciò il Talebano mi spingeva ad andare avanti, cercando di salvare il possibile ma in fondo ti chiedi se veramente ne vale la pena. È normale che ognuno di noi abbia un suo modo di pensare e ragionare, però quando tutto ciò non viene minimamente preso in considerazione dalle persone che credi “amiche”, che hanno il potere istituzionale e il dovere morale e civico del senso della considerazione per una eventuale trattazione in consiglio comunale, inizia a pensare che quando la gente criticava, non aveva tutti i torti. Ho sempre cercato di vedere con i miei occhi, di ragionare con la mia mente e di parlare con la mia bocca, però qualcuno del mio gruppo mi ha fatto chiaramente capire che tutto ciò non serve a nulla, perché o la pensi come me o sei fuori. Caro Presidente G. T., visto che nel nostro gruppo c’è una spaccatura e si vede lei cosa ha fatto personalmente per risanarla? Niente perché in una telefonata fattami da lei il 6  maggio 2009 voleva sapere se io la pensavo come il Talebano e le ho risposto , con tutta franchezza, di si! Allora, lei cosa ha pensato bene di fare? Mi ha licenziata dicendomi: “sappiate che da oggi in poi non fate più parte del gruppo oltre il mare”, dicendomi altresì che se avessimo voluto portare qualche punto all’ordine del giorno in consiglio comunale. Lei non lo avrebbe inserito. Ma… caro presidente non le conosce le regole legali e legittime del consiglio comunale? Ma perché mi chiedo devo continuare a vedere, udire e fare finta di niente? Insomma se devo essere un burattino nelle mani di qualcuno, preferisco estraniarmi dal gruppo. A malincuore devo dire che qualcuno delle alte cariche di questa amministrazione mi ha anche suggerito di dimettermi, ma tutto ciò non è possibile, 1° perché circa 40 cittadini mi hanno dato il proprio voto dandomi fiducia, 2° perché i problemi mi piace affrontarli e non raggirarli, 3° perché gli scarafaggi  i topi e gli ipocriti scappano e siccome io non lo sono devo dare delle spiegazioni a chi mi ha dato fiducia votandomi. Mi riferisco a lei signor vice sindaco che per diverse volte ebbe a dirmi questa frase. Senza rancore ma con molta delusione e amarezza posso dire ai miei concittadini che ci ho provato ma non ci sono riuscita, ma non per mia volontà ma per volontà delle persone che ho sopra menzionato. Non mi arrenderò così facilmente perché dentro di me c’è sempre la speranza che un giorno o l’altro qualcosa possa cambiare in meglio, magari possibilmente con l’aiuto di altri 10  o  12 Talebani almeno spero e spererò in questo per un domani migliore, fruttuoso e prosperoso per la mia terra “Ustica”. Condivido il pensiero del consigliere Palmisano ed è per questo motivo che anch’io mi DISSOCIO DALLA MAGGIORANZA CONSILIARE DEL GRUPPO “OLTRE IL MARE” E DICHIARO LA MIA INDIPENDENZA Ustica 16 – 07 – 09

La consigliera comunale di Ustica

Bartola Martello

In fede  F.to  Bartola Martello

P.S. Signor Presidente circa due mesi fa, come ho detto prima sopra, lei ebbe a dirmi: “non ci saranno più chiamate né SMS nei tuoi confronti da parte mia, come mai invece il 5-7-09 lei mi scrive un SMS chiedendomi: “sei sempre convinta al 99% che quello che fa il Talebano o quel 1% di indecisione ti fa riflettere ad un anno dalle elezioni?  Gigi… come mai? 1) perché ha capito che non avendo più la maggioranza non può fare più ciò che vuole, ma soprattutto non può più con la sua arroganza comandare tutti? 2) perché c’è qualcosa di losco sotto? 3) oppure perché solamente fare un passo indietro e vergognarsi?

Lettera Aperta agli (dis)Amministratori di Ustica – (di Taranto Bartolomeo)

OGGETTO: Vergogna!

Vergogna!, Vergogna!, Vergogna!  è quello che provo nel vedermi rappresentato da gente che  invece di amministrare si comporta come i “capponi di Renzo” (l’ho presa in prestito in quanto  in questo momento calza a pennello).

Vergogna! nel vedere una Giunta e un Consiglio Comunale che trascurano di affrontare problemi importantissimi come:

–         il degrado ambientale (la carenza di pulizia, disordine e altro) a partire dalla piazza principale, lungomare, A.M.P., Belvedere, ecc. (come di evince dalle foto allegate fatte oggi) che offuscano tutte le bellezze dell’Isola, che madre natura ha voluto regalare;

–         l’approvazione del Bilancio Comunale (il più importante atto amministrativo) che, il ritardo, sta infliggendo un ulteriore danno economico all’Isola (domanda: Il Prefetto perché non interviene nel rispetto della legge?);

–         l’accertamento delle ormai acclarate “anomalie”, portate più volte alla vostra attenzione,  che hanno consentito l’ assegnazione di un alloggio popolare a chi non era in possesso  dei requisiti previsti dalla Legge (residenza e reddito).

Vergogna! per un Consiglio Comunale che ritiene, invece, prioritario l’organizzazione di una “gita” a Roma per incontrare il Ministro dell’Ambiente in merito all’A.M.P. e, altra cosa molto importante, la nomina del vice presidente del consiglio comunale (impegnate inutilmente  quattro sedute consiliari).

Vergogna! nel vedere Assessori che assicurano la loro presenza ad Ustica nello spazio di un arrivo e partenza dell’aliscafo (più o meno 20 minuti), solo per firmare importanti delibere, da altri trattate, come gli atleti scambiano il testimone con il compagno in una staffetta  4 x  4.

Ma la Vergogna! che più mi umilia e mi ferisce è vedere una opposizione, della quale avrei dovuto far parte e per la quale mi sono battuto in campagna elettorale, propensa più a barattare il classico piatto di lenticchie, piuttosto che controllare e pretendere  il rispetto delle regole e, non ultimo,  difendere i diritti dei cittadini.

Ustica 12 luglio 2009

Bartolomeo Taranto

Lettera aperta

A RICCARDO GULLO
candidato sindaco di Leni – Salina

Caro Riccardo,
eccomi a te con le firme di tanti cittadini di Ustica memori di un grandioso gemellaggio che ha visto un incontro di circa cinquecento partecipanti Eoliani ed Usticesi, nella primavera del 1994, giunti a Salina alle tre del mattino in un tripudio di giochi pirotecnici e di festosa accoglienza dei fratelli eoliani.
Fratelli di origine, come lo sono io (da parte della mia nonna materna, la mitica ostetrica donna Mariuccia D’Albora), e fratelli per scelta, nell’ambito dell’ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori).
Vogliamo farti pervenire tutti insieme un caloroso ed affettuoso: in bocca al lupo! per la tua nuova avventura.

Cosa ci aspettiamo da te?

Siamo certi che tu, come Sindaco, riuscirai ad assolvere tutte le aspettative degli abitanti di Leni, ai quali esprimiamo i nostri migliori auguri per la nascita di una Amministrazione efficiente e di valore che, attraverso la collaborazione e il buon senso di tutte le sue componenti, possa contribuire allo sviluppo di Leni, ma anche di tutte le nostre Isole che costituiscono un meraviglioso microcosmo da valorizzare come patrimonio storico, culturale e naturale.

La tua grande esperienza acquisita con l’efficace e competente direzione del Museo Bernabò Brea, di Lipari, potrà dare un grosso contributo anche ad Ustica, ricca di beni archeologici che urge valorizzare con interventi rapidi e con modestia di mezzi, come hai saputo fare a Filicudi, Salina, Stromboli.
Un impegno immediato, che ti chiediamo, è quello di riuscire ad ottenere presso la Regione l’attribuzione della qualifica di “residenti” per tutti gli isolani che si recano in visita presso altre Isole, al fine di un rilancio degli incontri delle nostre comunità, per studiare insieme le origini comuni, le nostre tradizioni, ed anche (perchè no?) per rendere più vivi i lunghi inverni isolani.
(Per questo obiettivo abbiamo da proporre una petizione popolare preparata insieme al compianto ingegnere Giuseppe Giunta, al quale va il nostro affettuoso ricordo).

Il tuo impegno e il tuo programma per LENI saranno uno stimolo per realizzare quella unione di energie, necessaria al progresso eco-compatibile delle nostre comunità, i cui beni non devono essere sostituiti ma “condivisi” nel rispetto della diversità e dei limiti imposti dalla Natura.
E tu ne saprai essere il Garante !

Un fraterno abbraccio
Angelo Longo

Lettera del Sindaco di Ustica

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