Ustica sape

Centro Studi: Il Settebello una possibile soluzione


In tanti siamo acora sbalorditi e rammaricati per la vicenda del Centro Studi, compreso me che sono un socio collaboratore dall’estero. Non mi dilungo in lamentele o nel cercare di scoprire perche’ e perche’ no, e’ troppo presto, queste riposte si avranno in futuro. Allora bisogna passare ai fatti. Qui e’ questione di essere pratici, di continuita’ e razionalita’. Non si puo’ andare indietro ammenoche’ non annullino la delibera ( cosa che potrebbe anche accadere… ) allora non rimane che guardare avanti e cercare e trovare la nuova Sede per il Centro e se si dovra’ pagare qualche piccola cifra di affitto, sono sicuro i Soci si autotasseranno. Esistono i locali dell’ex Settebello, che mi pare siano stati ristrutturati per ospitare un Centro Culturale, e l’edificio Settebello, guarda caso, non e’ un’edificio qualsiasi ma e’ un edificio storico quasi come quello del Vecchio Comune, luogo che ne ha viste di tutti i colori e di tutti i sapori – se i muri potessero parlare….. Fu Sede del dormitorio-alloggio di confinati per 60 anni e per 35 del Bar Settebello che vide crescere passo passo tre generazioni di usticesi che lo consideravano come loro seconda casa. Edificio che calzerebbe a pennello per il Centro. Non si puo’ fare tutto in 200 metri di Piazza. L’ubicazione dell’ex Settebello e’ terrificante, lo spostamento del Centro li significherebbe anche rivivacizzare la via S. Giacomo e la zona via Refugio e “rivalorizzarla” come ai tempi d’oro della Bottega D’arte Nino Bertucci, del famoso Settebello o dei confinati quando nella stradina c’era sempre un via vai di persone come fosse tutti i giorni San Bartolo. Accanto al Settebello esiste il magnifico Hotel Patrice, altro punto di supporto e di riferimento, e se ci sono degli scalini da salire, bisogna notare che quelli ci sono anche al Vecchio Comune.

Centro Studi: “Per non essere tagliati fuori dal circuito culturale Nazionale”


[ id=15766 w=320 h=240 float=left]Lo sfratto del Centro Studi mi sorprende e mi addolora, perchè come ospite per la presentazione di uno dei miei libri ho avuto modo di apprezzarne la serietà dell’impegno nell’organizzazione di eventi e dibattiti in una realtà, come quella di Ustica, che per ragioni obiettive rischia altrimenti di essere tagliata fuori dal circuito culturale nazionale. Voglio augurarmi che il Comune possa ripensarci e trovare una soluzione che consenta al Centro Studi di proseguire la sua attività compatibilmente con le sue limitate disponibilità economiche e grazie all’impegno disinteressato dei suoi soci.

Marcello Sorgi
“Editorialista politico de “La Stampa”

 

Centro Studi: Il “fatto” puzza di “bufala”


La nota con cui il sindaco di Ustica “butta fuori” ( dire in altro modo sarebbe eufemismo) il Centro Studi dai locali del VECCHIO COMUNE, appare GREVE nel contenuto , ROZZO nella forma, COMPATIBILE con l’autore.

GREVE perché non si scrive nei termini usati per sciogliere una convenzione adottata tra un Ente Pubblico e un Ente Culturale dopo avere espresso allo stesso ampi riconoscimenti!

ROZZO perché in contrasto con tutti i comportamenti precedenti. Dalla nota del sindaco pare di capire che non vengano concessi neppure i canonici sette giorni di preavviso che vengono concessi a chicchessia.

Che il provvedimento possa nascere per rispetto di quanto deciso dal Consiglio Comunale e’ poco credibile stante che il sindaco non ha mai tenuto in gran conto le opinioni dei Consiglieri e del Consiglio… sino a dire ai Consiglieri in più occasioni “pensatela come volete tanto io vado per la mia strada..”

COMPATIBILE perché il “personaggio” ci ha abituati a questo ed altro ancora. Al punto che il “fatto” mi puzza di “bufala”. Al momento mi sfugge la certezza di alcuni miei pensieri, ma non credo proprio che la cosa si esaurisca qui. Siamo in stagione elettorale…..non dimentichiamo quanto successo cinque anni fa quando i soliti noti, in una serata da “tregenda” buttarono a mare tutto il lavoro fatto per la nascita di una lista alternativa al sindaco Messina, riversando, successivamente, i loro voti sullo stesso. Molti di coloro che oggi sbraitano debbono vergognarsi, ma sono stati ricompensati!

Smettiamola di prendere per i fondelli gli Usticesi!

Angelo Longo

P.S. Per debita informazione occorre sapere che il VECCHIO COMUNE e’ stato restaurato, con una spesa di circa 500 milioni di lire, finanziata dal Ministero dell’Ambiente per gli usi dell’ AREA MARINA PROTETTA.

Ai tempi contro tale destinazione fu promossa una petizione cittadina che raccolse moltissime adesioni, ma l’Amministrazione del tempo (LICCIARDI) non ne tenne alcun conto!

Credo che l’AREA MARINA PROTETTA richieda altrettanto rispetto almeno di quanto ne merita il CENTRO STUDI che può trovare adeguata sede presso il SETTEBELLO recentemente restaurato.

AL

Da Ustica Giorgio Tranchina 

Chi sono i “soliti noti” che ora sbraitano?

La politica del dire per non dire è finita Zio Angelo, in Rete tutto è pubblico, se si è sicuri delle proprie accuse si indirizzano e si da la possibilità di rispondere e difendersi! Dunque chi sono costoro?
Non so da che parte sta la verità, e vorrei poter indagare, senza però dovermi scontrare con frasi dette e non dette, con muri di gomma!!

Un abbraccio

Tuo Nipote

 

 

Centro Studi: Capire le “ragioni” per l’interruzione dei rapporti col comune


Un’idea di risparmio malnata o cos’altro? Il possibile, rischioso e “doloroso” boomerang di una discutibile e incomprensibile decisione

Una sana, intelligente e mirata revisione delle spese da parte di una pubblica Amministrazione è apprezzabile. Soprattutto quando la crisi morde e attanaglia tutti (o quasi). E, dappertutto, nel nostro paese. Dubito tuttavia che i criteri con cui è stato deciso dal parte della Amministrazione comunale di non concedere più in uso i locali del vecchio municipio al Centro Studi per le sue attività siano facilmente comprensibili e condivisibili. Anche nella ottica di un presunto risparmio. “Risparmio”, che si aggirerebbe a poche centinaia di euro l’anno e riferibile al pagamento delle bollette dell’energia elettrica e dell’acqua.

Ma si è trattato solo o soprattutto di una esigenza di risparmio? E sarebbe davvero un risparmio? Gli interrogativi anche in questo caso leciti.

Senza voler scomodare le ragioni più profonde della necessità (Ma si dovrebbe) da parte di queste nostre presenti e future generazioni di usticesi e non (ma in vario modo fortemente legati a Ustica), di recuperare la conoscenza e la consapevolezza della dimensione storica -e culturale più in generale- della nostra isola, delle radici e della identità della sua, tutto sommato giovane, comunità, vorrei invitare a qualche riflessione anche su un piano non strettamente “culturale”: siamo davvero convinti che un territorio che aspira, come la nostra isola, a collocarsi per il suo sviluppo e sostentamento possa, oggi, sottovalutare il fatto che la sua attrattiva debba consistere solo nei benefici che una generosa natura ci ha benevolmente concessi?

Il sole e il mare, si sa, sono un diritto naturale. Basteranno? Non possiamo aggiungere qualcosa di nostro? Il turismo oggi, si sa, va in due direzioni: in luoghi primitivi, incontaminati e fascinosi, che possono, in quanto tali, fare a meno di quant’altro o in luoghi che riescono intelligentemente a conservare, integrare e valorizzare il territorio. In tutti i suoi aspetti.

Mi pare di poter affermare, in conclusione, che il Centro Studi, autofinanziandosi tra l’altro, abbia finora dato un notevole contributo su tutti i fronti. Valgono a dimostrarlo le attività svolte e dettagliatamente illustrate dal Presidente in risposta alla richiesta pervenutagli da parte della Amministrazione comunale, che, a mio parere, insieme a tutta la comunità usticese, dovrebbe essere orgogliosa della presenza di un Centro Studi a Ustica e di averlo sostenuto. Come lo è chi scrive.

Restano comunque da capire le “ragioni” reali di tutto ciò.  Anche se, nella mia testa dovesse fare capolino il pensiero che “A pensar male, spesso si indovina”, non riuscirei però a trovare un motivo che sia uno che possa spiegare.   Tranne quello che si sia semplicemente trattato di un errore di valutazione. E, pur se in circostanze di amarezza personale, riesco, tuttavia, -e ostinatamente- a coltivare nel mio intimo di usticese, orgoglioso e fiero delle sue radici (I nostri avi per, intenderci, la vita dovettero strapparla con i denti a uno scoglio nudo, inospitale e a rischio di vita) che alla fine il buon senso prevarrà: riconoscere un errore commesso non può che giovare a tutti, ed essere anche onorevole per l’animo e l’intelligenza di chi lo ha commesso, poi ammesso e riparato.

Massimo Caserta

 

 

Centro Studi: Una istituzione che dà lustro alla comunità isolana


“La grave crisi economica che continua ad attanagliare l’Italia e gli italiani ha ormai gravi ripercussioni sulle istituzioni culturali che, a vario titolo e a vari livelli, operano nel nostro Paese. E’ giusto non sprecare, ma è altrettanto giusto tenere in vita quelle istituzioni che danno spessore culturale a luoghi periferici che altrimenti rischierebbero di perdere ogni attrattiva che non sia legata al mordi e fuggi del turismo giornaliero o alla vacanza di rapina. Il Centro Studi di Ustica – ne ho personale esperienza – valorizza l’isola, la sua storia, la sua importanza nel Mediterraneo. E’ un’istituzione che dà lustro alla comunità isolana, conservandone e valorizzandone la memoria. Il Comune di Ustica dovrebbe considerare un onore ospitarne i locali.

Matteo Collura
( editorialista culturale del Corriere della Sera)

Locali ex Municipio – Interrotti rapporti di Collaborazione Comune con il Centro Studi


[ id=15679 w=320 h=240 float=left]CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE
ISOLA DI USTICA

Ustica 8 gennaio 2013

Ill.mo sig. Sindaco del Comune di Ustica

e p.c. Sigg. Assessori
Sig. Presidente del Consiglio
Sig. Segretario Comunale
Spett. UTC
Spett. Uff. Politiche Sociali
Comune di Ustica

Oggetto: Locali ex Municipio.

In ottemperanza a quanto da Lei richiesto con lettera del 3 gennaio 2013, Prot. 23, riguardante l’oggetto, ho concordato con il Consiglio Direttivo del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, che ho l’onore di presiedere, di:

– interrompere i rapporti di collaborazione culturale con il Comune di Ustica;

– chiudere alla fruizione del pubblico e smantellare la mostra sull’Emigrazione Usticese nel Mondo, da noi allestita nei locali dell’ex Municipio di piazza Capitano Vito Longo, finora visitata da oltre duemila persone fra cittadini usticesi, studenti e turisti da quando essa è stata inaugurata nel mese di agosto 2012;

– restituire copia delle chiavi del suddetto locale, liberandolo da pannelli, bacheche e altro materiale espositivo;

– cancellare il logo del Comune di Ustica dai nostri programmi culturali.

Mentre doverosamente mi adeguo con queste azioni alla Sua richiesta, non posso fare a meno di segnalarle alcune gravi conseguenze cui la richiesta stessa dà origine.

1. Viene interrotto, in maniera unilaterale, un rapporto di collaborazione culturale che ha dato vita non solo a mostre, come convenuto, ma anche a conferenze, concerti, attività ricreative, attività didattiche, eccetera, di cui hanno usufruito la popolazione usticese, gli studenti e i turisti, e che ha raccolto il plauso di enti di ricerca, università e studiosi, riscuotendo l’attenzione dei media (stampa, radio, televisione).

2. Soffocando l’attività del Centro Studi, tesa a valorizzare le specificità della Natura, della storia e dell’ambiente usticese attraverso una molteplicità di iniziative di informazione e divulgazione (ultima delle quali l’emissione del francobollo turistico e del relativo Bollettino Filatelico dedicato a Ustica, chiesta e ottenuta dal nostro Centro Studi), viene creato un grave danno d’immagine all’Isola e alle sue attività produttive nel loro complesso.

3. Ove la richiesta di rendere liberi i locali dovesse limitarsi al nostro Centro Studi, considerata la molteplicità dei locali comunali dati in uso da codesta Amministrazione a svariati soggetti per attività culturali, ricreative e di pubblica utilità, non potremmo fare a meno di evidenziare una grave discriminazione nei nostri confronti.

Entrando poi nel merito della delibera consiliare n. 55 relativa al Regolamento uso immobili comunali, da Lei richiamata per motivare la Sua richiesta di liberare l’immobile, desidero ricordarLe che il nostro Centro Studi, associazione senza scopo di lucro e senza finanziamenti pubblici, non ha mai ambito né ambisce ad avere la piena disponibilità dei locali a titolo oneroso; e questo a causa delle ristrettezze del proprio bilancio, le cui entrate sono costituite solo da contributi dei soci e investite in attività editoriali e didattiche. Desidero altresì ricordarLe che l’uso dei locali dell’ex Municipio è stato subordinato all’allestimento di mostre ed attività accessorie, impegno che abbiamo rigorosamente mantenuto, dando vita a un programma culturale continuativo e prestigioso (vedasi allegato). Richiamo a questo scopo la nota di codesto Comune prot. 5601 del 09.09.06 con cui si dichiarava la “adesione alla realizzazione del programma di mostre da allestirsi nei locali del Vecchio Municipio”, senza alcuna contribuzione economica e con l’intesa che l’onere per la “custodia e relativa responsabilità e pulizia dei locali” sarebbe rimasto a nostro carico e che “il materiale informativo delle mostre obbligatoriamente riportasse il logo del Comune”.

Alla luce di questi fatti, piuttosto che la richiesta di rendere liberi i locali dalle nostre attività, sarebbe stata appropriata l’applicazione dell’art. 2 del predetto Regolamento che prevede la dichiarazione di pubblico interesse da parte della Giunta Comunale.

Colgo l’occasione per augurarle, anche a nome dei Soci del Centro Studi, i migliori auspici per l’anno appena iniziato.

Il Presidente
Franco Foresta Martin

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CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE
ISOLA DI USTICA

Allegato alla lettera del 8 gennaio 2013 diretta (altro…)

Omaggio floreale


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Centro Studi – COMUNICATO STAMPA


[ id=15518 w=320 h=240 float=left] I quindici anni del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica sono stati festeggiati ieri pomeriggio (10 dicembre 2012) presso la sede del Municipio Vecchio da un folto gruppo di soci, di cittadini usticesi, e di rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale.

A fare gli onori di casa c’erano il presidente Franco Foresta Martin, i Consiglieri Vito Ailara e Luigi Bertani e il Socio fondatore Nicola Longo.

È stata brevemente ripercorsa l’attività svolta in tutti questi anni che si è dispiegata, tra ricerca e divulgazione, nei campi della storia naturale, della preistoria e della storia civile dell’isola, con la produzione del periodico “Lettera” e della collana editoriale Le Ossidiane; con la ristampa di antiche mappe e pubblicazioni; con l’allestimento di mostre, alcune delle quali divenute itineranti e richieste in diverse città; con l’organizzazione di conferenze, escursioni, visite guidate e concerti. Tutte iniziative, queste, aperte, oltre che ai soci, alla cittadinanza e ai turisti.

Gli intervenuti alla serata hanno potuto prendere contatto diretto con il prezioso archivio del Centro Studi, che raccoglie migliaia di documenti sotto forma di microfilm e fotocopie riguardanti episodi di storia civile della nostra isola a partire dalla seconda metà del Settecento; e centinaia di volumi acquisiti dal Centro Studi o frutto di donazioni.

È seguita una visita guidata alla mostra sull’emigrazione usticese nel mondo, in esposizione presso il Municipio Vecchio dallo scorso agosto e già visitata da oltre mille turisti nel corso dell’estate-autunno.

Al di la del valore intrinseco della ricerca su Ustica nel campo storico e scientifico, è stata apprezzata da tutti i presenti l’utilità del lavoro svolto ai fini della promozione dell’immagine dell’isola in Italia e nel mondo.

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Da Palermo Francesco Menallo

L’attività di promozione culturale e’ un bene in se.Se riuscisse a diventare un volano economico- ed i nostri governanti si accorgessero della sua esistenza- il nostro paese avrebbe già risolto i suoi gravissimi problemi.

Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica – COMUNICATO


[ id=14894 w=320 h=240 float=left] Lunedì 15 ottobre alle ore 10,30, nei locali dell’Auditorium messi gentilmente a disposizione dal Comune di Ustica, sarà illustrato agli studenti riuniti delle classi elementari, medie e superiori il Piano dell’Offerta Formativa “Ustica: un vulcano da scoprire”, nato dalla collaborazione fra il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica e l’Istituto Comprensivo. Sono previsti interventi della Dirigenza scolastica, degli insegnanti coinvolti e del presidente del Centro Studi.

Franco Foresta Martin

P.S.  (ore 15.00)  A causa delle avverse condizioni meteorologiche verificatesi questa mattina a Ustica, si e’ ritenuto opportuno non fare uscire gli studenti dalle rispettive sedi scolastiche per raggiungere l’Auditorium, come previsto, allo scopo di assistere alla presentazione del Piano dell’Offerta Formativa: “Ustica, un vulcano la scoprire” da parte del presidente del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, Franco Foresta Martin.
Le presentazioni per gli studenti delle medie e delle superiori sono state comunque effettuate nell’aula multimediale della sede scolastica in via Petriera.
La presentazione del Piano per gli studenti delle elementari e’ stata rinviata a domani martedi 16 ottobre alle ore 10.

CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE ISOLA DI USTICA

 

 

 

 

 

 

 

Assemblea Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica


Non che siano mancate argomentazioni sollevate con positiva vivacità come del resto è normale che avvenga in ogni Assemblea che si rispetti, nè singole posizioni divergenti ma quanto meno in quella alla quale sono stati chiamati a decidere i Soci del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica a tratti nell’aula tra base e vertici sono rimbalzate reciproche “dichiarazioni d’amore” che hanno conferito al dibattito un tocco di “romanticismo” insolito e per questo piacevole ma anche buon segno per i futuri sviluppi. L’Assemblea del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, riunitasi il 20 agosto per procedere al rinnovo delle cariche sociali, ha chiesto al Presidente Franco Foresta Martin di restare in carica ancora per un anno, in attesa che si discuta in maniera piu’ approfondita e si concordi chi debba essere il candidato alla successione per la carica di Presidente. Nei mesi scorsi era stata avanzata la candidatura della socia fondatrice e componente del direttivo Maria Grazia Barraco. Ad essa si era aggiunta, nei giorni scorsi, quella del socio fondatore Vito Ailara. Entrambi i candidati hanno accettato le indicazioni dell’Assemblea e ritirato le loro candidature. L’Assemblea ha proceduto, invece, al rinnovo delle cariche del Direttivo, che risulta ora cosi composto (in ordine alfabetico): Vito Ailara, Gaetano Argento, Giusi Barbato, Mariella Barraco, Luigi Bertani, Giulio Calderaro, Dino Di Mento, Giuseppe Giacino, Felice Longo, Giacomo Pignatone, Costanza Salerno, Ennio Sassi. Presidente Franco Foresta Martin. Nella sua prima riunione il Direttivo ha proceduto alla distribuzione degli incarichi operativi per sviluppare l’attività culturale del Centro Studi e alla nomina del Vice Presidente nella persona di Giulio Calderaro. In pratica quindi Franco Foresta Martin succede ancora una volta a se stesso. Chi ne prenderà il posto è una decisione che di comune accordo è stata rinviata di un anno. Il neo-vecchio Presidente a questo punto penserà forse con comprensibile “preoccupazione” che il “tutto cambi perchè tutto rimanga come prima” di gattopardiana memoria tra dodici mesi possa trovare una ulteriore conferma ? A prescindere, buon lavoro a tutti !

Mario Oddo

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Da Ustica Luigi Palmisano

Gentile Sig. Oddo,

ieri sera ho avuto modo finalmente di poterla vedere qui a Ustica, magari l’avrò già vista migliaia di altre volte ma non l’avevo mai “distinta” tra la massa agostana dell’isola.

Ho sempre apprezzato i suoi interventi su queste pagine, oltre ad ammirarLa per la sua passione sportiva, passione che ci accomuna, e che avrei il piacere di condividere con Lei conversando in una di queste sere, occasione anche per conoscerci.

Saluti

 

 

L’emigrazione usticese in Algeria di Roland Licciardi


[ id=13961 w=320 h=240 float=left]Ho voluto coi miei mezzi modesti portare un contributo per questo Mostra sull’emigrazione in Algeria, questo paese che era diventato a partire da 1830 colonia integrata nella repubblica francese.
Vorrei innanzitutto scusarmi perché il mio italiano non è perfetto ancora oggi.
È precisato così nel testo dello studio realizzato, l’emigrazione usticese in Algeria si è sviluppata particolarmente :
Per la provincia di Algeri : Algeri la capitale ed una zona agricola intorno a Guyotville
Per la provincia di Constantine : intorno alle città di La Calle e di Bône
Per la provincia di Algeri la conoscenza del settore Guyotville/Algeri di dove sono originario mi ha permesso di ritrovare facilmente in Francia parecchie famiglie che avevo conosciuto prima del 1962, fine della presenza francese in Algeria.[ id=13959 w=320 h=240 float=right]

È stato difficile presentare oltri documenti per le famiglie usticesi installate nella provincia di Constantine. Per questo, i ragioni :

1 – tra gli anni 1954 e fino nel 1962, ad un’epoca dove non era facile viaggiare, la guerra in Algeria non ha permesso alle famiglie di conoscere meglio il loro paese di adozione. Personalmente questo è stato il mio caso, tanto più che sono stato studente fino nel 1962 e che i miei genitori erano di situazione modesta.
A questa epoca, i discendenti di usticesi non conoscono o poco la storia dei loro avi, pionieri su questa terra africana, così come le date che avevano segnato la loro esistenza ed i loro legami familiari. Questi discendenti, popolo giovane, su una nuova terra costruita guardavano verso il futuro molto di più che sul passato. I loro genitori stessi occupati a fare il benessere della loro famiglia, ad incoraggiare i loro bambini per costruirsi un avvenire con degli studi seri parlavano poco del passato, del paese di origine che avevano lasciato, per certi fin da 1850 fino a circa 1920 estinzione del flusso migratorio italiano. Poco di questi discendenti non si erano preoccupati per conoscere il passato dei loro avi.
[ id=13960 w=320 h=240 float=left]Si ignorava tutto di questo che aveva riguardato la vita dei nostri nonni sull’isola di Ustica e della loro partenza per l’Algeria. È difficile accusarli essi per che la vita a consistito a ricostruirsi in un paese o tutto era a fare.
Ma è anche vero che il nuovo esodo del 1962 ha contribuito alla dispersione delle famiglie rimpatriate sul territorio francese.

2 – altra ragione semplice : 60 anni fa, i mezzi di comunicazione non erano quelli di oggi. Internet non esisteva. Ma per me ho realizzato personalmente, troppo tardi, questo che ha mancato per (altro…)

Centro Studi: Prossima mostra – “l’emigrazione da Ustica ieri e oggi”


[ id=12286 w=320 h=240 float=left]  “L’EMIGRAZIONE DA USTICA IERI E OGGI” QUESTO IL TEMA DELLA PROSSIMA MOSTRA ESTIVA DEL CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE ISOLA DI USTICA.

USTICASAPE E’ INVITATA A COLLABORARE CON FOTOGRAFIE ANTICHE DI EMIGRANTI O ALTRO (LETTERE, CARTOLINE, PASSAPORTI ECC.)

Vi chiediamo quindi, ringraziandovi fin d’ora, di inviarci materiale relativo alla mostra per collaborare con il Centro Studi.

 

 

L’Isola che c’è – Ustica tra storia e attualità


Ovunque volgi lo sguardo … vedi il mare. ‘Questo’ è un’isola! E questo è il ricordo più vivo di Ustica di Stefano Corletti, vincitore del Tridente d’oro 1968, uno degli ospiti d’onore intervenuti alla serata dedicata ad Ustica che si è svolta nei locali della Libreria Internazionale Il mare di Roma.

L’isola che c’è. Ustica tra storia e attualità, è stato il tema della serata. La presentazione di due nuove pubblicazioni del Centro Studi e Documentazione isola di Ustica e degli ultimi numeri del periodico Lettera, l’occasione per incontrarsi o ritrovarsi nei locali della Libreria di via Ripetta 239. Un ambiente unico, non solo per varietà e ricchezza di pubblicazioni raccolte ed esposte ma anche per gli oggetti e le immagini suggestive legate all’ambiente marino che avvolgono e abbracciano chi approda alla Libreria e che forse per qualche istante, hanno fatto rivivere ai numerosi ospiti intervenuti alla serata, la sensazione di volgere lo sguardo a quell’ orizzonte, libero e continuo, di mare.

Ustica s’inabisserà? È il singolare titolo della prima pubblicazione che è stata presentata dal Prof. Massimo Chiappini, dirigente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il racconto si incentra su un evento drammatico avvenuto nel 1906: una lunga serie di forti scosse telluriche che determinarono la decisione di evacuare il migliaio di abitanti presenti nell’isola. Da questo punto di partenza gli autori – Franco Foresta Martin, Geppi Calcara e Vito Ailara – ricostruiscono con grande esattezza storica ma anche con grande passione e coinvolgimento emotivo le vicende di quei mesi. Come diverse lenti volte verso lo stesso soggetto, i vari capitoli inquadrano la vicenda da diverse angolazioni: dagli aspetti geologici, a quelli politici di rilevanza nazionale, a quelli personali dei protagonisti. Particolarmente curata, poi, la ricostruzione del paesaggio naturale e umano dell’isola ai primi del Novecento.

Una storia di posta nel Tirreno di Giuseppe Giacino è invece il titolo della seconda pubblicazione presentata che illustra la particolare vicenda del piccolo ufficio postale dell’isola nel 150° anniversario della sua costituzione. La ricostruzione storica analizza gli aspetti, spesso difficili, della comunicazione e dei collegamenti fra l’isola e il continente, sullo sfondo della storia postale nazionale. Il Professore Augusto Ferrara, direttore de L’informazione del Collezionista, e perito filatelico, intervenuto nel corso della presentazione, ha annunciato la prossima emissione di un francobollo dedicato all’isola.

Alla manifestazione, in rappresentanza del Centro Studi e Documentazione isola di Ustica erano presenti il Presidente Franco Foresta Martin ed il socio Giuseppe Giacino che hanno illustrato le nuove pubblicazioni e Maria Grazia Barraco che ha presentato il nuovo numero del periodico del Centro, che vuole essere un luogo di aggregazione per i diversi interessi intorno all’isola e per valorizzare la storia e le tradizioni dell’isola.

Ospite d’onore è stato Marco Castellazzi, biologo marino autore e presentatore di Geo&Geo Scienza, la trasmissione pomeridiana di Rai 3 dedicata agli esperimenti e alla divulgazione scientifica. Castellazzi ha portato la testimonianza della sua passione per Ustica dove ha trascorso indimenticabili giornate di studio e di vacanza e dove, ancora ragazzo, ha maturata la sua vocazione di biologo marino.

Giulia D’angelo e Maurizio Bizziccari, titolari della Libreria, hanno fatto con grande calore e simpatia i tradizionali onori di casa della serata che è stata caratterizzata dalla partecipazione diversificata e vivace di numerosi ospiti: soci, amici, estimatori dell’isola e nuovi interessati. Tutti, a conclusione della serata, hanno potuto anche gustare la tipica zuppa di lenticchie all’usticese e vari assaggi di specialità inviate dalle due aziende di prodotti locali Specialità Usticesi di Maria Cristina Natale e Azienda Agricola Hibiscus.

MARIA GRAZIA BARRACO

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Bello ma impossibile … per me

Esattamente tre giorni or sono ho incontrato due care, simpatiche, cordiali signore che scusandosi per non avere potuto accogliere il mio invito a visitare il mio giardino al Palmo, per coniugare i due aspetti che lo stesso presenta sul piano botanico e archeologico ( cikas, importante necropoli e relativi reperti oggi collocati nel nuovo museo al “Fosso”, come suggerito dal prof. Bernabò Brea fondatore del grande Museo di Lipari). Come d’impatto e all’unisono mi hanno chiesto: “Tu sei iscritto al Centri Studi”? No!… è stata la mia risposta perentoria e con franchezza ho spiegato il perché.

1) Quando il Centro Studi fu costituito, malgrado fossi presente ad Ustica, nessuno mi ha invictato, anche se io, magari con presunzione, ho sempre ritenuto di averne i requisiti. “Qualcuno”, forse, non era dello stesso avviso…

2) Ottime le ricerche e i servizi sul Confino. Ma in specie quelli della mia età, hanno vissuto altre e ben pesanti esperienze, non ultima quella di avere rischiato il carcere per la “pretesa” di voler giocare a calcio…- grazie Amico Gianni Salerno ovunque tu sia.
Come ha scritto la voce quieta ed equilibrata di Massimo Caserta, la storia“non e’ un lungometraggio da accorciare a proprio piacimento”.

3) Da 10 anni attendo che il Centro Studi dia applicazione alle indicazioni presentate nel Luglio del 2000 dal Suo Presidente Franco Foresta Martin e oggi ancor più indispensabili di ieri da attuare, onde evitare che “memorie storiche vadano disperse!…”. Non una parola in più o da togliere che’ condivido in toto.

Per maggiore chiarezza allego copia del documento con preghiera di pubblicazione.

Angelo Longo

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PROPOSTA DI REGOLAMENTAZIONE DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA SUI BENI CULTURALI E AMBIENTALI DELL’ISOLA DI USTICA CHE POSSONO ESSERE SVOLTE DAL CENTRO STUDI.

(Presentata da Prendente del Centro Studi e documentazione Isola di Ustica alla riunione del Direttivo di lunedì 17 luglio 2000.

Secondo un’interpretazione allargata dell’articolo 3 dello Statuto, il nostro Centro Studi può svolgere funzione di vigilanza-proposta-stimolo- censura-eccetera relativamente ai beni culturali e (altro…)

Cane Vanitoso


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Riunione a San Diego California (Ultime 40 di 80 foto)


Ustica’s Mayor and Centro Studi greeting Messages.

What made United States of America Great ? Probably being able to hold together people from different countries and different languages of origin. What’s the secret? Have made it possible to each of them to maintain their cultural identity and have requested in exchange the use of one language.
Even our brothers usticesi of California, from San Diego and San Jose, many of whom have never walked on the lava rock of our island, are Americans who maintain theirs, in this case our own, identity that is not only geographical but also linguistic, historical, cultural: the joy of being usticese We deliberately used the word joy, and not the easiest like “pride Usticese ” perhaps because we know in our hearts, like Shakespeare, that only the poor show pride and at the same time because we believe that the pain is brief while the joy is eternal.
The usticesi in California show that this is true: the United States allow the respect of their identity, the native usticesi retain their own identity, which is a source of joy for them ..eternal. How eternal it is and will be the love that binds us to those residing in Ustica, retains its identity and maintains a high honor.
To you our embrace and our thanks.

Aldo Messina

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My Dearest Friends

How beautiful it is knowing how many are meeting today to remember their common Usticese origin. For me it’s always touching to note how great is your relationship with this island of ours.
And it is even more so now that you have gathered at the home of Marlene, whom I know to be very attached to Ustica. And today you have with you Peter and Pina Bertucci who will convey to you our feelings of friendship while they tell you of Ustica. So the distances that separate us physically no longer exist, at least for today.
We want to thank Fred for his hard work as he carries out his duties while acting for the “Centro Studi West.” In a few years he has been able to bring together many Usticese living in California and in neighboring states. Suffice it to say that this year there are two meetings of the great family of Ustica. It is truly wonderful!
I also want to thank Chris Caravella for his work in Louisiana and the South and Maria Compagno, always cheerful and festive, who with her enthusiasm never misses a chance to be with you and talk about her childhood in Ustica.
I am sure you will spend a beautiful day exchanging information about your families and about our island, and that you will feel close to our fathers, as well as those of us who continue to live in Ustica, a small and beautiful island where lie our common roots.
I beg you all to feel my presence, and together with our President Franco Foresta Martin and all the friends of the Centro Studi Ustica, I embrace you all, one by one, with brotherly affection, and I hope, God willing, to meet you once again in Ustica or in the States.
With an embrace,

Vito Ailara

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Riceviamo dal Sindaco Aldo Messina e pubblichiamo


COMUNICAZIONE:

Salve,

Sono tornato, sto bene e sono operativo…
Domani mattina vado in Clinica così lunedì potrò andare ad Ustica, c’è giunta. E’ mia attuale intenzione restare sull’isola ma lunedì alle 18 a San Giuseppe Jato c’è una manifestazione di solidarietà al sindaco Siviglia oggetto di pesanti pressioni mafiose. Decideremo insieme..

Grande successo della Manifestazione del Centro studi a Roma. Anche se per qualche minuto (ero ricoverato…), sono andato a testimoniare la vostra presenza (foto allegate).

Aldo Messina

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Serata memorabile – Ustica “sbarca” nel cuore di Roma


[nggallery id=234]Serata memorabile nel cuore di Roma, tra Piazza del Popolo e il Porto di Ripetta. Ustica è sbarcata nella Capitale con un evento organizzato dal Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica che ha raccolto le testimonianze di chi Ustica l’ha vissuta per “studi e per amore”.

Il dott. Franco Foresta Martin, giornalista scientifico e geologo, con Donatella Bianchi, conduttrice di Linea Blu, hanno orchestrato con eleganza e professionalità, gli interventi degli illustri ospiti presenti alla serata: giornalisti, archeologi, vulcanologi, esperti di subacquea, amanti storici dell’isola che hanno portato le loro testimonianze storiche ed esposto i loro recenti studi e hanno regalato, a tutti i presenti, una serata indimenticabile.

Nella cornice della Libreria Internazionale del Mare in Via di Ripetta, la piccola isola di Ustica ha regalato a ciascuno ricordi ed emozioni, storie e luoghi dell’anima, profumi (nelle impressioni di Albino Longhi) e colori unici e indimenticabili.

E per tutti, alla fine, un momento di piacevole convivialità, con le piccole e saporite lenticchie di Ustica, presentate e offerte dall’agronoma dott.ssa Margherita Longo e le tartine con i prodotti dell’isola magistralmente elaborati dalle mani esperte di Maria Cristina Natale.

Un contributo importante per chi non ha mai conosciuto Ustica e per chi Ustica l’ha nel cuore..

La mostra “Andar per Ustica: velieri, vapori e approdi”, a cura del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, resterà aperta sino al 10 dicembre 2010.

Patrizia Polizzi da Roma

COMMENTI:

Da Roma Albino Longhi

ed io con gran piacere ho letto anche l’amarcord gustosissimo di Angelo che saluto

Albino

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Da Palermo Angelo Longo

Con grande piacere ho visto la foto del caro amico Albino LONGHI. Quanti ricordi … purtroppo lontani di ben 50 anni. Quando con Mimmo ed altri amici facevamo le “SCECCHIATE” AL Piano cardoni attorno alla villa Giordano.
Ciao “Vecio” mio…

Angelo Longo

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