Ustica sape

Ustica, panoramica sul porto


Panoramica sul porto

Ustica, Due Compari in procinto di cambiare “lavoro”


Ustica, Due Compari in procinto di cambiare lavoro

VIAGGI DA/PER USTICA: VECCHI PROBLEMI E NUOVI RINCARI. E’ TEMPO DI CORI NON DI SOLISTI.

Ricordo che oltre cinquant’anni fa in una calda sera di fine estate tutti noi cugini Martin/Martucci/Longo improvvisammo un intrattenimento musicale incluso un piccolo angolo di cabaret avente già da allora, ben evidente nel testo, come bersaglio una precisa “vittima”. Giovanni alla fisarmonica, Franco alla chitarra, vocalist Patrizia e il sottoscritto nel triplice ruolo di organizzatore, percussionista e paroliere confezionammo la seguente parodia da noi cantata alla maniera dei popolari stornelli romani …

“ … e ‘st’aliscafo che arranca, arranca, succede che un bel giorno poi si stanca … sarebbe il caso e pure l’occasione di farlo andare subito in pensione … neanche il tempo di salpare che si ferma in mezz’al mare … (finale) parola mia: partecipò allo sbarco in Normandia”… parola miaaa: partecipò allo sbarco in Normandiaaaa”.

Non a caso ho introdotto questo “revival”, per mettere “il carico”, per dare il mio contributo quale ulteriore conferma che quello della vetustà dei mezzi di collegamento via mare Palermo-Ustica e viceversa è un tema-problema di cui tra il serio ed il faceto si dibatteva già oltre mezzo secolo fa e naturalmente non può che far male la constatazione che l’argomento è di sconfortante attualità.

Oggi purtroppo si aggiunge altro  “grido di dolore” rappresentato dalla insostenibilità del rincaro dei mezzi di trasporto marini e sul conseguente riflesso, inevitabilmente negativo, che i costi avranno sul determinante movimento interno e turistico da/per l’isola.

Su tutto questo potrei approfondire ma mi limito a sottoscrivere parola per parola e a rilanciare quanto già scritto, giorni or sono qui stesso, da Sergio Fisco e Diego Altezza. Con assoluta puntualità espositiva entrambi hanno tra altro impietosamente descritto uno “status quo ante” per cambiare il quale, scrivono giustamente, l’auspicio è assolutamente che la popolazione usticese si muova non certo con i forconi o mezzi bellicosi alternativi ma con pacifiche forme di mobilitazione corale (un’idea-provocazione “plateale”ce l’avrei ma ve la rivelerò più avanti) perché, aggiungo io, sono questi i casi dove quello dei solisti risulterebbe essere fiato del tutto sprecato.

Appelli all’unità che gli isolani non possono far cadere nel vuoto in quanto l’ennesimo invito ad agire in fronte unico e senza “colorazioni” è nell’esclusivo interesse della comunità e non di quello, autolesionistico, dell’appartenenza ideologica. La richiesta  della immediata soluzione dei problemi dei mezzi marini di trasposto inadeguati e dei rincari non sopportabili, non può non trovarvi tutti uniti con pacifiche quanto visibili forme di protesta, mediatiche o diverse, non senza però prima avere l’accortezza, permettetemi il suggerimento, di gettare, simbolicamente s’intende, la tessera di partito in fondo al mare. 

Mario Oddo

Ustica ritrova uno dei suoi gioielli: ripristinato l’itinerario archeologico subacqueo di Punta Falconiera 


Da Palermo Today – Ferdinando Maurici

Ricollocata la boa di ormeggio punto di inizio dell’immersione. Il percorso, realizzato circa 15 anni fa dalla Soprintendenza del Mare, va dai 10 ai 30 metri di profondità e consente di ammirare diversi reperti

Ripristinato l’itinerario sommerso di Punta Falconiera a Ustica. L’Isola, famosa in tutto il mondo per i suoi fondali, ritrova uno dei suoi gioielli grazie alla Soprintendenza del Mare, che in collaborazione con il Diving Center Marenostrum di Ustica, ha ricollocato la boa di ormeggio situata a poca distanza dal porto, punto di inizio dell’immersione archeologica che si snoda lungo un percorso che va dai 10 ai 30 metri di profondità. I subacquei della Soprintendenza del Mare della Regione, Pietro Selvaggio e Salvo Emma, con il supporto di Tatiana Geloso e Alessandro Gallo di Marenostrum, hanno effettuato l’intervento subacqueo per consentire ai diving center autorizzati, un ormeggio in sicurezza per la visita del sito.

L’itinerario

L’itinerario, realizzato circa 15 anni fa dalla Soprintendenza del Mare, è situato sotto la spettacolare falesia della Punta Falconiera e consente di ammirare, lungo un percorso che si snoda attraverso cadute e pianori ricchi di vegetazione e fauna, diversi reperti archeologici: ancore che vanno dal periodo arcaico fino al periodo bizantino, un’anfora integra oltre ad alcune ancore moderne che accreditano il sito come luogo di ancoraggio a partire dall’antichità e fino alle epoche più recenti.

“Ustica, capitale della subacquea riconosciuta a livello internazionale, deve riappropriarsi dei due itinerari archeologici già meta in passato di visite da parte di tanti subacquei italiani e stranieri. Questo – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – mentre la SopMare sta lavorando ad una migliore definizione e promozione della rete regionale degli itinerari archeologici subacquei, che offrono quel quid in più a chi vuole fare della vacanza in Sicilia un’esperienza turistico-culturale davvero unica”.

Per migliorare la qualità dei siti, in prossimità dei reperti, sono stati installati cartellini impermeabili esplicativi che indicano la tipologia del reperto stesso e la sua datazione. Inoltre, a breve, verrà ripristinato il sistema di visita tecnologico che consente, grazie ad un piccolo visore da porre al polso del subacqueo, l’individuazione dei singoli reperti e la possibilità di leggere la descrizione e vedere direttamente sott’acqua le foto del reperto nel suo utilizzo originario.

A poca distanza dal percorso, inoltre, ad una profondità di 82 metri, si trova il relitto di una nave romana che trasportava un cospicuo carico di anfore, individuata nei fondali dell’Isola di Ustica due anni fa. Grazie ad un’operazione svolta in collaborazione con la Guardia di Finanza, l’Università di Malta, l’associazione Progetto Mare e un team di subacquei altofondalisti siciliani, la Soprintendenza del Mare ha effettuato le operazioni di rilievo e documentazione del relitto profondo, producendo la realizzazione del documentario di Riccardo Cingillo “La nave romana di Ustica”.

“La Soprintendenza del Mare – dichiara il Soprintendente Ferdinando Maurici – continua l’azione di ripristino degli itinerari culturali subacquei verso un progetto organico di messa a sistema dei percorsi siciliani. Con la ripresa del turismo, e in particolare di quello subacqueo dopo il lungo periodo segnato dalla pandemia e dal blocco delle attività turistiche, la possibilità di tornare sott’acqua per ammirare le vestigia del passato ci sembra una ulteriore occasione per una buona ripresa delle attività”.

Per visitare gli itinerari, è necessario contattare i diving center dell’isola autorizzati dalla Soprintendenza del Mare ad effettuare le immersioni. Nelle prossime settimane è previsto il ripristino del secondo itinerario e la realizzazione di materiale divulgativo.

Fonte: Palermo Today

ORDINANZA – manifestazione sportiva di traversata gommonautica

Ustica, inpiegati comunali invitati a pranzo in casa Sandro Bertucci


Ustica. Inpiegati comunali invitati a pranzo in casa Sandro Bertucci

Collegamenti marittimi regolari oggi da e per Ustica


Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


“La gratitudine, come certi fiori, non cresce in alta quota e rinverdisce meglio nella terra buona dell’umiltà.”
JOSÉ MARTÍ

Buon Compleanno


A Rosalia Amato
a  Barbara Batini  
i Migliori
Auguri di Buon Compleanno

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Oggi si festeggia S. Lanfranco .
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.

 

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